Finalmente la maglia della Nazionale per il difensore del Watford Jay DeMerit
Stavolta Bob Bradley li ha chiamati tutti. In campo, per l'unico vero (doppio) test prima dei tornei estivi Gold Cup e Copa America, il CT ad interim Bradley ha infatti convocato 24 giocatori, inclusi ben 13 americani che militano nei vari campionati europei per le due amichevoli che gli USA giocheranno domenica 25 marzo, contro l'Ecuador a Tampa (FL), e mercoledì 28 marzo, contro il Guatemala a Frisco (TX).
Il doppio confronto amichevole contro il buon team ecuadoriano e contro gli scarsi guatemaltechi, prossimi avversari in Gold Cup ma stracciati lo scorso anno 4-0 da un team composto da soli giocatori della MLS, lascia alquanto perplessi. Ancora una volta, come avvenuto prima dei Mondiali, la Federazione USA sembra avviata a compiere l'errore di non consentire alla Nazionale di prepararsi al meglio con amichevoli di livello. Il risultato lo si è visto nel brutto impatto del primo match mondiale contro la Repubblica Ceca, ma si può ricordare la stessa cosa nel 1990. Comunque, nonostante la non eccessiva forza degli avversari, Bradley ha colto l'occasione delle due date previste dal calendario FIFA per convocare tutti i migliori, inclusi i veterani dei Mondiali quali Steve Cherundolo, Oguchi Onyewu, DaMarcus Beasley, Kasey Keller, alla loro prima prova agli ordini del CT che ha sostituito Bruce Arena dopo i Mondiali. Ma molti, anche tra quelli in arrivo dall'Europa, saranno quelli a misurarsi per la prima volta con la maglia della Nazionale. Bradley ha quindi i suoi giocatori a disposizione per 10 giorni, in cui cercherà di fare tutte le valutazioni possibili, ma anche di familiarizzare con i ragazzi (anche se Keller ha 37 anni!) della Nazionale, che dopo il match di mercoledì torneranno immediatamente ai rispettivi club.
Un tempo quindi appena necessario a riaggiustare il fisico dal jet lag, e certo le possibilità di effettuare allenamenti reali, provare schemi, saranno ben poche. In realtà Bradley avrebbe potuto convocare gli "europei" già per la recente amichevole contro il Messico, ma sarebbe stato ingiusto, e poco utile, farli volare così a lungo solo per un match. È chiaro che tra i convocati arrivati da lontano le situazioni sono ben diverse. Alcune facce sono assolutamente nuove nel panorama della Nazionale statunitense, come Jay Demerit del Watford, Frank Simek dello Sheffield Wednesday o Benny Feilhaber dell'Amburgo SV. Almeno DeMerit in realtà Bradley ha avuto la possibilità di vederlo spesso in TV, visto che gioca in Premier League e lo aveva già conosciuto ai tempi in cui Jay giocava con le riserve di Chicago. Ma seguire Simek, che gioca in First Division (la serie B inglese) e Feilhaber (più spesso con la Primavera che con la prima squadra), non è stato certo facile, anche se le relazioni arrivate sul suo tavolo sono state molto buone, altrimenti ovviamente i due non sarebbero in ritiro a Bradenton (FL).
Gli allenamenti e le partite di questi giorni saranno fondamentali per capire chi saranno i chiamati per i due tornei estivi, per i quali dobbiamo aspettarci due gruppi abbastanza differenti, anche se inevitabilmente alcuni dovranno accollarsi la fatica di entrambi, con Bradley che cercherà di lasciare a casa i club della MLS durante un'estate piena di impegni (MLS, SuperLiga, Open Cup, ecc.). Al momento però non è assolutamente chiaro chi farà cosa, ma una delle considerazioni che Bradley sta facendo è l'assai probabile forte ostilità dell'ambiente che gli USA troveranno in Copa America, che si giocherà nel Venezuela guidato dal presidente Hugo Chavez, grande nemico di George W. Bush.
