Preview 2007 – D.C. United

Jaime Moreno e Christian Gomez, D.C. conta su di loro per vincere ancora

Effettivamente qui a Washington D.C. è difficile giocare a calcio, considerando la temperatura perennemente sotto zero in questi giorni, nonostante il bel sole che batte sulla neve che riempie parchi e marciapiedi della capitale. Certamente migliore la situazione giù a Trinidad, dove fa circa 25°. Ma dov'è la connessione tra due posti che più diversi non si potrebbe? Sta nel fatto che ieri notte a Trinidad ha preso il via la Concacaf Champions' Cup 2007, con la sorprendente vittoria per 2-1 del Vibe Ct 105 W Connection sui Chivas Guadalajara campioni del Messico, e che quest'anno vede il ritorno nella competizione dei D.C. United, prima squadra della MLS a vincere il torneo nel 1999.

Proprio l'ingresso dei D.C. United nella Champions' Cup, che avverrà  il prossimo 21 febbraio contro gli honduregni del Club Deportivo Olimpia, ha spinto Playitusa a dare il via alla serie di presentazioni delle 13 squadre che si avviano a giocare la MLS 2007.

I rossoneri di Washington, team con il maggior numero di MLS Cup in bacheca, ben 4, e reduci dal Supporter Shield 2006 (trofeo assegnato alla squadra che meglio si comporta nella regular season), sono in ritiro però non nel gelo del District of Columbia, dove hanno passato pochi giorni e senza i migliori impegnati con la Nazionale, ma al caldo di Bradenton (FL), dove il nuovo coach, Tom Sohen, sta preparando la squadra verso una stagione che si presenta molto impegnativa. Oltre alla Concacaf Champions' Cup ed alla regular season 2007, i D.C. United scenderanno in campo anche nell'Interliga, il torneo misto MLS /Liga messicana.

Nuovo coach quindi, Tom Soehn, ma non troppo, visto che fino allo scorso anno era il secondo di Peter Nowak, chiamato pochi mesi fa dal nuovo CT Bob Bradley per assisterlo. Classe 1966, di origine tedesca, Soehn è stato anche assistente di Bradley a Chicago, mentre da giocatore ha indossato nella MLS le maglie di Dallas Burn (1997 e 1998) e Chicago Fire (1999). Al momento della "promozione" Soehn aveva già  in mano un biglietto aereo per Los Angeles, dove sarebbe andato a sedere sulla panchina dei Chivas USA, che hanno dovuto ripiegare su Preki, ma Kevin Payne, il presidente dei D.C. United, scottato dalle passate partenze di secondi di livello (Bob Bradley e Frank Yallop su tutti) lo ha voluto fortemente, facendogli firmare un contratto di $200.000 l'anno.

Abbiamo nominato il presidente Payne, ma non abbiamo ancora detto della più grande novità  di quest'anno per D.C., e cioè il cambio di proprietà . Dopo anni infatti, l'Anschutz Entertainment Group (AEG) ha ceduto i diritti dei D.C. United ad un gruppo guidato dagli ex Duke Brian Davis e Christian Laettner per la cifra record per la MLS di $33 milioni, ma con l'ok del Congresso per la costruzione di un soccer specific stadium sulle rive del fiume Anacostia. Per quanto riguarda un possibile investimento in un "Designated Player", è probabile invece che i caldi tifosi rossoneri dovranno aspettare.

Con società  e coach molto è cambiato anche in campo. Innanzitutto dopo tre anni mancherà  la vedette, almeno a livello internazionale, Freddy Adu, che cercherà  di andare a realizzarsi giocando con più continuità  in quel di Salt Lake City. Se ne sono andati anche veterani quali l'ex Boca Juniors e Venezia Matias Donnet (tornato in Argentina, al Belgrano), Rod Dyachenko (preso da Toronto FC nell'Expansion Draft), Alecko Eskandarian (ceduto a Toronto, ma che forse finirà  NY) giovane ma tormentato dagli infortuni, ed anche Nick Rimando (al Real Salt Lake), lasciato andare senza rimpianti dopo l'esplosione del portiere Troy Perkins, MLS goalkeeper of the year 2006 e già  nel giro della Nazionale. Con loro via anche Andy Metcalf, Robert Ssejjemba e Matt Nickell, tagliati, e Brandon Prideaux (a Colorado).

