Kyle Rote jr, la prima vera stella del calcio USA
Dallas, importante città dello stato del Texas tristemente famosa per l'assassinio ancora irrisolto del presidente John F. Kennedy, è stata tra le città pioniere del soccer fin dal 1967, grazie al recentemente scomparso Lamar Hunt, uomo d'affari e mecenate dello sport. Nel 1967, con la nascita della USA, Lamar Hunt decide di essere tra gli investitori della soccer league ufficializzata da USSF e soprattutto dalla FIFA. La squadra viene chiamata Dallas Tornado e come stadio viene scelto il Cotton Bowl. Data la concorrenza con la lega rivale NPSL e lo scarso tempo a disposizione per creare dal nulla le squadre, i dirigenti della USA decidono per il primo anno di importare squadre europee e sudamericane americanizzandone il nome, così dopo che ogni investitore ha sborsato la modica somma di 250.000 $ per importare la propria franchigia, a Dallas vengono assegnati gli scozzesi del Dundee United. Con 3 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte i Dallas Tornado arrivano ultimi nella Western Division, con una media spettatori di 4.171 paganti, la peggiore della lega alla pari dei Boston Rovers.
Nel 1968, con la nascita della NASL i Dallas Tornado affidano la costruzione del nuovo team allo jugoslavo Bob Kap, il quale compra a scatola chiusa giocatori inglesi ed olandesi per la maggior parte provenienti da leghe amatoriali o semi professioniste. Dopo una serie di amichevoli necessarie per l'affiatamento i Dallas Tornado perdono in casa nella partita d'esordio contro gli Houston Stars per 6-0. Le altre partite non vanno meglio e i Tornado collezionano due sconfitte per 8-2 e 7-1. Kap viene licenziato in tronco e la squadra viene assegnata all'inglese Keith Spurgeon, ma purtroppo per lui la squadra arriva ancora una volta ultima nella Gulf Division con un record negativo ancora imbattuto in tutti gli sport americani di 2 vittorie, 4 pareggi e 26 sconfitte, e la peggiore affluenza di pubblico che arriva ad appena 2927 spettatori.
Nel 1969 i Dallas Tornado sono una delle cinque squadre sopravvissute all'ecatombe della NASL. La squadra si sposta al P.C. Cobb Stadium, e prende parte alla NASL International Cup importando ancora una volta gli scozzesi del Dundee United. La compagine britannica si piazza al terzo posto della competizione che viene vinta dai Wolverhampton Wanderers (Kansas City Spurs) con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Nella regular season del 1969, l'unica edizione NASL senza play-off, i Dallas Tornado si piazzano al terzo posto con 8 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. La media spettatori si attesta sulle 2923 unità , una sostanziale tenuta. Uomo dell'anno per Dallas è il portiere Humberto Arrieta, che arriva secondo nella classifica degli estremi difensori.
Nel 1970, i texani si trasferiscono al Franklin Field, ma la nuova casa non sempra portare bene alla squadra di Lamar Huntt, che pur potendo annoverare il capocannoniere Kirk Apostolidis, il centrocampista John Best ed il portiere Kenny Cooper, termina la stagione all'ultimo posto della Southern Division con 8 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte, e la peggior media spettatori della NASL, con appena 2228 presenze allo stadio. Anche nel 1970 venne giocata la NASL International Cup, con la differenza che questa volta i risultati avrebbero fatto testo nell'andamento del campionato. Le squadre che furono invitate a disputare la competizione furono gli inglesi del Coventry City, i tedeschi dell'Herta Berlino, i portoghesi del Varzim e gli israeliani del Petah Tikva. Tutte le squadre giocarono sei partite, una contro ogni squadra della NASL, tranne il Petah Tikva perché Lamar Hunt, avendo paura che un'eventuale partita con gli israeliani avrebbe potuto compromettere gli affari con i suoi soci arabi (si era nel pieno del conflitto arabo-israeliano, ndr) chiese ed ottenne di giocare contro un'altra squadra, ed a quest'uopo vennero scelti i messicani del Monterrey. I Dallas Tornado persero per 3-1 contro il Coventry City e 4-2 contro l'Herta Berlino, vinsero per 1-0 contro il Varzim e 5-2 contro il Monterrey. Nel 1971, dopo quattro anni di magre figure, i Dallas Tornado sembrano finalmente competitivi, ed arrivano secondi nella Southern Division, con 10 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. La media spettatori arriva a 3326 unità . Nelle semifinali per il titolo i Dallas Tornado cadono contro i Rochester Lancers per 2-1, ma nelle due partite successive i tornado sbaraglieranno i Lancers per 3-1 e 2-1. Nella triplice finale contro gli Atlanta Chiefs, i texani perdono per 2-1, ma come con i Lancers vincono le partite seguenti, per 4-1 e 2-0. Gli uomini migliori di quei Dallas Tornado campioni NASL 1971 sono, oltre Kirk Apostolidis, Tommy Youlden, Tony Mc Laugin, Bobby Moffat, Gabbo Gavric ed il Mirko Stojanovic, miglior portiere dell'anno.
