Craig Waibel comanderà la difesa di Houston questa sera
Questa notte i DC United e i Houston Dynamo affronteranno le gare di ritorno dei quarti di finale della CONCACAF Champions' Cup. Sulla carta il compito di Washington sembra una pura formalità , più impegnativo invece il confronto che attende Houston.
I capitolini ospitano (alle 19.00, ora della costa Est) al RFK Stadium di Washington il CD Olimpia, già battuto 4-1 nella gara di andata disputata in Honduras.
Con un risultato così rilevante, è abbastanza prevedibile che saranno i United a passare il turno in scioltezza, ma la storia del calcio ci insegna che non bisogna mai dare nulla per scontato.
Così è giusto rilevare che, se è vero che ben 5 giocatori attuali dei United (Gros, Carroll, Perkins, Boswell e Namoff) hanno giocato in Nazionale (amichevoli contro Danimarca e Messico) nei giorni immediatamente precedenti alla partita di andata, traendo quindi un beneficio a livello di preparazione fisica, è altrettanto vero che il CD Olimpia visto all'opera una settimana fa è sembrato una squadra troppo brutta per essere vera.
Infatti il coach di Washington Tom Sohen è consapevole dei rischi derivanti dalla deconcentrazione: "Sappiamo di avere di fronte una squadra che non ha nulla da perdere e farà di tutto per renderci la vita difficile, ma se manteniamo la concentrazione credo che porteremo a casa la qualificazione senza problemi".
Abbastanza evidente il pensiero del coach capitolino, la cui preoccupazione maggiore è quella di mantenere i suoi ragazzi concentrati fino alla fine; il rischio più grande, infatti, è quello di farsi prendere d'infilata e lasciare che l'Olimpia faccia il suo gioco. Gioco che, visto il disavanzo di gol da colmare, non può essere che quello di tenere il ritmo alto fin dall'inizio nel tentativo di segnare subito.
I DC United devono perciò stare attenti a non concedere penetrazioni centrali a Figueroa e Velasquez, ossia i 2 elementi dotati di maggior classe nelle file dell'Olimpia, ma allo stesso tempo Barahona e Cà¡rcamo devono essere pressati sulle fasce perché il loro apporto è importante per i cross che possono far arrivare in area, e bisogna evitare che riescano nel loro intento.
Questo perché, nonostante la bella vittoria di settimana scorsa e il costante miglioramento di Namoff e Boswell, la difesa centrale dei United mostra ancora qualche crepa se attaccata con continuità , e soprattutto quando giungono alluvioni di cross dalle fasce Erpen tende ad andare in confusione: se si lascia giocare l'Olimpia, insomma, l'esito della partita potrebbe non essere così scontato.
Certo, poi bisogna considerare che in avanti Washington può contare su Gomez e Luciano Emilio, brasiliano ex-Olimpia che ha già castigato i suoi ex-compagni all'andata e potrebbe rifarlo questa sera.
Il centrocampista argentino, invece, giunto ai suoi 32 anni, sembra tirato a lucido per una stagione in cui deve dimostrare di essere quel leader che ai DC United serve come il pane, e per il quale è stato rifirmato ad una cifra che voci bene informate dicono non stare al di sotto dei 300.000 $ a stagione; paragonato a quelli che percepiscono i suoi colleghi in Europa, l'ingaggio di Gomez può forse far sorridere, ma per la MLS si tratta di una cifra considerevole, anche in considerazione del fatto che a Washington ancora non si parla di una possibile stella da ingaggiare attraverso la "Beckham rule".
Così se stasera (come tutto sembra far credere) i DC United riusciranno ad approdare alle semifinali della Champions' Cup, poi avranno a disposizione un intervallo di 2 settimane, prima delle gare d'andata, nelle quali i rossoneri potranno ricaricare le batterie: non dimentichiamo che la preparazione è stata affrettata per permettere a Washington di fare una figura decente in Coppa, ma la MLS comincerà solo ad Aprile e per allora si dovrà evitare di avere le gambe imballate.
Lo stesso discorso è valido ovviamente anche per i Dynamo che (alle 21.00, ora della costa Est) affronteranno all'Aggie Soccer Complex di College Station il Puntarenas FC, campioni della Costa Rica e vincenti all'andata per 1-0, risultato maturato nell'ultimissimo minuto di gioco.
Per Houston vincere è possibile, è doveroso, è necessario.
È possibile, perché l'1-0 fuori casa è assolutamente ribaltabile, tanto più quando in squadra hai gente come Dwayne De Rosario, Brian Ching (anche se difficilmente giocherà più di 30 minuti, a causa di una condizione fisica deficitaria) e Paul Dalglish (che non avrà la classe del padre, ma ha fiuto del gol e tatticamente legge le situazioni meglio di qualche altro campione blasonato).
È doveroso, perché la scelta di giocare in uno stadio più piccolo e raccolto darà la possibilità ai giocatori di sentire meglio la spinta e il calore del pubblico, e perché coach Dominic Kinnear vorrà dimostrare di non essere il tipo che fa lo stesso errore 2 volte di fila. All'andata lasciò che gli esterni del Puntarenas facessero il loro gioco, stavolta sarà determinante il pressing alto che Houston riuscirà ad esercitare.
È necessario, prima di tutto per il morale dei Dynamo, che partono con l'obiettivo dichiarato di riconfermarsi campioni MLS e di vincere la Champions' Cup; e anche per il prestigio della MLS, che riuscirebbe a mandare alle semifinali entrambe le proprie squadre, con serie probabilità di vederne almeno una in Finale.
Dobbiamo anche dire, però, che Houston si trova con un roster contato ancora prima che inizi la stagione: detto di Ching, è da sottolineare come all'appello mancheranno anche Pat Onstad, uno dei migliori portieri della MLS ed elemento che dà sicurezza a tutto il reparto (fuori per 2 settimane per uno stiramento al polpaccio); ed Eddie Robinson, difensore, espulso la scorsa settimana e quindi squalificato.
Al loro posto giocheranno Zach Wells (che parò un rigore all'andata) e Kelly Gray, con conseguente spostamento di Waibel al centro al fianco di Cochrane; potrebbe entrare anche il sophomore Ianni, ma la sua esperienza internazionale è nulla, ragion per cui crediamo più probabile che Kinnear si affidi all'esperienza dei suoi uomini più navigati.
Il Puntarenas è comunque battibile; l'impressione avuta la settimana scorsa è quella di una squadra veemente ma poco razionale e priva di una manovra corale; questi fattori, uniti alla mancanza della spinta che inevitabilmente viene a mancare giocando in trasferta (in Nord America questo aspetto conta ancora molto!), rendono l'impegno di Houston certamente non facile ma nemmeno proibitivo.
Attendiamo dunque il risultato dei 2 incontri, sperando che entrambe le squadre riescano a centrare l'obiettivo; sarebbe un grosso colpo anche per la MLS.
Alla prossima!!