Aqib Talib, oltre ad essere il miglior DB della nazione ora fa anche il ricevitore.
Nessuno ci aveva scommesso, invece dalle prime schermaglie divisionali ad uscirne vittoriosa è stata Kansas, attualmente l'unica squadra imbattuta all'interno della Big XII Conference, con una striscia di sei vittorie consecutive davvero impensabili alla vigilia del torneo NCAA 2007. Nella North ad inseguire gli scatenati Jayhawks ci stanno pensando in due, i cugini di Kansas State e la grande sorpresa Colorado, con Missouri che arranca sul 1-1 dopo la prima sconfitta stagionale subita da Oklahoma; i Sooners proprio grazie all'ultima partita hanno conquistato la vetta della South mantenendo lo stesso record, ma con due vittorie importanti contro altrettante Top 25, degli esplosivi Red Raiders di Texas Tech, davanti a Texas A&M, Oklahoma State, e Texas, in evidente difficoltà .
Kansas Jayhawks 6-0 , 2-0
I ragazzi di Mike Mangino stanno giocando un buon football, incentrato sulla difesa, seconda nella nazione per punti concessi a partita, 9.5, e quarta per yards concesse in media, 240.0, ma con un attacco comunque capace di segnare con continuità quando viene chiamato in causa; il reparto affidato al sophomore quarterback Todd Riesing, 1,652 yards lanciate, 16 touchdown, 4 intercetti, sta viaggiando a 50.3 punti di media a partita, attestandosi al secondo posto nel ranking NCAA, e attirando non poco le attenzioni di molti scout NFL.
Scout che con assiduità stanno seguendo quello che molto probabilmente è uno dei primi cinque cornerback della nazione, il capitano della difesa Aqib Talib, leader della Big XII con 3 intercetti, di cui uno riportato in meta, in sei partite; il numero 3 di Kansas la scorsa settimana ha inoltre messo a segno il suo primo touchdown offensivo, ricevendo un passaggio da 5 yards di Riesing dopo essere stato schierato come WR nella partita contro Kansas State, vinta dai Jayhawks per 30 a 24.
La vittoria contro i "cugini" Wildcats ha lanciato KU che questa settimana ha letteralmente asfaltato i poveri Baylor Bears, conducendo in porto un'affermazione netta, 58 a 10, che ha esaltato non poco le qualità dei migliori giocatori della squadra, soprattutto i runningback; con 110 yards corse e un touchdown realizzato il titolare del backfield Jake Sharp, che sta correndo oltre le 6 yards di media a portata in stagione, ha guidato un reparto che ha mandato a segno tutti i suoi elementi, a cominciare da Bra McAnderson, 53 yards, 1 touchdown, fino a Angus Quigley, 47 yards, 1 touchdown, concludendo la partita con 236 rushing yards totali.
Alla "festa delle seconde linee" ha partecipato anche l'ex quarterback titolare, ora riserva, Kerry Meier, andando a segno su una corsa da 2 yards dopo aver lanciato per 25 yards in 4 completi durante l'ultimo quarto; prima di lui si era comportato ancora molto bene Riesing, che aveva completato per 186 yards e 2 TD pass pescando Dezmon Briscoe, 10 yards, e Marcus Henry, 54 yards, in endzone.
Se proprio bisogna trovare un difetto ai Jayhawks forse va cercato proprio nel passing game, dove nonostante la presenza di un valido regista come il giovane quarterback mancano dei WR validi a cui consegnare il pallone, infatti il leader del reparto è proprio Henry, settimo ricevitore di conference con 471 yards ricevute in 6 partite, poco per la prima scoring offense della Big XII. Diventata la seconda forza della XII nei poll nazionali, dove si è attestata tra il tredicesimo, BCS, e il quindicesimo posto, Coaches e AP, Kansas nella prossima partita sarà chiamata ad affrontare una delle squadre più in forma della stagione con la trasferta di Boulder, con i Colorado Buffaloes pronti ad interrompere una striscia vincente che dura ormai dal season opener contro Central Michigan.
Oklahoma Sooners 6-1 , 2-1
La quarta posizione nei poll NCAA è ormai confermata, anche se la sconfitta di due settimane fa contro Colorado ha fatto scendere i Sooners al quinto posto nel ranking BCS, dando qualche piccola preoccupazione ai ragazzi di Bob Stoops, ormai convinti di essere gli unici in grado di controbattere allo strapotere di Southern California. A mio modesto parere invece il fatto che Oklahoma riesca a mantenersi nei piani alti del college football è già un'enorme vittoria, soprattutto se considerato che la squadra ha subito un forte rinnovamento, con l'attacco affidato ad una promettente matricola e a un runningback che ha vissuto troppo a lungo nell'ingombrante ombra di Adrian Peterson.