Per sostituire il buco lasciato dai partenti D.C. è partito dall'attacco con l'ingaggio del centravanti brasiliano Luciano Emilio, capocannoniere in Honduras. Il coaching staff di D.C. aveva puntato Luciano Emilio per oltre tre anni. Il 28enne brasiliano ha messo a segno 91 gol nel campionato dell'Honduras, 45 con il Real Espaà±a e 46 con l'Olimpia. 8 invece i gol in 7 partite nella competizione centroamericana 2006 UNCAF, che gli è valsa la Scarpa d'oro. Emilio, ha anche giocato in Bundesliga (due anni nel Colonia e uno nell'Aachen in Bundesliga 2), essenzialmente va a rimpiazzare Alecko Eskandarian e andrà  ad affiancare gli argentini Jaime Moreno e Christian Gomez, nell'attesa dei nuovi acquisti promessi dalla società . “Potrebbero arrivare domain o il 6 aprile", il giorno prima dell'apertura del campionato 2007, ha ditto Soehn dei rinforzi attesi. "Abbiamo alcune cose che bollono in pentola". Ma lo diceva anche l'avvocato De Marchis…

I dirigenti di D.C. sono infatti alla ricerca sul mercato di uno o più centrocampisti. Qualche mese fa erano giunti vicini all'ingaggio del brasiliano Ruy del Botafogo, poi saltato, mentre ora sembra che stiano puntando all'Argentina, con un interesse per l'attaccante Aldo Osorio. Comunque, sin'ora l'unico risultato di questa ricerca globale è stato il brasiliano Luciano Emilio, e non sembra abbastanza per una squadra dalle ambizioni e dal pubblico, il più caldo della MLS, dei D.C. United. Ma Soehn non pare essere d'accordo: “Non crediamo di essere indietro rispetto al top. Siamo molto fiduciosi nel materiale umano che abbiamo, e comunque stiamo lavorando per migliorare la rosa".

Andando ad analizzare il gruppo agli ordini di Soehn, si possono notare alcuni seri limiti. In porta, titolare indiscusso sarà  Troy Perkins, dal quale però ci si apettano conferme a certi livelli. Dietro di lui qualche problema. Partito Rimando, Luis Robles, quarta scelta assoluta, ha deciso di bypassare la MLS e accasarsi in Germania, al Kaiserslautern. Fortunatamente Jay Nolly , ottenuto nello scambio con il Real Salt Lake per Adu e Rimando, ha deciso di firmare dopo aver inutilmente rincorso le sirene europee. Parliamo comunque di un portiere con alle spalle solo sei match di MLS. A "incalzare" Perkins e Nolly ci saranno Ryan McIntosh, un second-year developmental player che deve ancora esordire, e il rookie Shawn Crowe. Preoccupa poi la difesa, dove attualmente ci sono i soli Bobby Boswell (defender of the year 2006), Bryan Namoff, in lotta per un posto da titolare in Nazionale, Facundo Erpen, che negli scorsi playoff non ha dato grande dimostrazione di affidabilità , e John Wilson. Ottima era stata la scelta Jay Needham da SMU, con cui è arrivato alle final four dimostrando ottime capacità  di leadership in campo. Con Boswell impegnato tra Gold Cup e Copa America, avrebbe sicuramente trovato il suo spazio. Ma i Puerto Rico Islanders della USL First Division lo hanno sottratto a D.C. offrendogli il doppio! Non difficile considerando che la MLS propone a ragazzi come Needham contratti a partire da $12,900 l'anno. Un insulto per un professionista, un qualcosa su cui la lega dovrebbe iniziare a ragionare seriamente se vuole tenersi i sui giovani di fronte ad una USL in crescita od anche alle leghe minori europee. Il quadro generale della difesa quindi non è eccezionale. D.C. però quest'anno sembra decisa a puntare molto sui giovani, come affermato dal Soehn, con un atteggiamento che in Italia verrebbe definite da "allenatore aziendalista": "Credo sia giunto il tempo per molti dei nostri ragazzi di fa vedere quello che valgono. Quest'anno parteciperemo a molte competizioni - nazionali e internazionali - e quindi ci sarà  spazio per tutti".

Decisamente meglio della difesa il centrocampo, dove svetta la tecnica e l'esperienza di due veterani come l'argentino Christian Gomez (MVP 2006) e il centrale Ben Olsen, che nelle prime uscite Soehn sta provano sulla fascia. Con loro il tecnico e veloce Joshua Gros, recentemente entrato nelle grazie del CT Bob Bradley, il roccioso Rod Dyachenko e la colonna Brian Carroll (per lui record di minuti giocati nel 2006). Di rincalzo è arrivato il giovanissimo Brian Arguez, che potrebbe essere la sorpresa dell'anno. Arguez è uno dei migliori giocatori dell'Adidas Generation group, anche se spesso ha deluso col suo rendimento scostante. Cresciuto nel'U-17 residency program, è passato direttamente all'U-20 di Tomas Rongen, e oggi, a soli 18 anni, tra i giovani in giro è quello più vicino a poter replicare l'esplosione di un Josmer Altidore, e insidierà  in mezzo Dyachenko. Un altro giovane promettente è Yinka Casal, ala sinistra inglese di origini nigeriane preso dai giovani del Fulham, che dovrebbe consentire a Gros di giocare più spesso all'ala destra come preferisce.