Andando ad analizzare i 24 fortunatamente in alcuni ruoli Bradley ha solo problemi di scelta, come in difesa, mentr eben maggiori sono le problematiche per l'attacco, dove dopo il ritiro dalla Nazionale di Brian McBride, che sta avendo l'anno migliore della sua carriera con il Fulham in Premier League, non si è ancora riusciti ad intravederne l'erede.
In porta, ancora una volta, la sfida è tra Kasey Keller e Tim Howard. Con Arena la scelta era fissa su Keller, ma Bradley sembra vedere Howard, che si sta comportando molto bene tra i pali della porta dell'Everton, come pronto ad assumersi la responsabilità di titolare. Ma certo Keller, anche lui molto bravo quest'anno nonostante la pessima stagione del Borussia Mà¶nchenglandbach avviato alla retrocessione dalla Bundesliga, è ancora in grado di essere il numero uno. Certamente Bradley cercherà di mantenere una situazione competitiva anche per mantenere i due motivati. Ma il fatto che Keller, ha differenza ad esempio di Reyna e McBride, non si sia voluto ritirare nonostante l'età , dà l'idea che sarà proprio lui a difendere la porta degli USA in almeno uno dei due tornei, probabilmente in Copa America, dove dovrebbe scendere in campo un gruppo con maggior esperienza. In Gold Cup dovrebbe quindi toccare ad Howard, con alle spalle uno tra Marcus Hahnemann, una sicurezza anche quest'anno col Reading, o Joe Cannon. Per quanto riguarda invece Brad Guzan, solo al suo secondo anno da professionista, Bradley lo conosce bene per averlo avuto lo scorso anno nei Chivas USA, e lo ha probabilmente chiamato per ricoprire il ruolo di terzo da far crescere accanto ai veterani Keller e Howard. Joe Cannon e Matt Reis, viste anche personalità ed esperienza, sembrano meno adatti al ruolo di terzo. È una scommessa per Bradley, che vede in Guzan un grande potenziale.
Difensori: Wade Barret (Hoston Dynamo), Carlos Bocanegra (Fulham FC), Steve Cherundolo (Hannover '96), Jimmy Conrad (Kansas City Wizards), Jay DeMerit (Watford FC), Oguchi Onyewu (Newcastle United), Heath Pearce (FC Nordsjà¦lland), Frank Simek (Sheffield Wednesday), Jonathan Spector (West Ham United)
Lo scarsa presenza di difensori di livello nella MLS si può chiaramente evincere dalla lista dei convocati, tra I quail il solo Jimmy Conrad arriva dal campionato Americano. Qui la novità è sicuramente in quelli alla prima esperienza.
A destra Steve Cherundolo è certamente la prima scelta, e continuerà ad esserlo a lungo. Alle sue spalle Jonathan Spector, quest'anno purtroppo coinvolto nel bruttissimo campionato del West Ham in Premier, molto utile a Bradley anche perché utilizzabile in più posizioni. C'è poi Frank Simek, che sta giocando bene con lo Sheffield Wednesday e sicuramente avrà la sua chance, magari proprio in sostituzione di Spector in uno dei due match. E po, dal punto di vista difensivo, è certamente superiore a Chris Albright (L.A. Galaxy), ex attaccante infatti, è almeno finché Marvell Wynne non sarà considerate pronto a certi livelli, Simek sarà sicuramente un'ottima opzione.
In mezzo la coppia titolare dovrebbe essere quella formata da "Gooch" Onyewu, in continuo miglioramento da quando è al Newcastle, e Conrad, l'eroe del match col Messico. Alle loro spalle, pronto ad entrare sin dal match con l'Ecuador se sarà al top, Jay DeMerit, pronto a 27 anni a mostrare il suo valore anche in Nazionale, magari anche da titolare, al posto di Onyewu, nel match col Guatemala.
