Clint Dempsey domenica sarà in campo non al massimo della forma
Quando domenica la Houston Dynamo scenderà in campo contro i New England Revolution, si trovà davanti un avversario non molto familiare, essendosi le due squadre quest'anno incontratesi solo due volte. Che in Europa sarebbe la regola, ma che nell'attuale MLS a 12 squadre è un po' strano. Entrambi i match comunque sono finiti in pareggio per 1-1. Addirittura, nel 2005 gli ex San Jose Earthquakes, oggi Dynamo, affrontarono i Revolution una sola volta!. Ma ecco che la mancanza di un confronto che durante la regular season abbia dato un'idea netta di chi sia la più forte rende la finale di domenica sera al Pizza Hut Park di Frisco (TX) ancora più intrigante.
Per farci un'idea, cerchiamo di andare a rivedere cos'è successo nella regular season fra Revs e Dynamo. La prima partita fra le due si è giocata a fine maggio a Foxboro (MA). I Dynamo hanno dominato il primo tempo, sprecando però troppe occasioni da gol, problema questo che ha afflitto il team di Houston per tutta la stagione. Le possibilità migliori sono capitate sui piedi di Brian Mullan, Ronald Cerritos e Dwayne DeRosario, tutti errori, e quando una squadra sbaglia troppi gol in genere viene punita dagli avversari. E infatti New England è andata in vantaggio con una bella combinazione Steve Ralston – Pat Noonan arrivata all'inizio del secondo tempo. Solo uno sfortunato autogol di Shalrie Joseph, che ha deviato un tiro di Ryan Cochrane, ha salvato i Dynamo dalla sconfitta.
Prima del secondo match, giocatosi a luglio, entrambe le squadre erano al secondo posto delle rispettive conferences. Partita strana, con entrambi i team che si sono aggrediti da subito, ma con Houston che ha preso il sopravvento pressando la linea difensiva dei Revs. Ma il gol, anzi autogol di Craig Waibel, del vantaggio è stato proprio della squadra di Boston. Dopo il vantaggio dei bianchi, l'unica cosa buona che la Dynamo ha fatto è stato pareggiare, pochi minuti dopo, con Stuart Golden. La partita è stata poi segnata dall'espulsione Wade Barrett, Houston, per un brutto tackle su Shalrie Joseph.
Dall'analisi dei due match di quest'anno qualcosa di buona si può ricavare, nonostante i due pareggi per 1-1. Innanzitutto, è vero che non ci sono stati tanti gol, ma le occasioni sono state moltissime. Secondo, chi ha segnato è gente che di solito non va in gol. Si potrebbe anche pensare che le due squadre riescano annullare i più bravi nel lineup avversario.
In mezzo al campo, i due giocatori chiave, sono il fisico centrocampista dei Revs, Shalrie Joseph, e il maestro del centrocampo della Dynamo, Dwayne DeRosario. Nelle partite precedenti, entrambi i giocatori sono stati al centro del gioco, ma Joseph ha mostrato maggioro capacità di contenere e controbattere alle iniziative di De Rosario. Entrambe le squadre hanno ali forti a centrocampo: Mullan e Davis di Houston sono tra i migliori della MSL, mentre i revs schierano una pletora che possono giocare suula fascia, come Clint Dempsey, Joe Franchino e Steve Ralston. Mentre Houston ha vinto il match giocando sulle fasce, stavolta, viste le caratteristiche dei Revolution, non sarà così facile.
Dal punto di vista tattico, l'head coach dei Revolution, lo scozzese Steve Nicol, fa scendere la sua squadra in campo con un 3-4-3 questa stagione, anche se è passato al 4-4-2 nella Western Conference Final contro il D.C. United. La formazione che Nicol sceglierà in campo al momento è solo nella sua testa, anche se il 3-4-3 sembra lo schema preferito dal coach. In questo caso, tutta la pressione sulla difesa da parte degli attaccanti avversari si accentrerebbe su Michael Parkhurst e i terzini Avery John e Jay Heaps.
Con la migliore media gol MLS all'attivo, la linea a 3 dei Revs sembra a posto, anche se De Rosario qualche danno potrebbe farlo. Nel 3-4-3, Shalrie Joseph si ritrova più responsabilizzato nel coprire la difesa. L'alternativa per Nichol è un 3-52 che consenta a Joseph di bloccare De Rosario. In quello scenario, Nichol metterebbe in campo, probabilmente, un altro centrocampista difensivo, uno a scelta fra Andy Dorman e Jeff Larentowicz, col ruolo ruolo di fermare incursioni che possano mettere a rischio i tre in difesa.
Davanti a spaventare gli avversari ci saranno Dempsey, che non si troverà a centrocampo l'arcigno Ricardo Clarck della Dynamo (squalificato), Steve Ralston e Taylor Twellman, tornato a vedere la porta come qualche tempo fa, e pronto a vendicare l'esclusione dai Mondiali.
Visti i nomi che scenderanno in campo domenica, da Clint Dempsey a Shalrie Joseph e Taylor Twelmann per New England, da Brian Ching a Dwayne DeRosario per Houston, inevitabilmente non potranno essere che questi ad essere decisivi. Ognuno di loro è in grado da solo di risolvere la partita. Specie Dempsey e Joseph, che sembrano già pronti ad imbarcarsi per l'Europa, potrebbero prendere quest'occasione come l'ultima per mettersi in mostra ai club al di qua dell'Atlantico.
I Revs giocano bene, sono solidi e hanno un coach che sa leggere bene le partite. Le uniche incognite arrivano dallo stato di forma di alcuni loro giocatori, come lo stesso Dempsey, recuperato in extremis, o Ralston, anche lui rientrato nei ranghi solo mercoledì ma che Nicol rischierà . Anche perché per i New England Revolution sarà domenica o mai più (almeno per un po').