Chris Petersen, allenatore dei Boise State Broncos, presentato come sul sito della squadra
I tifosi di Boise State sono in constante aumento fra i lettori di Playit.
Ecco quindi che il vostro magazine ha deciso di farvi un regalo andando ad intervistare, per la puntata odierna della nostra serie, proprio il coach dei Broncos, Chris Petersen.
Petersen ha iniziato ad allenare nel 1987 ad UC-Davis; nel 1992 è diventato
quarterbacks coach a Pittsburgh. Nel 1993 passa ad allenare i quarterbacks a Portland State e, nel 1995, diventa receivers coach presso la University of Oregon. Nel 2001 è offensive coordinator a Boise State, dove viene nominato head coach nel dicembre 2005, al posto di Dan Hawkins andato a Colorado.
Siamo quindi contenti di questa intervista, sperando di farvi cosa gradita.
Prima di tutto i doverosi ringraziamenti a Max Corbet, Assistant AD/Media Relations Boise State University, per questa opportunità !
Boise State ha sempre voluto quell'attenzione nazionale che arriva quando si è un programma Top ed ora ha quella attenzione. Cosa pensa del fatto di essere stato fuori dalla corsa al national championship?
*L'attenzione nazionale è stata grande per il team e per l'università . Non abbiamo avuto problemi per il fatto di non aver giocato nel national championship game. Ci siamo sentiti molto fortunati ad essere stati invitati al Tostitos Fiesta Bowl. L'opportunità di giocare in una partita dei Bowl Championship Series era un nostro obiettivo e noi siamo stati molto felici di aver centrato questo obiettivo.*
Coach, tu ed il tuo staff avete provato nel Fiesta Bowl di essere fra gli staff più creativi del gioco. Possiamo avere la sua opinione circa il gioco finale del Fiesta Bowl?
*La cosa divertente intorno a quel gioco è che fra i 3 giochi che noi abbiamo effettuato verso la fine della partita (hook and ladder; halfback pass e statua della libertà ), la statua della libertà era il solo che noi sentivamo fosse il migliore. E' stata una giocata molto solida con non tanto rischio. L'aver fatto il fake pass è stata la chiave. Il resto è stato buon bloccaggio e corsa, cose riguardo alle quali ci sentivamo molto forti in quella situazione.*
Come vive con la pressione per un'altra grande stagione nel 2007?
*Noi siamo tornati al lavoro preparandoci più duramente di quanto mai abbiamo fatto. Noi chiediamo ai nostri giocatori ed ai nostri coaches di dare il massimo tutte le volte e non mi aspetto altro che la nostra work ethic da colletto blue. Noi andiamo ogni anno con la stessa attitudine che ci permette di andare fuori a sconfiggere i nostri avversari.*
La perdita di Jared Zabransky è una brutta notizia per il programma. Taylor Tharp sarà in grado di sostituirlo?
*Siamo molto sicuri circa Taylor, e circa tutti i quarterbacks con i quali combatterà per lo starting spot. Taylor ha molte buone qualità , ma anche i nostri altri quarterbacks – Bush Hamdan, Nick Lomax e Michael Coughlin. Guardo avanti alle spring practices per vedere chi farà passi avanti.*
Cinque titolari sono andati via dalla difesa, incluso il LB Korey Hall, l'anima ed il cuore del reparto, e la sua difesa, che non è sempre stata una roccia nel corso degli anni, ha molto lavoro da fare per giocare come la migliore della WAC.
*Sì, noi perdiamo alcuni giocatori veramente buoni per la nostra difesa, ma abbiamo giocatori, che sono stati solidi backups lo scorso anno, pronti ad entrare in campo e farsi carico della sfida. Siamo molto fiduciosi riguardo a questi giocatori. Sì, ci mancheranno giocatori come Korey Hall, Colt Brooks, Andrew Browning, Gerald Alexander e gli altri seniors del team dello scorso anno, ma il nostro staff ha fatto un buon lavoro nel preparare i backups a giocare.*
Un area con qualche dubbio è lo special team: l'All-WAC PK Anthony Montgomery è andato così come il punter Kyle Stringer e lei ha avuto solo 8.41 yards per punt return e 20.03 yards nei kickoff returns.
*Sì, abbiamo alcuni buchi da coprire negli special teams, ma così come per il quarterback e per la difesa, abbiamo alcuni fantastici giovani pronti ad occupare queste posizioni. I nostri giocatori ci mettono molto orgoglio negli special teams e c'è sempre molta competizione per quelle posizioni in allenamento.*
Cosa pensa del suo futuro? Parlo di Petersen nella NFL.
*Siamo molto eccitati per quello che sta accadendo a Boise State. Il futuro è molto luminoso qui e non possiamo aspettare per vedere quel che andrà ad accadere. Boise è un grande posto per vivere e crescere una famiglia, cosa che è
veramente importante per me ed i miei assistant coaches. Lavorare in un posto dove stai bene è la chiave, ma anche vivere in una meravigliosa comunità come Boise è molto importante.*
Grazie ancora Coach per questa intervista concessa ai fans italiani dei Broncos.