Keith Foulke esulta: Boston conduce ora 2 – 0
Quando un lanciatore partente con una caviglia a pezzi e un tendine che la fa sanguinare ad ogni contatto con terreno e scarpa, mette insieme 2 partite decisive nei playoff della MLB da 12 innings totali e le vince, l'unico modo per definirlo e' leggenda.
Curt Schilling dopo neanche 4 giorni dall'ultima sua fatica, in gara6 della ALCS contro gli Yankees, torna sul monte, sempre più zoppicante alla sua caviglia malata, ma lancia ancora per 6 solidissime riprese, concedendo al temuto attacco dei Cardinals solo 4 valide e 1 punto (peraltro regalato dall'errore di Mueller che permetteva a Pujols di segnare dalla terza) e lasciando il campo al 6° inning con un'ovazione del pubblico da brividi.
Boston, dopo gara1, vince anche gara2 al Fenway Park, replicando i 4 errori commessi nella prima partita delle World Series, ma continuando a battere sistematicamente i lanciatori partenti dei Cards, con una tattica nel box di battuta molto accorta, sfruttando le pecche nelle curve di Morris, molto spesso fuori controllo e finite fuori dalla zona strike, per andare in base con numerose walk, per poi saper sempre colpire la pallina che finiva nella zona di strike. Emblematico il dato delle prime 2 gare per il lineup dei Sox, con 354 lanci dei pitchers dei Cards e solo 18 strike pieni e 60 battute in foul.
Morris nell'arco delle sue deludenti 4 riprese e 1/3 ha concesso 4 basi ball e colpito un battitore, di queste 5 basi regalate ben 3 sono state trasformate in punti dai successivi battitori di Boston. Subito al primo inning le walk concesse a Ramirez e Ortiz hanno permesso a Varitek di portare a casa 2 punti con un triplo e cambiare subito le sorti della gara, che da quel momento e' sempre stata in possesso dei campioni dell'American League.
Al 4° inning, il partente di St.Louis, dopo aver eliminato il primo battitore, subiva un doppio da Bellhorn (caldissimo nelle World Series) che portava a casa altri 2 punti e vanificava il punto segnato da Pujols su uno dei tre errori di Mueller (record delle World Series).
La partita praticamente finiva in quel momento e dopo l'uscita di Schilling, i rilievi dei Sox mantenevano abbastanza tranquillamente il vantaggio accumulato, regalando solamente un altro punto con una volata di sacrificio di Rolen che portava a casa Renteria. Nell'ottavo inning infine, un altro doppio di Orlando Cabrera, finito oltre il green monster, dava automaticamente due punti ai Red-Sox per il 6 a 2 finale.
Il trio temutissimo dei Cardinals pero' nelle prime 2 gare delle World Series, ha messo insieme un gelidissimo 4-23 con solo 1 RBI e nessuno homerun. Tre delle quattro valide sono state battute in questa gara2 da Pujols, mentre Edmonds sembra aver perduto il fluido vincente che lo aveva reso MVP della NLCS contro Houston.
St.Louis dopo queste 2 sconfitte, dovrà assolutamente ritrovare le proprie stelle nel lineup di battuta (anche Reggie Sanders è in un periodo nero) se vorrà mettere in difficoltà i partenti dei Sox, che in gara3 schiereranno Pedro Martinez, non un cliente facilissimo da battere.
Non aver quasi mai sfruttato i corridori in posizione punto, lasciati da una difesa di Boston quanto mai distratta in queste due gare, soprattutto nell'asse sinistra Mueller-Ramirez, ha portato il manager La Russa a parlare di occasione mancata per espugnare il Fenway Park. Schilling è stato eroico, ma ha concesso comunque delle occasioni nei primi innings, senza che St.Louis riuscisse a sfruttare la possibilità di rientrare in partita. Queste opportunità punto devono essere sfruttate dall'attacco dei Cards, visto che Boston in questo momento sta battendo con regolarità le palline lanciate dai pitchers avversari.
In gara3 ci si sposta al Bush Stadium di St.Louis, con le regole della National League, perciò con il lanciatore in battuta e senza battitore designato. I Cardinals, che schierano Jeff Suppan, nei playoff sono imbattuti nel proprio stadio, e il manager di Boston Francona ha alcune scelte molto importanti da fare, tra cui quella di mantenere nel lineup Ortiz, mandandolo in prima base in sostituzione di Kevin Millar, e cercare di gestire la partita di Pedro Martinez, chiamato a lanciare come rilievo nella gara7 contro gli Yankees e quindi probabilmente non ancora pienamente riposato.
I Cardinals sono con le spalle al muro, in quanto una sconfitta e il conseguente 0-3 farebbe sprofondare i campioni della National League in un baratro da cui solo una squadra nella storia MLB è riuscita a risalire. E' un evento riuscito nei giorni scorsi e Boston ne sa qualcosa..