Bob Bradley, alla ricerca della prima finale nel suo nuovo ruolo da CT degli USA
Chicago è la future casa di Cuauhtemoc Blanco, la risposta messicana dei Chicago Fire all'arrivo a Los Angeles di David Beckham. L'alto numero di popolazione d'origine messicana a Chicago, seconda città negli USA da questo punto di vista, è sicuramente la motivazione principale che ha portato all'ingaggio di Blanco per la seconda metà della MLS 2007 e le prossime due stagioni. Identico il target del pubblico che staserà si prevede assisterà in massa alle semifinali della 2007 CONCACAF Gold Cup che si giocano stanotte al Soldiers Field di Chicago (differita venerdì ore 21.00 gli USA e sabato ore 21.00 il Messico, su Sportitalia).
Se tutto andrà secondo le previsioni, e secondo le speranze degli organizzatori, la finale dei sogni, prevista per domenica (diretta ore 21.00 Sportitalia) dovrebbe essere tra USA e Messico. Ma perché ciò accada, dovranno superare due partite che rischiano però di trasformarsi in incubo in caso di sconfitta, visti anche gli avversari. Gli USA affronteranno il confinante Canada, mentre il Messico la sorpresa del torneo, i "francesi" (perché tali sono) di Guadeloupe, cguidati dal sempreverde (42 anni!) Jocelyn Angloma, che stanotte troveranno allo stadio migliaia di francofoni emigrati dai caraibi.
Gli USA arrivano da 4 vittorie tranquille, con qualche problema vissuto solo nel 2-1 contro Panama nei quarti di finale, il Messico da una serie di risultati altalenanti, il Canada ha persino perso con Guadeloupe, che a sua volta ha imprevedibilmente battuto l'Honduras ai quarti.
Per Messico e USA l'obiettivo imprescindibile è sicuramente la Gold Cup, che peraltro significa anche qualificazione alla 2009 Confederations Cup in Sud Africa, torneo di preparazione al Mondiale, cui per esempio, nell'eventualità , non potrebbe partecipare Guadeloupe, in quanto dipartimento d'oltremare francese che può partecipare solo ai tornei continentali.
Lo speciale di Studio 90 sul percorso degli USA dall'arrivo di Bradley alla Gold Cup
Nei confronti col Canada gli USA, dal 1985 ad oggi, hanno uno score di 6 vittorie e 6 pareggi, mentre quest'anno in generale hanno collezionato 8 vittorie e un pareggio. Ma gli USA sono un gruppo in transizione che, nonostante sia imbattuto dall'arrivo di Bob Bradley a dicembre, qualche problema ce l'hanno, come si è visto nel match contro i Canaleros di Panama, pericolosi fino alla fine nonostante fossero in 10 dal 76'.
Il Canada sembra in grande forma, e non sembra pronto a fare da agnello sacrificale. Quello canadese è un gruppo che ospita ben 11 "stranieri", canadesi che giocano all'estero (MLS inclusa). Il Canada ha fatto bene fin'ora in Gold Cup,un torneo che in passato hanno anche vinto nel 2000 e perdendo in semifinale nel 2002 proprio contro gli USA. La rosa presenta una combinazione di giocatori che si è dimostrata in grado di sorprendere: il difensore Ante Jazic (Los Angeles Galaxy), il centrocampista avanzato Dwayne De Rosario e il portiere Pat Onstad (Houston Dynamo), che conoscono molto bene gli avversari, il tecnicissimo Julian de Guzman (Deportivo La Coruna), Atiba Hutchinson (FC Copenhagen) e Paul Stalteri (Tottenham Hotspur) hanno poi molta esperienza accumulata in Europa.
La formula di Bradley fin'ora è stata basata molto su un gioco aggressive a centrocampo, con DaMarcus Beasley, Clint Dempsey e Landon Donovan a fare la differenza. Possibile stasera in porta Kasey keller, alla sua eventuale 100° partita (raggiungerebbe Tony Meola), a causa dell'ammonizione che pende sul capo di Tim Howard, che Bradley non vorrebbe rischiare di perdere per la finale.
Il Messico è stato, almeno fino a stanotte, la delusione del torneo, e la panchina di Hugo Sanchez già scotta. Dopo un pessimo inizio nel girone di qualificazione, ai messicani sono addirittura serviti I supplementari per superare 1-0 (gol di Jared Borgetti al 97') il Costa Rica (ridotto alla fine in 8) ai quarti.
USA e Messico, oltre a cercare di raggiungere la finale, avranno anche la testa un po' in Venezuela, essendo state entrambe invitate alla Copa America che prenderà il via solo due giorni dopo la finale di domenica. Il Messico affronterà il Brasile, privo delle star Ronaldo, Ronaldinho e Kakà , mercoledì prossimo, mentre gli USA giocheranno contro l'Argentina dei vari Juan Sebastian Veron, Hernan Crespo e Juan Riquelme (neo campione col Boca Juniors in Copa Libertadores) giovedì (tutte dirette Sportitalia). In pratica tra una settimana si troveranno davanti l'aristocrazia del calcio sudamericano e mondiale. Ma intanto stanotte tocca loro vedersela con Canada e Guadeloupe. E se non saranno in grado di disfarsene, possibilmente anche in modo semplice, allora per queste due Nazionali si prospettano tempi cupi da qui a poco.