Sam Bradford, quarterback, e Allen Patrick, runningback, stanno disputando una stagione molto buona con il freshman che ha già lanciato per 1,689 yards, 20 touchdown, e il senior che ha corso per 455 yards, 5 touchdown, dividendosi al meglio le portate con il nome nuovo di OU, DeMarco Murray; il freshman runningback ha corso finora per 446 yards e mettendo a segno 9 touchdown, varcando la linea di endzone in tutte le partite disputate dai Sooners finora ad esclusione proprio dell'ultimo match contro Missouri, vinto 41 a 31 dai Oklahoma.
Al cospetto dei Tigers Bradford ha lanciato per 266 yards, 2 touchdwon, migliorando ulteriormente gli ottimi numeri messi insieme nella sfida delle sfide contro Texas, una settimana prima, che lo avevano visto chiudere con 244 yds e 3 TD pass; nel match con i Longhorns, vinto 28-21, decisiva è stata la meta messa a segno nel finale dal receiver Malcom Kelly, 105 yards, che ha trasformato in touchdown un bel pallone lanciatogli dal quarterback, chiudendo i giochi e consegnando le chiavi della partita alla difesa.
Difesa che per i Sooners si sta rivelando davvero fondamentale, oltre che un upgrade insperato, vista la facilità con cui riesce ad arginare il running game avversario, tenuto a meno di 70 yards, 65.1, di media a partita, e con cui sta inanellando una serie di prestazioni positive impressionanti, tanto da essere diventato quello con più sack all'attivo, 25, nella Big XII; in questo grande merito va alla linea difensiva guidata da due sophomore che stanno facendosi notare moltissimo, il defensive end Auston English, nono nella nazione con 7.5 sacks, e il tackle DeMarc Granger, terzo della conference con 3.5.
Subito alle loro spalle i Sooners possono contare su un reparto di tackler davvero all'avanguardia che ha il miglior elemento nel linebacker junior Curtis Lofton, secondo nella Big XII e quarto nella NCAA con 82 tackle messi a segno, per una media che supera abbondantemente gli 11 a partita; Lofton, che si avvale della buona compagnia di Bryan Reynolds, 48 tackle, e Reggie Smith, 44 tackle, nell'ultima settimana contro Mizzou ha fatto segnare il proprio career high raggiungendo la quota di 18 tackle totalizzati in partita.
La forza dei Sooners è ormai cosa certa, appurata, e la squadra stessa sta acquisendone sempre più consapevolezza, grazie anche alle prestazioni dei singoli che di settimana in settimana fanno da traino per conquistare la vittoria, l'ultima volta è toccato al runningback Chris Brown ergersi a protagonista con 3 touchdown segnati e 69 yards corse contro i Tigers, necessaria per assicurarsi l'accesso ad un bowl di prima fascia; cosa che per Oklahoma non dovrebbe essere un problema.
Texas Tech Red Raiders 6-1 , 2-1
I Red Raiders stanno scalando con prepotenza posizioni nei vari poll NCAA, riuscendo anche a conquistare il ventiquattresimo spot nel BCS, quello che dovrebbe destinare i partecipanti ai Bowl di fine stagione; sul 2007 impressionante della squadra di Mike Leach sta incidendo tantissimo l'intesa nata tra il quarterback junior Graham Harrell e il receiver freshman Michael Crabtree, entrambi ancora una volta top performers settimanali della Big XII nelle categorie passing e receiving yards.
Harrell da inizio stagione ha inanellato sette prestazioni sopra le 300 yards di passaggio mettendo in riga tutti i pari ruolo della conference e staccando il secondo QB del ranking di più di 1,000 yards; d'altronde per il pitcher texano i numeri parlano chiaro, 3,151 yards lanciate, 31 touchdown ed appena quattro intercetti, cifre che lo hanno saldamente confermato come primo quarterback della nazione. Un'ulteriore prova dello stato di grazia di Harrell lo si ha avuto nelle ultime due settimane, quando ha steso Iowa State e Texas A&M con lo stesso numero di yards lanciate a partita, 425, e 7 touchdown, 4 contro i Cyclones e 3 contro gli Aggies, conducendo i suoi a due facili vittorie.
Manco a dirlo nella partita in casa contro ISU l'altro grande protagonista è stato Crabtree che ha concluso con 3 touchdown ricevuti e 154 yards, assicurandosi il record di segnature, 17 in stagione, per una matricola nella storia di Texas Tech. La musica è parzialmente cambiata una settimana più tardi, quando non è riuscito ad abbinare una delle migliori prestazioni stagionali, 170 yards, con la realizzazione del diciottesimo TD.
