Pat Noonan: decisivo ieri sera nella vittoria dei Revolution, lo sarà anche nei playoff?
E finalmente Boston ce l'ha fatta! I Revolution sono riusciti a portare a casa la US Open Cup 2007 battendo per 3-2 i FC Dallas al Pizza Hut Park di Frisco, la "casa" degli Hoops. Boston finalmente ha vinto un trofeo, una coppa concreta che testimonia in maniera tangibile il loro status di miglior squadra della MLS durante tutti questi anni.
La migliore non certo per il numero di trofei vinti (come detto, quello di ieri è il 1°) o per il parco giocatori che indossano la maglia biancorossoblu (anche se dobbiamo rilevare come coach Nicol sia un vero maestro nello scovare gioielli dove nessuno si aspetterebbe mai di trovarne: valga per tutti l'esempio di Michael Parkhurst, uno dei migliori centrali difensivi scelto molto in basso nel draft 2005).
Boston è (nella nostra opinione, sia chiaro) la miglior squadra della MLS perché negli ultimi 6 anni nessun'altra compagine è riuscita a trovare la stessa continuità nel rimanere competitivi, nell'arrivare sempre costantemente fino agli ultimi atti della stagione. Dal 2001 in poi Boston ha giocato 2 finali di US Open Cup (compresa quella di ieri sera) e 3 finali MLS: ne ha perse 4 su 5, ma giocare 5 finali in 6 anni è un fatto che non è possibile passare sotto silenzio.
Il valore e la credibilità di una squadra non si misurano solo in base al numero di titoli vinti, ma anche in base a quanto tempo la squadra stessa rimane competitiva: e di questo va dato atto a Steve Nicol di aver saputo sempre trovare il giocatore adatto alle proprie esigenze quando si presentava l'occasione. Il suo merito è ancora più evidente laddove si pensi che il patron Robert Kraft investe ben poco nei Revolution (anche nei Patriots, se è per questo), ma quei pochi investimenti sono mirati ed efficaci.
La partita di questa notte è stata un vero e proprio cardiopalma, con i Revs sempre in vantaggio e Dallas costantemente costretta ad inseguire, ma che dava sempre l'impressione di poter agguantare il risultato in ogni momento.
I 2 allenatori devono far fronte ad alcune assenze: Nicol manda in campo Wells Thompson al posto di Shalrie Joseph (squalificato); Dorman scala sulla linea difensiva, e Ralston assume le funzioni di trequartista. Morrow invece sorprende tutti per la coraggiosa decisione di lasciare fuori Denilson per questioni di forma fisica (hmmm") e piazza Oduro e Alvarez alle spalle di Ruiz a supportarlo in attacco.
Dopo una fase di studio senza particolari sussulti ma con un possesso-palla favorevole a Dallas, al 1° affondo Boston va in vantaggio: malinteso tra Ricchetti e Oduro sulla fascia destra dei Revs, Ralston prende palla e crossa al centro; Serioux svirgola e leva la palla dalle mani di Sala. Palla che finisce a Noonan che non ha difficoltà a insaccare: 1-0 Boston al 21'.
Al 24' contatto sospetto in area tra Ruiz e Parkhurst: il guatemalteco invoca il rigore, ma il contatto sembra essere fortuito. Ma Dallas pareggia lo stesso al 30': Alvarez riceve palla sulla sinistra e si avvicina all'area. Wagenfuhr crea lo spazio in cui Alvarez si inserisce e con uno splendido tiro dal vertice sinistro dell'area manda la palla a sbattere sul palo opposto e da lì in rete: 1-1.
Galvanizzati dal pareggio, gli Hoops vanno alla ricerca del vantaggio e quasi lo trovano al 38' quando Alvarez gioca uno splendido uno-due con Ruiz e quest'ultimo si trova solo di fronte a Reis, che riesce a deviare miracolosamente col piede.
Scampato il pericolo, Boston si fa di nuovo sotto e al 41' torna in vantaggio. Corner di Ralston su cui intervengono Noonan e Ruiz, la palla finisce a centro area dove Twellman si getta come un falco, anticipa Serioux e la sbatte dentro di rabbia: 2-1 Boston.
Prima dell'intervallo si fa male Ricchetti tra le file di Dallas (sospetto stiramento al tendine), Serioux avanza a centrocampo e Yi si posiziona al centro della difesa.
