Allen Patrick, i Sooners hanno già trovato l'erede di Adrian Peterson?
Continua la cavalcata di Texas nella Top Ten del ranking NCAA, soprattutto grazie alle ottime prove del freshman quarterback Colt McCoy, ragazzo che sta giocando oltre ogni più rosea aspettativa. Il numero 12 dei Longhorns nelle due ultime settimane ha avuto un ruolo importante nelle vittorie sul filo di lana ottenute ai danni di Nebraska, 22-20, e Texas Tech, 35-31, mostrando di possedere la calma e la perseveranza necessarie a condurre in porto le partite più difficili.
Nella sfida contro i Cornuskers, sicuramente la vittoria di Texas più "sudata" in stagione, McCoy ha lanciato per 220 yards e 2 touchdown, risultando decisivo nella fase centrale della partita che aveva portato i suoi a condurre per 16-7. Il quarterback dei Longhorns è poi parso ancora più ispirato nel match di quest'ultima settimana contro i Red Raiders di Texas Tech, lanciando per 256 yards, 4 touchdown, e correndo per 78; con i TD pass realizzati in queste ultime due partite McCoy ha raggiunto quota 24 in stagione, risultato finora raggiunto solo dai suoi predecessori Chris Simms e Vince Young nella storia di University of Texas.
L'attacco dei Longhorns nonostante abbia trovato un'ottima guida in sostituzione di Young ha faticato parecchio nelle ultime settimane, con Jamal Charles e Limas Sweed che hanno inciso meno del solito; per il runningback sono venute due prestazioni al di sotto delle 100 yards, per il WR invece dopo un ottima prova contro Nebraska, 119 yards e touchdown, è arrivata una mezza battuta a vuoto contro il Tech, solamente due palloni ricevuti per un totale di 47 yards. Sweed rimane comunque il miglior ricevitore della squadra con 10 touchdown in stagione e sette partite consecutive con almeno una meta realizzata.
Nella vittoria contro Texas Tech sono anche andati a segno su ricezione Quan Cosby, Jordan Shipley e Nate Jones, che con 79, 42 e 16 yards rispettivamente ricevute hanno dimostrato, unite alle 49 del TE Jermichel Finley, come coach Mack Brown stia cercando di ruotare gli uomini in vista del rush finale.
Leggermente sotto accusa la difesa dei Longhorns che nelle ultime partite ha lasciato parecchi spazi agli avversari, subendo diversi punti e preoccupando soprattutto per le amnesie avute nell'ultimo quarto contro i Cornhuskers, a rischio rimonta finale con 13 punti realizzati, e nel primo contro i Red Raiders, a segno nei primi due drive della partita; sotto 31 a 28 all'intervallo proprio in questo match, la difesa dei Longhorns deve aver ricevuto l'input necessario a cambiare il corso della partita e invertire il trend negativo delle ultime uscite, dominando sul campo e costringendo gli avversari a stazionare all'infuori dell'endzone. Nella sfida contro Texas Tech buona la prestazione del solito Michael Griffin che con 13 tackle e 2 fumble forzati ha guidato i suoi alla riscossa, anche se il migliore della stagione nel reparto difensivo rimane Adrian Ross, leader indiscusso con 4 intercetti, 3 forced fumble e 2 fumble recovered.
Se nell'ateneo Texano hanno qualche preoccupazione in Nebraska non ridono per nulla visto le due sconfitte rimediate all'ottava, contro i già citati Longhorns, e alla nona, contro degli scatenati Cowboys, che di fatto li hanno esclusi dalla Top 25 della nazione.
Se con Texas avevano la scusante di aver perso contro una delle compagini più forti della realtà collegiale americana contro Oklahoma State, che aveva mostrato parecchi limiti contro squadre più accreditate, questa si è disciolta del tutto, mettendo i Cornhuskers di fronte alle proprie responsabilità ; su tutto sicuramente c'è una difesa deludente, ottava della Big XII e sessantottesima della nazione, che dopo l'ottima partita giocata contro i Longhorns si è disciolta in un non nulla davanti ai non irresistibili attaccanti di OSU.
