Week 14 preview

Manning indica la strada verso il titolo: i Colts riusciranno a perdersi un'altra volta?

"Anything can happen." Tutto può accadere. Questo ha detto LaDainian Tomlinson (a 3 TD dal far registrare un nuova record NFL per touchdown in stagione) quando mancano 4 partite alla fine della regular season.
Infatti al momento solo una squadra si è già  assicurata il posto per la post season (Chicago ha vinto domenica la NFC North) mentre in tutte le altre division la situazione è ancora complessa e la corsa per le wild cards della NFC è affollata come i negozi alla vigilia di Natale.
La cosa strana è che questa corsa sembra più che altro una gara a chi fa peggio o a chi la combina più grossa, con squadre che perdono partite già  vinte o che si fanno battere dalle cenerentole del campionato, a dimostrazione che ogni partita di NFL può nascondere insidie e che non si vince soltanto con i nomi che scendono in campo.
La giornata è piena di partite interessanti, di scontri divisionali e di sfide decisive nella corsa ai playoffs, e l'antipasto sarà  la rivalità  per antonomasia dell'NFL: ieri notte si è infatti giocata Steelers-Browns, una partita che và  aldilà  del record delle due franchigie.
A Jacksonville ci sarà  una sfida che ci potrà  dire molto sul futuro prossimo di questi Colts: la sconfitta contro i Titans ha minato le loro certezze? O con l'arrivo delle partite decisive Manning e soci s'inizieranno a sciogliere come sempre?
I Jaguars sono un avversario tosto, specie all'Alltel Stadium dove hanno concesso appena 7.8 punti a partita, media più bassa della lega, e dove hanno realizzato 13 dei loro 18 intercetti. Qui hanno già  fatto vittime illustri e qui contano di fare un passo decisivo per arrivare a giocarsi il football che conta: quello di gennaio.
Anche se hanno subito una lunga serie d'infortuni e in qualche partita hanno lasciato molto a desiderare quanto a concentrazione, i Jaguars hanno tutte le carte in regolare per mettere in difficoltà  i Colts.
L'attacco ha trovato un po' di stabilità  con Garrard, magari meno spettacolare di Leftwicth ma molto più solido, mentre sulle corse il "vecchio" Taylor ed il giovane Jones-Drew formano una coppia ben assortita che può risultare letale per la porosa difesa sulle corse dei Colts. Ultimamente poi i WR stanno commettendo meno errori (merito anche del rientro di Jones?) e quindi i Jaguars riescono ad avere drive più continui e produttivi.
La difesa, nonostante le diverse defezioni, rimane molto solida e le secondarie sono in grado di produrre molti cambi di possesso. Insomma non si prospetta affatto una domenica tranquilla per coach Dungy.
La sconfitta contro i Titans ha poi riaperto vecchie ferite sulla capacità  di Manning e di Dungy di gestire nella maniera giusta le partite che contano di più, soprattutto quando arriva il periodo "caldo", non in senso meteorologico, della stagione.
Anche per questo lo scontro divisionale con i Jaguars sarà  importante, perché i Colts devono dimostrare, pure a loro stessi, di non essere solo fumo ma di avere anche tanto arrosto, di essere pronti ad affrontare i playoffs e di non avere problemi ad andare a vincere su un campo difficile anche quando sei costretto a mettere un giubbotto pesante stando sulla sideline.
Come ho detto i Jaguars hanno tutte le carte in regola per mettere in difficoltà  Indianapolis, ma è anche difficile pensare che i Colts possano perdere due partite consecutive. Certo che la sconfitta di domenica potrebbe aver aperto crepe importanti tra le certezze dei capoclassifica della AFC South e Jacksonville è già  abituata a fare vittime illustri. Pronostico molto incerto"alla fine dico Jaguars sul filo di lana, pronto già  ad essere smentito.
Altra sfida per cuori forti nella AFC è San Diego-Denver, con i Chargers che sono probabilmente la squadra più calda del momento e possono schierare il giocatore più dominante di tutta l'NFL: LaDainian Tomplison è praticamente inarrestabile e si avvia con decisione, come già  detto, a realizzare nuovi record e a vincere il titolo di MVP della stagione.
