SuperDraft ’07: Centrocampisti

Maurice Edu, Maryland, possibile prima scelta del SuperDraft 2007

Continuiamo la nostra panoramica in vista del SuperDraft 2007 andando a fare un'analisi di quelli che sono i migliori centrocampisti sui taccuini dei coach della MLS. Centrocampisti che sembrano comporre forse il gruppo dal livello medio più alto tra i vari ruoli. Tra i centrocampisti in lista, sono stati scelti per il programma Generation Adidas Maurice Edu (Maryland), Nico Colaluca (Virginia) e il 17enne Bryan Arguez. Il programma garantisce ai giocatori scelti il passaggio diretto al professionismo ma con il paracadute di una borsa di studio al college in caso di mancato successo.

Si ringrazia per le indicazioni Buzz Carrick, che segue i college players per la fantine di FC Dallas 3rd Degree.

Numero uno dei centrocampisti per i SuperDraft è sicuramente Maurice Edu di Maryland. Edu si è fatto notare per le sue doti tecniche e fisiche sin dal suo freshman year (in cui era di ritornoda un'operazione al menisco), anno in cui aiutò i Terps a raggiungere le Final Four. Centrocampista difensivo ma con ottimi dribbling e capacità  di passaggio, è statao spesso paragonato a [b[Shalrie Joseph dei Revs. All-ACC second team nel 2005, Edu è esploso a livello nazionale nel 2006, ricevendo il first-team All-American honor e arrivando a essere semifinalista per l'Hermann Trophy. Il 20enne giocatore dei Terrapins, sui cui garantisce coach Sasho Cirovski, è uno che anche sotto pressione rende al meglio, e che sa essere decisivo nei momenti giusti: per lui quest'anno cinque, di cui quattro hanno dato la vittoria alla sua squadra. Grande prospect. E poi viene da un vivaio buono, nel quale sono cresciuti Taylor Twellman e Danny Califf, e da dove la scorsa estate Robbie Rogers (oggi nell'Under 20 USA) e partito per volare fino in Olanda, dove ha firmato con l'Heerenveen. E da dove arriva l'altra probabile prima scelta, il portiere dell'Under 20 Chris Seitz. La prima scelta del SuperDraft spetta al Toronto FC, e proprio in Canada dovrebbe finire Edu, dove si giocherebbe il posto con l'ex Galaxy Nagamura.

A 17 anni, è il più giovane del gruppo della Generation Adidas. È Bryan Arguez, centrocampista dal gran fisico (è già  1,82 per 75 kg) capace di penetrare le difese e cambiare il volto di una partita, ma bravo anche a coprire. È probabilmente colpa sua Dax McCarty è rimasto fuori dal team Under 20 team. La più grossa promessa della MLS del prossimo anno dopo Altidore. È nel mirino dei Kansas City Wizards.

Non arriva dal super programma di Maryland Edu, ma anche lui è un giovane di ottime qualità . Parliamo di Scott Jones, dalla piccola UNC Greensboro. Primo giocatore del suo college ad essere nominato nel Southern Conference first team per quattro anni, Jones è stato tre volte NSCAA All-American e SoCon Freshman of the Year nel 2003. È stato inoltre candidato all'Hermann nel 2005 e 2006 e due volte nominato College Soccer News All-American. Più impressionanti dei premi sono forse i numeri: 25 gol e 41 assist. Non male per un centrocampista. A 23 anni, Jones è uno dei più "vecchi" della lista, ma forse anche uno di quelli più pronti per la MLS. È persino bravo all'università , dove ha mantenuto una media-voti molto alta.

Da South Carolina arriva Mike Sambursky che, nonostante non sia mai selezionato per le nazionali giovanili, si è posto all'attenzione degli osservatori per tenacità , volontà  e grinta. Due volte C-USA e All South Region first-team, un po' lunatico, è il tipo di giocatore che può vincere una partita da solo. 22 anni, piedi fantastici, bel lancio lungo e tiro da fuori, può giocare sia a centrocampo che in attacco (ma durante la MLS Player Combine si è adattato anche in difesa). Texano di nascita, in carriera ha segnato 20 gol e piazzato 22 assist. Si sta laureando in Criminal Justice.

Altro Generation Adidas Player è Nico Colaluca, Virginia, in uscita dal college con un anno di anticipo. Centrocampista piccolo (1,73 per 68 kg), laterale offensivo, poco capace invece in fase difensiva, negli ultimi due anni è migliorato talmente da essere nominato al second-team All-American nel 2005. i suoi 7 gol e 10 assist nel 2006 hanno aiutato molto la corsa di Virginia verso la College Cup. Nell'ambiente giusto, Colaluca potrebbe avere nel suo rookie year un impatto simile a quello di Jacob Peterson a Colorado. Sui Colaluca sembra stiano puntando i New England Revolution.

Dopo Colaluca, due nomi, anzi due cognomi, conosciuti.
Il primo è Ian Etherington, Notre Dame, figlio di Gary Etherington, ex giocatore dei New York Cosmos a inizio anni '80. Californiano, 22 anni, centrocampista leggero ma capace di manovrare bene il centrocampo, ha avuto un ottimo campionato ma è attualmente infortunato ed è quindi finito un po' fuori dai radar. Ma chissà  che non riesca a seguire le orme di un altro figlio famoso di un ex Cosmos, Alecko Eskandarian.

