SuperLiga, ecco la finale

I Los Angeles Galaxy ancora una volta puntano su Landon Donovan

I Los Angeles Galaxy non stanno vivendo un grande momento. Di certo non è quello che si aspettavano. Squadra penultima nella MLS, con sole 3 vittorie e 13 punti a favore e playoff ormai una chimera. Un incredibile numero di giocatori infortunati, contro i Colorado Rapids domenica erano addirittura 6, a cominciare dall'acquisto-boom David Beckham, che continua a non riuscire a recuperare pienamente dall'infortunio alla caviglia. Alla domanda se le ultime partite hanno peggiorato la situazione Beckham ha risposto: “È probabile. Peggiora ogni volta che gioco, È purtroppo uno di quegli infortuni per il quale dovresti star fermo 4/6 settimane, oppure semplicemente ci giochi sopra cercando di resistere ". E proprio a causa del troppo giocare e della caviglia Beckham rischia di saltare la finale (anche se siamo certi che farà  di tutto per esserci).

Stanotte a all'Home Depot Center di Carson (CA) i Galaxy proveranno a dimenticare tutto ciò, provando ad andare a vincere un trofeo e portarsi a casa il milione di dollari destinato al vincitore. Tutto quello che devono fare è battere il Pachuca, attualmente il team numero uno del Messico e dell'intero Nordamerica, nella finale di SuperLiga.

Oltre ai soldi, in palio c'è ovviamente anche l'orgoglio, a causa di una rivalità  - quella fra USA e Messico - ormai diventata la più sentita del continente nordamericano da quando negli ultimi 10 anni gli Stati Uniti hanno iniziato ad esprimersi a livelli importanti nel calcio sia a livello di Nazionale che di club, anche se con risultati diversi. Mentre infatti la Nazionale USA sembra diventata lo spauracchio del Messico (vedi anche la finale di Gold Cup vinta 2-1 dagli USA a Chicago), quando si parla di club il bilancio è nettamente favorevole alle squadre messicane, che fino ad oggi hanno vinto 17 dei 28 match(3 i pareggi) giocati contro squadre della Major League Soccer, con uno scarto nei gol segnati di 63-36. In SuperLiga, fortunatamente per le squadre americane, le cose sono andate diversamente, con 3 vittorie USA su 8 match e 9-7 nei gol. Ma ricordiamo che la SuperLiga non è (ancora) un torneo ufficiale della CONCACAF.

L'avversario dei Galaxy di stanotte è il peggiore che potesse loro capitare. Il Pachuca è canpione in carica del Messico, e quest'anno ha già  vinto CONCACAF Champions Cup e Copa Sudamericana. Lo scorso mese proprio Los Angeles ha però interrotto 3 mesi e mezzo di imbattibilità  dei messicani battendoli 2-1 nel girone grazie al gol vincente della bestia nera dei messicani, Landon Donovan.

Da allora è iniziata la serie terribile di infortuni dei Galaxy. Beckham salterà  la sfida col Pachuca, e con lui mancheranno Kelly Gray, Ty Harden, Ante Jazic e il terzino della Nazionale Chris Albright. In aggiunta, Landon Donovan e l'esperto difensore portoghese Abel Xavier sono ancora in dubbio a causa di problemi fisici vari, cui non è certo estranea la serie di viaggi fatti dai Galaxy nell'ultimo mese a causa del calendario organizzato dalla MLS per portare in tour il circo-Beckham. Dopo la brutta sconfitta per 3-0 contro Colorado domenica scora, sono arrivate le proteste (tardive e in malafede) di Alexi Lalas. Più onesto invece il centrocampista Kyle Martino: “Potremmo attaccarci ad ogni genere di scuse, dai viaggi agli infortuni, ma certo abbiamo le nostre colpe".

Comunque oggi i Galaxy si giocano un'importantissima finale, cui sono giunti dopo aver battuto in semifinale gli assai più forti D.C. United 2-0, con un assist e gran gol alla Beckham su punizione messi a segno da" David Beckham.


Gli highlights di Los Angeles Galaxy vs. Pachuca del 24 luglio 2007

Gli avversari: il Pachuca

Fondato nel 1901 da un gruppo di minatori inglesi trovati a lavorare nello stato messicano dell'Hidalgo, a molte ore di cavallo o di carovana da Città  del Messico, questi decisero di dare alla squadra il nome della città  dove vivevano, Pachuca appunto. Oggi, 106 anni dopo, Pachuca è probabilmente il miglior team dell'America del Nord: campione del Messico, vincitore della CONCACAF Champions Cup, e della Copa Sudamericana, vinta per la prima volta da una squadra non sudamericana.Nel caso di vittoria contro i Galaxy, il Pachuca si aggiudicherebbe la prima edizione del torneo SuperLiga, anando così ad aggiudicarsi una sorta di Grande Slam del calcio continentale.

