Il coach dei Dynamo Dominic Kinnear: chissà se riuscirà a sorridere ancora alla fine della stagione…
Ormai manca davvero poco: ancora 5 partite circa e la MLS 2007 Regular Season giungerà al termine. Allora (o forse anche prima) conosceremo la griglia dei play-off, e saremo pronti a celebrare le squadre che sono entrate in post-season e a "condannare" quelle che hanno fallito.
È il momento giusto, dunque, di avere uno specchietto riassuntivo di quanto accaduto finora, consapevoli che, a meno di sconquassi improbabili, i giochi sono fatti.
WESTERN CONFERENCE
Houston Dynamo 45 pts (13W / 6T / 7L – diff. reti +17)
Sono sempre i campioni in carica, e la gestione dell'ultima parte di stagione lo sta confermando: qualche pareggio in più significa che Kinnear sta centellinando le energie per sfogarle tutte nei play-off. Strategia che l'anno scorso si è rivelata vincente, tutto sta a vedere se la storia si ripete uguale a se stessa; pare però che i giocatori più rappresentativi dei Dynamo siano in qualche modo appannati: De Rosario non sta incidendo come suo solito, e Ching pare avere le polveri bagnate. L'importante è che la squadra continui a vincere, ma il fatto che il miglior portiere della Lega, secondo le statistiche, sia proprio Onstad vuol dire che è molto sollecitato (al di là dei gol subiti o dei salvataggi effettuati) e a questo punto possiamo chiederci in che stato sia la fase difensiva. Ma probabilmente è un aspetto al quale siamo attenti noi appassionati del Vecchio Continente: negli USA si pensa più che altro all'attacco. Attenzione che non diventi un'arma a doppio taglio.
CD Chivas USA 44 pts (13W / 5T / 6L - diff. reti +17)
Nel MidSeason Wrap Up parlavamo di "concreta possibilità di fare la corsa almeno verso la 2ª posizione (che significherebbe automaticamente play-off)". L'"altra" Los Angeles in realtà sta facendo ancora meglio: il 2° posto è saldamente nelle sue mani, segna a raffica e prende gol col contagocce, e, last but not least, ha letteralmente demolito i cugini Galaxy in 2 derby su 4. I pilastri della squadra sono sempre i soliti di cui parliamo ogni volta ( Bornstein, Galindo, Kljestan), cui dobbiamo aggiungere l'allenatore Preki. Avevamo espresso alcune riserve sull'opportunità di affidare una squadra ancora inesperta ad una allenatore alla 1ª esperienza in panchina, ma per ora i risultati danno ragione a Jorge Vergara (proprietario dei Chivas). Puntare al titolo sembra comunque ancora prematuro, non fosse altro che per una questione d'abitudine.
F.C. Dallas 39 pts (12W / 3T / 9L - diff. reti -3)
La squadra è scesa al 3° posto a Ovest e la differenza reti è negativa. Avevamo previsto un peggioramento dei risultati, e non perché siamo degli indovini o degli esperti, ma semplicemente perché la logica vuole che continuando con questa tendenza presto o tardi si finisce per rimanere indietro. El Pescadito Ruiz continua a non essere incisivo e solo a tratti emerge dall'abulia con qualche giocata pregevole. Nessun altro giocatore di Dallas è nei primi 10 marcatori della Lega, e anche Juan Toja si è eclissato; Dax McCarty si scopre uomo-assist (7) di un certo peso, ma è a centrocampo dove manca un elemento di raccordo. Il problema è sempre lo stesso, a Dallas manca equilibrio. Forse l'ex coach Clarke avrà avuto qualche colpa negli anni scorsi, ma a meno di una vittoria (a questo punto un po' inaspettata) della MLS Cup, l'attuale allenatore Morrow si troverà nella situazione di spiegare perché non si è vinto. A questo punto anche i dirigenti un po' di mea culpa dovrebbero farselo.