Contro gli Aggies infatti Harrell e Leach hanno preferito mischiare le carte, orientando il mirino in fase di finalizzazione su altri terminali offensivi, come il sempre valido Danny Amendola, terzo ricevitore della Big XII, quarto nella NCAA, con 775 yards ricevute che è andato a segno in entrambe le ultime uscite, ricevendo rispettivamente per 92 e 70 yards più touchdown in ognuna; nel primo dei due derby stagionali che attendono i Red Raiders gli altri ricevitori che hanno inserito il loro nome nel box score sono stati Eric Morris, 42 yards, e Edward Britton, 39 yards.
L'attacco di Texas Tech vive principalmente sul passing game impostato da Leach, ma ultimamente anche il gioco di corse ha fatto il suo con il runningback Shannon Woods, andato a segno nella partita contro A&M, che finora ha fornito un buon apporto. Per i Red Raiders questo sembra l'anno buono per togliersi qualche bella soddisfazione visto che tutto sta girando per il verso giusto, e se mai riuscissero ad uscire senza le ossa rotte dal difficile calendario che li attende, con Texas e Oklahoma nelle ultime due partite, centrare uno dei Bowl migliori potrebbe non essere più un'utopia.
Missouri Tigers 5-1 , 1-1
La sconfitta contro Oklahoma non pregiudica nulla perché i Tigers, che probabilmente hanno fallito la loro prova del nove, hanno un calendario piuttosto agevole, con qualche scoglio si, Texas Tech, Kansas, e Kansas State, ma non certo insormontabile. A favore di Mizzou inoltre ci sono i fatti che parlano, come le tante cose positive verificatesi nonostante la partita persa con i Sooners.
Per cominciare il tight end Chase Coffman ha ottenuto il career high proprio contro OU, ricevendo 9 palloni per 102 yards, e il suo quasi omonimo Chase Daniel ha mantenuto la seconda piazza tra i QB della Big XII, lanciando per 361 yards e 1 touchdown, inferiore a quella vista sette giorni prima con Nebraska, 402 yards, 2 touchdown, ma pur sempre molto positiva; contro i rivali divisionali Cornhuskers c'è poi da dire che Daniel è stato un vero mattatore, giocando in maniera sublime, tanto da chiudere una delle sue migliori partite in carriera con altrettanti touchdown personali e 78 yards conquistate su corsa.
Missouri con Daniel al timone è diventata una delle migliori potenze offensive della NCAA, entrando nella Top Ten della scoring offense, decimo posto assoluto con 40 punti a partita, e piazzandosi quinta nei ranking riguardanti la total offense, 533.5 yds di media, e passing offense, 358.2 yds per game; soprattutto quest'ultimo risultato è reso possibile dalla presenza del TE più forte della nazione, Martin Rucker, attualmente leading receiver della squadra, quarto nella Big XII, con 474 yards e 3 touchdown ricevuti.
Per i Tigers vale più o meno il discorso fatto per i Red Raiders, con un palybook impostato principalmente sul gioco di passaggi che lascia poco spazio alle corse, anche se in questo caso è leggermente diverso, perché in Missouri perlomeno si corre, in Texas, sponda Tech, no; per la squadra di coach Gary Pinkel conta parecchio il fatto di non avere un giocatore leader per un gioco che preveda più schemi palla a terra, infatti da inizio stagione si stanno alternando diversi atleti nel backfield, con Tony Temple che mantiene il primato, 351 yards corse e 3 TD.
Dietro al senior RB sta però crescendo benissimo la matricola eremy Macklin che si sta rivelando un potenziale playmaker per il futuro visto che ha dimostrato di saper tanto correre, due touchdown contro Oklahoma, quanto ricevere, terzo ricevitore della squadra con 359 yards e 3 TD pass ricevuti. Qualche problemino i Tigers continuano ad averlo in difesa, dove permangono nelle posizioni basse del ranking nonostante l'esplosione del linebacker sophomore Sean Wheaterspoon, ventinovesimo nella nazione con 60 tackle messi a segno, e la presenza di validi tackler come Brock Christopher, Cornelius Brown, William Moore, tutti nella top ten della Big XII. La prossima partita contro Texas Tech ci dirà se Missouri ha attutito il colpo della prima sconfitta stagionale, oppure se quella è stata l'inizio di un lungo calvario.
