Ai Blast servirà la grinta di Celenza per essere protagonisti
Questa settimana la Major Indoor Soccer League ha reso noto il calendario della MISL Regular Season 2007/08. Si tratta di 30 partite per squadra (15 di andata e 15 di ritorno), per un totale di 135 partite.
Si parte il 19 ottobre 2007, con i campioni in carica di Philadelphia che andranno a Baltimore a sfidare i Blast (unica partita di quel giorno), e si chiuderà il 5 aprile 2008 con un weekend ricco di partite, che per la maggior parte avranno rilevanza solo per la statistica, visto che verosimilmente i giochi in chiave play-off saranno già fatti.
Quest'anno si qualificheranno alla post-season 6 squadre (su 9 partecipanti); le prime 2 classificate accederanno direttamente alle semifinali, le classificate dal 3° al 6° posto si sfideranno nei quarti di finale in una serie andata e ritorno (11-13 aprile). Le semifinali avranno luogo tra il 18 e il 20 aprile, e la Finale si terrà il 26 aprile 2008 alla US Cellular Arena di Milwaukee.
Tralasciando gli interrogativi più che plausibili su che senso possa avere qualificare ai play-off ben 6 squadre quando alla stagione partecipano in 9, c'è da considerare come facilmente saranno le 3 squadre di espansione (Orlando Sharks, New Jersey Ironmen e Monterrey La Raza) a rimanere fuori dalla post-season; non è scontato che finisca così (ricordiamoci che l'anno scorso i Detroit Ignition arrivarono in Finale), ma la probabilità non è certo remota.
E poiché la scorsa volta abbiamo preso in considerazione proprio i 3 nuovi team, quest'oggi focalizziamo la nostra attenzione sulle altre 6 squadre, partendo dai campioni in carica.
1 - PHILADELPHIA KIXX (regular season 2006/07: 3° posto / vincitori del titolo)
I KiXX sono i campioni in carica, è dunque naturale puntare su di loro per un'eventuale riconferma. La squadra è stata ringiovanita e rimpolpata, ciò però non necessariamente significa che sia migliorata. I KiXX hanno selezionato ben 4 elementi all'Expansion Draft cui, teoricamente, non avrebbe dovuto prendere parte se non come parte "cedente".
Ma il front-office di Philadelphia ha proposto ai Monterrey La Raza di cedergli le loro prime 4 scelte dell'Expansion Draft in cambio di un paio elementi, tra cui Genoni Martinez, 4 volte "Defender Of The Year": una rinuncia che potrebbe avere il suo rovescio della medaglia.
Ma con le 4 scelte avute da Monterrey sono stati chiamati: la punta Aaron Susi dai Cougars, un veterano dell'indoor soccer, avendo anche giocato con i Cleveland Force e i San Diego Sockers; i difensori Matt Schmidt (ex-Milwaukee Wave) e Gastà³n Pernia (dai Chicago Storm) e il centrale Angel Rivillo (anche lui dai Wave). Insomma, 4 veterani ma ancora brillanti e freschi fisicamente, che potranno dare anche profondità alla panchina.
Per il resto la rosa dei campioni è rimasta intatta, con Peter Pappas in porta, John Barry Nusum e Don D'Ambra (anche allenatore) a gonfiare le porte avversarie e Tony Donatelli che a centrocampo alza le dighe.
Favoriti per il titolo? In effetti difficile trovare un collettivo più completo; ma le sorprese sono dietro l'angolo.
2 - DETROIT IGNITION (regular season 2006/07: 1° posto / finalista)
Detroit è stata protagonista lo scorso anno di una cavalcata tanto splendida quanto inaspettata. Inaspettata perché lo scorso anno si trattava di un expansion team e nessuno avrebbe scommesso un dollaro bucato su questa squadra, nonostante una certa dose d'esperienza.
Infatti la scorsa stagione gli Ignition potevano contare sul portiere Sanaldo, sulle punte Carlos Farias e Jamar Beasley e sui difensori Miodrag Djerisilo e Bill Sedgewick. Di tutti costoro è rimasto solo Beasley e anche lui sembra sul punto di fare le valigie; Sedgewick e Djerisilo sono finiti a Orlando, Sanaldo è andato ai Cougars in cambio della 2ª scelta assoluta al draft (parere personale: ci perde Detroit). Inoltre il capitano Novi Marojevic ha dato l'addio al calcio dopo 8 stagioni intense (quasi tutte spese ai Kansas City Comets).