San Diego ha già  vinto la prima sfida divisionale (in cui LDT realizzò 4 TD) e potrebbe realizzare il primo sweep sui rivali dal 1982, l'attacco è tra i primi della lega, Rivers sembra un veterano e la difesa sta recuperando anche qualche uomo chiave: è inutile negare che, al momento, i Chargers sono tra i più forti candidati al trono lasciato vacante dagli Steelers.
Possono quindi i Broncos, che perdono da tre partite consecutive (non ne perdono 4 in fila dall'apertura della stagione 99), che presentano un QB rookie alla sua prima gara in trasferta, che hanno molti acciaccati tra le loro fila, riuscire a fermare i lanciatissimi Charghers?
Sinceramente è molto difficile, tra l'altro San Diego in casa gioca ancora meglio ed i Broncos danno l'impressione di aver un po' mollato gli ormeggi dopo che è stata decisa la sostituzione di Plummer con Cutler.
I Chargers potranno anche vincere la division se ad una loro vittoria farà  compagnia una non vittoria dei Chiefs, evento che non sarebbe poi così difficile perché Kansas City avrà  un impegno molto ostico dovendo affrontare i Ravens.
E' vero che i Chiefs in casa sono pericolosissimi, ma Baltimora quest'anno ha fatto rimangiare molti pronostici, ha più volte vinto in trasferta, anche in rimonta, e da quando è coach Billick a chiamare gli schemi ha trovato anche maggiore continuità  in attacco (tranne l'ultima partita contro i Bengals).
Anche Jamal Lewis sembra ora un giocatore più convinto dei suoi mezzi, non è ancora tornato ai livelli delle sue stagioni record, ma non è neanche più l'abulico giocatore dell'anno scorso e d'inizio stagione, dove pagava anche le poche chiamate di corsa che per un diesel come lui non erano proprio l'ideale.
Di fronte, domenica, troverà  quello che probabilmente è il suo erede per caratteristiche fisiche e tecniche, quel Larry Johnson ormai nell'olimpo dei RB ed autentica arma totale dell'attacco Chiefs.
Entrambe vengono da due brutte ed inaspettate sconfitte, ed entrambe hanno bisogno della vittoria: i Ravens perché vogliono mettere quanto prima al sicuro la vittoria nella division, i Chiefs perché non possono perdere il treno della wild card che li porterebbe alla seconda partecipazione ai PO negli ultimi 8 anni.
La partita sarà  decisa dal gioco di corsa: la difesa dei Ravens è la seconda della lega con 75.8 yards di media concesse, i Chiefs non concedono una gara da più di 100 yards in casa da 21 partite. Chi correrà  meglio avrà  molte più possibilità  di vincere e, nonostante di Chiefs in casa siano quasi imbattibili, io dico che alla fine la spunterà  Baltimora.
Nella NFC la partita più importante è certamente il Sunday Night fra Dallas e New Orleans, che sarà  anche occasione per il ritrovo fra due vecchie conoscenze come Romo ed il coach dei Saints Sean Payton.
Entrambi vengono dall'università  di Eastern Illinois (anzi Payton, detentore del record della scuola per yards lanciate, dice che Romo è il secondo miglior QB uscito da Estern Illinois) e quando nel 2003 Romo fu ingaggiato dai Cowboys sapete chi era l'allenatore dei QB di Dallas? Proprio l'attuale allenatore dei Saints!
Payton che ormai è il favorito per il titolo di Coach of the Year visto il grandissimo lavoro che sta facendo nella città  del jazz, riportata nell'elite della NFL dopo un periodo buio e che si è subito ripresa dopo una piccola crisi che aveva già  fatto uscire i soliti uccelli del malaugurio pronti a dire che ormai i Saints erano scoppiati.
