Houston si prende la Challenge

Dominic Kinnear, per lui è la terza Challenge Cup vinta

Si sente un po' a casa a Charleston (SC) Dominic Kinnear, lo scozzese coach degli Houston Dynamo, anche perché la Carolina Challenge Cup è un torneo che gli porta fortuna.

Sabato notte infatti, gli Hosuton Dynamo hanno vinto per la terza volta consecutiva (se includiamo anche l'edizione vinta dai San Jose Earthquakes poi trasferitisi a Houston) la Carolina Challenge Cup grazie ad una vittoria in rimonta per 2-1 sui New York Red Bulls, permettendo a Kinnear di potersi bere in pace una bella coppa di birra Boddingtons. Beh, in realtà  era ben più di una coppa, visto che la tradizione di questo torneo, giunto ormai al quarto anno divita ma già  affermatosi come il più importante tra quelli precampionato, vuole che il vincitore veda riempito di birra il trofeo al centro del campo per poi berselo nel pub dello stadio.

Quest'anno la Carolina Challenge Cup ha visto la parteciapzione, insieme a Houston, dei New York Red Bulls di Bruce Arena, presenti anche l'anno scorso con Mo Johnston in panchina, che invece stavolta era su quella del Toronto FC, e ovviamente i Charleston Battery padroni di casa.

Nel cammino verso la giornata finale, la CCC aveva fatto dato risultati a volte sorprendenti, come la prima vittoria di Toronto, arrivata contro NY dopo la sconfitta contro i Dynamo assai più avanti fisicamente. Toronto che, se Houston non avesse battuto NY nel match finale, si sarebbe aggiudicata la coppa. Ma sfortunatamente per i canadesi, Houston ha onorato il suo ruolo di campione in carica della MLS regolando i Red Bulls con i gol di Brian Ching, rientrato dopo il brutto match della Nazionale USA contro il Guatemala, e Alejandro Moreno, prossimo al rientro nella Nazionale venezuelana.

É vero, è un torneo precampionato - ha detto Kinnear - ma lo abbiamo preso seriamente". E non sono stati gli unici. Spesso in questo periodo gli allenatori danno spazio ad innumerevoli cambi, sia per dar spazio alle riserve che per evitare infortuni, ma a Charleston, tolti i chiamati nelle varie nazionali e gli infortunati, le squadre si sono presentate in campo sempre con la formazione migliore, non facendo mancare neanche l'agonismo (vedi i 5 ammoniti e un espulso del match tra Houston e New York). "Le squadre della MLS vengono qui ogni anno e giocano al meglio - ha dichiarato il presidente dei Charleston Battery Nigel Cooper - e questo dice molto dell'importanza acquisita da questo torneo. Quest'anno abbiamo ricevuto richieste da parte di tutti i team della lega per essere presenti qui".

Anche perché, come detto, la CCC porta bene. In ognuna delle quattro annate in cui si è svolto il torneo, la vincitrice si è poi aggiudicata o il Supporters' Shield (squadra top della regular season) o la MLS Cup. Nel 2004 infatti vinsero i Columbus Crew, che poi arrivarono al Supporters' Shield. I San Jose Earthquakes vinsero la CCC e il Supporters' Shield nel 2005 per poi traserirsi a Houston nel 2006. Dynamo che hanno vinto perima il torneo del Lowcountry e poi la MLS Cup.

Anche i fans hanno risposto bene. Come sempre del resto, sin dal 2004 quando la CCC registrò il debutto professionistico di Freddy Adu, che andò anche a segno, con i D.C. United. Ma quest'anno Adu non c'era, impegnato col suo nuovo team, il Real Salt Lake. Ma c'erano altri nomi in grado di attirare l'attenzione, come ha ricordato Cooper: "Claudio Reyna, Bruce Arena, Brian Ching, Dwayne De Rosario. Avevamo alcuni dei nomi più noti del soccer USA qui, e la gente ha risposto bene venendo a vedere le partite". Tra gli spettatori c'era anche un nativo di Charleston, il centrocampista del Reading e della Nazionale USA Bobby Convey, fermo per infortunio fino a fine stagione.

In campo si sono viste cose interessanti. I Dynamo si sono dimostrati i più forti, anche perché a preparazione più avanzata dati gli impegni in Champions' Cup, candidandosi comunque a ripetere la splendida stagione 2006. Bruce Arena dovrà  invece lavorare ancora molto per portare i Red Bulls ai massimi livelli. Sicuramente le cose miglioreranno con l'integrazione di Claudio Reyna, il migliore dei suoi nel team, mentre sarà  curioso vedere cosa l'ex CT della Nazionale riuscirà  a tirare fuori da un Clint Mathis che sembra un lontano parente di quello che furoreggiava nel 2002. Mathis, preso venerdì dai Rapids e fatto esordire subito da Arena nella partita contro i Dynamo, tanto per dargli un assaggio con la nuova maglia. Il Toronto FC, all'esordio, si è comportato inaspettatamente bene, facendo vedere ottime cose e grande grinta. Il migliore del team canadese è stato sicuramente Alecko Eskandarian, capocannoniere del torneo insieme a
Edson Buddle , anche lui Toronto FC, e a Ryan Cochrane di Houston.

L'appuntamento a questo punto è per sabato con il via alla MLS 2007.

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