C'è da dire che con la scelta avuta in cambio di Sanaldo il gm degli Ignition Gregg Bibb ha portato a casa Chad Dombrowski, uno dei migliori difensori dell'intera MISL, ma non basta certo il nome di Dombrowski a ricostruire la squadra quando devi confermare quanto di buono hai fatto la stagione precedente.
Né può bastare l'aver riempito la squadra di giocatori con scelte al draft (6) e al supplemental draft (15): volenterosi quanto si vuole e magari tra qualcuno di loro si nasconde un gioiello, ma si tratta sempre di giocatori da scoprire. Detto che per forza di cose qualcuno di loro verrà tagliato, non è dato sapere quale sarà il valore aggiunto che i tifosi si aspettano per quest'anno.
Perché 2 cose sono chiare: 1) migliorare può significare solo vincere il titolo; 2) i tifosi vogliono vedere una squadra in grado di vincere il titolo già quest'anno. Quello che non è chiaro è se anche i dirigenti sono dello stesso avviso. Per com'è messa la squadra ora siamo tentati di dubitarne.
3 - CHICAGO STORM (regular season 2006/07: 2° posto / eliminati in semifinale dai Philadelphia KiXX)
4ª stagione tra i professionisti per gli Storm: dopo 2 stagioni chiuse senza play-off e l'eliminazione ad opera dei futuri campioni lo scorso anno, questa campagna è quella della conferma. Un miglioramento vuol dire arrivare almeno in semifinale e la società sembra aver lavorato per arrivarci.
Nessuno dei giocatori presenti lo scorso anno è stato ceduto (eccezion fatta per Pernia), l'attacco è stato potenziato con l'arrivo di Farias da Detroit e il roster è stato riempito con la bellezza di 15 giocatori presi al supplemental draft, dei quali ovviamente molti non verranno firmati. Ma è stato importante non cedere nessun elemento che l'anno scorso ha permesso il raggiungimento di questo risultato.
Il prossimo obiettivo di coach Steve Morris dev'essere quello di migliorare e concedere fiducia a questo roster sembra di certo la strada più giusta, anche per capire quanto upgrade abbia ogni giocatore. Non dubitiamo che giocatori come Mariano Bollella o Fabinho si dimostreranno all'altezza del loro nome, si tratta però di capire quanto tempo una squadra non certo giovane come età media (anche se con le aggiunte del draft si svecchia di parecchio) possa avere davanti per tentare di vincere un titolo.
La nostra opinione è che questa stagione e la prossima sono quelle in cui si deve cercare di vincere: non ci si dovesse arrivare, allora si dovrà pensare a ricostruire, e lì il patron Viktor Jakovljevic (vecchia conoscenza della NPSL, giocava nei Milwaukee Wave all'inizio degli anni '90) dovrà aprire i cordoni della borsa.
4 - MILWAUKEE WAVE (regular season 2006/07: 4° posto / eliminati in semifinale dai Detroit Ignition)
Se esiste una squadra storica dell'indoor soccer statunitense, questi sono certamente i Milwaukee Wave (tra quelle ancora in attività ). Fondati nel 1984, hanno resistito tutti questi anni senza saltare mai una stagione. Eppure hanno vinto solo 4 campionati (1998, 2000, 2001, 2005).
Di certo quello che manca ai Wave è la continuità , la tenuta mentale che viene a mancare proprio in prossimità del traguardo supremo. La scorsa stagione è in pratica la summa di tutto questo: dopo una 1ª parte di stagione inguardabile i Wave si sono rimessi in carreggiata e hanno agguantato la post-season per il rotto della cuffia, per esserne eliminati dagli Ignition.
Questo avrebbe dovuto far pensare i dirigenti della franchigia del Wisconsin su un possibile rinnovamento nel parco giocatori. Invece è stato trattenuto il centravanti Michael King (44 anni per lui), è arrivato Ibrahim Kante dai Blast (inattivo la scorsa stagione) mentre è stato lasciato unprotected Chad Dombrowski, che Detroit si è accaparrata subito.
Il resto del roster è costituito dai soliti gemelli Dusosky (Todd e Troy, punta e difensore che non lesinano certo in quanto a energia e impegno ma i piedi buoni sono un'altra cosa) e da Greg Howes, vincitore di 3 delle ultime 4 classifiche cannonieri. Una garanzia? Certo, ma deve avere il cast di supporto giusto: e poiché l'ano scorso questo cast non si è dimostrato all'altezza sembrava giusto procedere ad un graduale ma deciso rinnovamento.
