Il centrocampista dei D.C. United Ben Olsen. Per lui tripletta e vittoria su NY
Settimana strana questa per la MLS con le partite sparse lungo tutta la settimana e la contemporanea partecipazione della Nazionale USA alla Gold Cup. Ma nonostante il calendario del torneo fosse noto da mesi, si è arrivati al punto di avere in campo giovedì sia gli Houston Dynamo, vincitori 2-1 sui Rapids, che la Nazionale. A chi sia venuto in mente di far giocare la MLS lo stesso giorno della Nazionale non è noto. Comunque, crediamo che una riforma del calendario si faccia sempre più necessaria.
Vista la confusione comunque, partiamo da un repilogo dei risultati della Week #10:
New York Red Bulls 2 (Angel 2), Toronto FC 1 (Cunningham)
Houston Dynamo 2 (Ngwenya, Holden), Colorado Rapids 1 (Cancela PK)
FC Dallas 3 (Toja, Thompson, Moor), L.A. Galaxy 1 (Findley)
Chivas USA 1 (Nagamura), Chicago Fire 0
D.C. United 4 (Olsen 3, Emilio), New York Red Bulls 2 (Kovalenko, Angel)
Houston Dynamo 2 (Ngwenya, OG), Columbus Crew 1 (Moreno)
Classifiche (tra parentesi le partite giocate)
Eastern Conference – New York 20 (11), Kansas City 19 (9), New England 18 (10), D.C. United 14 (9), Chicago 14 (11), Toronto FC 10 (10), Columbus 8 (10)
Western Conference – FC Dallas 19 (12), Houston 16 (11), Colorado 15 (11), Chivas USA 14 (9), Los Angeles 6 (8), Real Salt Lake 6 (9)
I gol della Week #10 da YouTube: Ben Olsen, Juan Toja, Luciano Emilio, Juan Pablo Angel, Joseph Ngwenya, Ben Olsen, Robbie Findlay, Jeff Cunningham, Alejandro Moreno, Jose Cancela, Paulo Nagamura, Juan Pablo Angel, Abe Thompson, Stuart Holden, Ben Olsen, Juan Pablo Angel, Dema Kovalenko, Joseph Ngwenya, (autogol su tiro di Chad Marshall), Drew Moor.
È andata bene per quello che riguarda lo spettacolo. Oltre tre gol a partita, con stadi pieni a Toronto, Chicago e D.C., che hanno portato la media stagionale oltre i 15,000. Non male, considerando che si aspettano i grandi nomi per riempire ancor di più i nuovi soccer specific stadium, e che una metropoli come NY non sta dando quanto può. Per fare un paragone, la Serie A di quest'anno ha avuto una media spettatori di 19.711, la Liga portoghese solo 10.600, il campionato russo dei ricchi poco sopra le 11.000. Senza nessuna partita priva di gol, e con la sola Fire vs Chivas con meno di tre gol, la media gol sale a 2.63, superando seppur di poco la media dello scorso anno, che era di 2.62. Il problema è però nella Western Conference. Infatti, dei 171 gol segnati sin'ora, ben 102 arrivano dai 7 team della Eastern.
Squadra della settimana sicuramente I D.C. United, con applauso per il centrocampista Ben Olsen, autore di una tripletta che ha permesso ai rossoneri di battere i NY Red Bulls e di ridurre a 6 punti la distanza dalla vetta della Eastern Conference. D.C. è una squadra ritrovata: imbattuta da 6 partite, ha la fortuna di avere tutto il gruppo a casa, visto che nessuno è stato chiamato per la Gold Cup, e di aver un coach, Tom Soehn, la cui abnegazione sta iniziando a dare i suoi frutti. Olsen a parte, molto bravo il brasiliano Fred, finalmente, e anche Luciano emilio, che ha iniziato ad inquadrare la porta. Ha giocato bene persino Facundo Erpen, che ha quasi annullato Juan Pablo Angel, nonostante il gol di questi nel finale. Unica nota negativa il portiere Troy Perkins, un po' incerto. Per NY Angel un po' assente contro DC, è stato però devastante a Toronto, dove ha recuperato e poi chiuso il match con una doppietta. Cresce bene Jozy Altidore, che domenica ha dato manforte all'attacco, anche se non è bastato.
Fermi Revs e Wizards, ancora male i Chicago Fire, sconfitti dai Chivas USA del ritrovato Paulo Nagamura. Aspettare l'arrivo di Cuahutemoc Blanco va bene, ma così si rischia di perdere troppo terreno dalla testa. Nel frattempo i Fire e Marcelo Salas sono sempre più vicini ad un accordo. Ma a Chicago el matador serve davvero?
Peccato per Toronto, che mercoledì è andata in vantaggio contro NY grazie al primo gol "canadese" di Jeff Cuningham, ma è stata ripresa dalla doppietta in due minuti del colombiano Angel, che ha raggiunto Twellman al secondo posto della classifica cannonieri, dietro di due gol rispetto ad Eddie Johnson. I Crew invece continuano a scivolare sul fondo della classifica. E la frase di coach Sigi Schmid: "Per i playoff basta una breve striscia di vittorie", rischia di rimanere una vana speranza. Voci di esonerano si rincorrono. E intanto Ngwenya continua a segnare per Houston. Ma perché l'han ceduto?
Il gol di Ngwenya hanno infatti permesso a Houston di mettere insieme tre vittorie in 8 giorni, piazzandosi a tre punti dalla capolista FC Dallas nonostante una partita in meno e il pessimo inizio di campionato. Il tutto tanto più sorprendente vista l'assenza dei tre top players dei Dynamo: Dwayne De Rosario, Brian Ching e Ricardo Clarck. FC Dallas però sarà a priva a lungo del forte attaccante Kenny Cooper, che si è rotto una gamba a seguito di un tackle assassino di Tyrone Marshall dei Galaxy, e starà fuori per un po'. Perdono invece i Colorado Rapids, che vengono così superati dai Dynamo, anche se Pablo Mastroeni (Rapids) è riuscito a rinviare (ancora per poco) il record di espulsioni in carriera. I Rapids hanno poi perso anche domenica (!) nell'amichevole giocata al Dick's Sporting Goods Park contro la Cina, vittoriosa 2-1 dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo. Cina che termina così la sua tournée americana con una vittoria e due sconfitte (USA e Real Salt Lake). Per chiudere, chi preoccupa seriamente sono i Los Angeles Galaxy, squadra assolutamente priva di gioco e in crisi di risultati, scesa ormai all'ultimo posto in compagnia della senza-vittorie Real Salt Lake.
Si torna in campo giovedì con FC Dallas contro il Real Salt Lake, alla disperata ricerca della prima vittoria in campionato, che poi domenica affronterà L.A. nello scontro fra poveri. Tra sabato e domenica in campo tutte tranne Houston, a riposo. Peccato che siano i giorni dei Quarti di finale di Gold Cup.