Nella ripresa la musica non cambia: al 57' Boston segna per la 3ª volta. Su un contropiede Noonan passa troppo lungo verso Twellman che è costretto ad allargarsi, ma recupera la palla e crossa rasoterra in mezzo all'area. Noonan con un colpo di tacco la serve per l'accorrente Wells Thompson che non ha difficoltà a insaccare; inutile il tentativo di Serioux di contrastare il tiro di Thompson. 3-1 Boston e grande soddisfazione per il rookie che ha messo a segno il gol più importante della storia dei Revolution.
Ma gli Hoops non ci stanno a perdere e si gettano a testa bassa nel tentativo di recuperare il doppio svantaggio. E al 64' vanno in gol: Serioux vince un contrasto sulla destra e fa partire un cross verso il lato opposto dell'area di rigore. Goodson sale in cielo e di testa rimette in mezzo dove un altro Thompson, Abe, in splendida mezza girata fa secco Reis, coperto da una miriade di uomini. 3-2 Boston e la partita si riapre.
A 15 minuti dalla fine Morrow manda nella mischia anche Kenny Cooper, alla sua 1ª partita dopo la frattura alla gamba del 9 luglio contro i Galaxy. Cooper si sbatte come un dannato, ma è Oduro ad andare vicino al gol a 10' dalla fine: solo di fronte a Reis viene però pescato in fuorigioco.
A parte questa occasione, gli Hoops non riescono più a impensierire Reis e così i Revolution possono festeggiare il 1° titolo della loro storia.
Ma se sopra abbiamo celebrato i vincitori, è giusto dire anche qualcosa in merito agli sconfitti. Perché Dallas ha perso?
Non certo perché Morrow non ha schierato Denilson: dire questo sarebbe dietrologia e non avrebbe un minimo di fondatezza, perché nelle occasioni in cui ha giocato il brasiliano ha finora avuto l'atteggiamento di chi dice: "Ma chi me l'ha fatto fare?". Perciò non avrebbe potuto essere determinante comunque, proprio perché al momento si sente (ed è) un corpo estraneo alla squadra.
Bene ha fatto dunque coach Morrow a tenerlo fuori: che poi le addotte "condizioni precarie di forma" siano una scusa diplomatica è talmente ovvio che non ci soffermiamo nemmeno.
C'è da dire che non stiamo recitando un "de profundis" per una squadra sottomessa dall'inizio alla fine, tutt'altro: la partita è stata in equilibrio e come spesso accade la vittoria è una questione di episodi, che questa volta sono stati favorevoli a Boston. La squadra però ha corso, ha lottato, ha messo in difficoltà i Revs, a tratti ha giocato anche meglio di loro; quello che è mancato è stato il gol.
Semmai, quello sì, possiamo individuare la prestazione non proprio esaltante di un paio di giocatori di Dallas che a conti fatti sono risultate determinanti.
Adrian Serioux, in primis. Il centrocampista che l'anno scorso a Houston era stato determinante nella conquista del titolo a Dallas solo occasionalmente ha ripetuto il livello di quelle prestazioni e ieri sera non è stata una di quelle. Anzi, se si guarda la dinamica dei gol segnati da Boston si vede che il centrocampista canadese non è mai nella posizione dove dovrebbe trovarsi.
Sulla rete di Noonan anticipa il proprio portiere, impedendogli di intervenire e consegnando il pallone all'attaccante dei Revs; sulla rete di Twellman gli lascia un metro abbondante, ed è un regalo che a Twellman non si può fare; sulla rete di Wells Thompson interviene in ritardo, dopo averlo lasciato colpevolmente libero.
Non sarebbe certo giusto dare tutte le colpe a Serioux, però. Anche Carlos Ruiz ieri sera non ha brillato: ha avuto un paio di occasioni che normalmente mette in rete, stavolta le ha fallite (anche per la bravura di Reis). Si vede che non è quello delle prime 2 stagioni in Texas. Sembra quasi che la 3ª stagione nella stessa squadra lo annoi e gli faccia perdere stimoli (era successa la stessa cosa ai Galaxy).
Adesso le 2 squadre si rituffano nella regular season della MLS (ormai agli sgoccioli): entrambe vanno a caccia del titolo con credenziali di un certo peso; secondo noi, da ieri sera, quelle di Boston valgono di più, perché è stato rotto un tabù e la squadra ora sa di poter compiere quel piccolo passo in più che trasforma una squadra competitiva in una squadra vincente.
Ora si va a caccia del "double": go Boston go!!