Colorado Rapids 29 pts (7W / 8T / 10L - diff. reti -4)
Se i Rapids hanno una qualità è certamente quella di non mollare mai: sono sempre a ridosso della zona play-off e se azzeccassero una buona serie di risultati potrebbero centrarli per l'ennesima volta. Per l'ennesima volta, però, sarebbe una qualificazione ottenuta con le unghie e con i denti, che verosimilmente non porterebbe più in là di una semifinale (non che tutti riescano ad arrivarci, beninteso). Quello che dà da pensare è che finché Colorado si barcamena in questo limbo sarà impossibile salire di posizioni al draft per pescare qualche giocatore futuribile. L'ambizione è sempre quella di vincere la MLS Cup, e per farlo è fondamentale assemblare un buon roster. Ma va fatto ora, per tentare di sfruttare al meglio gli ultimi anni di Mastroeni, non un asso nel trattare il pallone, ma l'effettivo collante della squadra e l'uomo che meglio identifica i Rapids attuali: tanta grinta e cieca fiducia nel futuro. Andrebbe messo nelle condizioni di vincere qualcosa. Per ora un passo avanti è stato fatto: l'arrivo di Mehdi Ballouchy da Salt Lake City aggiunge una dose di fantasia ad una squadra che non ha mai offerto grande spettacolo. Per questa stagione potrebbe anche bastare, ma per la prossima sono necessarie diverse operazioni di mercato.
Real Salt Lake 19 pts (4W / 7T / 13L - diff. reti -14)
Magra consolazione per il RSL il fatto di aver superato i Galaxy in classifica, per non parlare del fatto di non essere ancora matematicamente eliminati dalla corsa ai play-off. In realtà la stagione 2007 porta in dote, ai mormoni del Lago Salato, la consapevolezza di avere sbagliato quasi tutto nella composizione della rosa: ora si è cercato di correre un po' ai ripari, ma l'aver spedito in Europa Freddy Adu e la contemporanea cessione di Ballouchy ai Rapids leva ai rossogialloblu un impatto offensivo che si è rivelato nullo più per evidente incompatibilità tecnica tra i 2 che per incapacità della squadra di giocare. Insomma, a nostro parere dare via entrambi è stato un errore. Così come è stato un errore puntare ancora su Pope in fase difensiva: il giocatore è ormai anziano e con l'età sono emersi tutti i limiti tecnici nascosti fino ad ora da una grande velocità di base. Pope l'anno prossimo non giocherà più, e probabilmente in difesa ci sarà un ricambio totale. Per finire la stagione è stato appena acquistato il giovane Yura Movsysian dai Wizards, che ha mostrato buone cose in questi 2 anni in Missouri, ma forse non è ancora la punta che i Wizards cercano: a RSL esploderà ? Infine una considerazione: i dirigenti di RSL hanno scaricato le 2 prime scelte chiamate negli ultimi 2 draft (Besagno e Ballouchy). Secondo noi si naviga un po' a vista"
Los Angeles Galaxy 17 pts (4W / 5T / 13L - diff. reti -14)
Sinceramente dei Galaxy siamo un po' stufi di parlare. E non perché ci stiano antipatici: semplicemente, però, tutto il clamore attorno all'arrivo di Beckham che avrebbe dovuto e potuto portare i (ex)verdeoro in cima alla MLS (manco fosse un taumaturgo: ma i problemi della squadra erano già chiari ancora prima che la stagione iniziasse) ha reso quasi irreale il clima di attesa per questa squadra. E ora che l'inglese (non certo per sua volontà , sia chiaro) ha dimostrato coi fatti che un solo uomo, per di più acciaccato, non può risollevare i destini di una squadra nata male (chissà per colpa di chi"), a noi cosa rimane da dire? Nulla: preferiamo indicare chi, secondo noi, è l'artefice principale delle ultime 2 disgraziate stagioni dei Galaxy. Siccome su Lalas abbiamo già detto abbastanza, chiudiamo lanciando un appello: "Fire Alexi!" (a patto che non finisca a dirigere i Dynamo, guarda caso altra squadra sotto l'ala protettiva dell'AEG).