Texas Longhorns 5-2 , 1-2
Dopo due sconfitte difficili da digerire, con Kansas State e Oklahoma, i Longhorns hanno ritrovato la vittoria e soprattutto il gioco contro i derelitti Iowa State Cyclones, spazzando via Meyer e soci con un secco 56 a 3. Paradossalmente quando si pensava che Colt McCoy fosse alle prese con la classica "sophomore's course", il ragazzo è tornato a mettere su numeri accettabili, giocando senza errori e concludendo la partita con 5 touchdown, 4 TD pass e uno personale, rifacendosi dei 4 intercetti lanciati nelle settimane precedenti.
Con le 348 yards di total offense conquistate contro Iowa State McCoy ha firmato la sua seconda miglior prestazione stagionale, consentendo a Texas di raggiungere per la terza volta in questo 2007 la combine di 200 yards corse e 200 yards passate in partita. Gli altri protagonisti del match vinto con i Cyclones sono stati i runningback John Chiles, 58 yards, Jamaal Charles, 44 yards, e i wide receiver Nate Jones, 125 yards, Quan Cosby, 46 yards, tutti autori di un touchdown, nonché capaci di sopperire all'assenza del TE Jermichael Finley, infortunatosi una settimana fa dopo aver segnato un touchdown ai Sooners.
Cos'era mancato poi contro Oklahoma nella sfida del 6 ottobre, quando la difesa ha concesso oltre 400 yards agli avversari, pare essere stato rimosso, con una prestazione superlativa del reparto difensivo che ha tenuto i Cyclones a 226 yards, forzando quattro turnovers, e permettendo al defensive back Brandon Foster di realizzare il terzo TD su ritorno da intercetto, 35 yards, in stagione.
Per Texas non tanto la prossima partita con Baylor, quanto quella fra quindici giorni contro Nebraska, potrebbe rivelarsi decisiva, con la speranza che il gioco ritrovato non sia dovuto solo alla mediocrità dell'avversario incontrato, ma sia più che altro frutto di una consapevolezza sulla propria forza raggiunta dai ragazzi di Mack Brown.
Kansas State Wildcats 4-2 , 2-1
I Wilcats hanno perso solo due partite in stagione, contro Auburn alla prima e contro Kansas due domeniche fa, in un match deciso soprattutto dalla pressione a cui è stato sottoposto il buon quarterback Josh Freeman, che ha lanciato 3 intercetti ed un solo touchdown, faticando a cambiare il corso di un'annata che lo sta portando a creare tanto, 1,523 yards, ma raccogliere poco, 5 touchdown, sintomo di una squadra che predilige segnare su corsa.
Tra la sconfitta esterna con Kansas e la vittoria interna contro Colorado, 47 a 20, Kansas State ha messo a segno quattro touchdown di corsa su sette totali, di cui tre realizzati solo nell'ultima partita; con i Buffaloes il grande protagonista è stato il runningback titolare James Johnson, probabilmente il miglior giocatore della squadra, che è andato a segno per due volte su corsa, 5 yards e 68 yards, aprendo e chiudendo il box score del match. Johnson con questa prestazione si è confermato al quinto posto nel ranking di conference, con 505 yards corse, 7 TD realizzati, anche se alle sue spalle qualcosa si sta muovendo, con il backup Deon Murphy che ha destato ottime impressioni andando a segno per due volte contro Colorado, una su corsa da 20 yards e l'altra su passaggio da 28 yards.
Tutto molto bello se non fosse che il leading receiver della squadra Jordy Nelson sembra soffrire della stessa sindrome di Freeman, con solo 3 touchdown realizzati nonostante le 727 yards ricevute finora che lo hanno portato al terzo posto della classifica di conference, dietro all'imprendibile duo di Texas Tech formato da Michael Crabtree e Danny Amendola. Due giocatori, Freeman e Nelson, e due potenziali playmaker bloccati dallo stesso problema, ovvero un'incredibile difficoltà a finalizzare l'enorme mole di gioco sviluppato sul terreno.
Per questo i Wildcats gestiti da Ron Prince devono indubbiamente migliorare sotto il profilo realizzativo, visto che i 26 touchdown totalizzati ad oggi li stanno inchiodando nelle ultime quattro posizioni della Big XII, e che a salvarli finora è stata solo la grandissima gamba, nonché la precisione, di quello che si sta rivelando uno dei migliori placekicker della NCAA, Brooks Roosman, autore di 13 field goal trasformati su 16 tentati in stagione. La trasferta di Oklahoma State nel prossimo weekend potrebbe essere un banco di prova importante per KSU.