Pe il ruolo di terzino sinistro molte sono le spinte dei fans americani per vedere in campo Heath Pearce, che però non sembra ssolutamente in grado di spodestare un Carlos Bocanegra mai così in forma come quest'anno. Pearce rischia di trovarsi davanti anche l'intercambiabile Spector. Certo Bocanegra sarebbe valido anche in mezzo, dove sarebbe anche meglio di Conrad, ma con I tre di cui sopra, sembra probabile debba sobbarcarsi la fascia. Scelta obbligata forse per Bradley, che probabilmente a sinistra, se non fosse stato infortunato al ginocchi, avrebbe schierato Jonathan Bornstein.
Visti gli infortuni del centrocampista difensivo Ricardo Clark e dell'attaccante Chris Rolfe, Bradley ha poi deciso di chiamare all'ultimo momento dagli Houston Dynamo il difensore Wade Barrett e il centrocampista Brian Mullan. La scelta di Barrett, lascia un po' perplessi, vista le possibili alternative di gente come Jose Burciaga, Todd Dunivant, Dasan Robinson e Marvell Wynne. Ma probabilmente è stato preso in considerazione lo stato di forma, certamente migliore per Barrett rispetto agli altri visto il suo impegno con i Dynamo in CONCACAF Champions' Cup.
Centrocampisti: DaMarcus Beasley (Manchester City), Kyle Beckerman (Colorado Rapids), Michael Bradley (SC Heerenveen), Brian Carroll (D.C. United), Clint Dempsey (Fulham FC), Benny Feilhaber (Hamburger SV), Justin Mapp (Chicago Fire), Brian Mullan (Houston Dynamo)
L'infortunio di Ricardo Clark, subito in Champions' Cup, e la rinuncia per questo giro da parte di Pablo Mastroeni,mette sul tavolo di Bradley una serie di opzioni differenti e anche interessanti, come il possible utilizzo di Benny Feilhaber, che avrà la possibilità di dimostrae la sua maturazione dopo il trasferimento in Germania.
Sulla destra Clint Dempsey, che si sta ancora ambientando al Fulham pur avendo già dato buona prova di sé anche partendo spesso dalla panchina, dovrebbe essere lo starter in entrambi i match. Brian Mullan, che come detto ha sostituito Chris Rolfe nel gruppo, dovrebbe scendere in campo per alcuni minuti, giusto per ricompensarlo pdella chiamata, visto che non sembra assolutamente un prospect per i prossimi mondiali. Altro possibile candidato alla fascia come riserva è il versatile Justin Mapp dei Fire.
In mezzo l'infortunio di Ricardo Clark è un problema sia per Bradley come anche per il coach deiu Dynamo Dominic Kinnear, visto l'impegno prossimo nel ritorno di semifinale di Champions' Cup. Negli ultimo match Clark aveva infatti dimostrato di essere in grado di reggere a certi livelli, e sarebbe stato interessante vederlo girare insieme ai giovanotti Bradley e Feilhaber. Senza Clark Bradley sarà costretto a far giocare suo figlio e Feilhaber almeno un match insieme, data anche l'assenza del veterano Mastroeni. Giocherà almeno uno dei due match Brian Carroll, che però è uno non molto in grado di sapersi proporre in avanti, mentre Bradley jr, che quest'anno nell'Heerenveen ha nostrato notevoli progressi e per il quale sembra giunto il momento del grande salto. Dovrebbe vedere il campo anche il centrale Kyle Beckerman, che ha esordito contro la Danimarca. Possibile anche uno spazio per Justin Mapp, ma credo che Bradley coglierà l'occasione per vedere il più possibile all'opera i due ragazzi.
Sulla fascia sinistra DaMarcus Beasley, che sta pian piano tornando ai suoi livelli con il Manchester City, anche se ultimamente ha giocato poco, reclama il posto da titolare, vista anche l'assenza di Bobby Convey infortunato. Mapp, che ha fatto vedere buone qualità in quell ruolo contro la Danimarca a gennaio, potrebbe però giocare contro il Guatemala.
