Chivas USA al bivio

Mykel Galindo e Ante Razov. La loro assenza nel finale è costata cara ai Chivas USA

Non c'è dubbio che i Chivas USA possano essere considerati un modello per ogni expansion team della MLS (sempre però dopo i Chicago Fire del 1998, che all'esordio vinsero la MLS Cup, anche sera un'altra "epoca" per il soccer USA). Dopo le grandi difficoltà  della stagione inaugurale nel 2005, con i Goats ultimo classificati, i Chivas hanno reinventato se stessi, arrivando a raggiungere i playoff nelle ultime due stagioni. Due stagioni che hanno invece visto i cugini Los Angeles Galaxy rimanere fuori e in preda alla necessità  di una rivoluzione nell'organico, mentre per i Chivas USA, per diventare competitivi per la MLS Cup 2008, basterà  solo un lifting.

Coach Preki, secondo di Bob Bradley nel 2006 e in carica da dicembre dopo che questi è asceso alla Nazionale americana, ha infatti continuato l'ottimo lavoro avviato lo scorso anno, chiudendo al primo posto la Western Conference davanti ai campioni in carica Houston Dynamo, battendo i Galaxy nel Super Clasico, rimanendo imbattuti inc asa fino all'ultima giornata e infine piazzando vari giocatori per gli awards personali 2007.

Proprio a seguito della perdita di Bradley ad inizio stagione nessuno si aspettava molto dai Chivas USA. “Nessuna pensava che avessimo qualche possibilità  ad inizio anno", ha commentato Preki. Molti altri dubbi erano stati sollevati dalla rinuncia al grande acquisto dell'anno e ed ex MVP della MLS, l'honduregno Amado Guevara, dimostratosi incompatibile con l'ambiente. Ma l'ascesa iniziata in estate, e di cui avevamo parlato proprio qui su Play.it, non si è fermata se non nei playoff.

Andando a fare un'analisi approfondita, quella di quest'anno è stata la migliore stagione in assoluto per i, e con poche e giuste correzioni le cose potrebbero andare anche meglio. Correzioni a partire dall'attacco, dove l'assenza di sostituti per il formidabile duo composto da Ante Razov e dal cubano Maykel Galindo è stata fatale nel doppio confronto con Kansas City che ha visto sì i Goats eliminati al primo turno di playoff, ma con l'onore delle armi derivante dalle assenze che hanno sicuramente condizionato il doppio confronto, a cominciare proprio da Razov e Galindo.

Da quando Razov (11 gol e 8 assist) e Galindo (12 gol e 5 assist) sono rimasti fuori causa infortuni di fine stagione, l'attacco dei Chivas infatti semplicemente ha smesso di funzionare. Inevitabile quando una squadra che aspira alla MLS Cup schiera due attaccanti come John Cunliffe e Laurent Merlin, dimostratisi di livello assolutamente non adeguato.


Chivas USA Best Goals 2007

Per Cunliffe solo 3 gol in 494 minuti giocati in 15 partite, mentre le statistiche di Merlin sono anche peggiori: un solo gol in 806 minuti giocati in totale in 22 partite. Per il 23enne Cunliffe c'è la giustificazione che il suo ruolo reale è più quello di centrocampista offensive, ed è probabile che il prossimo anno possa trovare spazio come back up sulla fascia sinistra. Non è assolutamente realistico invece prevedere un ruolo per Merlin nella MLS. Due attaccanti quindi il primo obiettivo di mercato. Sarebbe stato interessante comunque vedere Johnny Bornstein spostato in avanti una volta fuori sia Razov che Galindo. Una mossa questa effettuata spesso da Bob Bradley nel 2006 e con ottimi risultati, specie in assenza di Razov, ma Preki non ci ha nemmeno provato. Un peccato, viste le prove di Cunliffe e Merlin e visto Orlando Perez ha sempre ben sostituito Bornstein sulla sinistra.

Non sembrano esserci problemi per la difesa, la seconda migliore della MLS con soli 28 gol subiti, dietro solo i 23 degli Houston Dynamo. La linea di difesa ha avuto ancora una volta la sua ancora nel veterano della Nazionale messicana Claudio Suarez, quasi 39enne ma ancora in gran forma. Con lui il bravo nazionale giamaicano Shavar Thomas, affiancato dal romeno Alex Zotinca (un po' troppo falloso) o da Lawson Vaughn (utile anche in mezzo al campo) sulla destra e da Jonathan Bornstein, confermatosi sulla fascia sinistra, anche se non agli stessi livelli del 2006.

Non è ancora chiaro se Suarez ci sarà  nel 2008, ma dopo un campionato che lo ha visto classificarsi finalist per il premio Defender of the year sarebbe un peccato. E perdere la sua leadership sarebbe forse un colpo troppo grosso da assorbire. Lo stesso vale per il centrocampista Jesse Marsch, 34 anni, la cui stagione è immortalata dallo scontro con David Beckham nel Super Clasico di agosto. Marsch ha formato insieme a Paulo Nagamura, liquidato un po' troppo in fretta dai Galaxy, una solida coppia di centrocampo, la cui conferma è un tassello fondamentale per il 2008 per Preki.

Sulle fasce i due centrocampisti Francisco “Panchito” Mendoza e Sacha Kljestan hanno fatto vedere ottime cose, con Kljestan terzo cannoniere della squadra con 4 gol all'attivo, ma anche assist man numero uno, con ben 13. Come quello di Suarez, anche il future del 22enne Mendoza è incerto. Le sue ottime prestazioni hanno infatti attirato l'attenzione della squadra sorella in Messico, il CD Chivas de Guadalajara, ed è assai possibile che il ragazzo torni all'ovile.

Ma la perdita maggiore per i Chivas USA potrebbe essere quella del portiere dell'anno, Brad Guzan, baluardo della squadra (ben 13 gare senza subire gol) e in corsa per rubare il posto a Tim Howard in Nazionale per i Mondiali 2010. Pare infatti si sia già  fatto avanti l'Arsenal per portare il giovane portiere americano in Premier League a partire dal prossimo gennaio.

Se Preki riavrà  il suo gruppo con qualche piccolo aggiustamento i Chivas USA saranno sicuramente tra i favoriti per la MLS Cup 2008. Senza i vari Suarez, Mendoza e Guzan, e oltre tutto con Razov con un anno in più e senza la possibilità  di avere un designated player per altri due anni (diritto ceduto a NY in cambio di Guevara), il destino è la mediocrità . E il già  scarso pubblico di quest'anno, di fornte ad una smobilitazione potrebbe abbandonare definitivamente la squadra sorella.

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