Le altre
Nebraska è uscita di fatto dal Top 25 della nazione inanellando una serie di sconfitte inenarrabili con un attacco entrato in profonda crisi e capace di realizzare appena 20 punti in due partite, quattordici dei quali nell'ultima contro Oklahoma State; il quarterback Sam Keller, 4 TD e 3 intercetti nelle ultime due uscite, sembra ormai aver alzato bandiera bianca, e pensare che era stato indicato come un possibile first rounder del prossimo draft, lasciando che l'attacco punti principalmente sul gioco di corse, dove sta emergendo il freshman Quentin Castille, che ha centrato il proprio carrer high correndo per 102 yards contro OSU. L'unica nota positiva per i Cornhuskers attualmente è l'aver forse trovato uno dei linebacker migliori della NCAA, Bo Ruud, il fratellino del LB di Tampa che sta conquistando sempre più consensi di partita in partita.
Sorpresa vera invece si sta rivelando Colorado, che dopo aver piegato Oklahoma ha vinto anche contro Baylor, 43 a 23, prima di perdere la terza partita della stagione contro Kansas State; i Buffaloes continuano a mantenere la leadership nel ranking NCAA dei tackle grazie alla presenza a roster di Jordon Dizon, sceso a 12.7 placcaggi in media a partita ma alla settima prestazione in doppia cifra stagionale con gli 11 messi a segno contro i Wilcats. A gioire nell'ultima partita, oltre al linebacker, sono stati anche il runningback Hugh Charles che ha piazzato il suo carrer high con 171 yards, 1 touchdown, e il returner Terrence Wheatley, quinto giocatore di sempre dei Buffaloes a superare le 1,000 yards di ritorno in carriera grazie alle 128 conquistate sabato.
Cambiamo stato per parlare di un'altra grande sorpresa stagionale, inspiegabilmente ancora fuori dalla Top 25 nonostante un record che parla chiaro, 5-2; sto parlando di Texas A&M, sconfitta solo da Miami e Texas Tech, nell'ultima partita, e capace di vincere tutte le restanti partite in stagione, nonché unica squadra del panorama universitario americano ad avere tre atleti tra i primi centro rusher della nazione. Il quarterback Stephen McGee, 1,039 yds lanciate, 544 corse, i tailback Jarvorskie Lane, 445 yards, e Mike Goodson, 433 yards, hanno ancora dato prova una volta di essere capaci di mettere in difficoltà qualsiasi difesa, correndo per 207 yards in 40 portate sabato. Per gli Aggies le prossime due partite contro Nebraska e Kansas potrebbero segnare l'entrata tra le migliori 25 squadre della nazione, non resta che aspettare e osservare.
C'è meno attesa per il destino di Oklahoma State invece, ripresasi dopo la brutta partenza iniziale, due sconfitte nelle prime tre partite, ma ancora poco incisiva, visto il match perso di misura, 23 a 24, il 6 ottobre contro Texas A&M; per i Cowboys il rientro del runningback Dantrell Savage, offensive player of the week con 212 yards corse e 1 touchdown contro Nebraska, è stato forse più fondamentale dell'aver ritrovato il receiver Adarius Bowman, tornato incisivo con 242 yards ricevute e 2 TD realizzati nelle ultime due settimane, e dell'aver scovato il tailback del futuro Kendall Hunter, quarto nel ranking di conference, cinquantatreesimo nella nazione, con 508 yards corse e 4 TD messi a segno. La ritrovata vena di questi tre ottimi elementi e le buone prestazioni fornite dal quarterback sophomore Zac Robinson, 1,328 yards, 10 TD pass, 6 intercetti, sono le credenziali con cui OSU cercherà di lottare per raggiungere l'offseason, nonché dare la spinta necessaria a Bowman in prospettiva draft.
Prospettiva che ormai pare aver smesso di coltivare un altro quarterback, Bret Meyer di Iowa State, sceso in basso in tutti i ranking nazionali, con gli intercetti, 10, che hanno doppiato i touchdown, 5, quasi quanto la sua squadra, ormai inchiodata su un record 1-6 davvero irriguardoso. L'ultimo posto della conference infatti se lo stanno giocando proprio i Cyclones e i Baylor Bears, che però a differenza della squadra guidata da Gene Chizik sembrano aver trovato il giusto personale cui affidare le speranze di una pronta risalita; su tutti sta facendo molto parlare di se il sophomore QB Blake Szymanski, ormai ad un passo dalle 2,000 yards lanciate, 1,934, e costantemente al terzo posto del ranking di conference con 15 TD pass lanciati a fronte di 12 intercetti. Su lui ha scommesso forte Guy Morriss che spera di levarsi ancora qualche bella soddisfazione prima della fine di questa regular season, magari già proprio sabato nella partita contro Texas.