Christian Gomez: è lui il primo nodo da sciogliere per Washington
Continuando nel nostro viaggio nella offseason delle singole squadre MLS, ci imbattiamo nei DC United.
Washington ha prodotto una regular season memorabile; il Supporters' Shield conquistato e in generale l'impressione di solidità dimostrata durante la stagione facevano pensare che a Novembre i United si sarebbero ripresi il titolo. Ma già durante le ultime giornate la squadra aveva iniziato a mostrare la corda e la manovra si era fatta più farraginosa.
La situazione non era migliorata nei play-off: superato difficoltosamente il 1° turno (contro dei modesti NY Red Bulls) grazie a 2 magie di Christian Gomez, i United si facevano imporre lo stop in Finale di Conference dai Revolution, senza mai dare l'impressione di poterli mettere in difficoltà .
La delusione è stata certamente molto profonda; ma ora a Washington lavorano per dare gli ultimi ritocchi ad una squadra già molto forte ma che, aspettando la definitiva maturazione di Adu e l'esplosione ad alti livelli di Eskandarian (fin qui un po' discontinuo), ha bisogno di qualcosa in più per tornare a vincere il titolo.
D'altro canto la MLS non è più quella di fine anni '90: ora la competitività si è elevata e squadre-materasso non ne esistono più; Washington dovrà forse rimpiangere i tempi in cui giocò 4 Finali consecutive vincendone 3? Be', di certo ricreare una dinastia come quella sembra un compito molto più arduo, ma tornare al titolo non è impossibile.
I D.C. United hanno quindi iniziato il calciomercato offrendo al centrocampista argentino Christian Gomez un nuovo contratto che dovrebbe trattenere l'attuale MVP della regular season a Washington almeno fino alla fine della stagione 2008.
Gomez ha compiuto 32 anni il mese scorso e ha ancora un anno di contratto che questa stagione ha "chiamato" 182.500 dollari, decisamente meno di altre stelle presenti nella Lega. La nuova offerta è di 325.000 dollari per le stagioni 2007 e 2008, più altri incentivi e l'opzione per altre 2 stagioni, secondo fonti vicine alle parti.
Gomez, che è arrivato ai United alla fine della stagione 2004, ha detto che gli piacerebbe rimanere a Washington, ma che se la nuova offerta non fosse stata di suo gradimento avrebbe considerato l'opportunità di trasferirsi in Asia o in Medio Oriente dalla prossima stagione.
“Ne sapremo di più tra un paio di settimane, ma sono fiducioso che troveremo un accordo”, ha detto il dt dei United Dave Kasper; Gomez però non ha ancora rilasciato commenti, e il suo agente a Buenos Aires non si sbottona.
Di certo c'è che Gomez, centrocampista in grado di fare gioco e anche di concludere, ha in pratica condotto la squadra a conquistare il Supporters' Shield 2006 con 14 gol e 11 assist, e nei playoff ha segnato comunque 2 gol in 3 partite; insomma, se c'è un giocatore che i DC United dovrebbero fare di tutto per trattenere è proprio lui, anche considerando il ruolo che potrebbe assumere nel far maturare Adu, che sembra nato per esserne l'erede in campo.
Gomez, però, sembra soffrire di quella malattia che affligge molti campioni dello sport quando si avvicinano alla fine della carriera e non vogliono lasciare il loro status di stelle; alla fine l'impressione è che Gomez rimarrà comunque a Washington accettando l'offerta dei United.
I quali, dal canto loro, non si possono esporre più di tanto nei confronti dell'argentino, perché quando tra qualche tempo ci sarà da rifirmare Adu avranno bisogno di spazio sotto il salary cap (che, lo ricordiamo, rimane di 1.9 milioni di dollari, nonostante la "marquee player rule").
Ma i United hanno molti discorsi ancora in sospeso: infatti il club ha deciso di esercitare l'opzione che aveva sul contratto di Jaime Moreno (11 gol e 10 assist quest'anno), estendendolo per un'altra stagione (l'11ª a Washington, la 12ª nella MLS: in pratica il boliviano ha giocato tutte le stagioni dell'ancora breve storia di questa Lega; anche questo è un record) a 250.000 dollari.