A centrocampo mancherà  anche quest'anno uno che negli ultimi anni avrebbe voluto giocarci senza però mai trovare il suo spazio, visto che Nowak lo vedeva come attaccante aggiunto. Uno che sembrava destinato a diventare la prima vera stella del calcio USA, e che invece D.C. ha lasciato andare al Real Salt Lake dove potrà  trovare il suo spazio in mezzo al campo in attesa di volare in Europa, probabilmente nel 2008. Ma a Washington non sembrano rimpiangere molto Freddy Adu. Soehn: "Il ragazzo era un po' impaziente di giocare e di giocare in un ruolo specifico. Penso che la decisione presa sia la migliore per entrambi. A Salt lake Freddy sicuramente riuscirà  a trovare lo spazio che merita". Obiettivamente andando ad analizzare i tre anni spesi da Adu in maglia rossonera, non si può certo dire che abbia rispettato le attese riversatesi su di lui che però, va detto, erano sicuramente eccessive per un ragazzo di 17 anni e mezzo con alle spalle già  tre anni di professionismo!

In attacco, oltre ad Adu, mancherà  quest'anno Alecko Eskandarian, prima scelta assoluta nel 2003 e fondamentale nella corsa alla MLS Cup 2004, ma da allora quasi sempre infortunato. Eski è finito così al Toronto FC, dove potrà  rigenerarsi agli ordini di Mo Johnston, che crede molto in lui, anche se c'è la possibilità  di vederlo finire ai nemici NY Red Bulls, dove Arena lo richiede fortemente. Davanti quindi ci saranno Luciano Emilio, acquisto intelligente, giocatore di 28 anni con alle spalle anche un'esperienza in Germania (infatti con Soehn parla in tedesco, non conoscendo ancora l'inglese), due anni al Colonia ed uno all'Alemania Aachen tra il 1997 e il 2000. Da allora tanti gol in Honduras e in Concacaf Champions Cup. A fianco a lui oltre a Christian Gomez, che spesso agisce da attaccante aggiunto, l'altro argentino Jaime Moreno, goleador affidabile che però comincia ad avere i suoi anni, 33 appena compiuti. Troverà  il suo spazio come terzo attaccante Jamil Walker, uno che dopo stagioni passate tra San Jose Earthquakes, Chivas USA e D.C. deve in realtà  ancora trovare una sua dimensione, e che da quest'anno potrebbe trovare concorrenza in un rookie nato in Costa d'Avorio, Guy-Roland Kpene, preso dai campioni della Division II, il Dowling College. Kpene è reduce da una stagione con 25 gol e 10 assist all'attivo, e nonostante sarà  per lui necessario del tempo per adattarsi alla nuova realtà , Soehn non esclude di poterlo utilizzare.

Per quello che riguarda il metodo di gioco, Soeh non dovrebbe differenziarsi molto da Nowak, puntando però di più sulle fasce. Difesa di base a 3, con la possibilità  di vedere i 4, specialmente in trasferta, e con in generale un approccio con più attenzione alla difesa rispetto allo scorso anno. Centrocampo a 5, con probabile spostamento di Olsen all'ala, e con Gomez dietro alle due punte o attaccante aggiunto nel 4-5-1. Lo staff tecnico di D.C. sta poi lavorando molto sulla preparazione fisica, specie dopo aver visto la squadra gettare alle ortiche un campionato che sembrava ormai suo a causa di un netto calo di forma negli ultimi due mesi. Tanto più complicato sarà  quest'anno tra le varie competizioni per club e quelle della Nazionale. Preparazione che in questi ultimi giorni è stata accelerata per portare la squadra in forma al primo turno di Champions' Cup contro l'Olimpia, cui D.C. ha rubato il miglior giocatore, Luciano Emilio. In caso di passaggio al secondo turno i rossoneri potrebbero trovarsi davanti i Chivas di Guadalajara (sempre che ce la facciano a passare), e a quel punto vedremo quanto realmente vale la compagine di Washington quest'anno.

Il direttore tecnico Dave Kasper ha comunque dichiarato recentemente che entro tre settimane dovrebbe arrivare un giocatore dall'ottimo pedigree, anche se per il DP player bisognerà  aspettare l'anno prossimo, visto che la proprietà  dopo il forte investimento nell'acquisto della franchigia non sembr aintenzionata ad investire su grandi nomi, almeno finché il nuovo stadio non sarà  pronto. I Barra Brava del RFK Stadium lo sperano ardentemente, visto che al momento la squadra non sembra proprio attrezzatissima per mantenere lo status di club più di successo dell'intera MLS.

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