Brutta giornata per McNabb contro gli Steelers…
East Division
Philadelphia Eagles 7-1; New York Giants 5-3; Dallas Cowboys e Washington Redskins 3-5
E' arrivata la prima sconfitta anche per gli Eagles, unica squadra imbattuta della NFL, fermati con il punteggio di 27 a 3 dai Pittsburgh Steelers, che replicano così lo stop inflitto ai campioni del mondo dei Patriots la settimana scorsa.
Un autentico dominio, quello imposto dagli Steelers a Philadelphia, tenuti alla miseria di 132 yards totali, con solo 23 dalle corse. La difesa di Pittsburgh non ha dato scampo all'attacco guidato da un McNabb apparso in totale stato confusionale, atterrato 4 volte e spesso sconclusionato nei passaggi, come quello che ha portato all'intercetto di Farrior (mostruosa prestazione del LB con 5 tackle 1 sack 1 intercetto e 1 passaggio deviato).
Terrell Owens, fin qui grande protagonista dell'attacco, è stato tenuto sotto media ed ha più volte rimproverato al proprio quarterback gli errori commessi nei lanci. Reid spera che questa parentesi non sia la fine di un idillio fra i due, che porterebbe solo disastri nella stagione fin qui trionfale degli Eagles.
Philadelphia è stata quindi ridimensionata da Pittsburgh, tornando a mostrare i difetti degli anni scorsi: incapacità di correre (Westbrook ha giocato anche se infortunato) e ricevitori che, tolto Owens, faticano a separarsi dai propri marcatori.
I New York Giants, come gli Eagles, subiscono la difesa dei Chicago Bears, finendo battuti sul filo di lana per 28 a 21, nonostante un primo quarto chiuso sul 14 a 0, con due touchdown di Tiki Barber.
Nel 2° quarto però, la difesa dei Bears ha cominciato a macinare la linea offensiva dei Giants e a Warner deve essere sembrato di rivedere i fantasmi del suo ultimo periodo ai Rams. Ben 7 sacks subiti dall'ex MVP, di cui 4 dal caldissimo Alex Brown, stratosferico nelle ultime 3 gare dopo un inizio stentato, 2 fumbles e 2 intercetti, a fronte di un solo td pass. Tiki Barber ha offerto ancora un'ottima prova, andando 2 volte in meta nel primo quarto, anche se nel proseguo ha faticato molto a rompere i placcaggi della linea e dei LB avversari, mentre Shockey ha dimostrato di essere l'unica arma costante sui passaggi.
Per New York ci sono anche le tegole degli infortuni gravi di Michael Strahan e Kieth Washington, entrambi probabilmente fuori per la stagione, e quindi buchi molto grandi che si aprono all'interno della linea difensiva per il rush finale in vista di un possibile approdo ai playoff.
I Bears sotto Krenzel conquistano la seconda vittoria consecutiva e si rilanciano nel momento sulla carta peggiore. Il giovane QB non ha entusiasmato (8/21 per 144 yds e 1 td), appare ancora troppo acerbo per guidare un attacco NFL, ma a suo vantaggio ha un running game davvero efficace, con Anthony Thomas che supera le 100 yards con 2 td e pare ritornato in ottima forma, dando un grosso grattacapo al proprio coach nella scelta del RB titolare quando tornerà Thomas Jones.
La difesa poi ha fatto il resto, non concedendo più nulla all'attacco di New York dopo il primo quarto e orchestrando di fatto la rimonta finalizzata dall'attacco. I numeri della linea difensiva dei Bears sono spettacolari: 7 sacks, 2 intercetti, 4 fumbles forzati di cui 3 recuperati e ben 10 passaggio deviati, che hanno portato Chicago a non subire punti dalla fine del 1° quarto alla fine dell'incontro, in quanto il td di Shockey e' venuto a 1 minuto e mezzo dalla fine della partita.
