Playoffs, brutta la prima

L'esultanza di Clarence Goodson, festeggiato da Kenny Cooper e Carlos Ruiz dopo l'1-0 a Houston

L'andata dei playoff della MLS 2007, oltre ad una serie di risultati a sorpresa, ha messo in mostra il tipico calcio da playoff. E quindi ecco partite con tanti falli, tackles, inutili palle linghe, tanti errori nei passaggi, gioco scarso e pochi gol. Solo 3 in 4 partite per l'esattezza.

In questo niente di sorprendente. I playoffs, che da calciofili europei non possono certo appassionarci eccessivamente come sistema, sono il tipico esempio di calcio finalizzato unicamente al risultato. Cosa questa che è una delle migliori spiegazioni alle ottime post-season di una squadra solida e arcigna come New England, che sempre ben si comporta ai playoff. Il punto principale rimane relativo al perche giocare 195 partite in 6 mesi per poi ritrovarsi con un sabato di playoff fatto di anticalcio, tattica esasperata e paura.

Va dato credito forse al solo Bruce Arena, che ha messo i suoi Red Bulls in campo con una prima linea formata dalla coppia Juan Pablo Angel Francis Doe in avanti e da Jozy Altidore e Dane Richards larghi sulle fasce. Le sue scelte hanno portato NY a tenere sotto New England per tutto il primo tempo, con Claudio Reyna ad orchestrare il gioco come ormai ci eravamo dimenticati potesse fare,. Ma una volta superato lo scoglio del primo tempo, i Revs hanno ripreso il controllo, distruttivo, del gioco e a NY sono finite le idee. Non ha certo nascosto il suo approccio il coach dei Revs, lo scozzese Steve Nicol, che ha dichiarato al Boston Globe: "Siamo venuti qui per giocarcela attaccando, ma a fine giornata, a chi interessa quali fossero i nostri intendimenti? Siamo venuti per portare a casa il risultato, e ci siamo riusciti difendendo nel modo giusto restando concentrati lungo tutti i 90'".

Certo Nicol non si è assolutamente preoccupato del fatto che i 14.165 presenti al Giants' Stadium (e quelli come noi che se la sono vista via PC) non si fossero affatto divertiti. Ma addirittura dichiare il suo disinteresse per il bel gioco, sembra eccessivo in negativo. E se ha intenzione di continuare così ci permettiamo di dire che solo l'idea di vedere i Revs arrivare in finale di MLS Cup è addirittura deprimente.

Ok, i Revs non sono certo noti per lo spettacolo che producono. Ma va detto che questa settimana nemmeno le squadre più accreditate di bel gico si siano comportate granché bene. Ad esempio, FC Dallas è riuscita a mettere dentro un gol, ma il suo atteggiamento in campo è stato assolutamente quanto poco "latino" quanto invece britannico, come vuole il coach nordirlandese Steve Morrow, uno che vuole un calcio aggressivo, mirato a distruggere quello avversario, e facendo largo uso dei lanci lunghi di Adrian Serioux, alla ricerca di qualche occasione. Occasione poi arrivata e insaccata da Clarence Goodson. Che spettacolo triste, però. Andando a guardare le statistiche Dallas ha messo insieme 23 falli, contro gli 8 di Houston. I Dynamo, qualche volta visti come i Revs della Western Conference per la loro essenzialità . Avrebbero meritato di più, almeno un pareggio , probabilmente non arrivato proprio a causa di un atteggiamento non abbastanza cinico e duro, specie di fronte ad un avversario che lo è ben di più. Una dimostrazione: vedere un duro come Eddie Robinson subire una gomitata da Carlos Ruiz (ammonito) ha dato perfettamente l'idea della diversità  d'atteggiamento tra le due squadre.

Un Ruiz comunque ancora una volta inguardabile, assolutamente incapace di sincronizzarsi con il rientrante Kenny Cooper, in un match molto brutto in cui ad un certo punto si sperava, un po' inutilmente, nell'ingresso in campo di Denilson nella speranza di vedere qualche giochetto di prestigio. Inutilmente però. "Abbiamo reso loro difficile riuscire a trovare un ritmo di gico adeguato", ha dichiarato orgoglioso il difensore Bobby Rhine al Dalllas Morning News. Ecco allora che è il momento di chiedersi il perché di così poca gente sugli spalti.

