Frankie Hejduk, nazionale USA e leader e anima dei Columbus Crew
Ciò di cui i Columbus Crew avranno davvero bisogno quest'anno sarà la" salute! Il grosso dei problemi del 2006 del team dell'Ohio sono infatti stati legati ai numerosi infortuni subiti dai cardini della squadra, a cominciare da Danny Szetela e Frankie Hejduk, che hanno essenzialmente perso l'intera stagione. Ned Grabavoy non ha in pratica mai avuto occasione di mostrare le sue capacità . Jason Garey ha saltato la prima aprte della stagione. Molti titolari, quali Jacob Thomas, Marcos Gonzalez, Jose Retiz e Rusty Pierce sono stati perseguitati dagli infortuni tutto l'anno. Per infine arrivare al grave infortunio al ginocchio del portiere titolare, Jon Busch, che ha potuto giocare solo 8 partite prima di finire fuori per il resto della stagione, per giunta per il second anno consecutive. E il suo vice? Jonny Walker, anche lui fuori tutto il 2006 per un problema alla schiena. Al terzo portiere, Andy Gruenebaum, al debutto il 20 maggio 2006 contro i D.C. United, entrato al posto di Busch, sono bastati 5 minuti per infortunarsi e rimanere fuori fino alla penultima partita della stagione. Ultima notizia triste dell'anno, la morte del padre fondatore, Lamar Hunt, in memoria del quale domenica 11 marzo i Crew affronteranno FC Dallas, l'altra squadra di Hunt, nella prima edizione della "Lamar Hunt Pioneer Cup".
Ecco così che guardando al 2006 si comprende la motivazione della pessima stagione dei Crew e della mancata qualificazione ai playoff. Ma almeno l'Head coach Sigi Schmid, ec coach deli Galaxy e della Nazionale Under 20, in carica dall'ottobre 2005, e l'assistant Robert Warzycha (ex nazionale polacco e centravanti, tra gli altri, di Everton e Columbus) si avviano alla stagione 2007 con un certo ottimismo, consci di come sia alquanto improbabile una dose di sfortuna peggiore di quella dell'anno scorso.
Questo non significa certo che Columbus possa aspirare alla MLS Cup 2007, ma sicuramente con il roster al complete potrà essere in grado di trovare il suo spazio anche nei playoff. Per ora le premesse non sono malvagie, pur considerate quell che possono valere le amichevoli precampionato, con vittorie su FC Dallas, 4-1 (tripletta di Kei Kamara e gol di Eddie Gaven) e Real Salt Lake per 2-1, e con in generale uno score di 3-1-1 nella preseason.
Per quel che riguarda la rosa 2007 spicca subito all'occhio l'ingaggio, dopo una lotteria, del 19enne Robbie Rogers, ex Terrapin, di ritorno in America dopo una stagione con gli olandesi del Heerenveen, dove tra luci ed ombre non è riuscito a conquistarsi uno spazio fisso, a differenza del connazionale Michael Bradley.
Andando ad analizzare il gruppo titolare, risalta in difesa il taglio del portiere Jon Busch, passato al Toronto FC nel Waiver Draft. Busch, 30 anni, ai Crew dal 2002, è stato tagliato dalla rosa dopo le due stagioni passate praticamente sempre in infermeria. In porta i due di quest'anno saranno Bill Gaudette e Will Hesme, con Gaudette candidate numero uno. Per quanto riguarda la linea di difesa, quest'anno appare decisamente solida. Fuori Kotschau, scelto da Toronto FC nell'expansion draft e poi tagliato, rientrerà il nazionale USA Frankie Hejduk, che a causa di un infortunio in ritiro ha dovuto saltare i Mondiali e buona parte della stagione. Hejduk, che in passato ha giocato anche in Germania, partirà sicuramente titolare. Accanto a lui Marcos Gonzales, ed Ezra Hendrikson, buono per più ruoli, e Chad Marshall, forniscono una buona leadership e il giusto tasso d'esperienza per consentire al giovane Nazionale USA Under 20 Tim Ward di inserirsi nel modo migliore possibile. Sigi punta molto su Ward, e spera di poterlo presto impiegare da titolare, magari sulla sinistra, nel caso non dovesse arrivare un buon terzino sinistro, e specie se Ward continuerà a far vedere le buone qualità messe in mostra con l'Under 23 olimpica di Bob Bradley. Un altro che ha ottime possibilità di essere nell'undici titolare è Rusty Pearce, sempre che riesca a mantenersi sano.
