Il pubblico, probabilmente la più bella sorpresa del Canada al Mondiale Under 20
Dopo aver fatto un quadro sulla Nazionale USA ai Mondiali Under 20, uno sguardo vogliamo darlo anche al team di casa, il Canada, paese anch'esso nella MLS con il Toronto FC e anche nella USL 1st con i Vancouver Whitecaps e il Montreal Impact.
Molte erano le aspettative riversate sui giovani dell'Under 20 canadese, ed è dura svegliarsi da un bel sogno vissuto per mesi intensamente. E forse proprio questo sogno ha messo i ragazzi di Dale Mitchell nella condizione di dover vincere a tutti i costi, di essere costretti a fare un importante risultato davanti al pubblico amico. Forse, proprio il fatto di giocare in casa, è stata la più grande difficoltà per questi ragazzi da cui la gente si aspettava molto.
Di certo c'è che non può essersi trattato solo di emozione quando vieni eliminato da una competizione giocando un calcio noioso e prevedibile, non raccogliendo alcun punto, con un record di 0 gol fatti e 6 subiti e con appena 8 tiri in porta totali nelle tre gare (peggior prestazione di sempre per una nazione ospitante). No, l'emozione si supera al primo impatto, non perdura per tutto il torneo.
La nuda e cruda verità è che questo Mondiale U20 non è stato preparato a dovere dalla nazionale biancorossa. Molti giocatori fuori forma e senza un posto fisso da titolare nei propri clubs.
In tutto questo, comunque, possiamo trovare almeno un paio di attenuanti che però non servono a cancellare la bruttissima prestazione.
Innanzitutto questa è una squadra con un'età media giovane. Dunque un gruppo di ragazzi che potranno crescere notevolmente, forse il migliore che il Canada abbia avuto negli ultimi anni. Ma serve qualcuno che riesca a valorizzare questi giocatori. Dal momento che Dale Mitchell andrà ad allenare la nazionale maggiore, la speranza è che la nazionale Under20 venga consegnata nelle mani di qualcuno che sappia lavorare con i giovani.
La seconda attenuante la possiamo riscontrare nel girone di qualificazione. Decisamente uno dei più difficili in assoluto. E lo dimostra il fatto che ben due squadre (Austria e Cile) hanno raggiunto le semifinali. Certo, a quel punto il terzo posto era alla portata dei ragazzi di Mitchell, ma ormai arrivavano alla gara contro il Congo con il morale a terra e l'obbligo di dover vincere con almeno tre reti di scarto: un'impresa impossibile. Adesso bisognerà fare tesoro degli errori commessi quest'anno e prepararsi al meglio per i prossimi eventi. E anche i tanto elogiati (prima del Mondiale) David Edgar del Newcastle, Jamie Peters dell'Ipswich e l'italiano Andrea Lombardo del Toronto FC, dovranno crescere alla svelta se vorranno entrare davvero nel panorama del calcio che conta.
BUONE NOTIZIE
Le buone notizie per la nazione canadese arrivano invece dalla FIFA. Infatti la federazione si è dichiarata colpita in maniera assolutamente positiva per l'organizzazione di questi Mondiali e per la vendita dei biglietti che hanno ufficialmente superato la quota del milione. Solo nelle 16 gare del primo turno si sono venduti ben 400.000 tagliandi facendo registrare ben 11 "tutto esaurito".
Così, questo Mondiale Under20 è diventato senza ombra di dubbio il più grande evento dedicato ad un singolo sport che si sia mai disputato nella terra della foglia d'acero, il primo interamente nazionale, considerando che le Olimpiadi di Montreal si tennero nel solo Québec e i Mondiali di sci a Calgary.
Il grande successo riscontrato in queste settimane di gioco sono un fantastico spot per tutto il movimento calcistico canadese ed una spinta in più per la futura organizzazione di eventi targati FIFA.