Roger Clemens a 42 anni è ancora il migliore
Un'altro passo lungo e deciso verso Cooperstown è quello che ha fatto ieri Roger Clemens quando è stato nominato, per la settima volta nella sua carriera, vincitore del premio Cy Young come miglior lanciatore della National League per il 2004.
Non era mai successo che un giocatore ottenesse tale riconoscimento all'età di 42 anni che è quella che Roger Clemens ha compiuto 3 mesi fa essendo nato il 4 agosto del 1962 a Dayton nell'Ohio.
E pensare che l'anno scorso Clemens si era già ritirato dopo aver chiuso la stagione con gli Yankees e venne convinto a continuare ancora per un'altro anno dagli Houston Astros la squadra di casa sua solamente a gennaio del 2004.
Dopo aver vinto sei volte il premio per l'American League Clemens ha ottenuto per la stagione appena conclusa il suo primo Cy Young per la National League. La prima volta che vinse risale a 18 anni fa e fu nel 1986, con decisione unanime, quando giocava nei Boston Red Sox con i quali rivinse anche l'anno successivo e nel 1991.
Due furono invece i riconoscimenti ottenuti durante la sua permanenza in Canada con i Toronto Blue Jays in due anni consecutivi 1997 e 1998, anche questo con votazione unanime, ed infine l'ultimo per la American League gli venne assegnato nel 2001 con i New York Yankees.
Il giocatore è stato informato della vittoria del Cy Young in Giappone dove si trova con una selezione di giocatori del MLB per la consueta sfida annuale contro la formazione degli All-Stars nipponici. Le sue prime dichiarazioni sono state quelle di sentirsi contento come la prima volta che vinse.
Mai nessuno nella storia del Cy Young aveva ottenuto sette vittorie ed il secondo arrivato nella graduatoria del 2004 è un altro grande del Baseball, vincitore in carriera di cinque riconoscimenti, si tratta infatti del mancino degli Arizona Diamondbacks Randy Johnson che ha ottenuto un totale di 97 punti, molti di meno dei 140 totalizzati da Clemens. Anche il terzo piazzato è un giocatore degli Astros, si tratta di Roy Oswalt, l'unico lanciatore della NL ad aver ottenuto 20 vittorie.
L'annata di Clemens è stata veramente notevole ed ha contribuito in buona parte alla conquista della finale di lega da parte degli Astros che per la prima volta nella storia della franchigia hanno vinto una serie nei playoff, battendo nelle NLDS gli Atlanta Braves 3 – 2 e che hanno fallito di poco l'accesso alle World Series dopo essere stati sconfitti in sette partite da St. Louis.
Roger Clemens ha giocato 33 partite nel 2004 totalizzando 214 ed un terzo di innings con una media ERA di 2.98 ed un record finale di 18 vittorie e 3 sconfitte. All'interno degli Astros il suo apporto alle vittorie, calcolato attraverso le WSP (percentuale di Win Shares) è stato secondo solamente al closer Brad Lidge e comunque superiore a tutti gli hitters di Houston.
Adesso diventa difficile sapere se il pitcher si rimetterà nuovamente in gioco anche per il 2005. La possibilità di ritirarsi dopo aver ottenuto il Cy Young come fino ad oggi ha fatto solamente Sandy Koufax nel 1966, sono molte. The Rocket è da 21 stagioni nel MLB e nonostante sia capace ancora adesso, a 42 anni di prestazioni che pochi altri lanciatori ottengono solo all'apice della loro carriera, alcune situazioni familiari lo stanno condizionando verso l'annuncio del ritiro.
Infatti sua madre Bess ha grossi problemi di salute e Clemens ha più volte affermato che il suo maggior desiderio sarebbe quello di averla come testimone della sua entrata nella Hall of Fame che sarebbe possibile dopo cinque anni dall'eventuale suo ritiro.
Poi ovviamente c'è il desiderio di stare con la moglie ed i suoi figli, il più grande dei quali Koby gioca a Baseball a livello studentesco e che Roger vorrebbe seguire più da vicino considerate le sue già ottime qualità .
Clemens è riuscito sempre nella sua carriera, in qualsiasi squadra abbia giocato, a catalizzare l'attenzione su di se, sempre per le sue capacità da fuoriclasse. Anche a Houston è accaduto lo stesso, anzi in una città ed in generale in uno stato dove si ama molto di più il football ed anche il basket, è riuscito insieme ai suoi compagni di questa stagione a monopolizzare l'attenzione sul Baseball.
Lui per adesso si considera fuori al 99.9 per cento ma conoscendolo quel 0,1 che rimane in forse vale più di quello che dicono i numeri. Nel frattempo nella sua bacheca di casa può sistemare l'ottavo riconoscimento ufficiale (non dimentichiamoci il MVP della AL nel 1986) ottenuto che ne fanno l'uomo più premiato di tutta la storia del Baseball.