La NASL International Cup viene disputata anche nel 1971, organizzata con la formula delle partite amichevoli con risultati che però incidono ancora una volta sul punteggio della regular season. Le squadre invitate a partecipare sono gli scozzesi dell'Hearts of Midlotian, i brasiliani del Bangu, già campione I.S.L. nel 1960, il Lanerossi Vicenza e i greci dell'Apollon. Purtroppo i risultati delle partite non sono pervenuti ai giorni nostri, ma si sa che la competizione è stata vinta dagli Atlanta Chiefs. Nel 1972 i Dallas Tornado cambiamo ancora una volta casa, questa volta si trasferiscono al Texas Stadium dove rimarranno fino al 1975. In una NASL che ha tagliato la stagione a 14 partite, la più corta in assoluto nella storia della lega, i texani arrivano secondi nella Southern Division con 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. La media spettatori cresce fino a lambire le 4.093 unità . I Dallas Tornado non ripetono il successo dell'anno prima in quanto vengono sconfitti per 1-0 dai New York Cosmos con rete del nazionale canadese John Kerr. Resta comunque la grandissima soddisfazione di aver inchiodato la Dinamo Mosca sul risultato di 0-0 di fronte a 24742 persone. Ken Cooper diventa portiere dell'anno e sia lui che il difensore John Best entrano negli All Stars della NASL del 1972.
Nel 1973 la stagione calcistica viene portata a 19 partite, includendo anche un'amichevole per squadra contro i messicani del Vera Cruz. Grazie ai goal del capocannoniere Kyle Rote Jr, nominato anche rookie of the year, ma anche grazie al contributo di Ilija Mitic e Richard Reynolds, i Dallas Tornado arrivano primi nella Southern Division, con 11 vittorie,(tra cui il 3-1 al Vera Cruz) 4 pareggi e 4 sconfitte. Gli spettatori crescono fino a toccare la media di 7434 paganti. Nei play-off i Tornado si vendicano dell'eliminazione subita l'anno prima dai New York Cosmos, eliminando i newyorkesi per 1-0. Il titolo viene però vinto dagli Atmos di Philadelphia che schiantano in finale i texani per 2-0. Nel 1974, con un Kyle Rote che avendo vinto la popolare competizione "Superstars", trasmissione edita dalla ABC, viene sballottato da un'apparizione commerciale ad un'altra, i Dallas Tornado riescono comunque grazie al collettivo ad arrivare primi nella Central Division con 9 vittorie, 3 pareggi ed 8 sconfitte. Grazie al buon andamento della squadra ma anche alla crescente popolarità del soccer, la media spettatori cresce ancora, questa volta attestandosi sulle 8469 persone. Nei play-off sono i San Jose Heartquakes a pagare con l'eliminazione da parte dei texani per 3-0, ma nelle semifinali i Tornado vengono eliminati dai Miami Gatos per 3-1. Da ricordare in quella stagione sono Ilija Mitic e Kyle Rote, che sebbene impiegato a mezzo servizio riesce comunque a segnare 7 reti, il portiere Ken Cooper, e i difensori Dick Hall e Albert Jackson.
