La lezione svedese

Il gol di Kim Kà¤llstrà¶m, inutilmente contrastato da Benny Feilhaber

Gli USA del CT Bob Bradley sono tornati in campo mercoledì sera a Goteborg contro la Svezia, perdendo per 1-0 e proseguendo la striscia negative iniziata con le tre brutte sconfitte subite in Copa America, seppur con una squadra sperimentale.

I 19 chiamati da Bradley per il match dell'Ullevi Stadium di Goteborg contro la Nazionale dell'interista Zlatan Ibrahimovic a parte qualche eccezione dovuta alla decisione di utilizzare principalmente giocatori basati in Europa, era la crema. La Svezia non è certamente la uno squadrone tipo Germania, Italia, Francia o Inghilterra, ma è sicuramente il tipo di avversario ideale, con giocatori solidi ed esperti a livello internazionale, per consentire agli americani di misurarsi e crescere nel loro cammino verso Sud Africa 2010. E quantomeno ci ha consentito di non dover assistere alla solita sfida con Guatemala o El Salvador, e ad un orario umano per un europeo.

Davanti agli oltre 20.000 dell'Ullevi Bradley ha presentato una squadra ben diversa, come detto, da quella vista in Copa America. Gruppo coperto con un finto 4-3-3 più simile ad un 4-5-1. Davanti al portiere dei Toffees Tim Howard, una difesa schierata in linea con il rientrante Steve Cherundolo (Hanover '96) a destra, il pupillo Jonathan Bornstein (Chivas USA) a sinistra (cui è subentrato Jonathan Spector, West Ham). In mezzo Oguchi Onyewu, tornato allo Standard Liegi ma ancora in cerca di squadra, e il capitano, Carlos Bocanegra del Fulham (sostituito poi al 76' dal centrale del Watford, il bravo Jay DeMerit). Centrocampo composito con Benny Feilhaber, l'eroe di Gold Cup appena sbarcato in Inghilterra al Derby County, il figlio d'arte Michael Bradley (Heerenveen), il veterano Pablo Mastroeni (sostituito nel secondo tempo da Bobby Convey, Reading, finalmente in campo dopo il lungo infortunio al ginocchio). Trio d'attacco, per così dire, con il neo Rangers Glasgow DaMarcus Beasley (poi l'esordiente Sal Zizzo, Hanover '96, dal 76') a sinistra, e ad alternarsi a destra e al centro Landon Donovan (sostituito da Kamani Hill al 64') e Clint Dempsey, che spera di trovare spazio quest'anno nel Fulham, e al posto del quale all'85' è entrato il giovane attaccante dell'Hammarby IF Charlie Davies. Non c'erano i due migliori cannonieri della MLS, Eddie Johnson e Taylor Twellman, lasciati da Bradley al campionato, mentre era stato selezionato l'attaccante degli Houston Dynamo Brian Ching, richiamato al posto di Josh Wolff (Monaco 1860), che ha rinunciato alla convocazione per motivi personali, ma poi nemmeno in panchina per un risentimento muscolare.

Svezia, agli ordini del CT Lars Lagerback in campo con in porta Rami Shaaban, che si è ben comportato nelle qualificazioni europee, al posto di Isaksson, ma priva dell'ala Freddie Ljungberg, da poco passato dall'Arsenal al West ham, infortunato anche lui. C'era invece l'interista Zlatan Ibrahimovic, come anche l'ex barese Marcus Allback (rimasto però in panchina) insieme alla forza di Kim Kallstrom. Difesa gialloblu con gli esperti Olaf Mellberg e Erik Edman a bloccare le iniziative americane.

Il gol vincente degli svedesi è stato messo a segno dal potente centrocampista dell' Olympique Lyonnais Kim Kallstrom al 10' del secondo tempo. Sull'azione avviata da Kennedy Bakircioglà¼, Kallstrom, uno dei migliori tiratori dei suoi, è andato in gol con un gran sinistro da fuori area insaccatosi nell'angolo alla destra di Tim Howard. Per è il 7° gol in 46 match con la maglia della Svezia. Il gol è arrivato dopo soli 6 minuti dall'occasione mancata da parte di Clint Dempsey, che con un rasoterra da dentro l'area che il portiere svedese Rami Shaaban, in campo al posto dell'infortunato ex juventino Andreas Isaksson, ha parato di un soffio.

È ancora Kallstrom ad andare vicino al 2-0 al 75', quando su una punizione dai 25 metri ha mandato fuori di poco vicino al set alla destra di Howard. Ma la vittoria per gli svedesi arriva comunque, terminando una striscia negativa nelle amichevoli di 12 partite, in cui l'ultima vittoria per gli scandinavi risaliva addirittura al 2005. Meglio invece nelle qualificazioni, dove gli svedesi hanno vinto 6 degli ultimi 6 match di qualificazione europea.

La partita ha visto dei buoni Stati Uniti all'inizio, con DaMarcus Beasley vicino al gol già  al 3' con un tiro dalla breve distanza fuori di poco. Poco dopo sale in cattedra Zlatan Ibrahimovic (per lui l'anno scorso 15 gol in 26 partite con l'Inter ma nessuno per la Svezia in 8), che più volte sfiora il gol. Prima al 14' è Oguchi Oneywu, in ripresa dopo la pessima stagione passata, a salvare sulla linea. Alla mezz'ora ancora Ibra, da solo davanti al portiere, ma Howard salva in uscita. Pochi secondi dopo, sempre lui, indiavolato, coglie la traversa di testa con Howard immobile.