I Dalla Cowboys hanno contribuito ad aumentare la giornata nera per le squadre della NFC East, uscendo sonoramente sconfitti da Cincinnati per 26 a 3, frutto dell'orribile prestazione di Vinnie Testaverde, totalmente fuori gara e dannoso per tutta la durata dell'incontro, chiuso con 3 intercetti e 1 fumble, senza nessun touchdown e un rating di 41.2.
La partita per quanto riguarda le yards totali è stata sostanzialmente equilibrata, sono stati proprio i turnovers, principalmente di Testaverde, ma anche di Keyshawn Johnson a determinare il largo successo dei Bengals, abili a tenere il più possibile il possesso palla ed evitare palle perse.
Carson Palmer ha giocato una partita molto accorta, cercando sempre di trovare il ricevitore libero che gli permettesse di evitare intercetti, armando il suo braccio una sola volta, per altro decisiva, sul touchdown da 76 yards del TE Schobel.
La postseason sembra un sogno per Bill Parcells che ha visto materializzarsi tutti i problemi, soprattutto offensivi, nascosti dalla splendida stagione 2003/2004, in cui ai Cowboys sembrava che tutto andasse bene. Ora questi gravi problemi di assetto sono venuti a galla e nemmeno un mago come il "Tonno" è riuscito a risolverli.
I Washington Redskins di Joe Gibbs riescono a superare con un ottimo 3° quarto e una grande prova di Clinton Portis i Detroit Lions di coach Mariucci, arrivati alla seconda sconfitta consecutiva.
Il RB ex Denver oltre a correre per oltre 140 yards, ha saputo trovare con un perfetto passaggio, successivo ad un end-off, Laveranus Coles per l'unico td pass dei Redskins, traditi da un Brunnell al minimo stagionale, sotto il 50% per completi, con solo 58 yards guadagnate.
Il resto lo ha fatto la difesa e gli special teams, che nel terzo quarto hanno in pratica deciso la gara, con il punt bloccato di Jacobs riportato in end-zone da Harris.
Coach Gibbs dovrà comunque risolvere il problema del quarterback, in quanto Brunnell sembra lontano da una condizione ottimale e considerando il fatto che i playoff appaiono lontani, si potrebbe pensare ad un utilizzo di Ramsey per testarlo in vista della stagione prossima.
I Detroit Lions con questa sconfitta perdono la possibilità di agganciare i Minnesota Vikings in testa alla Division e continuano la loro "maledizione" casalinga con la terza sconfitta in quattro gare disputate al Ford Field.
Il gioco di corse è stato come al solito il tallone d'achille dell'attacco di coach Mariucci con solo 64 yards totali, così Harrington ha dovuto lanciare molto, finendo spesso per forzare passaggi che una difesa pronta come quella dei Redskins ha saputo quasi sempre fermare con facilità .
North Division
Minnesota Vikings 5-3; Detroit Lions e Green Bay Packers 4-4 ; Chicago Bears 3-5
I Vikings escondo sconfitti dal Monday Night tutto spettacolo, che li vedeva affrontare gli Indianapolis Colts, secondo attacco della Lega proprio dietro Minnesota.
Il field goal a 2 secondi dalla fine di Vanderjagt dà il definitivo 31 a 28 che sa di amaro in bocca per Minnesota che pur senza Randy Moss e contro un Manning stellare, ha sfiorato la vittoria sfumata nei minuti finali.
Culpepper, senza il suo target preferito, ha faticato a dar sfogo al suo braccio, cercando più che altro di bilanciare i passaggi corti con le corse di Onterrio Smith e Michael Bennett, ma non ha mai trovato il timing giusto per cercare la profondità che nelle precedenti gare aveva spezzato in due le partite in favore dei Vikings.
Minnesota sembra troppo dipendente dalla propria stella e incapace di vincere le partite che contano, pur disponendo di un attacco molto versatile e di un quarterback dai numeri incredibili in questa annata. Forse il recupero pieno di Michael Bennett potrà dare una maggiore spinta al reparto corse e un valore aggiunto anche nel passing game.
Nota dolente per Minnesota è comunque la difesa, la peggiore della Lega nei passaggi, ancora una volta vivisezionata da un Manning chirurgico, capace di lanciare 268 yards con 4 td e solo 6 passaggi incompleti, che hanno fruttato un rating di 144,8..mostruoso.
