L’acciaio di Pittsburgh

Lo Steeler-Bus adesso ha un nuovo guidatore: Ben Roethlisberger ma il leader rimane sempre Jerome Bettis

La ricetta per vincere nella NFL esiste ed è, da sempre, la seguente: corri in attacco, ferma le corse in difesa e, alla fine della stagione, ti troverai con il numero delle vittorie superiore a quello delle sconfitte. Poi ognuno, leggi Mike Martz, Tony Dungy, Dick Vermeil o Mike Tice, per citare qualche nome, sceglie la ricetta ( leggasi gioco aereo ) che preferisce ma la sostanza rimane sempre la stessa: corri e i risultati arriveranno.

Dallas, 17 ottobre 2004: 64.162 persone a ricordarti Bill Parcells non ha mai perso una partita in cui, all'inizio dell'ultimo quarto, la sua squadra è in vantaggio. Steelers sotto di 10 nel punteggio, tre minuti alla fine del terzo quarto, palla sulle 26 di Pittsburgh. Primo gioco per la corsa di Staley che guadagna 4 yards. Ken Whisenhunt, allora, dice al ragazzone dell'Ohio di lanciare e, il probabile rookie dell'anno, non si ferma più: due lanci a destra per Ward, uno nel mezzo per Riemersma, uno a destra per Ward e due a sinistra ancora per Ward e Staley. Sette passaggi su 7 per 55 yards che portano Pittsburgh fin sulle 13 di Dallas.

Il drive da 11 giochi si chiuderà  poi con il TD del tight end Tuman ma quello che rimarrà  negli occhi degli spettatori sarà  la calma con la quale Ben Roethlisberger ha affrontato la situazione. " La versione mobile di Dan Marino" le parole a fine partita di uno sconfitto Bill Parcells. Già  perché, alla fine, i Cowboys hanno perso.

Pittsburgh, Pennsylvania, 31 ottobre 2004: è da una settimana che Dick LeBeau preparava la sua difesa ad affrontare i Patriots. Gli invincibili Pats. I detentori di 21 partite consecutive da una vittoria nelle parole di Bill Belichick. Senza Corey Dillon però, l'ago della bilancia del loro attacco. Ecco quindi che il coordinatore difensivo si era preparato contro una particolare tipologia di set offensivo di New England, chiamato " empty ".

Sostanzialmente si tratta di un attacco senza running back che Belichick aveva usato due anni fa contro gli Steelers per mettere a nudo le loro carenze difensive. Dunque i Pats, nel loro primo gioco " empty ", lanciano un incompleto per Patten mentre la seconda volta che lo utilizzano Joey Porter lo riconosce e va dritto su Brady per il più facile dei sacks facendo perdere il pallone al quarterback recuperato dal difensive end Kimo von Oelhoffen.

Ma siccome, si dice, non c'è due senza tre ecco che il cornerback Townsend, riconoscendo la formazione dei Patriots, si mette davanti al ricevitore Johnson e intercetta il passaggio di Brady destinato a questi. Siamo appena nel primo quarto e Pittsburgh è davanti 21-3. Ventuno come proprio la fine della striscia di New England.

Ancora Heinz Field, 7 novembre 2004: arrivano gli imbattuti Eagles e Bill Cowher decide di tirare fuori il Bus dal garage. Jerome Bettis, dietro i buchi creati da una magnifica linea offensiva, esplode per 149 yards su 33 portate e, come per la settimana prima contro i Patriots, Pittsburgh va sul 21-3. Solo nel primo tempo.

25 primi down, 420 yards, più del doppio dei giochi offensivi, 23 minuti in più di controllo del pallone, Phila tenuta a 23 yards su corsa. Buona serata e arrivederci a Jacksonville.

Ricapitolando: se ad una prova bastano tre indizi per essere considerata tale, allora qui abbiamo un caso signori. Perché Pittsburgh corre ( prima in NFL con 160.8 yards di media ), difende ( seconda assoluta con 261.6 yards concesse, e ancora prima contro le corse con appena 81.0 yards lasciate agli avversari ) e vince ( 6 vittorie in fila, 7-1 il record totale ).

E a Pittsburgh hanno preso questo credo tanto seriamente che, all'inizio di questa stagione, hanno detto all'allora coordinatore offensivo, Mike Mularkey ( ora sulle sideline dei Bills come capo allenatore ), di trovarsi un'altra squadra perché loro, gli Steelers, sono nati per correre ed era impensabile continuare a credere di essere una squadra da West Coast offense.

Già  perché, nel 2003, gli Steelers avevano messo su la peggior prestazione della storia della franchigia al capitolo corse: 93.0 yards di media buone per il 31° posto in classifica, una difesa che contro le stesse era la dodicesima della lega ( 108.5 yards ), mentre il gioco aereo tanto lodato da Mularkey era il quattordicesimo NLF appena sopra le 200 yards a partita.

Merito di questo cambiamento va sicuramente a Bill Cowher e alla decisione di dare le chiavi della difesa a Ken Whisenhunt che ha semplificato l'attacco degli Steelers enfatizzando molto il gioco di corsa e ridotto al minimo i giochetti per i quali il suo predecessore era famoso.