EASTERN CONFERENCE
D.C. United 49 pts (15W / 4T / 6L - diff. reti +21)
I DC United hanno preso un'andatura da rullo compressore: è ovvio l'intento di arrivare a conquistare nuovamente il Supporters' Shield (anche se in verità lo scorso anno non ha portato troppa fortuna"). Ormai è palese che i rossoneri difficilmente accuseranno battute d'arresto (almeno in regular season); i brasiliani Fred e Luciano Emilio sono le nuove colonne dei capitolini. Luciano Emilio è anche in testa alla classifica cannonieri e in generale sembra proprio che, risolte le amnesie difensive, i United veleggino tranquillamente verso il 5° titolo. Ma il bello dei play-off è che non si può dare niente per scontato, le sorprese sono dietro l'angolo. Di certo i rossoneri non commetteranno gli errori dello scorso anno, e se non dovessero vincere non sarà certamente per una mancanza di condizione atletica.
New England Revolution 45 pts (13W / 6T / 6L - diff. reti +9)
I DC United sono di certo la squadra più spettacolare della MLS, ma poche compagini hanno offerto un rendimento così costante negli anni come stanno facendo i Revs. A parte le 3 finali, dal 2002 ad oggi i bostoniani sono sempre stati in lotta per le prime posizioni della Conference e non hanno mai accusato stagioni negative per poi risollevarsi la stagione seguente. Dopo l'addio di Dempsey in molti abbiamo pensato che un ciclo si era chiuso. Niente di più sbagliato: Nicol è un maestro nel mantenere competitivo un gruppo che non ha al suo interno un vero e proprio talento (eccezion fatta, forse, per Joseph che però tecnicamente non è molto apprezzabile) e su cui il patron Robert Kraft non intende investire. Potrà arrivare in Finale? Certamente, DC United permettendo; ma dovesse arrivarci stavolta vincere è imperativo: 3 Finali consecutive perse sarebbero un vero record.
New York Red Bulls 37 pts (11W / 4T / 10L - diff. reti +2)
I Red Bulls avevano iniziato di gran carriera la stagione e sembra che adesso sia arrivata l'ora di tirare il fiato; non è il momento migliore, però. 37 punti sono un buon bottino ma non danno la garanzia di fare i play-off, alcune squadre (Chicago e Colorado) stanno rimontando dopo una brutta 1ª parte di stagione e troppe battute a vuoto rischiano di minare un'annata abbastanza buona. Juan Pablo Angel è una garanzia sotto tutti i punti di vista, ma ci pare che a NY manchi il killer instinct, la capacità di chiudere la partita anche quando non la si sta dominando nettamente (qualità che invece Boston e Washington posseggono in quantità industriale).
Kansas City Wizards 36 pts (10W / 6T / 9L - diff. reti 0)
Qualche passaggio a vuoto nelle ultime settimane ha mostrato come i Wizards abbiano bisogno ancora di qualche ritocco per tornare competitivi al massimo grado. Attualmente la zona play-off è sicura, ma i soli 7 punti di vantaggio sulla 9ª classificata (i Rapids) spingeranno Conrad e compagni a tenere sempre un occhio su chi li insegue. Quello che dà un po' da pensare è che la differenza reti sia neutra: quanto è prolifico l'attacco (solo Washington e Boston hanno segnato di più nell'intera Lega) tanto è inguardabile la difesa (ultima a pari con quella dei Galaxy). Questo a dir la verità ci coglie di sorpresa, perché proprio Conrad è uno dei migliori difensori della MLS e una difesa comandata da lui non può prendere 40 gol in 25 partite. Però qui torniamo al discorso su cosa si preferisce puntare negli USA: difesa o attacco? Sembra che a Kansas City abbiano puntato sulla fase offensiva: se i Wizards avranno successo nessuno gli potrà obiettare nulla, ma che si possa andare al di là di un onorevole 1° turno a noi pare difficile.