Dietro all'attuale successo dei Tuzos ci sono principalmente due uomini: uno è Jose de Jesus Martinez, presidente visionario del club, l'altro è l'allenatore Enrique Meza. Tradizionalmente il calcio messicano è stato dominato da quattro club: Chivas de Guadalajara, Club America, Cruz Azul e UNAM Pumas. Oggi quel quartetto non comanda più in solitaria. “Ormai il Pachuca è definitavamente nell'aristocrazia del calcio messicano" ha detto Martin Vasquez, ex nazionale messicano e oggi assistant coach dei Chivas USA. “Il Pachuca si è infatti guadagnato il rispetto dei grandi club come anche dei tifosi e dei media. Ormai è al top". Con Meza in panchina, il Pachuca ha vinto 3 campionati messicani consecutivi. Il 59enne Meza precedentemente aveva fatto lo stesso col Toluca. Ma poi col Pachuca è andato a battere in finale di Copa Sudamericana i cileni del Colo Colo, entrando così nell'olimpo del calcio continentale americano (nord e sud). Più dura per il Pachuca è stato vincereil titolo CONCACAF, dove è arrivato in finale superando i campioni in carica della MLS, gli Houston Dynamo, solo ai rigori, per poi battere in finale i connazionali Chivas de Guadalajara. Il coach di Houston, lo scozzese Dominic Kinnear, è rimasto molto impressionato dall'annata del Pachuca: “Per me - e non è certo un insulto o un affronto - non giocano come una squadra messicana, ma sembrano più un team spagnolo. Il loro ritmo è infatti ben diverso rispetto a quello delle altre squadre messicane. Pressano molto e a tutto campo. Raro da vedere a sud del confine americano".

Il team guidato da Meza è infatti un misto di messicani, argentini e colombiani, con in rilievo giocatori quali portiere Miguel Calero, il difensore Fernando Salazar, i centrocampisti Christian “El Chaco” Gimenez, Jaime Correa, Gabriel Caballero e Andres Chitiva e gli attaccanti Damian Alvarez, Juan Carlos Cacho, Rafael Marquez Lugo e Luis Gabriel Rey. “Il Pachuca è sicuramente il miglior team messicano", afferma il veterano della Nazionale messicana (allenata in passato anche da Meza), oggi al Chivas USA, Claudio Suarez. “Quando hai giocatori di quel livello è difficile far giocare il tipo di calcio che vuole Meza, fatto di pressing e sovrapposizioni, Sono veramente un grande gruppo".

Kinnear mette in rilievo i maggiori pericoli per i Galaxy: “Gimenez gioca il pallone alla grande. Caballero è la colla che tiene insieme la squadra. Correa è molto sottovalutato ma pericolosissimo. Molto bravo anche il portiere, sia tra i pali che nel gestire la difesa. Non mi sembra una squadra con grandi punti deboli". Per i Galaxy sarà  quindi durissima, anche se il Pachuca arriva da una sconfitta subita in campionato sabato scorso, anche a causa dell'assenza di 6 titolari come Fausto Pinto, Gerardo Rodrguez, Damian Alvarez, Christian Gimenez e Juan Carlos Cacho, tenuti a riposo per la SuperLiga. Los Angeles spera comunque, avendo anche già  battuto il Pachuca nel girone. Ma da allora i messicani sono andati ben più avanti nella preparazione. E da allora i Galaxy sono crollati, mettendo insieme 5 sconfitte e 2 pareggi nella MLS, in quello che sembra ormai destinato a diventare il peggior anno della storia dei Galaxy.

Per quanto riguarda il torneo fino ad ogi è stato sicuramente un successo in termini d'immagine e di presenze. Oltre 20.000 spettatori per i match fra Houston e Pachuca e fra FC Dallas e Los Angeles Galaxy. Addirittura 37.337 per quello fra Galaxy e Chivas de Guadalajara al Memorial Coliseum di L.A. “Direi che il torneo è andato persino oltre le nostre aspettative", ha dichiarato Doug Quinn, presidente della Soccer United Marketing, il braccio commerciale della MLS che ha ideato e organizzato la SuperLiga.

Un problemino invece l'organizzazione lo ha dovuto affrontare per la finale. In un Home Depot Center che stanotte sarebbe stato sicuramente tutto esaurito, la capienza sarà  limitata a soli 12.500 spettatori. È successo ai Galaxy infatti quello che a volte accade ai Chicago Cubs, costretti a limitare le proprie gare notturne per non creare troppi problemi al vicinato. Il team di Alexi Lalas ha quindi dovuto limitare il numero di biglietti per evitare di creare troppi problemi ai ragazzi del college Cal State-Dominguez Hills, presso cui ha sede l'HDC, dove i ragazzi sono i preda alla prima settimana di lezioni. Nonostante questo problema i Galaxy hanno preferito rimanere a casa e non andare a giocare su un campo con le linee da football, immagine romantica per i nostalgici della NASL ma certo pessima immagine per il calcio negli USA. “Saranno 12.500 spiritati” ha detto Quinn. “Questa è la nostra casa", ha aggiunto Lalas, "anche se sarà  piena solo a metà  è il posto dove i nostri giocatori possono giocare con familiarità  e dove va giocata una finale".

Il match sarà  trasmesso dalla televisione di lingua spagnola Univision negli USA, a seguito di un accordo di 8 anni, ma è assicurata la trasmissione in inglese in diretta sul sito della MLS o su . In Messico saranno addirittura tre i network che daranno la diretta, tanto per dare l'idea del successo del torneo. Si gioca alle 8pm di Los Angeles (le 5 del mattino in Italia).

Soldi e orgoglio in campo quindi stanotte, e ultima chance per i Los Angeles Galaxy di dare un senso alla propria stagione. Probabile ultima chance anche per il coach Frank Yallop, dato da molti in uscita, con il tedesco Jurgen Klinsmann pronto a sostituirlo già  nel fine settimana. E il tutto contro l'avversario più difficile.

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