Tori non scatenati

Il giovane difensore Seth Stammler, una delle delusioni di NY di quest'anno

Scendono in campo stanotte per l'ultima giornata di regular season affrontando i Los Angeles Galaxy reduci da 5 vitorie consecutive e all'inseguimento disperato dei playoff. Nonostante siano invece già  riusciti a qualificarsi, i New York Red Bulls non sono fra le squadre accreditate a fare molta strada nella post-season.
Prima della vittoria nell'ultima giornata disputata, un 2-1 contro i Kansas City Wizards, New York del resto è riuscita a perdere anche con Toronto, che era reduce da una striscia di ben 12 partite senza vittorie. La squadra canadese ha infatti battuto i Red Bulls 2-1 al BMO Field; si è trattato della prima vittoria per Toronto dal 2-1 inflitto al Real Salt Lake lo scorso 4 luglio. Toronto che aveva racimolato da allora un misero 0-8-4, cadendo fino al fondo della Eastern Conference.

I Red Bulls hanno totalizzato appena 3 vittorie nelle ultime 10 partite e se non fosse per la presenza in attacco di una macchina da gol come quella rappresentata dal colombiano Juan Pablo Angel, molto probabilmente sarebbero fuori dai playoffs.

Anche il pubblico sembra disaffezionarsi: prima dell'acquisto della franchigia da parte della Red Bull, nel marzo del 2006, la media spettatori in 10 anni di calcio MLS a New York era di 17,617 persone. Il 1° anno con la proprietà  Red Bull ha visto la media scendere sotto le 15,000 unità  per appena la 2° volta nella storia del club, con una media finale nella stagione di 14,569 spettatori.

La media è poi aumentata di oltre 1,700 unità  nel 2007, arrivando fino a 16,276 fans (dati ottenuti senza calcolare la partita contro Kansas City). Tuttavia, il club non è stato in grado di raggiungere la sua media franchigia nonostante sia il solo team nella Major League Soccer ad avere 2 Designated Players. Inoltre, senza l'incontro contro i Los Angeles Galaxy, che ha ovviamente attirato la curiosità  del pubblico newyorkese con oltre 50.000 presenzein una splendida notte d'agosto, la media stagionale di spettatori dei Red Bulls si attesterebbe su un misero 12,432, la più bassa nella storia della franchigia.

E come dare torto ai tifosi? La squadra, infatti, continua ad essere mediocre. I Red Bulls non raggiungono le finali di conference dal 2000, l'anno di Lothar Matthà¤us a New York.


18/08/2007 – Gli highlights di NY Red Bulls vs Los Angeles Galaxy 5-4

Cosa è accaduto ai Red Bulls?

Certamente, la nota lieta viene da Angel. L'ex attaccante dell'Aston Villa ha segnato 6 dei 9 goals realizzati da New York nelle ultime 6 gare, stabilendo un nuovo record per la franchigia con 19 goals in una stagione. Angel ha dato ai Red Bulls il loro primo legittimo candidato al MVP award stagionale da quando Amado Guevara portò il premio nella bacheca del club nel 2004. Comunque, Angel a parte, c'è poco altro per cui valga la pena essere contenti.

In attacco, se si esclude il bomber colombiano, i Red Bulls non sono in grado di segnare (vedi la sconfitta con Toronto, dove New York era riuscita a tirare 11 volte in porta contro le 6 dei canadesi).

La difesa resta ancora il problema più grande: gli errori di Chris Leitch nelle ultime partite hanno riaperto la porta al difensore Under-23 Hunter Freeman, che stava giocando bene prima dell'infortunio subito alla caviglia; la decisione di Bruce Arena di mettere in panchina Carlos Mendes per inserire il più giovane Seth Stammler si è rivelata un fallimento, tant'è che nello scontro decisivo contro KC l'ex tecnico della nazionale è dovuto tornare sui propri passi ripresentando Mendes dal 1° minuto e spostando l'ex Maryland Terrapin a centrocampo; Dave van den Bergh non si è dimostrato un terzino sinistro all'altezza delle aspettative di una squadra come New York. Il solo che abbia giocato decentemente in difesa in questa stagione è stato Jeff Parke.

Ma è nel ruolo di portiere che Arena è apparso ancor più confusionario del solito. Il tecnico pareva infatti aver scelto come titolare, nel corso della stagione, Ronald Waterreus, al posto dell'americano Jon Conway. Waterreus è certamente il più esperto dei due, anche se Conway ha prodotto delle statistiche migliori: lo statunitense ha infatti una media di 1.12 goals subiti in 12 partite contro le 1.79 GAA di Waterreus in 18 matches. Poi, contro KC, nuova retromarcia di Arena, con Conway di nuovo titolare fra i pali" non una buona idea quella di fare turnover nel ruolo più delicato.

Ma quella del portiere, come detto, non è stata la sola decisione stagionale di Arena a non essere esente da critiche. Durante la stagione, Arena ha scambiato 2 titolari, Todd Dunivant e Marvell Wynne, con Toronto. In cambio ha ottenuto Kevin Goldthwaite e Freeman.

Goldthwaite si è rivelato un acquisto completamente sbagliato, dato che ha giocato in maniera inguardabile ed è ora fuori per infortunio, mentre Dunivant è un titolare fisso a Toronto.

L'accordo per Wynne è stato più complesso, dato che Arena riteneva che Freeman fosse in grado di sostituire facilmente Wynne come terzino destro. In aprile e maggio, la trade sembrava essere stata buona, dato che Freeman stava giocando bene sia a livello difensivo sia durante i suoi inserimenti in avanti. Tuttavia, come detto, i problemi alla caviglia hanno reso problematico il finale di stagione di Freeman mentre, a Toronto, Wynne è diventato uno dei migliori giocatori del club ed un prospetto da Nazionale.

Poi c'è il caso Claudio Reyna: Arena ha messo sotto contratto l'ex capitano della Nazionale USA utilizzando una DP slot. Una mossa certamente non priva di senso, dato che New York necessitava di un regista e di un leader. Alla lunga però, Reyna si è dimostrato un fallimento, saltando 1\4 delle partite dei Red Bulls per infortunio e creando un vuoto a centrocampo che New York non è stata in grado di colmare. Il suo sostituto, Joe Vide, non è stato infatti capace di garantire quella copertura difensiva e quel supporto offensivo necessario a sostituire degnamente Reyna.

Nessuno potrà  definire un successo la stagione di New York se la squadra non arriverà  a giocarsi la MLS Cup. Il team ha bisogno di migliorare il suo gioco se vorrà  essere un contender durante questi playoffs. Una delle chiavi per una buona post-season sarà  certamente la salute di Reyna: se questi sarà  in grado di contribuire, molti fans dimenticheranno la pessima regular season e daranno credito ad Arena per la sua decisione di ingaggiare l'ex Manchester City. Se, invece, Reyna avrà  problemi ed i Red Bulls dovessero ancora una volta uscire dai playoffs, è altamente probabile che né Reyna né Arena tornino a New York nel 2008.

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