Fernando Clavijo, coach dei Rapids: starà pensando a come fermare De Rosario?
Ci siamo: è il penultimo atto della stagione, siamo arrivati ai Conference Championship Games, o Conference Finals che dir si voglia. Domenica 4 squadre daranno vita a 2 partite secche, partite dove è vietato sbagliare; non c'è la possibilità di una gara di ritorno per rimettere a posto le cose. Chi vince va alla MLS Cup, chi perde dovrà riprovarci l'anno prossimo.
E allora vediamo chi sono le contendenti; in questo articolo ci occupiamo della Western Conference, domani sarà la volta della Eastern.
WESTERN CONFERENCE CHAMPIONSHIP GAME
Houston, 5 novembre 2006, ore 19.00
Houston Dynamo - Colorado Rapids
(reg. season: 2 vittorie Dynamo - 1 vittoria Rapids - 1 pareggio)
Probabili formazioni:
Houston Dynamo: (4-4-2) Onstad - Waibel, Serioux, Robinson, Barrett - Mullan, Clark, Davis, De Rosario - Moreno, Ching
Colorado Rapids: (4-4-1-1) Cannon - Crawford, Karanka, Petke, Wingert - Peterson, Mastroeni, Beckerman, Hernandez - Mathis – Kirovski
Le 2 squadre arrivano a questa Finale in maniera differente. I Rapids hanno mostrato una volta di più che, dove non si riesce ad arrivare con la tecnica e con il bel gioco, si può arrivare con la "fame", la chimica di squadra e la freddezza nei momenti-chiave; Houston viaggia sulle ali dell'entusiasmo dopo una vittoria che tutti si aspettavano ma forse proprio per questo poteva generare una pressione più alta del normale.
Chi avrebbe scommesso un dollaro sui Rapids? Nessuno, nemmeno noi; ci sembrò un'eresia già lo scorso anno che una compagine letteralmente inguardabile come quella di Denver riuscisse ad estromettere ai rigori una squadra molto più quadrata e tecnicamente avanzata come Dallas, ma così accadde. E quest'anno l'evento si è ripetuto: Colorado ha giocato un po' meglio dello scorso anno, ma una Dallas così in palla durante la stagione regolare non l'avevamo mai vista; ma dal dischetto è la freddezza che conta e Colorado ha dimostrato di possederne in quantità industriale.
Houston, invece, ha sfoderato una partita bellissima contro i Chivas; è sembrato, a dir la verità , che i losangelini lontano dal loro campo si siano intimoriti e non abbiano giocato al massimo delle loro potenzialità , ma ciò non toglie che la vittoria dei Dynamo sia stata più che meritata. Certo è che, mentre i Chivas avevano già raggiunto forse il massimo traguardo possibile per una squadra al 2° anno di vita, Houston sentiva in certo qual modo l'obbligo di arrivare almeno alla Finale di Conference, vista l'eredità dei San José Earthquakes.
A questo punto, i nodi vengono al pettine: le 2 squadre si affrontano a Houston, e questo sarà un bel vantaggio per i Dynamo. Infatti, come già abbiamo avuto modo di scrivere, nella MLS il fattore-campo incide ancora molto sull'atteggiamento tattico delle squadre e, di conseguenza, sui risultati. Ma Denver ha già mostrato che è proprio in trasferta dove si alza il suo rendimento, avendo battuto gli Hoops al Pizza Hut Park.
Comunque Clavijo, allenatore dei Rapids, schiererà probabilmente la stessa formazione che ha battuto Dallas e con lo stesso modulo tattico: un 4-4-1-1 dove il pendolino Hernandez (ex-Cremonese) potrà aggiungere una spinta notevole (e un buon fiuto del gol) sulla fascia sinistra, mentre Mathis dovrebbe giostrare come seconda punta arretrata, ovvero leggermente più avanzato della linea dei centrocampisti ma alle spalle della punta effettiva che dovrebbe essere Kirovski.
Il rischio effettivo è che lo stesso Mathis possa venire preso "in mezzo" dalla linea difensiva di Houston e quindi isolato sia dal centrocampo sia da Kirovski. A quel punto o va a far compagnia al polacco (d'origine) sulla stessa linea, spezzando la squadra in 2 tronconi, oppure torna sulla linea dei centrocampisti, lasciando solo Kirovski là davanti.
Però esiste sempre l'arma tattica che risponde al nome di Mastroeni: potrebbe venire schierato con compiti di copertura, ma le sue sortite potrebbero scompaginare l'assetto di marcature di Houston, per riuscire a creare collegamento tra i reparti della squadra.
Dall'altra parte, Kinnear non rinuncerà al suo amato 4-4-2 perché è il modulo che gli garantisce il miglior rapporto copertura/spinta in avanti; ovviamente dipende tutto dalla condizione fisica e mentale degli interpreti del modulo. Dietro, in ogni caso, Barrett e Waibel saranno dediti a compiti fissi di marcatura, con il solo Waibel che tenterà qualche sortita in avanti sui calci piazzati.
Il centrocampo è schierato a 4 ma Mullan, Clark e Davis sono 3 mediani di rottura che spezzano il ritmo dell'avversario per poi riconsegnare il pallone a De Rosario che ha il compito di inventare, servire le punte Moreno e Ching o nel caso andare egli stesso alla conclusione.
Sulle punte di Houston vorremmo soffermarci un attimo di più: secondo noi Moreno e Ching non sono ben assortiti. Sono 2 prime punte, e quindi fanno gli stessi movimenti, col risultato che rischiano di togliersi spazi a vicenda. Molto meglio sarebbe schierare Dalglish al posto di uno dei 2, visto che è una seconda punta e inoltre è bravo nel tenere palla e permettere alla squadra di salire, se la situazione lo dovesse richiedere.
Interessante sarà il duello tra 2 dei reparti di centrocampo più potenti della Lega; ma a favore di Houston c'è un pozzo di fantasia che risponde al nome di De Rosario. Ecco, lui può essere il pendolo a favore di una o dell'altra squadra; se gioca come sa, i Dynamo si troverebbero 12 uomini in campo, ma se con la testa è da un'altra parte allora si troverebbero in 10.
È probabile che i Rapids partano tentando di controllare il ritmo, addormentandolo per controllare meglio gli spazi. Houston cercherà di scardinare il muro difensivo eretto da Clavijo preferendo il gioco in velocità , con scambi stretti e molto gioco sulle fasce.
Difficile dire chi la spunterà , ma se i Dynamo riescono ad attuare la tattica che prediligono la vittoria non dovrebbe sfuggirgli. Come al solito, comunque, il nostro augurio è di assistere ad una partita spettacolare ed emozionante.
Alla prossima!!