La partita sarebbe potuta tranquillamente terminare 3-0 o 4-0 se non fosse stato per un bravissimo Howard, dimostrando come la scuola americana continui a produrre buoni portieri. Peccato comunque non aver potuto vedere alla prova Marcus Hahnemann, assente in Gold Cup e Copa America per un infortunio alla mano. Risultato non messo in discussione nemmeno da Bradley: "Abbiamo avuto qualche sprazzo, e sicutramente dobbiamo lavorare sulla continuità . Risultato giusto".

Bradley non sarà  stato sicuramente soddisfatto della difesa, sembrata quasi sempre incerta, concedendo troppe occasioni agli avversari, specie nel secondo tempo, e in difficoltà  in particolare dal punto di vista fisico contro gli attaccanti svedesi. A centrocampo nel secondo tempo un buon Bobby Convey, sembrato sicuro nei contrasti dopo il lungo infortunio. Convey bene anche negli assist: uno per Bradley, sul cui tiro ribattuto dal portiere DeMerit quasi pareggiava nel finale. Intenso Beasley sulla fascia, uno dei pochi a rendersi pericoloso, sufficenti invece I giovanissimo Bradley e Feilhaber, chef anno però intravedere grandi spazi di crescita, specie il second, che in Premier League se troverà  spazio potrà  imporsi come uno dei migliori rookie.

Niente di che ancora una volta l'attacco. USA rinunciatari o quantomeno incapaci di rendersi pericolosi, con un Dempsey sembrato fuori forma (e non per niente in tribuna al Fulham nell'ultima partita, costata purtroppo un serio infortunio ai legamenti a Brian McBride) e disattento. Meglio Donovan, che si è mosso bene, alternandosi con Beasley nel creare qualche problema agli svedesi sulle fasce. Si è fatto vedere anche il giovane, Kamani Hill attaccante del VfL Wolfsburg in Bundesliga, ancora immaturo però per certi livelli, ma buono in prospettiva.

Bradley e I suoi tornano a casa quindi con molti interrogative sul reale valore della squadra, capace di alternare grandi prestazioni (chiedere al Messico), ad altre prive di senso e di furore agonistico, in cui gli USA rinunciano completamente a giocarsi il match. La necessità  che i Freddy Adu e i Jozy Altidore visti ai Mondiali Under 29 crescano al più presto si fa sempre più impellente. Aspetto buono della serata sicuramente il confronto di buon livello e l'esperienza messa in borsa dai giovani entrati in campo. Ma per Bradley c'è tanto, ma proprio tanto, da lavorare in ottica qualificazioni Mondiali 2010.

Per gli USA si avvicina ora il grande momento della sfida contro il Brasile, al Soldiers Field di Chicago domenica 9 settembre, cui seguiranno altri due match "europei": il 14 ottobre al Nou Camp contro la Catalogna, e a Basilea il 17, contro la Svizzera dei giovani Philip Senderos e Valon Behrami che si sta preparando agli Europei casalinghi del 2008.

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22 agosto, 2007 – Ullevi Stadium - Gà¶teborg, Svezia
Svezia vs. USA 1-0

Marcatori:
SVE - Kim Kallstrom (Kennedy Bakirciouglu) 56'

SVEZIA: 1-Rami Shaaban; 2-Mikael Nilsson (13-Matà­as Concha, 46), 3-Olof Mellberg, 4-Petter Hansson (14-Daniel Majstorovic, 46), 5-Erik Edman; 6-Daniel Andersson (cap.); 9-Kennedy Bakircioglà¼, 8-Kim Kà¤llstrà¶m, 7-Christian Wilhelmsson (15-Niclas Alexandersson, 46); 10-Zlatan Ibrahimovic (19-Markus Rosenberg, 66), 11-Johan Elmander (16-Dusan Djuric, 76)
Non entrati: 12-Johan Wilan, 17-Samuel Holmén, 18-Marcus Allbà¤ck
CT: Lars Lagerback

USA: 1-Tim Howard; 6-Steve Cherundolo, 22-Oguchi Onyewu, 3-Carlos Bocanegra (capt.) (12-Jay Demerit, 76), 13-Jonathan Bornstein (17-Jonathan Spector, 64); 5-Benny Feilhaber, 4-Michael Bradley, 25-Pablo Mastroeni (15-Bobby Convey, 46), 7-DaMarcus Beasley (21-Sal Zizzo, 76); 10-Landon Donovan (20-Kamani Hill, 64), 8-Clint Dempsey (9-Charlie Davies, 85)
Non entrati: 24-Marcus Hahnemann
Indisponibili: 11-Brian Ching
CT: Bob Bradley

Ammoniti:
SVE - Kim Kà¤llstrà¶m 31'
USA - Carlos Bocanegra 44'

Arbitro: Kevin Blom (NED)
Assistenti: Nicky Siebert (OLA), Roger Geutjes (OLA)
Quarto uomo: Erik Bergsten (SVE)
Spettatori: 20,648

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