George Herman Ruth, the Babe!
Dopo il secondo trionfo della propria storia, i Red Sox non riuscirono a confermarsi ai vertici della American League, chiudendo il 1913 al quarto posto e il 1914 (anno in cui il titolo mondiale fu conquistato dai Boston Braves dello shortstop Rabbit Maranville) al secondo; tuttavia, in quelle stagione, la dirigenza fu molto attiva sul mercato, assicurandosi una serie di fuoriclasse che le permisero di dominare il resto della decade: il pitching staff, in particolare, diventò un gruppo eccezionale, grazie all'innesto di Ernie Shore, Dutch Leonard (che nel 1914 stabilì un record per il XX secolo con una media di 0.96), Carl Mays, ma soprattutto George Herman Ruth, the Babe.
La prima squadra che visionò il talentuoso pitcher dei Baltimore Orioles (International League) furono gli Athletics, ma il manager Connie Mack non ne rimase molto impressionato, decidendo di scartarlo; successivamente, Ruth pareva destinato ai New York Giants, ma purtroppo John McGraw
fu sorpreso dai Red Sox, che grazie ad un'invitante offerta agli Orioles, soffiarono il fuoriclasse alla compagine della Grande Mela.
Fin dai primissimi allenamenti a Boston, si poté intuire che Ruth era un giocatore senza eguali: conscio del proprio talento, Babe non si faceva intimorire dalla presenza dei veterani, prendendo subito il centro delle attenzioni, a differenza dei rookie, che generalmente stanno in disparte, aspettando pazientemente il proprio turno; in breve tempo, Ruth conquistò i tifosi di Boston, che furono catturati dagli atteggiamenti del loro beniamino.
Boston conquistò il pennant della American League sia nel 1915, sia nel 1916, per poi aggiudicarsi le World Series, sconfiggendo prima i Philadelphia Phillies e poi i Brooklyn Robins (altro nome con cui erano noti i Dodgers in quella decade); nella sfida contro Philadelphia, l'eroe fu Harry Hooper, che nella decisiva gara 5, batté due fuoricampo, tra cui uno fondamentale nell'ottavo inning; dodici mesi dopo, invece, fu Ruth a prendere gli onori della ribalta, grazie ad un incredibile complete game da 14 inning in gara 2.
Tuttavia, il 1916 fu un anno splendido per tutti i lanciatori dei Red Sox, che si dimostrarono assolutamente intoccabili per gli attacchi avversari: in totale, Leonard, Mays, Ruth e Shore conquistarono 75 vittorie, anche se Ruth fu senza dubbio il più dominante (23-12, ERA di 1.75).
I Red Sox avevano impresso il loro dominio sulle majors, tuttavia avevano dovuto rinunciare a Tris Speaker, colui che per lungo tempo ne era stato il migliore giocatore: l'addio a The Grey Eagle fu causato da problemi contrattuali, seguiti dalla nascita della Federal League, l'organizzazione che, offrendo salari più elevati, voleva combattere la National e la American League; per evitare che Speaker si trasferisse nella nuova lega, la dirigenza di Boston gli aumentò l'ingaggio, per poi abbassarglielo quando la Federal League fallì. Speaker non accettò la diminuzione dello stipendio e al termine di un duro scontro, fu ceduto ai Cleveland Indians, dove vinse il titolo dei battitori (con .386 di media), interrompendo il dominio di Ty Cobb.
Speaker chiuse la propria carriera nel 1928, dopo aver disputato 22 stagioni nelle majors: i suoi 792 doppi lo pongono in prima posizione nella speciale classifica all-time, mentre la media di .345 è la settima di tutti i tempi.
Nel 1917 si verificò un evento che avrebbe significativamente segnato la storia dei Boston Red Sox: il proprietario Joe Lannin si rese conto che dirigere una franchigia delle majors era un compito estremamente faticoso, di conseguenza decise di vendere i Red Sox ad uno dei principali produttori di Broadway, Harry Frazee.