Da dove parte un grande gioco di corsa come quello messo in mostra da Pittsburgh tutto l'anno e in particolare nelle ultime due partite ( 473 yards totali contro le 28 cumulate di Eagles e Patriots )?. Nelle parole di Russ Grimm, l'allenatore della linea offensiva, dalle "migliorate condizioni fisiche della linea offensiva e dalla maggiore esperienza e fiducia di elementi come la guardia destra Keydrick Vincent o il tackle destro Oliver Ross ".

I cinque lì davanti stanno letteralmente dominando la linea di scrimmage permettendo a Jerome Bettis e Duce Staley, e più in generale agli Steelers, di controllare il pallone e il tempo. Pittsburgh infatti comanda la lega per minuti di possesso ( 34 e 26" ) e, se continuasse così fino alle fine, sarebbe la miglior prestazione NFL dai 35 minuti di media che i Bears ebbero nel 1984.

Ecco perché non è difficile vedere nei volti nei quattro uomini di linea difensiva che si trovano ad affrontare la linea offensiva degli Steelers segni di stanchezza, un ginocchio che si appoggia a terra, i polmoni che cercano aria, aiuto.

Erano tre anni che Pittsburgh non finiva sulle prime pagine di Sport Illustrated. In America già  si parla di maledizione, iattura. La verità  è che Burress e Ward, i giocatori protagonisti, quella copertina se la sono meritata anche se a sentire quest'ultimo " per me, anche con il rookie Roethlisberger e con Staley qui con noi, questa è sempre la squadra di Bettis. L'ho sempre vista in questo modo. Voglio dire: il ragazzo sa ancora giocare a football ed è, oggi, sotto gli occhi di tutti. Mica gli hanno offerto il posto durante il training camp. Credetemi, non è così che vanno le cose. Ti devi guadagnare lo stipendio e, Jerome, si sta guadagnando il suo. Ascolta, è lo Steeler per eccellenza".

The Bus, che pur di rimanere a Pittsburgh in estate ha accettato una notevole riduzione dello stipendio, è sulla stessa lunghezza d'onda del compagno " le persone che affermando che la carriera finisce a 30 anni sono le stesse persone che guardano le partite, non quelle che le giocano. L'età  è un numero come lo è la taglia della scarpe. Sono sempre il giocatore che ero quando avevo 25 anni?. No, ma sono sempre un buonissimo dannato running back ".

Bettis infatti possiede una caratteristica che lo contraddistingue da tutti gli altri running backs della lega e che ne ha fatto il sesto all-time nelle corse. Nonostante i 115 kg. abbondanti che si porta appresso The Bus non è un semplicemente un running back che fa della potenza l'arma migliore possedendo infatti piedi velocissimi che gli permettono tagli e cambi di direzioni molto rapidi senza perdita di tempo avvantaggiandolo sulla linea di scrimmage.

Se domenica gli Steelers battono i Browns Ben Roethlisberger sarà  riuscito nell'impresa di vincere le prime sette partite da titolare durante l'anno da matricola. Meglio di Dan Marino, meglio di Joe Montana, meglio di John Elway. Però prima di considerarlo migliore del gotha NFL nella posizione di quarterback il ragazzone dell'Ohio ha ancora tanto da dimostrare.

Quello che invece ha espresso in queste prime otto partite è una straordinaria capacità  di lettura delle situazioni difensive avversarie, la grande mobilità  e la calma con la quale affronta di volta in volta le situazioni. Difficile da immaginare per qualcuno che era stato etichettato come il peggiore, al momento, dei quattro quarterbacks scelti al primo giro nel draft di quest'anno.

Questo per via del fatto che il ragazzo venisse da una conferenze, la MAC, dove la maggior parte degli snap avvenivano con lui dalla posizione di "shotgun". Come è successo per Leftwich a Jacksonville che, una volta riportato nella posizione originaria occupata al college, ha rivitalizzato l'attacco dei Jaguars così Ben ha fatto con gli Steeler anche se il suo obiettivo è quello di diventare maggiormente un lanciatore da tasca, " pocket passer " dicono in America.

Roethlisberger non solo ha finito per essere il migliore del lotto ma anche con l'essere quello che, con tutta, probabilità  vincerà  il trofeo di rookie dell'anno. Prestazione dopo prestazione, partita dopo partita la fiducia dell'ex Università  di Miami ( Ohio ) è cresciuta esponenzialmente insieme a quella dei suoi veterani compagni di squadra. Un bel riconoscimento per un giocatore al primo anno e che, nel riscaldamento prepartita, va a stringere la mano di ogni compagno ed a incoraggiarlo.

Cosa riserva il futuro per la squadra di Bill Cowher? Delle prossime sei partite Pittsburgh ne giocherà  in casa solo due, contro Redskins e Jets, dovendo andare in casa dei Browns e Bengals nei prossimi quattordici giorni e poi a Jacksonville ( 3 dicembre ) e a New York sponda Giants ( 19 dicembre ). Quattro importanti trasferte che possono segnare la stagione degli Steelers, non tanto per quanto riguarda un posto ai playoffs, abbastanza sicuro al momento, ma per il primato di division.

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