I defensive back dei Vikings non hanno quasi mai saputo fermare le tracce dei ricevitori dei Colts e i linebacker hanno subito molto i due tightend Pollard e Clark, risultati decisivi in endzone.
Coach Tice, oltre che sperare in un recupero di Moss, dovrà cercare di registrare maggiormente la difesa per evitare un altro anno fuori dalla postseason, sanguinoso per una squadra dalle potenzialità enormi come Minnesota.
South Division
Atlanta Falcons 6-2; New Orleans Saints 4-4; Tampa Bay Buccaneers 3-5; Carolina Panthers 1-8
Altra sconfitta pesante per i New Orleans Saints e altro campanello d'allarme per Jim Hasslett che pare sempre più distante dall'essere ancora il coach di questi Saints.
Il 43 a 17 subito dai S.Diego Chargers denota come la squadra sia facile allo sbando nei momenti difficili, e non riesca minimamente a recuperare le partite in cui va sotto nel punteggio fin dal primo quarto.
I ricevitori dei Saints stanno avendo forse la loro peggior annata, soprattutto Joe Horn incapace di essere un fattore in quasi tutta la stagione e in particolar modo in questa partita, chiusa con solo 2 ricezioni per 21 yards. Brooks si è salvato in molte occasioni andando a pescare un target facile come il TE Williams, autore dell'unica meta su passaggio di New Orleans, ma l'incapacità dei suoi WR di staccarsi dai defensive backs ha costretto il quarterback di colore a forzare il passaggio in molte occasioni, finendo per sporcare le proprie statistiche.
McAllister ha segnato un touchdown, ma ha faticato molto contro la linea difensiva dei Chargers, in particolar modo contro i linebackers che riuscivano sempre in doppia battuta a fermare sul nascere le sue corse.
La difesa, tenuta in campo per molti minuti, ha subito la giornata spettacolare di Brees e Gates, che sembravano la riedizione di quel Montana-Rice che ha infiammato l'NFL alla fine degli anni 80. Se da un lato l'aver fermato un running back come Tomlinson può essere motivo di soddisfazione, l'aver concesso 257 yards su passaggio e 4 mete cancella quanto di buono fatto per fermare il fenomenale running back di S.Diego.
Tampa Bay si rilancia in classifica vincendo, con un touchdown ad inizio ultimo periodo di Michael Pittman, il confronto con i Kansas City Chiefs di Priest Holmes.
Pittman è stato l'eroe di giornata per i Buccaneers, vincendo alla grande il confronto con il miglior running back della Lega. I tre touchdown su corsa e le 128 yards guadagnate sono ambedue record stagionali, permettendo a Griese di gestire il vantaggio e di organizzare al meglio il passing game, in cui ha spiccato ancora una volta il rookie Clayton.
Griese continua così il suo record positivo da quando è quarterback titolare, dimostrando ancora una volta di avere il pieno controllo del gioco offensivo dei Bucs, finendo senza intercetti e con un rating superiore a 100.
La difesa, stavolta, è stata inferiore all'attacco, subendo l'attacco dei Chiefs sempre molto pericoloso, anche se privo di Priest Holmes per quasi tutto il secondo tempo, causa infortunio. 31 punti concessi a Kansas City e quasi 400 yards con 3 td pass a Trent Green, sono cifre che Brooks e compagni difficilmente regalano, ma comunque in una partita deludente, sono riusciti a essere in qualche modo decisivi con l'intercetto in endzone di Phillips, che avrebbe riportato avanti i Chiefs con meno di 6 minuti da giocare.
I Carolina Panthers, invece, continuano la loro annata terribile, inanellando la sesta sconfitta consecutiva, battuti anche dagli Oakland Raiders, squadra fino a questa gara in profonda crisi.