Il supplemental draft ha portato un bel po' di elementi (quasi tutti provenienti dalla USL) che però si dovranno abituare in fretta ad un calcio ben diverso da quello outdoor: in un'arena non c'è il tempo di pensare, bisogna far correre i piedi più velocemente della testa perciò tutti devono già sapere cosa il compagno sta per fare. Ecco, crediamo che a Milwaukee serva tempo per far comprendere a tutti questa realtà . Nel frattempo, probabilmente un'altra stagione sarà volata via.
5 - BALTIMORE BLAST (regular season 2006/07: 5° posto / non qualificati ai play-off)
La squadra che ha dominato gli ultimi anni della MISL: 3 degli ultimi 5 titoli sono nelle bacheche di Baltimore, e la squadra si mantiene su livelli di competitività invidiabile. Eppure lo scorso anno non sono stati raggiunti nemmeno i playoff. Perché? Semplice: ad un certo punto i Blast, da campioni in carica, hanno pensato che bastasse mandare in campo le magliette per vincere.
Peccato che la post-season non fosse ancora stata conquistata e grazie a questo esercizio di arroganza siano arrivate 3 sconfitte nelle ultime 3 gare, in cui sarebbe bastata una sola vittoria per garantirsi i play-off.
Non è possibile dire se i Blast avrebbero vinto il titolo (sarebbe stato il 3° consecutivo), ma di certo è possibile indicare quali sono i rimedi: fare piazza pulita di quei giocatori che si sono sentiti appagati e puntare invece su coloro che hanno ancora qualcosa da dimostrare e sui giovani che vogliono continuare a perpetuare il nome dei Blast nella storia dell'indoor soccer.
Il front-office di Baltimore deve aver pensato la stessa cosa, visto che all'expansion draft ha lasciato unprotected un sacco di giocatori e ben 5 di questi sono finiti altrove: il centrocampista Jonathan Steele e il portiere Brian Rowland a Orlando, il centrocampista Gordon Chin ai Cougars, il difensore Ibrahim Kante ai Milwaukee Wave e la punta Patrick Shamu ai Monterrey La Raza.
Si punterà sugli elementi che hanno meglio impressionato quest'anno: il portiere Sagu, i centrocampisti Denison Cabral e David Bascome, e le punte Giuliano Celenza e Machel Millwood. Ma la squadra ha un'età media decisamente alta e il draft non ha portato nessun elemento che sembra in grado di inserirsi a roster contribuendo a svecchiarlo.
In conclusione, se i Blast ritrovano l'umiltà potranno vivere una stagione da protagonisti, ma che riescano a vincere un altro titolo è molto dura.
6 - CALIFORNIA COUGARS (regular season 2006/07: 6° posto / non qualificati ai play-off)
I Cougars sono forse la più grande delusione della MISL. Dopo la scomparsa dei San Diego Sockers tutte le aspettative dei tifosi californiani assetati di soccer si sono riversate su di loro, squadra alla 2ª stagione di vita. Era logico che non potessero lottare per grandi traguardi, il loro roster non era ancora stato concepito per quello.
Ma non era nemmeno costruito per disputare una stagione da 7 vittorie e 23 sconfitte: il vero problema è stato che i giocatori hanno sentito troppo il peso della responsabilità e, anziché dimostrare di essere in grado di affrontarle, si sono fatti schiacciare. Non si spiega altrimenti la cifra relativa alla differenza reti (-151), un negativo pazzesco, segno che i Cougars non c'erano proprio sotto il punto di vista mentale.
Quest'anno è necessario dimostrare di avere gli attributi; il roster è stato rivoluzionato, tanto che ad oggi conta la bellezza di 40 elementi! Molti di essi sono stati selezionati tramite il supplemental draft (e quindi una gran parte verrà tagliata), altri sono arrivati attraverso l'expansion draft (Gordon Chin dai Blast e Chris Handsor dagli Storm).
Tra coloro che hanno lasciato i Cougars, il rimpianto può affiorare giusto per Aaron Susi (ai KiXX), uno che ha sempre dato il massimo, ma degli altri (Byron Alvarez, Bayard Elfvin, Adilson DeLima e Damien Pottinger) a Stockton non sentiranno la mancanza. Speriamo che oltre a questi giocatori anche la paura abbia preso il volo.
Se però eravate tifosi dei Sockers e vi aspettate il titolo dai Cougars, farete bene ad aspettare almeno l'anno prossimo; questa stagione dev'essere considerata di transizione o, meglio, di ricostruzione. Arrivare alla post-season potrebbe essere già il massimo.
Ora non ci rimane che attendere il 19 ottobre per l'inizio della stagione. Stay tuned!