Nel primo campionato con la nuova dirigenza, Ruth disputò un'altra ottima stagione (24-13, ERA 2.02), così come Mays (22-9, ERA 1.74), tuttavia fu Ernie Shore a guadagnare le luci della ribalta, quando il 23 giugno contro Washington disputò una partita memorabile: Babe Ruth era stato designato come lanciatore partente, ma dopo aver concesso al primo battitore avversario una base su ball, fu espulso per eccessive proteste; Shore salì sul monte di lancio e, dopo che il corridore dei Senators fu colto rubando, eliminò 26 battitori consecutivi. A quella partita fu inizialmente assegnato lo status di Perfect Game, sebbene qualche anno più tardi questa decisione fosse cambiata: attualmente, la performance di Shore non è inserita tra le partite perfette, tuttavia è stata premiata con una menzione speciale.
Eppure, nonostante gli ottimi lanciatori, i Red Sox furono beffati dai Chicago White Sox, che conquistarono il pennant della American League, per poi vincere anche le World Series.
Nel 1918, Ruth iniziò il cambiamento di ruolo che lo avrebbe portato da lanciatore ad esterno: il Bambino era dotato di un'incredibile abilità con la mazza, ma, essendo un pitcher, poteva essere impiegato soltanto ogni quattro partite; con il passaggio nell'outfield (proposto da Harry Hooper), Ruth fu in grado di sfruttare tutto il proprio talento in battuta, anche se difensivamente non avrebbe mai raggiunto livelli di eccellenza (pur non sfigurando mai).
In quella stagione, i Red Sox ripresero la vetta dell'American League, battendo in volata i Cleveland Indians: Carl Mays fu il miglior lanciatore con 21 vittorie, seguito da Sam Jones con 16 e Joe Bush con 15; Ruth ne collezionò appena 13, tuttavia completò una media di .300, con 11 HR (primo nella speciale classifica della American League, a pari merito con Tilly Walker dei Philadelphia Athletics) e 66 RBI.
Boston raggiunse per la quinta volta le World Series, dove ad attenderla c'erano i Chicago Cubs: la serie fu estremamente combattuta, ma i Red Sox seppero prevalere, chiudendo la serie in sei partite; il quinto titolo mondiale dimostrò che le Calze Rosse erano indubbiamente la migliore squadra dell'intera nazione: nessun'altra formazione, infatti, aveva collezionato così tanti trionfi nei primi vent'anni del secolo scorso.
Purtroppo nel 1919, Frazee iniziò lo smantellamento della grande squadra, vendendo due ottimi lanciatori quali Leonard e Shore; sebbene i Red Sox scivolassero al sesto posto (piazzamento parzialmente mitigato dai 29 HR di Ruth), completando il primo bilancio sotto il 50% dal 1908, i tifosi rimasero attaccati ai propri beniamini, accorrendo in massa a Fenway Park: nessuno poteva certo immaginare cosa avrebbe riservato loro il futuro.
Invece, il 9 gennaio 1920, il proprietario dei New York Yankees, Jake Ruppert preparò un annuncio, che scioccò l'intera nazione:
“Gentlemen, we have just bought Babe Ruth from Harry Frazee of the Boston Red Sox!”
Frazee era estremamente preoccupato dalla sua attività a Broadway e, necessitando di elevate somme di denaro per pagare i creditori, decise di cedere Ruth agli Yankees per 125.000 dollari; the Crime of the Century, tuttavia, non era finito, infatti Frazee smantellò la propria squadra, liberandosi complessivamente di undici giocatori.
Quell'evento segnò completamente la storia del Baseball: gli Yankees iniziarono il loro dominio sulle majors, mentre i Red Sox collezionarono una lunga serie di delusioni; la Maledizione di Ruth colpì inesorabilmente la franchigia di Boston, che avrebbe dovuto attendere ottantasei lunghissimi anni prima di tornare al titolo mondiale!