Johan Santana dominatore del Cy Young 2004 per la AL
Foolish è la perfetta espressione che la lingua inglese ci offre per sintetizzare quella via di mezzo tra l'immagine da sciocco e un pò da stupido dovuta molto spesso ad un evento esterno che arriva inaspettato e ti lascia lì con quell'aria.
I battitori che affrontano Johan Santana frequentemente si beccano l'etichetta di foolish perchè di fronte al pitcher venezuelano dei Minnesota Twins visto nel 2004 ed in particolar modo nella seconda parte della stagione le loro mazze girano a vuoto ben lontane dalla palla lanciata.
Generalmente ogni buon lanciatore in mezzo ai suoi migliori lanci cerca di inserire un change-up, che altro non è che un lancio eseguito con la stessa meccanica ma che viaggia ad una velocità in media tra le 10 e le 15 miglia più lento del suo simile veloce.
Santana che esegue senza ombra di dubbio il miglior change-up del MLB spesso abbassa la velocità di oltre 20 miglia riuscendo tra l'altro, e qui è veramente uno dei pochi capaci di ciò, a rendere viva la palla che ha infatti un buon movimento finale.
Il risultato ottenuto è tale che il battitore di turno, quando ha terminato lo swing deve ancora veder arrivare la palla a casa base e nel raro caso sia riuscito ad individuare il tipo di lancio, il movimento della palla gli rende comunque la vita difficile.
Qualcuno parlando del suo change-up ha detto che se si trattasse di un videogioco, il produttore riceverebbe sicuramente un mucchio di critiche perchè considerato troppo irreale.
Detto questo passiamo direttamente a lui, ovvero a Johan Santana, l'autentico dominatore del Cy Young 2004 per l'American League. Quando gli Yankees, lo scorso ottobre, si ritrovarono accoppiati ai Twins per le ALDS il primo pensiero fu proprio quello che dover affrontare un lanciatore con le sue caratteristiche e con il suo stato di forma, seppure in una serie al meglio delle cinque partite, poteva anche dire mettere a rischio il passaggio alla finale di lega.
Infatti il mancino, nato in Venezuela a Tovar nella regione di Merida il 13 marzo del 1979, è un pitcher che oltre ai notevoli mezzi tecnici è dotato di ottime capacità di recupero e quindi può benissimo sopportare periodi intensi di attività .
Proveniente da una zona del paese sudamericano che mai ha prodotto giocatori professionistici di Baseball, Johan ha cercato da piccolo insieme al fratello Jesus di seguire le orme del padre ingegnere che come passatempo giocava shortstop come semipro.
Tutti vedevano nel fratello Jesus un potenziale giocatore a livello nazionale e meno speranze erano riposte in Johan, che come mancino aveva difficoltà a giocare nello stesso ruolo del padre che a tutti i costi voleva emulare.
Quando poi si recò per un provino in una squadra giovanile del posto venne rimandato subito indietro dall'allenatore perchè vestito inadeguatamente e Johan arrivato a casa prese la divisa del padre, se la mise addosso e si ripresentò al campo di allenamento, allora il coach capì di chi era figlio e lo accolse in squadra.
Iniziò così la sua carriera nei Chiquilines dove preferibilmente giocava come esterno centro senza eccellere in battuta ma facendo già vedere che il suo fisico in crescita gli avrebbe permesso comunque delle buone capacità atletiche.
La squadra dei Chiquilines ogni anno faceva parlare di sè perchè nonostante fosse semi sconosciuta e proveniente da una zona dimenticata, continuava a migliorare ed il suo nome era già sulla bocca di molti scouts del panorama sudamericano in caccia di giovani talenti.
Andres Reiner, osservatore per gli Houston Astros, fu nel 1994 il primo a visionare Santana ed a prendere contatto con la famiglia del ragazzo che nel frattempo aveva cambiato ruolo ed aveva iniziato a giocare le sue prime partite come lanciatore.
Nel 1996 Johan Santana è nella Lega estiva dominicana sul monte di lancio di una squadra dell'organizzazione degli Astros e l'anno successivo si trovava già negli States giocando nella Gulf Coast League come rilievo.
Gli anni successivi li ha passati tra Auburn e Battle Creek sede dei Michigan Battle Cats della Midwest League dove ha fatto la conoscenza con Al Pedrique che qualche anno dopo diventerà manager dei Minnesota Twins.
La squadra del Michigan veniva usata dagli Astros come laboratorio di prova per i vari lanciatori prospetti della franchigia. Insieme a Santana giocano infatti altri ottimi pitchers come Roy Oswalt, Tim Redding, Mike Gallo e Jacob Whitney. Johan è il giocatore con più partite come partente e con il più alto numero di strikeouts.
Nonostante i progressi effettuati gli Houston Astros al termine del periodo di opzione non lo inseriscono nel roster dei 40 titolari ed il giocatore entra di diritto nel rule 5 draft del 1999. Insieme a lui il miglior lanciatore di quel draft è Jared Camp fortemente voluto dai Florida Marlins che scegliendo come secondi dopo i Twins se lo vedono portare via, inevitabile per i Marlins ripiegare su Santana e poi scambiarlo insieme a del denaro con Camp.
Il venezuelano nel primo anno con Minnesota viene indirizzato al bullpen come rilievo da più innings e gioca anche qualche partita da starters. Ottiene nell'anno dell'esordio anche un paio di vittorie, delle quali la sua prima in assoluta nel MLB proprio contro gli Astros.
Gli anni successivi hanno visto la crescita di Santana che, superato un problema fisico al gomito nel 2001, ha iniziato a contribuire al riscatto della franchigia capace di rispondere alle voci di una probabile eliminazione dal mondo del Baseball professionistico con tre vittorie consecutive di division, l'ultima delle quali in questo 2004.
Nel 2002 per potergli dare le certezze che un partente deve avere Santana viene dirottato in tripla A ad Edmonton dove supera pienamente il test diventando a tutti gli effetti uno starter di ruolo.
Dopo l'ottimo 2003, che ha tolto ogni dubbio e soprattutto le voci che vedevano i Twins alla ricerca di un lanciatore con più esperienza, si arriva infine alla storia recente che tutti conosciamo.
Per lui nel 2004 un record di 20 – 6 con un ERA di 2.61 ed una striscia vincente di 13 partite dopo l'All-Star. Basta dire che il 9 giugno mette ko i Mets con 10 strikeouts avendo all'epoca una media ERA di 5,51 da quel giorno sino al termine della regular season la sua media sarà di 1.35.
Santana si trova attualmente nel suo paese natale a godersi il riposo prima di ritornare nel 2005 come uno dei sicuri protagonisti della nuova stagione. Nelle prossime ore incontrerà il presidente del Venezuela Raul Chavez perchè da quelle parti il signore della doppia velocità è già un eroe nazionale.