Il field goal di Janikowki a 6 secondi dalla fine ha regalato un altro boccone amaro per gli ormai ex vicecampioni del mondo, che sembrano sprofondare in una crisi senza fondo, incapaci di risollevarsi dopo la miriade di infortuni pesanti che ha decimato un attacco già di per se non esaltante e indebolito notevolmente una difesa, che sembra lontana parente di quella vista nella passata stagione.
Contro una squadra come i Raiders, pessima sul gioco di corsa, l'assenza di Davis e Foster ha tolto la possibilità ai Panthers di sfruttare la loro arma migliore, costringendo ancora una volta Delhomme a lanciare ripetutamente sperando di evitare le tante palle perse delle giornate precedenti.
Purtroppo anche in una giornata dove il quarterback è riuscito a lanciare per quasi 300 yards con 3 td e nessun intercetto, non è arrivata la vittoria e per Carolina si profila a questo punto una lotta a due con i Dolphins e i 49ers per evitare l'onta di essere la peggior squadra NFL.
West Division
Seattle Sehawks 5-3; St.Louis Rams 4-4; Arizona Cardinasl 3-5; San Francisco 49ers 1-7
Seattle, dopo tre sconfitte consecutive, ritorna in vetta alla division con la seconda partita vinta di fila, contro i derelitti 49ers, battuti non senza qualche difficoltà , sfruttando la pessima difesa di San Francisco, che ha permesso ai Sehawks di segnare 4 touchdown nei 2 quarti centrali.
Tutto l'attacco di Seattle ha girato a meraviglia, facilitato come detto dalla difesa alquanto assente dei 49ers; Hasselbeck ha chiuso con quasi 300 yards e 3 td pass, tutti per la coppia Jackson-Robinson, tornati finalmente sui livelli dell'anno scorso, mentre Alexander ha impazzato dal primo all'ultimo minuto correndo per 160 yards (quasi 8 yards di media) con 2 mete.
La difesa ancora una volta però ha concesso troppo, ben 27 punti ad una squadra offensivamente non di primo livello come San Francisco. Sembra che dall'infortunio a Winstrom, la difesa, eccezionale nelle prime tre gare di stagione, si sia sciolta, concedendo punti su punti a tutti. Se Seattle vorrà puntare alla postseason ed eventualmente al Super Bowl dovrà assolutamente ritrovare la difesa vista nelle prime tre gare.
San Francisco, ormai punta decisamente alla lottery pick del prossimo draft, nel quale dovrà assolutamente cercare un difensore di valore che permetta, insieme ad acquisizioni tra i freeagents, di ricostruire una difesa in netta difficoltà in questa stagione, quarta peggiore della NFL per punti concessi.
L'attacco guidato dal rientrante Rattay ha messo in difficoltà la difesa dei Sehawks, segnando 2 mete su passaggio e 1 su corsa con Kevan Barlow (altra partita non convincente), ma incapace di tenere il passo di una difesa che ha concesso veramente troppo all'attacco avversario.
I Rams vengono sconfitti dai campioni del mondo dei New England Patriots e incamerano la seconda sconfitta consecutiva, campanello d'allarme per coach Martz in vista di un rush finale per i playoff con Seattle.
Anche in questo caso è stata la difesa a regalare la partita ai Patriots, mai in stagione così profilici. I 21 punti concessi nel 2° tempo dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato hanno dato il là all'ennesima vittoria dei campioni del mondo, favoriti anche da un calo netto di Bulger nella seconda parte della gara e da alcune scelte di Martz un po' discutibili, come l'aver dimenticato per lunghi tratti della ripresa il proprio running game.
I Cardinals riescono a superare sul filo di lana i Miami Dolphins con un touchdown della matricola Fitzgerald, che evita una sconfitta pesante per coach Green, contro la peggior squadra della NFL.
Lo svantaggio del primo tempo è stato rimontato nella ripresa grazie alla gentile concessione di Jay Fiedler che si è fatto intercettare da Starks, con successivo touchdown su ritorno dello stesso defensiveback. Da lì in avanti l'attacco di Arizona ha cominciato a ingranare, soprattutto sulle corse con la coppia Hambrick-Smith, e la rimonta ha avuto esito positivo.