Subire oltre 450 yards in sessanta minuti effettivi di gioco non è certo un risultato di cui andare orgogliosi, anche se lo spazio per rifarsi c'è ancora nonostante una strada verso i bowl che diventa giorno per giorno più piccola e corta; in questa rincorsa potrebbe aiutare non poco un Zach Taylor in ombra nelle ultime partite, nonostante le oltre 500 yards lanciate, ma ancora considerato uno dei migliori QB di tutta la division, se non della nazione stessa; le sue statistiche che hanno patito un brusco calo scendendo sotto al target cui aveva abituato in questa stagione, 15 TD pass e 2 intercetti prima delle partite in oggetto, ci dicono che il ragazzo ha le potenzialità per prendere riprendersi e rilanciare nell'immediato la stagione di Nebraska. Per farlo potrebbe puntare parecchio sul giocatore che sembra il più in forma di tutti i Cornhuskers, il runningback Brandon Jackson che ha corso per 182 yards nella disfatta di Stillwater producendo la migliore prestazione su corsa di tutta la stagione. La sfida per il dominio della North Division di sabato contro i Tigers sarà probabilmente decisiva per le residue speranze di Nebraska, che nell'ordine affronterà ancora Texas A&M e Colorado prima della fine della regular season.
Anche in Missouri stanno preparando quella che dovrebbe essere la partita più importante della loro stagione, infatti dopo essere usciti dalla Top 25 a causa della seconda sconfitta stagionale patita contro Oklahoma la sfida contro i Cornhuskers sarà decisiva per rientrarvi. Chase Daniels rimane una delle più belle sorprese della stagione nonostante i 3 intercetti lanciati contro la difesa dei Sooners, tant'è che staziona ormai assiduamente al terzo posto del ranking riservato ai QB della Big XII; se riuscirà a replicare la prestazione della week 8 contro Kansas State, 4 TD pass realizzati, anche nel match che li vedrà contrapposti ai Curnhuskers, per i Tigers potrebbe realizzarsi il sogno di ribaltare un pronostico che li vede storicamente sfavoriti, record all-time 61-35-3 in favore di Nebraska.
Nelle ultime uscite comunque ai Tigers non è bastata una difesa capace di limitare gli avversari a sole 190 yards di passaggio, come non è bastato avere un David Overstreet, free safety, capace di giocare la sua miglior partita in carriera, 13 tackle e 2 fumble forzati, contro Oklahoma.
Difesa che è anche il punto forte di Oklahoma, prima nella conference e diciottesima nella nazione per yards subite, che con 121 punti subiti finora ha messo in difficoltà tutti gli attacchi a turno afforontati. I due soli passi falsi contro USC e Texas hanno pesato più del dovuto sulla loro posizione del ranking NCAA che li ha visti scendere fino al diciottesimo posto, fatto assolutamente impronosticabile alla vigilia. Sulla stagione dei Sooners poteva ulteriormente agire in negativo l'infortunio subito da Adrian Peterson, che nonostante le due partite già saltate conduce ancora la classifica riservata ai migliori giocatori offensivi della nazione, ma per loro fortuna hanno trovato in casa il giocatore capace di non farlo rimpiangere, il runningback freshman Allen Patrick; il giovane numero 23 di Oklahoma è stato capace di correre rispettivamente 110 e 162 yards nelle prime due apparizioni da starter in carriera, aiutando non poco l'attacco dei suoi a sopperire alle mediocri prestazioni del quarterback Dan Thompson, trovatosi titolare all'improvviso dopo la cacciata di Rhett Bohmar; con il giocatore originario del Texas probabilmente i Sooners sarebbero stati quasi imbattibili, invece con un Thompson che lancia con il contagocce hanno già dovuto cedere il passo agli avversari in due match oppure hanno dovuto accontentarsi di qualche vittoria risicata in altri, come contro Oregon alla terza di campionato. Il gioco offensivo scelto dall'head coach Bob Stoops e totalmente orientato sul gioco di corse sta penalizzando moltissimo i ricevitori dei Sooners lasciando pochissimo spazio ai singoli per mettersi in mostra; tra questi, l'unico che è riuscito ad uscire dall'anonimato è Malcom Kelly che con le 564 yards ricevute finora ha superato quota 1,000 in carriera, settando il nuovo record dell'università grazie al raggiungimento dell'ambito traguardo in diciannove partite, rispetto alle ventuno del suo predecessore Antwone Savage.