Esperimenti quindi per Bradley, che spera in prospettiva che il duo Bradley jr – Feilhaber possa nel tempo arrivare a far superare il ritiro di Capitan America, Claudio Reyna.
Attaccanti: Brian Ching (Houston Dynamo), Kenny Cooper (FC Dallas), Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), Eddie Johnson (Kansas City Wizards), Taylor Twellman (New England Revolution)
Partiamo da Landon Donovan, reduce da una più che buona performance nella vittoria contro il Messico. Per lui, ovviamente, posto assicurato, anche se forse Bradley gli eviterà il Guatemala. Rientra finalmente dopo i Mondiali l'hawaiano Brian Ching, a lungo sofferente per i postumi dell'infortunio al ginocchio dello scorso anno dal quale non aveva mai veramente recuperato per andare ai Mondiali, che ha dato fin'ora una grossa mano nella corsa dei Dynamo verso la finale di Champions' Cup. Il posto al centro dell'attacco dovrebbe essere suo, visto anche il suo stato di forma più avanzato rispetto a quello di Taylor Twellman. Twellman che continua a convincere poco gli opinionisti americani come possibile sostituto di McBride a livello internazionale, dove il centravanti dei New England Revolution ha spesso stentato. Gli altri due sono Kenny Cooper, candidato ad essere l'unico dei cinque a non vedere un posto da titolare nei due match visto che Twellman dovrebbe esserci e non sembra adattarsi con Cooper, e Eddie Johnson, che ha mostrato qualche progresso contro il Messico nel suo percorso verso un ritorno a quanto mostrato fino a due anni fa. A meno che Bradley non decida di provare un 4-3-3 con Bradley jr centrale e Donovan avanzato ma dietro a due punte forti fisicamente. Ma il ragazzo della California del sud non ama giocare a centrocampo, come ha ripetuto più volte, non amando avere responsabilità difensive. In generale comunque, con un Ching internazionalmente assai inesperto, e un Twellman un po' Godot, le incertezze maggiori di questa Nazionale riposano proprio sull'attacco.
Considerazioni sulla rosa a disposizione di Bradley a parte, va detto che a partire dagli scorsi Mondiali sulla Nazionale USA si è riversata una pressione sui risultati senza precedenti, e certo l'avvicinarsi di due tornei importanti come Gold Cup, nel quale gli USA difenderanno il titolo, e in Copa America, dove certo gli americani non potranno permettersi figuracce di fronte a Brasile, Argentina e al pubblico venezuelano. Un altro problema che affligge la Nazionale stelle e strisce, sin dai tempi di Arena, è la mancanza di bel gioco, da sempre più fisico che tecnico. Speriamo che Bradley o chi eventualmente lo sostituirà in giugno, possa dare spazio più alla tecnica che alla corsa, visto anche che piedi buoni non mancano né nella MLS (Donovan e Mapp) che in Europa (Dempsey, Bradley jr e Feilhaber, anche s ancora acerbi gli ultimi due). Ma è più una questione di atteggiamento.
Il relazione agli avversari di domenica e mercoledì, le differenze sono notevoli. L'Ecuador è reduce da due Mondiali consecutivi, venendo eliminati in Germania agli ottavi dall'Inghilterra solo per 1-0. L'Ecuador ha convocato 11 reduci di Germania 2006, inclusi Carlos Tenorio e il centrocampista del PSV Eindhoven Edison Mendez, autore del gol vittoria del PSV contro l'Arsenal lo scorso 20 febbraio che ha permesso agli olandesi di andare ai quarti di Champions' League. Il test quindi non è male come preparazione. Mentre invece sembra abbastanza inutile, ai fini della crescita della Nazionale USA, il match col Guatemala, squadra che si conosce a memoria e che gli americani si ritroveranno nel girone di Gold Cup. Guidata dal CT Hernan Dario Gomez, la punta di diamante rimane il solito Carlos Ruiz, El Pescadito, cannoniere di FC Dallas. Ma niente più.