I canadesi festeggiano la qualificazione (da sin. Hastings, DeRosario, Guzman e Pozniak)
Davanti ad una folla di 15,892 spettatori, quasi tutti tifosi di Haiti, il Canada ha battuto per 2-0 la nazionale centroamericana, conquistando il primo posto nel Gruppo A della Gold Cup e la qualificazione ai quarti di finale.
Protagonista della serata è stato senza ombra di dubbio Dwayne De Rosario; l'attaccante degli Houston Dynamo ha infatti messo a segno entrambi i goals della nazionale canadese.
Il primo è stato messo a segno al 32° su assist di Paul Stalteri mentre il secondo è venuto da un rigore provocato da un intervento scomposto dell'haitiano Pierre-Richard Bruny ai danni di Issey Nakajima-Farran. “Il mio gioco consiste nel creare occasioni e segnare goals, così quando ho una chance in area, il mio obiettivo principale è di vedere se posso segnare”, ha commentato DeRosario.
Ma quali sono le prospettive della Nzionale canadese? I giocatori di Stephen Hart avevano iniziato la competizione con le migliori intenzioni. Invece, pur inseriti in un raggruppamento non certo di ferro, con un Costa Rica privata delle sue punte di diamante Alonso Solis e Bryan Ruiz, una Guadeloupe all'esordio e con Haiti che non è certo fra le potenze calcistiche del Nord America, il Canada ha dovuto sudare per passare il turno.
Dopo un brillante inizio contro i costaricani di Hernan Medford, i canadesi si sono complicati la vita con l'umiliante sconfitta patita contro la Guadeloupe; soltanto la vittoria nell'ultima partita contro gli haitiani ed i pareggi che questi ultimi avevano ottenuto contro Costa Rica e Guadeloupe ha permesso alla nazionale nordamericana di assicurarsi il primo posto.
“I giocatori hanno fatto un tremendo lavoro nello stare uniti dopo la sconfitta contro la Guadeloupe”, ha dichiarato Hart.
Una sintesi di Canada – Costa Rica
Il problema non è la compattezza o la capacità dei canadesi di affrontare le difficoltà ; il fatto è che queste difficoltà non dovevano esserci. La vittoria contro il Costa Rica non andava enfatizzata troppo; si è visto che la squadra centroamericana non è più lo squadrone dei tempi recenti ed il Canada ha avuto diverse occasioni per segnare senza riuscire a sfruttarle a dovere.
Contro Angloma e compagni i canadesi sono tornati con i piedi per terra. Il valore attuale del calcio canadese è questo, purtroppo: una nazionale dove ci sono alcuni buoni giocatori ma non certo in numero tale da poter competere a livello mondiale. USA e Messico sono un paio di gradini avanti.
Fino ad ora devono essere segnalate le buone prestazioni di De Rosario e di De Guzman, ma non bastano. In porta Greg Sutton ha sulla coscienza uno dei goals della Guadeloupe; quando Pat Onstad è tornato disponibile dopo l'impegno domenicale con Houston, ha giocato subito, pur essendo appena arrivato e non si è stati a guardare troppo alla possibilità di recuperare Sutton dall'infortunio patito nell'incontro precedente. Da notare che già Sutton aveva sostituito Josh Wagenaar, a sua volta infortunatosi e che lo stesso Onstad è uscito malconcio dall'ultima partita…un turn over obbligato che tuttavia non giova alla squadra. La retroguardia ha subito una media di 1 goal a partita e Hart aveva già richiamato i suoi ad una maggiore attenzione difensiva già nel pur vinto match contro il Costa Rica.
Sterilità offensiva e problemi difensivi: non un bel modo per guardare al secondo turno della GC ed alle future qualificazione per la Coppa del Mondo del 2010, vero obiettivo della federazione. Una federazione che non supporta in maniera adeguata lo sviluppo del calcio canadese.
La prima cosa da fare sarebbe quella di collaborare con la MLS per aumentare la presenza di squadre canadesi nella Major League Soccer, così da sperare di dare uno sbocco professionistico ai prospetti locali e di poter sviluppare numerosi nuovi giocatori in grado di confrontarsi con rivali di alto livello.
A questo si deve aggiungere la farsa della scelta dell'allenatore, con un anno di attesa per la chiamata di Dale Mitchell come sostituto di Frank Yallop; Mitchell che però non sarà in carica fino alla conclusione del mondiale Under 20.
Per finire, la Nazionale non è quasi mai scesa in campo in questo 2007; sono così mancate tutte quelle amichevoli necessarie per amalgamare la squadra e dotarla di una identità .