Il 1975 invece non sarà un anno buono per i Dallas Tornado, che terminano la stagione al quarto posto della Central Division con 9 vittorie e 13 sconfitte. La media spettatori crollerà a 4.630 paganti. Nel 1976 la franchigia di Dallas cambia un'altra volta casa, questa volta accasandosi all'Ownby Stadium di proprietà della locale università dove rimarrà fino al 1979. In una NASL che vede in campo molte star internazionali tra le quali Giorgio Chinaglia, Geoff Hurst, Bobby Moore, Rodney Marsh, Gorge Best e Dave Clemens, i Dallas Tornado non compiono nessun grosso colpo di mercato, con l'unica eccezione dell'allenatore Al Miller, ex Atoms, che rimpiazza Ron Newman. Con 13 vittorie ed 11 sconfitte ed una media di 14.095 spettatori a partita, i Dallas Tornado centrano il traguardo dei play-off, superandone la prima fase eliminando i Los Angeles Aztecs per 2-0. Nella fase successiva però è la franchigia di Dallas a tornare a casa sconfitta ad opera dei San Jose Earthquakes per 2-0.
Nel 1977 la squadra di Lamar Hunt senza fare acquisti titolati si piazza al primo posto della Southern Division con 18 vittorie e 8 sconfitte. La media spettatori salirà ancora fino a toccare le 16511 presenze al botteghino. Durante le Conference Championship i Tornado vengono eliminati dai Los Angeles Aztecs per 3-1 e 5-1. Kyle Rote Jr segnerà 11 reti, John O' Hare si fermerà a quota 10, mentre Ken Cooper sarà un'altra volta il miglior portiere dell'anno. Il 1978 è un anno sfortunato per i Dallas Tornado che non riescono a raggiungere il traguardo dei play-off, con una media di 14 vittorie e 16 sconfitte, complice soprattutto una striscia di 6 sconfitte consecutive avvenute durante il mese di agosto. I tifosi volteranno le spalle alla squadra facendo così crollare la media spettatori a 8.981 presenze allo stadio. L'unica nota positiva dell'annata è la buona affermazione di Jeff Bourne, capocannoniere sociale con 21 reti segnate.
Nel 1979 la franchigia di Dallas acquista il portiere del Manchester United Alex Stepney, e con 17 vittorie e 13 sconfitte termina la stagione al secondo posto della Central Division. La media spettatori cresce sensibilmente toccando i 9321 paganti. La corsa dei Dallas Tornado termine nei Conference Quarterfinals ad opera dei futuri campioni Vancouver Whitecaps che eliminano i texani col punteggio di 3-2 e 2-1. Nel 1980 le trombe d'aria di Dallas traslocano ancora, tornando al Texas Stadium. In una NASL ancora in salute che vede arrivare i sudamericani Roberto Cabanas, Julio Cesar Romero, Hugo Sanchez, lo scozzese Peter Lorimer, e gli olandesi Wim Jansen, Rudi Krol e Rob Rensenbrink i Dallas Tornado non perdono la testa cercando il grosso nome, e ciononostante arrivano primi nella Central Division, con 18 vittorie e 14 sconfitte ma nonostante il buon andamento della squadra la media spettatori scende ancora attestandosi sulle 6.752 unità . Nel primo round dei play-off le trombe d'aria passano il turno sconfiggendo i Minnesota Kicks per 1-0 e 2-0, ma nelle semifinali di conference cadono ad opera dei New York Cosmos, futuri vincitori del soccer bowl '80. Nella prima partita New York vince per 3-2, ma a Dallas i texani battono i Cosmos per ben 3-0. Il passaggio del turno sembra accessibile ma nel mini game sono i Cosmos ad avere ragione dei Tornado per 3-0. Njego Pesa è il capocannoniere sociale con 13 reti.
Nel 1981 i Dallas Tornado arrivano ultimi nella Central Division con appena 5 vittorie e 27 sconfitte, ed un forte calo della media spettatori che scende fino a 4670 paganti. A fronte di questi continui cali di presenze al botteghino e prevedendo la repentina fine della NASL, Lamar Hunt decide di ritirare gli investimenti nel soccer terminando le operazioni nella NASL. I Dallas Tornado falliscono così al termine della stagione 1981 dopo 14 anni ed un titolo vinto nel 1971.
