Stanotte il match d'esordio in Gold Cup
Lo US national team esordisce in Gold Cup stanotte contro il Guatemala, già affrontato in marzo, con i guatemaltechi chiusi a bunker e in grado di portarsi via un bruttissimo 0-0 (e € 150 dello scrivente per una scommessa) . Stanotte possiamo aspettarci una strategia simile, anche se in panchina ci sarà un CT diverso e il migliore centrocampista del Guatemala, Freddy Thompson, è infortunato.
Ma prima di andare a fondo sul match col Guatemala, andiamo a fare un'analisi dei convocati di Bob Bradley per la Gold Cup.
In porta la sicurezza è offerta dalla combinazione composta da Tim Howard (Everton), prima scelta ufficializzata,anche se ci sarà spazio almeno per un match per il veterano Kasey Keller (Borussia Moenchenglandbach), alla rincorsa della partita numero 100. Terzo portiere il giovane Brad Guzan (Chivas USA) speranza che Bradley stesso ha lanciato lo scorso anno a Los Angeles quando allenava i Goats.
In difesa l'assenza di Steve Cherundolo consentirà a Frank Simek (Sheffield Wednesday) e Jonathan Spector (West Ham) di far vedere quanto valgono con il primo in forma migliore e il second in grado di giocare ovunque ma reduce da una prova terrificante contro la Cina, nell'ultimo match di preparazione giocato il 2 giugno scorso. Ha sollevato critiche la chiamata del "vecchio" Frankie Hejduk (Columbus Crew), che aveva saltato i Mondiali per infortunio, ma uno dei migliori difensori nella MLS di quest'anno. Ma la sua esperienza sarà sicuramente di grande aiuto dietro. Molto interessante la presenza di Michael Parkhurst (New England Revolution). Sicuramente inesperto a certi livelli, e forse un po' piccolino fisicamente, ma uno dei migliori visti in campionato sin'ora. A sinistra Jonathan Bornstein(Chivas USA) potrebbe essere la sorpresa dell'estate, ed è la sua occasione per mostrarsi a livello internazionale. Le sicurezze comunque arrivano tutte dall'estero: Carlos Bocanegra (Fulham), possible capitano, in grado di giocare in mezzo o a sinistra quando c'è da coprire; "Gooch" Onyewu (Newcastle), potente e affidabile, dovrà stare attento al gioco duro. Bradley conta molto sulla sua voglia di riscatto dopo una brutta stagione (e sulla voglia di trovarsi una buona squadra diciamo noi. Chiude le fila Jay DeMerit (Watford), la vera sorpresa dell'anno tra gli americani in giro per il mondo. È alle prime armi in Nazionale, ma un anno in Premier svezzerebbe chiunque.
Si notano le assenze di Jimmy Conrad (Kansas City Wizards), Bobby Boswell (D.C. United), Heath Pearce (Nordsijelland) e del giovane Michael Harrington (Kansas City Wizards), che però non dovrebbero mancare in Copa America, quando non ci saranno gli Yanks Abroad.
Il USA in ritiro (USSoccer.com)
Il centrocampo USA è giovane e scattante, con il versatile DaMarcus Beasley (tornado al PSV Eindhoven) chiamato a prendersi le responsabilità del dopo-Reyna. A lui sulla fascia il compito di scompigliare le difese avversarie. Ovviamente insieme a Clint Dempsey (Fulham), che dopo aver giocato poco in premier League, pur segnando il gol salvezza del suo team, non vede l'ora di rifarsi, anche per impressionare il suo nuovo allenatore in Inghilterra. In mezzo, a parte Pablo Mastroeni (Colorado Rapids) che vedremo solo dalla terza partita dato che sta scontando ancora l'espulsione contro l'Italia ai Mondiali, c'è la freschezza di un Ricardo Clarck (Houston Dynamo) che il prossimo anno diventerà un probabile prodotto da esportazione. Sarà interessante vedere la coppia di giovanotti composta da Michael Bradley (Heerenveen), figlio di papà CT, centrocampista di qualità e quantità in gardo anche di prevalere su Clarck, e Benny Feilhaber (Amburgo), capace sia di recuperare palloni che di andare ad inserirsi per segnare, e che ha molto ben impressionato nelle poche apparizioni in maglia stelle e strisce. A completare il gruppo Steve Ralston (New England Revolution), che sulla fascia pare sicuramente più in forma di Dempsey, e l'outsider Justin Mapp (Chicago Fire), uomo dell'ultimo passaggio. Assenti per infortunio Brian Carroll e Kyle Beckerman, li rivedremo in Venezuela se recupereranno in tempo.
Davanti iniziano le pene di Bradley. La scelta non era molta. Ritiratosi dalla Nazionale Brian McBride (Fulham), reduce dalla sua miglior stagione in premier, spazio all'ariete Brian Ching (Houston Dynamo), uno in grado sia di segnare che di far salire la squadra spalle alla porta, a detta dello stesso Bradley più completo di Taylor Twellman (New England Revolution), assai più informa però e con un miglior vizio del gol. Oltretutto Ching sembra ancora indietro dopo l'infortunio al ginocchio di alcuni mesi fa. Crediamo però che la scelta finale dell'uomo da affiancare a Landon Donovan (Los Angeles Galaxy) non possa che ricadere sul super Eddie Johnson (Kansas City Wizards) in grado di segnare sei gol nelle ultime due giornate di MLS e in forma strepitosa. Donovan infine: gli USA attendono la sua esplosione in Nazionale. Aspettando Godot, verrebbe da dire.
Immaginando l'11 per stanotte:
——————Howard——————–
————-Onyewu—Bocanegra———
Simek—————————- Bornstein
Dempsey——– Feilhaber———Bradley
Beasley—————————-Donovan
—————–Johnson——————–
Un 4-3-3 quindi con i ragazzotti Feilhaber e Bradley a coprire e rilanciare le volate di Dempsey, Beasley e Donovan. In questo caso bornstein però sarebbe a rischio, con possibili Spector o Bocanegra stesso a sinistra, per coprie di più, anche se contro il Guatemala servirebbe a poco. La parte più difficile per gli americani sarà comunque sfondare il bunker guatemalteco. Un gol subito aiuterebbe, il rischio è impantanarsi e rendersi la vita difficile nel gruppo. Vediamo se Johnson continuerà ad andare avanti a triplette.