La prossima settimana i Sooners si troveranno di fronte una delle squadre più in palla di questa stagione, Texas A&M in possesso di un ottimo record composto da otto vittorie ed una sola sconfitta. All'ottava settimana gli Aggies hanno avuto ragione sul filo di lana di Oklahoma State, battuta 34 a 33 grazie ad una buona prestazione del giovane RB Jarvorskie Lane, che con 26 yards corse e 2 touchdown segnati ha dimostrato di saper far valere il fisico quando è necessario farsi largo tra le maglie della difesa avversaria. Ripetutosi anche la settimana successiva contro Baylor, 53 yards e touchdown, Lane ha conquistato la testa della classifica scoring grazie alle 17 corse in endzone messe a segno fino a questo momento. Nell'ottimo attacco di Texas A&M sta disputando una buonissima stagione anche il quarterback Stephen McGee, sempre tra i migliori del ruolo nella conference, che riesce ad essere incisivo sia quando si tratta di passare, sia quando è necessario "salvarsi la pelle" e correre; scrambler migliore della lega nonostante "la pelle" che lo vorrebbe più propenso ad essere un eccellente pocket passer, il QB degli Aggies sta giocando una stagione convincente, anche se sarà difficile trovarlo tra i nomi selezionati nel prossimo draft. Dopo Oklahoma i ragazzi di coach Franchione avranno un altro difficilissimo test contro Nebraska, quarta forza della Big XII, in un tour de force che si concluderà affrontando Texas nell'ultima partita di stagione regolare; in questi tre match A&M dovrà cercare di difendere la ventunesima posizione nel ranking NCAA per raggiungere uno dei BCS bowl.
Le ultime settimane saranno decisive anche per le residue, poche, speranze di staccare un biglietto per le finali nazionali da parte di Oklahoma State e Baylor, uniche due compagini della Big XII che sembrano poter ancora aspirare alla post season. I Cowboys hanno piegato 41 a 29 Nebraska dopo aver perso di un punto contro Texas A&M due settimane fa. In entrambe le partite è stato superlativo l'apporto fornito dal runningback Dantrell Savage che ha superato le 100 yards su corsa nei due match proponendosi come uno dei migliori della conference nel ruolo; nell'ultima settimana al cospetto di Nebraska ha conquistato il premio di "defensive player of the week" Nate Peterson, grazie ad un ritorno da touchdown su un fumble di 19 yards, che con Patrick Lavine, leader per tackle della squadra, è uno dei migliori elementi della difesa di OSU. Nella prossima partita i Cowboys dovranno affrontare i campioni nazionali di Texas e per strappare un risultato positivo dovranno sperare in una buona prestazione dei due elementi migliori della squadra, il WR Adarius Bowman, leader della Big XII con 877 yards ricevute, e il QB Bobby Reid, primo nella conference e terzo nella nazione grazie ad un rating di 177.4.
Dopo Texas verrà lo scontro decisivo contro Baylor, squadra che si giocherà le ultime possibilità di proseguire la stagione proprio in queste ultime partite, nonostante pesi tantissimo l'assenza del loro miglior giocatore, il QB Shawn Bell, infortunatosi durante l'ultimo match. Bell è stato fino alla scorsa settimana il secondo miglior QB della conference con 19 touchdown lanciati a fronte di 10 intercetti, e sotto la sua guida i Bears di coach Morriss sembravano poter arrivare lontano per la prima volta dopo anni. Con il suo infortunio il posto da titolare passerà nelle mani del redshirth freshman Blake Szymanski che ha toccato appena cinque palloni in questa stagione. Per sopperire all'inesperienza del nuovo pitcher i Bears dovranno puntare parecchio sul duo di ricevitori migliori della conference Dominique Ziegler e Trent Shelton, più di 1,300 yards in due, e sul RB Paul Mosley, autore di quattro touchdown nelle ultime cinque partite.
