Luis Figo: provate a immaginarlo con la maglia dei Revolution…
I Revolution hanno perso le ultime 2 Finali di MLS Cup, raggiungendo così i Los Angeles Galaxy nel poco invidiabile record di Finali perse (3 in totale).
L'allenatore dei Revs Steve Nicol appare abbastanza ovvio nella sua analisi: “Penso che con una migliore circolazione di palla e con un po' più di fortuna avremmo potuto segnare un paio di gol (ma va'? E se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata un tram…). I Dynamo si sono chiusi bene, impedendo a Twellman e Noonan di girarsi, ma hanno anche giocato duro e il 1° cartellino giallo è arrivato solo nel 1° tempo supplementare".
Tutte qui le ragioni della sconfitta? E il fatto che ben 2 giocatori abbiano sbagliato il loro rigore?
“I calci di rigore fanno parte del gioco, ma non sono una cosa che tutti possono eseguire. Ogni squadra ha 3 o 4 specialisti; ho giocato in qualche grande squadra (il Liverpool che conquistò la Coppa Campioni dell'84 battendo la Roma ai rigori, e proprio Nicol ne sbagliò uno!, ndr) e avevamo 3 o 4 persone che non avevano problemi coi rigori ma gli altri erano chiaramente intimoriti”.
Ora però la stagione è chiusa e bisogna pensare alla prossima, per tentare di realizzare il sogno dei tifosi di Boston: portare a casa la MLS Cup. Il 2007 sarà l'anno buono?
Bisogna fare seriamente i conti con la probabilità che il gruppo stia per sciogliersi: Nicol e il suo "secondo" Paul Mariner (altra vecchia gloria della Premier League) sono alla ricerca di sostituti per José Cancela (acquisito da Toronto nell'expansion draft), ed eventualmente per Clint Dempsey e Shalrie Joseph, di cui si continua a vociferare, ma di offerte concrete dall'Europa ancora non si sa nulla; Twellman pare non avere concrete possibilità di tornare in Europa (dove è già stato, al Monaco 1860, nel 2001/02), ma in ogni caso c'è una rosa da rinfoltire. Utilizzare la "Beckham rule" da poco approvata pare assurdo?
Nicol è l'unica persona nella MLS ad aver allenato e giocato contro David Beckham, ed è anche in contatto personalmente con il centrocampista del Real Madrid. Ma questo non fa di Boston la piazza che attrarrebbe il giocatore che ha dato il nome alla nuova regola, appunto la "Beckham Rule".
Los Angeles e New York sono destinazioni molto probabili se Beckham decidesse davvero di trasferirsi nella MLS, quale “designated player” il cui ingaggio non verrebbe conteggiato nel salary cap. “Finanziariamente, non so quanto verrebbe a costare” dice Nicol al riguardo. “Beckham è un grande professionista e non sceglierà una piazza a caso col rischio di fallire. Qualunque sia la squadra in cui andrà , le farà fare un salto di qualità “.
Alla domanda se Beckham potrebbe essere persuaso a scegliere Boston in primavera Nicol ha risposto: “Dovete chiedere alla sua signora”, riferendosi a Victoria Adams. Il che è un po' come metterci definitivamente una pietra sopra, vista la “fame” di visibilità dell'ex Posh Spice, visibilità che di certo a Hollywood non le mancherebbe.
“Credo che questa sia una buona innovazione, aprire la Lega a giocatori di alto profilo è sicuramente un progresso”, dice Nicol. “Ma porta con sé la domanda su alcuni club che hanno la copertura finanziaria per esporsi e club che non ce l'hanno. Tutto ciò incoraggia i grossi nomi a venire a giocare nella MLS ma è tutto a vantaggio delle squadre che se lo possono permettere".
"Noi siamo nella posizione in cui non prendiamo un giocatore se non ci può essere effettivamente utile. Prendere un grande nome solo per prenderlo non ha senso per noi. Dev'essere capace di giocare, e se troviamo la persona giusta troviamo anche i soldi”. Tutto questo fa parte della pianificazione della famiglia Kraft, che utilizza lo stesso metodo anche per i Patriots della NFL (dove negli ultimi anni in effetti "qualcosa" si è vinto").
Il portoghese Luis Figo sarebbe un'addizione perfetta per Boston, ma il suo destino è anche legato alla stagione dell'Inter. Se i nerazzurri dovessero vincere lo scudetto con un certo anticipo e di contro dovessero essere eliminati anzitempo dalla Champions League, Figo potrebbe diventare disponibile per l'inizio della stagione 2007. Ma non dimentichiamoci che Figo ha già 34 anni, e potrebbe (anzi, sicuramente lo ha già fatto) aver dato il meglio di sé al Barcellona e al Real Madrid.
Nicol non si aspetta di trovare un futuro titolare nel SuperDraft 2007 del 12 gennaio, visto che Boston sceglierà al n. 11 o 12; però ha le idee chiare e non ha intenzione di fare trade con un potenziale titolare per salire nel draft “a meno che non si tratti di qualcuno che possa partire subito titolare”. Anche qui però Nicol va con i piedi di piombo: è realista e sa che difficilmente la punta Charlie Davies (che esce da Boston College) sarà ancora disponibile. “Charlie ce lo possiamo scordare; verrà via ben prima del n. 11. Ha un grande futuro perché ha talento”.
Di sicuro la squadra non ha bisogno di grandi stravolgimenti: in difesa è ben coperta con gente come Parkhurst, Heaps, Franchino, John, Larentowicz e Lochhead; Matt Reis e Doug Warren sono la coppia di portieri, ben assortita e nessuno di loro pensa a cambiare squadra.
A centrocampo, vista la perdita di Cancela (che del resto era sottoutilizzato: cos'avrà visto in lui il coach di Toronto, Mo Johnston, per prenderlo entusiasticamente nell'expansion draft?) e la possibile partenza di Dempsey e Joseph, la coperta comincia a farsi corta; Ralston, Dorman, Leonard e Gonzalez sono onesti giocatori e apprezzatissimi professionisti, ma se mancano i ragionatori di centrocampo per Boston potrebbe cominciare a farsi grigia.
In attacco non è stata esercitata l'opzione su Abundis, che così è stato tagliato, ma non sono previsti altri cambiamenti.
Come detto, il draft porterà qualcosa di nuovo, ma nessun nuovo Dempsey né un altro Parkhurst: Nicol però ha buon fiuto e qualcosa di buono lo combinerà .
E se alla fine Figo arrivasse davvero?
alla prossima!!