Nel 1983 nasce per la seconda volta la ASL, e la città di Dallas annovera la franchigia dei Dallas Americans, che con 13 vittorie e 12 sconfitte primeggiano nella Western Division ma vengono sconfitti ai play-off dai Pennsylvania Stoners per 5-0, salvo poi vincere per 3-1 in Texas e giocarsi tutto nel mini game dove gli Stoners escono vincitori per 1-0. Capocannoniere della lega è il texano Jeff Bourne, vecchia conoscenza dei Dallas Tornado, con 17 reti. La lega fallisce dopo la prima stagione. Nel 1984 i Dallas Americans si uniscono alla USL, ma terminano il campionato all'ultimo posto della Western Division. Non va meglio ai Dallas Sidekicks che si uniscono alla MISL nella stagione 1984/85 terminando anche essi ultimi nella Western Division con 12 vittorie e 36 sconfitte. Nello stesso anno, in una USL ridotta al lumicino, i Dallas Americans si piazzano al secondo posto con 3 vittorie e 3 sconfitte. Per la verità la USL aveva programmato una seconda parte della stagione con 12 partite per squadra e play-off ma purtroppo fallì prima del tempo. Restano nella memoria l'attaccante Hassan Nazari, Joe Rausch, Tom Fazekas ed il portiere Randy Phillips. Nella stagione MISL 1985/86, grazie ai goal dell'attaccante Tatu, i Dallas Sidekicks si piazzano terzi nella Eastern Division accedendo così ai play-off, dove vengono eliminati dai Minnesota Strikers per 5-3, 7-2, 1-4, 7-4. L'allenatore Gordon Jago è nominato coach of the year. Il 1987 è l'anno fortunato per la Dallas del soccer. Sospinti dai goal di Tatu, I Sidekicks arrivano ancora una volta terzi nella Eastern Division con 28 vittorie e 24 sconfitte. Nei play-off eliminano i Baltimore Blast 2-3, 7-6, 2-3, 4-3,7-4. Nel turno successivo sono i Cleveland Force a cadere per 3-5, 9-6, 5-2, 9-4. In finale i Dallas Sidekicks vincono il titolo battendo i Tacoma Stars 4-10, 4-7, 5-3, 6-5, 3-5,5-4, 4-3. Tatu oltre che capocannoniere è nominato MVP e Championship series player of the year. Sul fronte outdoor viene creata in Texas una piccola lega semipro chiamata L.S.S.A. con 4 squadre ed un calendario di appena 6 partite. Il campionato è vinto dai Dallas Express che vincono tutte e sei le partite e battono in finale gli Houston Dynamos per 5-3.
La stagione 1988 vede la LSSA espandersi a 5 squadre con la nascita degli Houston Alianza. I Dallas Express vengono rinominati Dallas Mean Green, ma il cambio di nome non influisce negativamente sull'andamento della squadra che ancora una volta si piazza al primo posto vincendo tutte le partite. Nella fase finale per la conquista del titolo i Mean Green battono gli Houston Alianza per 3-1 e gli Houston Dynamos ancora una volta per 5-3. Sul fronte indoor i Dallas Sidekicks si piazzano al terzo posto della Eastern Conference con 28 vittorie e 28 sconfitte. I play-off terminano ad opera dei Cleveland Force che eliminano i Sidekicks 3-2, 3-6, 5-4, 5-2. Nella stagione MISL 1988/89 i Sidekicks arrivano ancora una volta terzi con 24 vittorie e 24 sconfitte, accedendo ancora una volta ai play-off dove anche questa volta non vanno più in là del primo turno, i San Diego Sockers hanno la meglio sui texani per 7-4,4-5,5-4, 3-7,1-4, 7-2, 1-0. I giocatori più rappresentativi della stagione sono ancora una volta il cannoniere Tatu e il portiere Joe Papaleo. La LSSA si allarga grazie ai Wichita Falls Fever, e il calendario arriva a 10 partite. I Dallas Mean Grean, ribattezzati FC Dallas vincono ancora una volta tutte le partite della regular season, e nelle semifinali eliminano i Wichita Falls con il risultato di 2-1, ma la finale del torneo viene clamorosamente vinta dagli Austin Thunder che battono Dallas per 3-2 aggiudicandosi così il titolo tra lo stupore generale. La stagione MISL 1989/90 vede i Dallas Sidekicks primeggiare nella Western Division con una media di 31 vittorie e 21 sconfitte, ma ancora una volta i texani non vanno oltre la prima fase dei play-off dove vengono fatti fuori ancora una volta dai San Diego Sockers con i punteggi di 4-2, 1-6 ,1-4, 4-2, 4-0, 3-1. Ancora una volta le stelle dei Sidekicks sono l'attaccante Tatu ed il portiere Joe Papaleo. Nella LSSA, con l'espansione fino ad 8 squadre venne adottato un sistema con due gironi all'italiana chiamati Northen Division e Southern Division. La squadra di Dallas arriva prima nella Northern Division con un totale di 8 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta. Nella semifinale Dallas si impone sugli Austin Thunder per 2-0 accedendo così ancora una volta alla finale che verrà però vinta dagli Oklahoma City Spirit per 3-0.
