Mr. Met e i Cosmos: un futuro, incredibile, connubio?
Mr. Met, la mascotte dei New York Mets diventerà presto un'icona anche del soccer?
Il New York Times riporta infatti che i Mets, insieme ad altri investitori, stanno negoziando la possibilità¡ di acquistare dalla Major League Soccer i diritti per dare il via ad un nuovo team a New York a partire dal 2010. Il nuovo arrivo rientrerebbe nel piano della MLS di espandersi a 16 team entro il 2010/2001. Già¡ il prossimo anno le squadre dovrebbero passare a 14 con il ritorno dei San Jose Earthquakes, per i cui diritti Lew Wolff, il proprietario degli Oakland Athletics, e il suo partner in affari, John Fisher, hanno pagato l'anno scorso ben $20 milioni alla lega. Inoltre hanno appena avuto l'ok per avviare le negoziazioni con la città sul nuovo stadio, che dovrebbe essere pronto per il 2010, e nel frattempo gli Earthquakes giocheranno in una struttura della Bay Area ancora da definire, mantenendo comunque il nome. Quello dei San Jose Earthquakes è infatti un nome storico del soccer USA. Già presenti nella NASL dal 1974 al 1984 (vi giocarono tra gli altri George Best e lo scozzese Jimmy 'Jinky' Johnstone), nella MLS hanno anche conquistato due titoli, nel 2001 e nel 2003, con protagonista Landon Donovan. Nel 2005 la squadra è stata trasferita a Houston col nome di Houston Dynamo.
Tornando alla possibile seconda franchigia a NY, Dave Howard, l'executive vice president for business opportunities dei Mets ha dichiarato: "Siamo stati approcciati varie volte, ma al momento siamo focalizzati sul nostro nuovo stadio, il Citi Field, e al momento non intendiamo affrontare l'argomento".
"Non posso confermare nè negare qualsiasi discussione con i Mets", ha detto venerdì Don Garber, commissioner della MLS. Ha ammesso che alcune città¡ sono sul taccuino della lega - come Philadelphia; Atlanta; St. Louis; Seattle; San Diego; Las Vegas; Portland, e anche la canadese Vancouver, nome dell'ultima ora uscito un po' a sorpresa, visto che in passato i proprietari dei Whitecaps hanno sempre escluso la possibilità¡ di entrare nella MLS nel breve periodo. Ma la preferenza della MLS pare essere per un secondo team nell'area di NY.
"Ne abbiamo parlato con molte persone", ha aggiunto Garber, "e in generale dobbiamo dire di avere grande rispetto per Fred Wilpon, che ha una reputazione spaziale nello sport business". Per inciso, Wilpon è il maggior azionista dei NY Mets.
Dare il via ad un team nell'area di New York, in particolare nel Queens, quartire dall'alto tasso d'immigrazione, darebbe alla MLS quella rivalità¡ cittadina che tanto bene sta facendo al calico a Los Angeles, dove Galaxy e Chivas USA condividono l'Home Depot Center. I Red Bulls, come noto, giocano in casa al Giants Stadium di East Rutherford, N.J., ma hanno in corso la costruzione di uno stadio da 25.000 posti a Harrison, N.J., che dovrebbe aprire per la stagione 2009.
A NY la MLS aveva iniziato con i MetroStars, di proprietà¡ della Metromedia di Charlie Stillitano, ma pochi anni fa i diritti erano stati acquistati dall'Anschutz Entertainment Group, insieme a quelli per un secondo team a NY. E quando lo scorso l'AEG ha ceduto alla Red Bull i MetroStars, la società¡ si è tenuta la possibilità¡ di fondare un nuovo team, anche se la Red Bull dovrà¡ ottenere una forte cifra in caso di allocazione cittadina.
"Il piano originale della MLS era di avere due squadre a New York", ha ditto Garber. "E la nostra meta attuale è di arrivare a 16 per il 2010 o al massimo 2011".
Nel frattempo i Mets stanno costruendo un nuovo stadio da 45.000 posti, dal costo di $600 milioni, il Citi Field, proprio accanto al loro attuale stadio, lo Shea Stadium. Il mese scorso il sindaco di NY Michael R. Bloomberg ha announciato un piano per ristrutturare e rimodernare l'area adiacente allo Shea, così da liberare spazio per commercio e abitazioni, ma ve ne sarebbe abbastanza anche per un soccer specific stadium da 20/25.000 posti. E ciò sarebbe proprio cosa accadrebbe se i Mets decidessero di entrare nella MLS, dato che lo stadio di proprietà¡ è una delle condizioni per l'ingresso nella lega.
Caricare a bordo i Mets sarebbe sicuramente un colpo non da poco per la MLS, fino a pochi anni fa dominate dale sole AEG e Hunt Sports Group, che gestivano la grande maggioranza dei club. Da allora Don Garber è riuscito a coinvolgere importanti investitori quali Stan Kroenke (Colorado) proprietario anche di alter squadre e in fase di scalata all'Arsenal, Jorge Vergara (Chivas USA e Chivas de Guadalajara), Dave Checketts (Real Salt Lake), Maple Leaf Sports and Entertainment (Toronto FC) e Red Bull (che possiede anche il Red Bull Salzburg, campione d'Austria quest'anno con Giovanni Trapattoni in panchina).
"Ci siamo incontrati con molte persone negli ultimo anni per parlare di varie possibilità¡, e questa potrebbe essere una di quelle", ha detto Howard.
Qualche accenno ad un collegamento tra MLS e Mets era già¡ uscito fuori nel 2001, quando si parlava addirittura della possibilità¡ di ristrutturare lo Shea per farlo diventare la casa del nuovo team di NY. Era il periodo in cui era in corso una campagna per riportare in vita i NY Cosmos. Ne abbiamo poi parlato anche noi su Play.it alcuni mesi fa. E chissà¡ che, nel caso i Mets decidessero di investire le decine di milioni necessarie, non decidano di aggiungerne un paio per acquistare i diritti sul marchio "Cosmos" dall'ex manager di Giorgio Chinaglia, quel Peppe Pinton che li detiene, fermi, da oltre 20 anni. Riportare un nome del genere nel calcio, per giunta nel cuore di NY, sarebbe un colpaccio d'immagine per la Major League Soccer di altissimo livello.