Chicago Fire 30 pts (8W / 6T / 10L - diff. reti -7)
Complimenti ai Fire: eravamo certi che quest'anno sarebbero rimasti esclusi dalla post-season e i fatti stavano ampiamente confermando la previsione, ma nelle ultime settimane si è aperto un trend decisamente positivo che ha riportato Chicago a lottare per i play-off. Attualmente la squadra occupa l'8ª posizione, l'ultima utile per la post-season, ed è tornata a far sperare i propri tifosi: a chi o cosa si deve questa rinascita? Di certo un peso specifico importante ce l'ha Cuahutemoc Blanco, che con le sue giocate e il suo atteggiamento ha ridato fiducia ad un ambiente che stava ripiegandosi su se stesso e rassegnandosi ad un'annata di transizione; poi certo anche i suoi assist e i suoi gol non sono sgraditi al pubblico chicagoano. Che i tifosi dei Fire non s'illudano, comunque: per la prossima stagione sarà necessario qualcosa di più di un semplice ritocco, i biancorossi non sono competitivi.
Columbus Crew 28 pts (6W / 10T / 9L - diff. reti -5)
Anche i Crew stanno lottando con le unghie e con i denti per i play-off: Chicago è lontana solo 2 punti e c'è ancora uno scontro diretto al Columbus Stadium tra le due. Se infilassero una buona serie di risultati (ovviamente compreso lo scontro diretto) e se le dirette avversarie incappassero in giornate storte i Crew centrerebbero la post-season, traguardo minimo per non considerare fallimentare la stagione. Ci sono troppi "se"? È vero, con i "se" non si fa la storia (tantomeno quella del calcio), ma d'altro canto Columbus attraversa un momento di limbo, in cui si sta faticosamente iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel dopo 2 annate miserelle; grazie alla "Beckham rule" nell'Ohio possono finalmente godere delle giocate di un certo Schelotto, un ragionatore del centrocampo che imposta i ritmi, trascina la squadra e mette i compagni nelle condizioni di giocare con più tranquillità . È un peccato che i Crew non riescano ad essere più competitivi, hanno un roster pieno di giocatori dalla qualità medio-alta, alcuni di essi sono anche nazionali (Hejduk, per esempio); il carattere di squadra "operaia" a volte prende il sopravvento sulle velleità di spettacolo che si vorrebbe offrire agli spettatori.
Toronto F.C. 21 pts (5W / 6T / 13L - diff. reti -19)
Fino a qualche settimana fa il team di Toronto stava conducendo una stagione, ancorché perdente e in linea con la qualifica di expansion team, piuttosto incoraggiante. Le ultime gare invece hanno visto una sequela impressionante di sconfitte e l'annata sta andando alle ortiche. Quello che conforta è l'assoluta passione con cui i tifosi seguono la squadra, incitandola anche nei momenti peggiori. Uno degli aspetti caratteristici di Toronto è l'"internazionalità " del roster, pieno di gente che, per discendenza o provenienza diretta, arriva dai 4 angoli del globo. Però questo "villaggio globale" non sta funzionando come una squadra. Molto dipende dall'inesperienza, parliamo di una squadra piena di giovani e giovanissimi: il più vecchio ha 33 anni (Tyrone Marshall e Danny Dichio), ma l'età media è di 25 anni spaccati. Una mezza delusione (anzi, delusione totale) è arrivata da Marvell Wynne, un'involuzione spaventosa rispetto all'annata precedente passata a New York: eravamo convinti di aver trovato un talento puro, un fuoriclasse difensivo come mai gli USA avevano avuto e invece dobbiamo commentare un peggioramento sotto tutti i punti di vista. A suo favore giocano la velocità e il tempo: può ancora riprendersi, ma qualcuno deve sgrezzarlo tecnicamente.