Invece New Orleans ha saputo trovare nuovi protagonisti come Henderson e Bush che gli hanno fatto riprendere il cammino in vetta alla NFC South e hanno dimostrato con maggior forza la bontà  di una conduzione tecnica che sembra in grado di trasformare tutto in oro.
L'avversario però questa volta è di quelli tosti, ma tosti tosti, perché ora i Cowboys guidati da Romo sono una squadra che vola sulle ali dell'entusiasmo e che si sta seriamente candidando a team guida di tutta l'NFC.
Oltre alla sfrontatezza del giovane Romo, l'attacco di coach Parcells sta trovando poi in Marion Barber una macchina da TD, quasi illegale in prossimità  dell'end zone, mentre la difesa è di una solidità  granitica (settima della lega) pur se non spettacolare e da grandi numeri.
Se Dallas riuscirà  a tenere basso il ritmo della gara con lunghi drive e se riuscirà  a creare grande pressione su Brees non sarà  complicato portare a casa la W, se al contrario diventerà  una gara a chi segna di più e più velocemente rischiano di vedere festeggiare a fine partita gli ex Fuijta e Shanle.
Personalmente credo che in questo periodo poche squadre in tutta la lega possano battere questi Cowboys, e, nonostante la loro ottima stagione, non credo che i Saints siano tra queste.
Non mancano poi altre partite di grande interesse, come per es. il Monday Night fra i Rams ed i Bears, partita in cui i tifosi di Chicago vogliono cercare di capire se Grossman attraversa solo un momento di appannamento o se invece è scoppiato mentalmente e fisicamente e quindi si deve pensare a qualche cambiamento in vista di gennaio.
I Rams invece, nonostante la matematica li tenga ancora in vita, sembrano poter chiedere ancora poco ad una stagione che sembrava molto promettente fino ad un certo punto e che invece poi si è trasformata in una lunga via Crucis (esemplare la sconfitta di domenica scorsa contro i derelitti Cardinals).
Le caratteristiche tecniche della difesa di St. Luois, difesa sulle corse inesistente e secondarie spesso distratte, sono l'ideale per l'attacco di Chicago a patto che le chiamate del coaching staff prevedano una dose massiccia di Benson-Jones e sporadiche dosi di passaggi sul profondo. Attenzione però: un'altra brutta partita di Grossman rischia di essere un problema serio in vista della post season dove i Bears si presenteranno, presumibilmente, con il miglior record della National.
Tra le squadre che domenica potrebbero già  aggiudicarsi un posto al sole dei playoffs ci sono i Patriots di Brady: non sarà  affatto facile però sul campo di Miami, in netta ripresa e con quella qualità  tecnica che la rende capace di fare lo sgambetto a chiunque.
Panthers-Giants è quasi un anticipo di playoffs, ma non nel senso che queste squadre hanno la possibilità  di rincontrarsi sulla strada verso Miami, ma piuttosto nel senso che chi perde può già  iniziare a prenotare le vacanze per gennaio.
A Tampa Bay i Falcons hanno l'obiettivo, e viste anche le difficoltà  di quest'anno dei Bucs la possibilità , di dimostrare che la vittoria di domenica non è stata solo un fuoco di paglia ma una decisa ripartenza verso la wild card.
I Bengals contro i Raiders ed i Seahawks in Arizona hanno partite con poche insidie, anche se una gara NFL non è mai decisa in partenza, mentre i Jets contro i Bills e gli Eagles a Washington avranno i loro bei grattacapi per portare a casa una vittoria importante per la loro classifica.
A chiudere il programma della settimana una serie di partite poco interessanti in funzione della classifica finale, o meglio, forse solo per quanto riguarda la corsa alla prima scelta: Lions-Vikings, 49ers-Packers e Texans-Titans interesseranno solo i rispettivi tifosi.
Attenzione però alla gara di Houston, Vince Young ritorna nella stato di cui solo un anno fa' è stato l'eroe assoluto con la vittoria nel Rose Bowl, e già  nella partita in Tennesse ha dimostrato che farà  di tutto per far ricredere la dirigenza dei Texans che non lo ha scelto allo scorso draft con il primo pick assoluto.

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