Invece non è stata esercitata l'opzione sul centrocampista argentino Matias Donnet; probabilmente gli verrà offerto un nuovo contratto a cifre molto minori. Alcune voci parlano di "sforamento" di 200.000 dollari nel caso il suo contratto venisse esteso (cifra altissima considerando il tetto salariale). Donnet potrebbe tornare in Argentina o cercare un ingaggio in Europa (è stato anche in Italia, al Venezia nel 2001, per sole 2 partite).
I dirigenti dei United devono anche risolvere la situazione relativa al centrocampista Brian Carroll e al difensore David Stokes, che diventeranno free agent il mese prossimo. Carroll, uno dei giocatori più rappresentativi dei DC United, recentemente si è allenato con molti club europei, tra cui anche l'Olympique Marsiglia.
Se proprio l'OM dovesse fare un'offerta a Carroll, sembra difficile che Washington possa pareggiarla. Stokes, che a Washington gioca come riserva, si è allenato anch'egli con club europei (di livello inferiore), ma è improbabile che riceva un'offerta per cui i United potrebbero rifirmarlo con più tranquillità .
Nel frattempo, Kasper e l'allenatore Peter Nowak (il cui contratto scade questo mese, ma dovrebbe essere rinnovato) sono stati in Brasile e Argentina per 2 settimane, scandagliando il territorio alla ricerca di qualche giocatore che può fargli fare il salto di qualità . Alcune fonti dicono che i United sono molto vicini all'acquisto di 2 giocatori (1 per nazionalità ), ma secondo Kasper "il club è interessato a parecchi giocatori, e ora stiamo selezionando chi può esserci effettivamente utile". Ma c'è da tenere presente che i DC United hanno rapporti di collaborazione in particolare con l'Atletico Mineiro.
E in tutto questo tourbillon di decisioni da prendere non si fa parola, per ora, di un ipotetico "marquee player" da acquistare; beninteso, nessuno obbliga le squadre a firmarne 1 o 2 per forza in questa stagione. La dirigenza di Washington potrebbe decidere anche di lasciare che le altre squadre acquistino i vari Ronaldo e Beckham (cosa non così facile, comunque) e mettersi alla finestra per vedere come si evolve la situazione.
Ma fare un po' di fantamercato non fa male a nessuno e allora divertiamoci a immaginare chi potrebbe fare al caso dei DC United.
Consideriamo che i United sono la squadra più titolata della MLS, l'ultimo titolo risale al 2004 e in generale sono un squadra sempre competitiva; questi sono fattori da tenere in considerazione, pur in una Lega giovane come quella americana.
Sull'altro piatto della bilancia dobbiamo mettere che Washington è centro di potere politico, con tantissima visibilità internazionale, ma difficilmente potrà essere considerata una "bella" città , inoltre in inverno fa decisamente freddo (non come a Boston o New York, ma il caldo è un'altra cosa).
Insomma, non ci sono molte ragioni perché una superstar del pallone come i vari Ronaldo, Beckham o Vieri scelgano i DC United al posto dei Chivas USA (per fare un esempio).
E allora chi potrebbe essere un buon target su cui i United potrebbero fare un pensierino? Noi vedremmo bene Ryan Giggs: come dire, da uno United (Manchester) all'altro (DC).
Il 33enne centrocampista di fascia potrebbe essere un'ottima addizione al roster dei capitolini, visto l'alto tasso tecnico che apporterebbe e la sua grande esperienza; il suo gioco fatto di discese sulla fascia e di accentramenti improvvisi accelererebbe di molto il processo di maturazione di Adu, che può giocare sia dietro le punte sia in posizione di ala.
Ma, come abbiamo visto, sul fronte interno i DC United hanno ancora molta carne al fuoco: si prospetta una calda offseason dalle parti della Casa Bianca…
alla prossima!!