Shalrie Joseph (Revs) e Brian Ching (Dynamo): la sfida si rinnova
Domenica 18 novembre a Washington si gioca per la storia, a cominciare dalla presenza nella finale di MLS Cup dei New England Revolution, alla ricerca della prima vittoria in quattro finali. L'altra parte di storia l'hano già fatta sabato notte gli Houston Dynamo.
Sono stati Nate Jaqua e il ritrovato Dwayne De Rosario ad aver messo a segno i gol della vittoria che hanno consentito a Houston di avanzare alla finale battendo per 2-0 i Kansas City Wizards nella finale di Western Conference davanti al tutto esaurito (30,972 spettatori) del Robertson Stadium. E grazie alla vittoria degli orange per la prima volta in 12 anni di storia della MLS la finale vedrà in campo le stesse due squadre in due anni consecutivi.
I Dynamo, al secondo "sold out" dei playoffs, hanno dominato il match, andando al tiro 11 volte contro le sole di KC, con il 39enne portiere Pat Onstad assolutamente inoperoso per tutta la partita.
I New England Revolution si sono invece qualificati battendo giovedì notte i Chicago Fire grazie ad un bellissimo gol di Taylor Twellman, il suo 100° in 188 match nella MLS, illustrazione grafica delle migliori caratteristiche di questo attaccante mai de finitamente sbocciato: atleticismo, persistenza, tempismo, grinta, e, più di ogni altra cosa, istinto del gol. Una bellissimi rovesciata in circostanze assolutamente inaspettata su una palla a campanile. Di quelle cose che in allenamento non si possono nemmeno provare perché o ce le hai dentro o nemmeno ci provi, anche perché agli allenatori non piacciono visto l'alto pericolo di infortuni.
Il gol è arrivato sul cross di una delle sorprese di quest'anno, il laterale destro Wells Thompson su cui i difensori centrali dei Fire Logan Pause e Dasan Robinson sembravano poter intervenire sicuri tenendo in una stretta Twellman, che però si è inarcato in quel bellissimo movimento immortalato da Pelé nel film "Fuga per la vittoria"lasciando i due di sasso. Gol vittoria e finale per i Revs.
Gli highlights di New England Revolution vs. Chicago Fire
Le eliminate
Per i Fire è stata la quinta eliminazione su sei stagioni subita dai Revolution, con una sconfitta arrivata nonostante la buona prestazione offerta dalla squadra, da Cuahutémoc Blanco al costaricano Paulo Wanchope, schierato a sorpresa da Juan Carlos Osorio. Fire che comunque possono considerare più che positiva una stagione nata male e continuata peggio, ma che ha visto la svolta nell'esonero del coach delle vittorie passate, Dave Sarachan, e nell'arrivo in panchina di Osorio, e con lui del messicano Blanco e del centrocampista colombiano William Conde, che hanno cambiato il volto della squadra insieme al rientro di Chris Rolfe.
Anche i Wizards possono dirsi soddisfatti, considerando che sono giunti al quinto posto nella Eastern e si sono qualificati ai playoff solo grazie al nuovo regolamento d'accesso. In realtà il campionato di Kansas City, con alla guida un coach dal probabile ottimo futuro come Curt Onalfo, era partito alla grande, con in campo gli sprazzi di classe dell'aregntino ex Toro Carlos Marinelli e i gol a grappoli di Eddie Johnson, pronto a fare il salto verso la Premier League. Entrambi però hanno subito un blackout in estate, e improvvisamente la qualificazione è finita con l'essere in dubbio fino all'ultimo. Ma nei playoffs c'è stato il ritorno, con in evidenza i bravi Scott Sealy in avanti e Davy Arnaud di rinforzo, oltre al redivivo Johnson e al giovane ma già maturo difensore Michael Harrington.
Verso la rivincita
L'anno scorso i Dynamo hanno battuto i Revolution ai rigori dopo aver pareggiato 1-1 nei tempi supplementari. Le due squadre si ritroveranno domenica sera (ore 18.00 italiane) al RFK Stadium di Washington (D.C.), e i ragazi in campo saranno più o meno gli stessi dello scorso anno che si sono dati battaglia per la MLS Cup al Pizza Hut Park. Nove dei titolari di ieri notte erano in campo nella finale 2006, 8 invece quelli dei Revs che giovedì notte hanno giocato contro Chicago domenica ritenteranno l'assalto fallito lo scorso anno.
Nessuno dei due team è stato tentato dalla cosiddetta Beckham Rule, evitando di andare a comprare star internazionali, manzi andando ad eliminare chi lo aveva fatto: New England buttando fuori New York (con in campo Juan Pablo Angel e Claudio Reyna) e Chicago (Cuauhtemoc Blanco) nella Eastern Conference, mentre Houston ha eliminato il pessimo Denilson con FC Dallas.
I Revolution si sono arrampicati fino alla finale ancora una volta pur avendo perso alcuni giocatori chiave degli anni passati come Clint Dempsey (Fulham FC), Jose Cancela (Colorado) e Daniel Hernandez (tagliato), ma trovando in Shalrie Joseph e Steve Ralston, oltre al difensore Michael Parkhurst , all'interno quindi, le risorse per tornare al top anche quest'anno.
Nei Dynamo non ci sono più il difensore Adrian Serioux (FC Dallas) e l'attaccante Alejandro Moreno (Columbus), ma al loro posto Houston ha preso il creativo Joseph Ngwenya (capocannoniere della squadra con 7 gol alla pari di Brian Ching), l'ex attaccante dei Fire Jaqua e il centrocampista Richard Mulrooney, che in passato aveva fatto vedere ciò di cui è capace proprio in quei San Jose Earthquakes che sono stati l'embrione dei Dynamo di oggi.
Della partita si parlerà nei prossimi giorni. Intanto possiamo affermare che, a parte forse il D.C. United, le due migliori squadre del campionato saranno in campo per una finale che già si presenta ad altissima tensione considerato il precedente 2006. La speranza è che lo spettacolo possa essere migliore dello scorso anno, anche se il tipico atteggiamento difensivo dei Revs lascia ben poco spazio alle speranze di spettacolo.