A centrocampo i fari sono puntati su due ragazzi: Eddie Gaven e Danny Szetela. Gaven ha solo 20 anni, e ha già fatto intravedere delle buone qualità nelle due stagioni passate a Columbus. Sta crescendo. Ha però bisogno di sostegno in fase offensivo, e l'arrivo del costaricano Herron sarà sicuramente utile, e migliorare in concentrazione ed effettività . Per Szetela, 20 anni a giugno, tre stagioni MLS e un Mondiale Under 20 alle spalle, si aspetta la consacrazione, che tutti sperano possa arrivare quest'anno proprio al Mondiale Under 20 che si giocherà in Canada. Centrocampista potente ma anche dalla buona visione di gioco, davanti alla difesa avrà vicino il neozelandese Duncan Oughton, ai Crew dal 2001, che ha da poco ricevuto la green card e che quindi non conta più come Senior International per la MLS, aprendo le porte ad un possibile arrivo dall'estero. Sulla fascia sinistra il 23enne brasiliano Ricardo Virtuoso, giocatore tecnico e dal buon cross. Alle loro spalle il 30enne ex Eintracht Braunschweig e VfB Là¼beck Jacob Thomas, Ned Grabavoy e Danny O'Rourke, che vanno a completare un centrocampo di buon livello.
Una domanda che Scmhmid dovrebbe porsi è: "chi segna?". È l'attacco, almeno sembra fino ad oggi, il punto debole di Columbus. Non proprio male, almeno in termini di esperienza per la squadra, l'acquisto del nazionale del Costarica Andy Herron, arrivato dai Chicago Fire, anche se è uno che non vede tantissimo la porta (media di un gol ogni tre partite). Con lui, in concorrenza per la maglia di primo attaccante, c'è il giovane Jason Garey e il nazionale dello Zimbabwe Joseph Ngwenya, anche lui con la green card in tasca. Si è poi fatto notare in preseason Kei Kamara. Ma l'addizione boom per l'attacco, come scritto, è sicuramente quella di Robbie Rogers, All America nel 2005 con Maryland, titolare fisso dell'Under 20, con la quale andrà al Mondiale, Rogers sembra in grado di dare quel qualcosa in più alla spinta offensiva dei Crew, specie nel raccordo centrocampo/attacco. La MLS lo ha ingaggiato con un contratto da Developmental Player, forse anche per "punirlo" per non essere passato dal draft ed essere andato direttamente in Europa. Ma se tutto andrà bene,presto i dirigenti dovranno sborsare per tenere il giovane talento di Orange County negli USA. Da scoprire l'ex attaccante di UC Irvine, Brad Evans, 15° scelta assoluta al draft, voluto da Schmid che lo aveva avuto nell'Under 20 nel 2005.
Dal punto di vista del modulo, immaginiamo che Schmid possa metter in campo un 4-3-3 con gaudette in porta, difesa, da destra con Hejduk, Hendrikson, Gonzales e Ward. A centrocampo, Oughton, Szetela e Gaven a dettare il gioco. In avanti il trio composto da Herron, Garey e Rogers.
È chiaro che manca quel giocatore top che molti speravano arrivasse. Schmid aveva puntato tutto sul ritorno a casa di Brian McBride, che sta però avendo una splendida stagione col Fulham, spingendo così i londinesi a rinnovargli il contratto. Con lui e Rogers in campo Columbus si sarebbe posta sicuramente come un avversario problematico per tutti. Così è una squadra la cui massima aspirazione possono essere i playoff. Ma visto il salary cap ben al di sotto dei limiti, non è escluso l'arrivo di un nome di livello durante il mercato estivo. Sarebbe fondamentale, e Schmid infatti ci spera.