Nel 1991 la MISL diventa MSL e vede calare il numero delle squadre per via di vari fallimenti causati anche dalla guerra dei salari con la concorrente lega indoor NPSL. Nonostante Tatu si confermi ancora una volta capocannoniere di lega, i Dallas Sidekicks arrivano ultimi nella Western Division con 20 vittorie e 32 sconfitte. Nella LSSA vi è un restringimento della lega dovuto al fallimento di due franchigie, ma viene mantenuta la divisione tra Northern Division e Southern Division. Nella Northern Division Dallas arriva ancora una volta prima con 9 vittorie e 3 sconfitte. Nei play-off Dallas elimina per 1-0 gli Houston Alianza e nella finale pareggia 3-3 contro Austin Thunder che vengono sconfitti ai rigori per 6-5. Tra i giocatori migliori del F.C. Dallas vengono ricordati gli attaccanti Greg Nicholas e Scott Bell. La MSL fallisce dopo la stagione 1991/92 che fa in tempo a vedere i Dallas Sidekicks arrivare secondi con 26 vittorie e 14 sconfitte, ed avanzare nei play-off eliminando i Cleveland Crunch 6-3, 7-6,6-7, 8-7, 7-8, 8-4. In finale i San Diego Sockers si confermano ancora una volta la bestia nera dei Sidekicks, che vengono sconfitti con la seguente striscia di risultati: 7-3, 9-7, 5-4, 6-10, 2-4, 8-2. Al termine della stagione i Sidekicks si uniranno alla CISL. Il 1992 vede anche la fine della LSSA che decide di terminare le operazioni schiacciata dalla competizione con la sempre crescente U.S.I.S.L. F.C. Dallas cambia nome in America F.C. e in città nasce un nuovo sodalizio chiamato Dallas Inter. Nella Southern Division, il Dallas Inter finisce la regular season in testa con 11 vittorie e 3 sconfitte, mentre l'America F.C. termina la stagione al secondo posto. Nelle semifinali il Dallas Inter sconfigge per 1-0 gli Oklahoma City Spirit, mentre l'America F.C. si impone per 3-1 sui Tulsa Pride. La finale vede uno scontro tutto texano con la vittoria finale del Dallas Inter sull'America F.C. per 2-1. Nel 1993 il soccer verrà ancora una volta rappresentato dai Dallas Sidekicks, che conquistano il primo posto nella neonata CISL, con 23 vittorie e 5 sconfitte. Durante i play-off i texani fanno fuori dai giochi i messicani del Monterrey La Raza per 11-6 accedendo così alla finale ancora una volta contro San Diego. Il destino però stavolta darà ragione a Dallas che sconfigge finalmente i Sockers 3-6, 11-5, 5-4. conquistando così il titolo CISL. Oltre gli inossidabili Tatu, ancora una volta capocannoniere e Joe Papaleo merita gli onori delle cronache anche David Doyle, attaccante molto prolifico arrivato secondo nella classifica marcatori.
Nel 1994 i Sidekicks arrivano un'altra volta in finale ma questa volta il titolo di campioni va ai Las Vegas Dustdevils che sbaragliano i texani 4-10, 10-9, 9-8. Nel 1995 viene data la notizia ufficiale che la MLS aprirà una franchigia anche a Dallas, viene scelto il nome Dallas Burn, cambiato nel 2005 in FC Dallas, di proprietà della MLS fino al 2002, e acquistato nel 2003 dal magnate Lamar Hunt, scomparso il 13 dicembre 2006 dopo una lunga battaglia contro il cancro all'età di 74 anni.