L'altro cognome noto è quello di Sandi Gbandi, University of Alabama Birmingham. Il senior di UAB ha perso l'elegibilità  per il 2006 a causa di problemi coi crediti universitari (!), ma potrebbe comunque ricevere qualche offerta. CUSA second team nel 2005, UAB Co-MVP e CUSA first team nel 2004, per lui 10 gol e 14 assist prima del senior year. Si allena spesso con FC Dallas, dove gioca il fratello, Chris Gbandi.

Altro centrocampista di Notre Dame in evidenza è Greg Dalby. Due volte All-American e semifinalista per l'Hermann, la sua vera forza e la capacità  di leadership. Il Big East Midfielder of the Year 2006 e capitano per due anni dei Fighting Irish non si fa vedere molto spesso in avanti, ma la sua presenza in campo si sente eccome per aggressività  e carattere. Fisico potente, ottimo tackle, è uno che sa anche tenere bene la palla. Capitano dell'Under 20 nell'ultimo Mondiale U-20, e facile che possa trovare il suo spazio nella MLS.

John DiRaimondo, St. Louis, è il più piccolo del gruppo (172 cm per 68 kg), cosa che potrebbe dargli non pochi problemi nella "fisica" MLS, e fattore che forse lo ha tenuto fuori dal programma Generation adidas nonostante le sue qualità  tecniche. DiRaimondo è da sempre nel giro delle nazionali giovanili, passando per U17, U18, e U20. È uno che può giocare sia laterale che al centro. I suoi 22 gol e 28 assist in carriera gli hanno fato guadagnare l'A10 Offensive Player of the Year nel 2005 e il premio Student Athlete of the Year nel 2006. In aggiunta, DiRaimondo fu nominato nel first e nel second team All-Conference USA nel suo sophomore e freshman year, semifinalista dell'Herman e All-American third team nel suo senior year. Ma non è solo tecnica. DiRaimondo ha vinto numerosi premi accademici, e un giocatore delle sue capacita intellettive non può che aggiungere qualità  ad una squadra.

Un altro grandicello (23 anni) ma molto bravo è il serbo Sinisa Ubiparipovic, Akron. Nato appunto in Serbia, ha però la green card. Comportatosi molto bene nella Player Combine, Ubiparipovic nei suoi anni di college ha giocato sia a centrocampo che in avanti, mettendo a segno 34 gol in carriera (7 e 6 assist quest'anno). Giocatore-chiave del programma calcistico dei Zips, Ubiparipovic si è guadagnato due premi second team All-American, due MAC first team, e il 2006 MAC Player of the Year. Attualemte è un redshirt (recupera un anno di college soccer a seguito di un infortunio passato). Prima dell'infortunio era in forza University of Illinois-Chicago, dove è stato nominato Horizon League All-Newcomer team, passando anche per la squadra riserve dei Chicago Fire in Premier Development League. È un po' uno che o ami o odi. A Colorado sarebbe utile la sua visione di gioco.

Nel 2005 ha messo a segno il record di assist (23) di Wake Forest, Ryan Solle, guidando l'ACC. Quest'anno ne ha piazzati molti meno (solo 4) ma i suoi 4 gol in più hanno sostenuto i Deacons nella corsa alla College Cup. Ex nazionale Under 18, è un giocatore principalmente di quantità , ma con un'otima visione di gioco e capacità  di passare bene il pallone. Qualità  che dovrebbe essere in grado di mostrare anche nella MSL.

Altro redshirt, il senior Josh Tudela, Indiana, Big Ten Player of the Year 2006 e third-team All-American con 3 gol e 2 assist all'attivo nel suo anno da senior. Giocatore solido e rotondo, seppur non proprio uno di grande talento, ha avuto anche la fortuna di giocare in un'ottima squadra, che ha vinto due campionati, contribuendo comunque con le proprie qualità  agonistiche e caratteriali. È sul taccuino di Dominic Kinnear. Andato via Adrian Serioux, a Houston serve un centrocampista difensivo.

Uno dei rari mancini in giro, Corey Ashe di North Carolina è forse uno dei giocatori più sottovalutati. Nonostante abbia giocato da attaccante per Tar Heels e da difensore per la Nazionale U-20, il suo ruolo naturale è di laterale sinistro di centrocampo. Ruolo decisamente non affollato nella MLS. Da anni nel gior delle selezioni giovanili, ha partecipato al 2003 FIFA U-17 World Championships, ed è stato nell'U-14, nell'U-16 e nell'U-17. nel mirino del Generation adidas program in passato, ha preferito terminare il college prima di provare a diventare professionista. Piccolino, (1,70), ha però segnato ben 22 gol in carriera. Potrebbe essere un ottimo affare. Pare lo voglia Bruce Arena per sostituire, in prospettiva il ritiratosi Henderson.

Da seguire:

Bryan Byrne, UCSB
Taylor Canel, Cal State Northridge
Steven Curfman, Wake Forest
Eric Ebert, California
Ryan Guy, San Diego
(lo vogliono i Galaxy. Se dovesse arrivare Beckham a L.A., Guy potrà  crescere con un ottimo insegnante davanti).
John Michael Hayden, Indiana
Tyler Hemming, Hartwick
Nick LaBrocca, Rutgers
Kurt Morsink, James Madison
Wells Thompson, Wake Forest
Chase Wileman, Southern Methodist

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