Il prossimo sabato contro Texas Tech Baylor dovrà cercare di vincere una partita importantissima per il loro "progetto" bowl; i Red Raiders dal canto loro continuano a presentare un Graham Harrell in gran spolvero, miglior quarterback della Big XII nonostante l'ultimo posto ricoperto nella South Division; Harrell ha giocato una grandissima partita contro Iowa State nella week 7, che ha concluso con 6 touchdown e 368 yards lanciate, nella vittoria 42 a 26 che ha preceduto una sconfitta di 4 punti, 31 a 35 contro Texas.
Nella North Division Kansas State non se la passa tanto meglio anche se dopo la sconfitta di due settimane fa contro Missouri si è subito rifatta battendo Iowa State, risultato che potrebbe ripetersi nel prossimo match al cospetto di Colorado. Nei Wildcats da registrare il primo touchdown pass realizzato dal freshman Josh Freeman, che è subentrato al titolare Evridge nel corso della stagione. Con i problemi avuti nella posizione di QB Kansas State ha dovuto improntare il gioco sulle corse, riuscendo a trovare un'ottima coppia di runningback in James Johnson, più di 100 yards corse in entrambe le ultime due partite, e Leon Patton, 112 yards e touchdown contro Mizzou.
Peggio di loro se la passano sicuramente i Jayhawks di Kansas che prima della vittoria contro Colorado nell'ultimo week-end venivano da quattro sconfitte consecutive che li avevano definitivamente estromessi dalla rincorsa ai bowl. Perso di un punto, 35 a 36, contro Baylor nonostante una grandissima prestazione del runningback John Comish, 196 yards e 2 TD realizzati, i Jayhawks hanno battuto nella partita successiva i disastrati Buffaloes; questa volta grazie al valido quarterback Todd Reesing che nonostante 3 fumble e 3 intercetti subiti, è riuscito comunque a lanciare per 106 yards, 2 TD pass, e correre per 90 yards e 1 touchdown. Nella vittoria contro Colorado sugli scudi anche il cornerback Aqib Talib che con due intercetti messi ha segno ha raggiunto quota 4 in stagione.
Proprio contro Kansas i Buffaloes di coach Dan Hawkins hanno subito l'ottava sconfitta stagionale, sintomo di una squadra a cui manca in modo determinante un attacco degno di questo nome; il QB Bernard Jackson se mai sarà scelto al draft verrà sicuramente selezionato come runningback, visto che a lanciare proprio non ci pensa. Unica consolazione per i Buffaloes è la difesa, sempre molto valida nonostante i punteggi che la penalizzano più del dovuto sulla carta.
A chiudere la Big XII c'è Iowa State squadra partita con delle buone predictions ma che dopo quattro sconfitte consecutive nelle ultime quattro partite ha praticamente concluso in anticipo la sua stagione, e questo nonostante la presenza a roster di uno dei migliori quarterback della nazione, Brett Meyer; il numero 7 dei Cyclones nonostante i 10 intercetti fin qui lanciati rimane assiduamente nella top 20 dei QB NCAA, anche se sarà difficile vederlo tra i prospetti migliori del draft. Tra i giocatori migliori della nazione c'è anche il linebacker di Iowa State Tyrone McKenzie, secondo nella Big XII con 102 tackle messi a segno e quarto nella NCAA con un average di 11.3 tackle a partita. Per i Cyclones qualche possibilità di abbandonare l'ultimo posto in classifica con i prossimi impegni contro Kansas e Colorado.
[u] Big XII Standings[/u]
North Division
1. Missouri 3-2 Con. 7-2 NCAA
2. Nebraska 3-2 Con. 6-3 NCAA
3. Kansas State 2-3 Con. 5-4 NCAA
4. Kansas 1-4 Con. 4-5 NCAA
5. Colorado 1-4 Con. 1-5 NCAA
6. Iowa State 0-5 Con. 3-6 NCAA
South Division
1. Texas 5-0 Con. 8-1 NCAA
2. Texas A&M 4-1 Con. 8-1 NCAA
3. Oklahoma 3-1 Con. 6-2 NCAA
4. Baylor 3-2 Con. 4-5 NCAA
5. Oklahoma St. 2-2 Con. 5-3 NCAA
6. Texas Tech 2-3 Con. 5-4 NCAA