Omar Cummings dopo il gol vittoria contro i Chivas USA, alla prima sconfitta casalinga
Ancora una settimana, sette giorni appena prima dell'inizio della post season, il ballo ad eliminazione diretta che ci porterà a sapere chi sarà a vincere la MLS Cup quest'anno.
Sulla costa est DC United si assicura per il secondo anno consecutivo il Supporter's Shield, trofeo assegnato alla squadra che mette insieme più punti nella regular season (e che permette di partecipare a Superliga e Champions Cup). E' bastato un pareggio a reti inviolate contro Chicago.
Il team di Tom Soehn ha sicuramente rallentato dopo un grande periodo conclusosi con l'eliminazione di misura in Copa Sudamericana contro i Chivas, e ad ottobre ha messo insieme la miseria di 2 pareggi e 1 sconfitta, con un solo gol all'attivo. Comunque il Supporters Shield 2007 è assolutamente meritato per la squadra della capitale, una vera schiacciasassi che ha inanellato nel finale di stagione 13 risultati utili consecutivi, dimostrando di essere la vera forza e per adesso la più seria contendente per la MLS Cup.
Chicago ha beneficiato nel finale dello stato di grazia dei suoi giocatori di punta (tra cui il sempre ottimo Cuahutémoc Blanco) e ciononostante resta in bilico, e si gioca tutto domenica notte contro i Los Angeles Galaxy.
Subito dietro la capolista in classifica di Conference i Revolution, usciti dalla sconfitta in casa 3-2 per mano dei Columbus Crew forse un po' delusi. La vittoria della squadra dell'Ohio non è però bastata, Crew eliminati dalla corsa ai playoff per via del risultato maturato da Chicago.
Accoppiamento già fatto per i playoff, i Revs andranno ad incontrare i Red Bulls. La squadra di Boston ha giocato ottimo calcio durante tutto l'anno rientrando a pieno titolo fra le stra-favorite. Che la sconfitta in alla penultima possa servire per rimettere un po' di lucidità dalle parti dei Revs e a non far loro abbassare la concentrazione?
Già qualificati la settimana scorsa, i del criticatissimo (ma sempre sopra la linea di galleggiamento) Bruce Arena hanno regolato i KC Wizards per 2-1. Juan Pablo Angel e i suoi compagni non sono da sottovalutare, nonostante certi cali di concentrazione e passaggi a vuoto clamorosi (l'ultimo appena dieci giorni fa, la sconfitta contro Toronto).
I Wizards ancora in lizza per i playoff tornano da New York a pari punti con Chicago. Tutto alla ultima partita, quindi, con la grossa differenza che i Wizards andranno ad incontrare la già qualificata Dallas, i Fire avranno da ospitare i pessimi clienti Galaxy alla disperata rincorsa del posto ai playoff.
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Eccoci quindi di nuovo a parlare della squadra di Los Angeles. La squadra più glamour del campionato, ancora priva di David Beckham, ancora infortunato, fa il minimo indispensabile per sorpassare Toronto davanti ad un Home Depot Center completamente sold-out.
La vittoria era l'unico risultato possibile. E vittoria è stata. Contro al peggiore squadra del campionato, i Galaxy tengono ancora il piede nella porta dei playoff, tra le critiche feroci.
Se infatti per matematica la prossima settimana riuscissero ad entrare nella post-season, arriverebbe alla fase ad eliminazione diretta una squadra che ha fatto male tutto l'anno, ha messo insieme un record negativo e certamente ha deluso sotto quasi tutti i punti di vista.
Però sono ancora lì, a sperare senza calcolatrice, dato che solo due vittorie nelle ultime due partite li terrebbero "alive & kickin'", soprattutto la ultima partita di stagione a Chicago contro i diretti avversari playoff, i Fire.
Un merito bisogna darlo alla squadra di Mr. Frank Yallop, quando il cammino della squadra è diventato "dentro o fuori" i losangelini sono rimasti in sella e stanno tenendo duro fino all'ultimo.
Parlando sempre della costa pacifica, nella Western Conference, le posizioni di testa sembravano già decise. I Chivas USA comodamente primi in classifica fino alla settimana scorsa hanno patito la sconfitta al cardiopalma contro i Rapids (goal al 90' di Omar Cummings).
Rapids che tengono ancora un piede nella porta, andando a giocarsi tutto contro il Real Salt Lake e sperando nella sfortuna altrui, soltanto con le sconfitte di Chicago e la non-vittorie sia di LA che di KC la squadra di Denver sarebbe ai playoff.
Per i Chivas, invece prima sconfitta in casa, finora sembravano imbattibili fra le mura amiche. Partita che riapre anche i giochi per la vittoria di Conference (per quanto puramente una vittoria simbolica). Chivas che comunque si candidano a serie contendenti per un posto al sole nei playoff.
Dicevamo prima posizione in Western di nuovo in palio, Houston infatti ha battuto nel posticipo il Real Salt Lake (spiace dirlo, ma squadra materasso della Conference) e si è portata a un punto dalla vetta. Proprio la prossima settimana l'ultima giornata ci propone lo scontro diretto (in casa Chivas) fra le due squadre di punta dell'ovest. Certo sarà da capire quanto le due squadre sono pronte a mettere su un match del genere, per quanto importante, con i playoff alle porte. Ai Chivas USA basta un pari, mentre Hoston sarà senza i due centrali di difesa, Eddie Robinson e Ryan Cochrane, entrambi squalificati. I campioni uscenti di coach Dominic Kinnear sembrano pronti ai playoff: hanno una squadra rodata, una ottima capacità realizzativa (20 goals in differenza reti e nemmeno un giocatore che ha segnato più di 7 goals) e giocatori pronti alle sfide dirette (come Brian Ching o Dwayne De Rosario).
Classifiche:
Eastern Conference: DC United (55 punti in 29 gare), NE Revolution (49/29) e NY Red Bulls (42/29) già qualificate ai playoff. Chicago Fire (37/29), KC Wizards (37/29) ancora in lizza per i playoff. Già fuori Columbus Crew (34/29) e Toronto FC (24/29).
Western Conference: Chivas USA (52/29), Houston Dynamo (51/29), FC Dallas (44/29) già qualificate, Colorado Rapids (35/29) e LA Galaxy (33/28) in lotta e ultimo in classifica il Real Salt Lake (24/29)
Marcatori: Luciano Emilio (DC United) 20 goals, Juan Pablo Angel (NY Red Bulls) 19, Eddie Johnson (KC Wizards) 15, Taylor Twellman (NE Revolution) 15, Maykel Galindo (Chivas USA) 12, Ante Razov (Chivas USA) 11.