Non è però preoccupato della sconfitta il coach di Houston, lo scozzese Dominic Kinnear. La Dynamo ha infatti creato varie occasioni, con Dario Sala a salvare su due occasioni di Dwayne De Rosario e Brian Ching. Con un pizzico di fortuna e di precisione in più Houston non dovrebbe avere problemi. E al ritorno saranno in 35.000 al Robertson Stadium a spingere per il passaggio del turno.

Poca gente si è presentata al Pizza Hut Park di Frisco (TX), ma altrettanto poca era quella all'Arrowhead Stadium di Kansas City (MO) per vedere i Wizards battere 1-0 sui Chivas USA , indeboliti dagli infortuni, con gol vittoria su punizione da parte di Davy Arnaud deviata dalla barriera. I Chivas, privi dei due attaccanti titolari Ante Razov e Mykel Galindo, l'hanno messa sul fisico: 18 falli a 12. Senza quei due davanti, non possono essere certo Sacha Kljestan e Francisco Mendoza da centrocampo a togliere la castagne dal fuoco a Preki. E purtroppo per il ritorno le prospettive per il team di Preki non è che siano migliori, e il rischio di vedere la numero due della regular season subito fuori è assai alto.


Il tifo a Chicago nel match contro D.C.

Tre quindi le partite giocate sabato, tutte da dimenticare, che vanno ad aggiungersi alla semifinale persa dai DC United 1-0 in casa dei Fire nel Thursday night, sicuramente la migliore delle quattro, con qualche bel gesto e tanta corsa, anche se però anch'essa ha visto la bellezza di 41 falli fatti dalle due squadre. Chicago ha vinto il match dimostrando di essere una squadra notevolmente cresciuta in questi ultimi mesi grazie al ruolo di Cuahutemoc Blanco in campo e del nuovo tecnico Juan Carlos Osorio in panchina. Fire arrivati ai playoff dopo una serie di dure battaglie (5 pareggi e 2 vittorie nelle ultime 7 partite di regular season) che li ha temprati, contro D.C. apparsa in netto calo e senza vittorie per tutto il mese di ottobre. A discolpa di D.C. i soli 12 minuti giocati dal capocannoniere Luciano Emilio e il secondo tempo di Javier Moreno, entrambi infortunati ad una caviglia. Chi ha invece ha deluso notevolmente è Christian Gomez, su cui forse l'addensarsi delle nubi del possibile arrivo del connazionale Juan Sebastian Veron il prossimo anno sta provocando una notevole regressione nel gioco del MVP 2006. Peraltro i rumours di mercato danno già  lui e Moreno, attuale top scorer di sempre della MLS, in Quatar a partire da gennaio.

Siamo però ottimisti per i match di ritorno, dove il livello di gioco difficilmente potrà  essere peggiore, come anche il numero di gol. Del resto squadre e giocatori saranno costrette ad assumersi più rischi. Certo Dallas, Chicago e Kansas City potrebbero volare fuori casa per andarsi a chiudere a riccio e giocarsela in contropiede, ma certo le perdenti dell'andata dovranno provarci, e allora il divertimento non potrà  che essere maggiore.

L'unico aspetto positivo di questa brutta andata di playoff è che tutte le 8 squadre sono ancora pienamente in corsa, e tutti i match di ritorno vedranno una lotta all'ultimo sangue. Quindi, per quelli che come noi vedono i playoff come un male inevitabile, almeno possiamo dire che la parte peggiore è passata. Da giovedì si fa sul serio: dentro o fuori, senza appelli.

Eastern Conference Semifinals, Game One
Chicago Fire vs. DC United 1-0 (Rolfe)
New York Red Bull vs. New England Revolution 0-0

Western Conference Semifinals, Game One
FC Dallas vs. Houston Dynamo 1-0 (Clarence Goodson)
Kansas City Wizards vs. Chivas USA 1-0 (Davy Arnaud)

Media spettatori: 14,245 (regular season: 16,770)
Media gol: 0.75 (regular season: 2.66)

Il calendario delle partite di ritorno:

Giovedì, 1 novembre
Eastern Conference Semifinal Series – Ritorno
D.C. United vs. Chicago Fire 7:30 p.m. ESPN2

Venerdì, 2 novembre
Western Conference Semifinal Series – Ritorno
Houston Dynamo vs. FC Dallas 8:30 p.m. MLSLIVE.tv

Sabato, 3 novembre
Eastern Conference Semifinal Series – Ritorno
New England Revolution vs. New York Red Bulls 7:30 p.m. FSC, FSE
Western Conference Semifinal Series – Ritorno
Chivas USA vs. Kansas City Wizards 10:30 p.m. MLSLIVE.tv

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