Per Manny due errori in gara-1
Quella di ieri sera al Fenway Park è sembrata una strana partita giocata spesso con troppa leggerezza e disattenzione da entrambe le squadre e che ha dato ai Boston Red Sox, nonostante non abbiano fornito una gran prestazione, la prima vittoria della serie.
E' bastato dare un'occhiata a chi scendeva in campo per le due squadre per capire che gara-1 avrebbe subito riservato delle sorprese. I due manager hanno cambiato qualche giocatore rispetto ai titolari previsti e non tutte le scelte si sono poi rivelate le migliori.
Facciamo qualche passo indietro ed iniziamo parlando di una decisione che era già stata presa da Francona nel preparare la sfida con i Cardinals, cioè quella di schierare Tim Wakefield come primo partente della serie mondiale. Il knuckleballer in calze rosse non ha mai amato troppo le giornate fredde e non parliamo di quelle ventose vera rovina per chi utilizza unicamente questo tipo di lancio.
La speranza di Terry Francona era quella di sorprendere un lineup di una squadra della National League poco familiare ai lanci di Wakefield, ma le cose in campo sono andate in tutt'altra maniera. D'altra parte era sufficiente dare un occhiata alle prestazioni del veterano lanciatore di Boston offerte in partite di Interleague e si sarebbe notato che la sua media ERA era di 7.27 contro la 3.76 ottenuta contro i conosciuti battitori della American League. Forse il più a disagio in questo mismatch è stato proprio lui.
I battitori di St. Louis per quanto non siano riusciti a colpirlo duramente hanno almeno costretto Wakefield ad un numero di lanci troppo alto già nei primi innings ed il risultato si è visto quando il lanciatore dei Red Sox ha iniziato a perdere completamente il controllo della sua knuckleball mandando tre giocatori sulle basi per le troppe balls lanciate consecutivamente nel quarto inning.
Terry Francona aveva deciso che Doug Mirabelli sarebbe stato meglio di Jason Varitek nel ricevere i lanci di Wakefield. Il catcher titolare dei Red Sox accoppiato con il knuckleballer non aveva dato vita in effetti ad una batteria molto affiatata e in più di una occasione, sia in regular season che nei playoff, le passed balls erano state ordinaria amministrazione per il duo.
Mirabelli ha sicuramente risposto bene in difesa ed anche in attacco non si è comportato male con una bella valida sul Green Monster. Il problema è stato che l'aver rinunciato alla miglior battuta di Varitek per il suo apporto in fase difensiva è stato limitato dalla precoce uscita di Wakefield che a mio avviso si rivelato un'autentica delusione sul monte di lancio di Boston.
Anche Tony LaRussa non mi sembra che abbia brillato per scelte e decisioni. Innanzitutto il fatto di preferire So Taguchi all'esterno sinistro al posto di John Mabry non ha prodotto i risultati probabilmente cercati. Che erano quelli di avere in campo un contact hitter piuttosto che un colpitore di potenza, oltre che ad un più efficiente fielder. Però Mabry è sicuramente un giocatore che arriva più facilmente sulle basi ed avrebbe rappresentato già da subito una maggiore minaccia contro il Wakefield traballante di ieri.
Poco comprensibile poi la decisione di far colpire Tony Womack con un bunt di sacrificio nel secondo inning quando già due battitori dei Cardinals avevano messo in difficoltà Wakefield ed erano sulle basi. Con il conto sul 2 – 1 a favore del seconda base di St. Louis e con un lanciatore che sembrava piuttosto debole sarebbe stato meglio cercare il colpo più pesante e non un semplice bunt da small ball, molto caratteristico della National League ma poco efficiente contro chi invece della potenza tipica della AL fa la sua carta vincente.
Per chiarire il concetto serve fare un colpo alla Papi Ortiz quando si hanno uomini sulle basi e non continuare a cercare il sacrificio per mettere a segno, sempre che tutto funzioni, un punticino alla volta. I primi due inning sono significativi con il 4 – 1 a favore di Boston.
Qunado si gioca in casa della squadra vincitrice del titolo dell'American League è più opportuno affrontare gli avversari sul loro stesso piano o per lo meno cercare di minacciarli con le stesso approccio al match. LaRussa invece ha cercato più che in altre occasioni di utilizzare meno la potenza e più i piccoli passi per arrivare a punto.
Scelta molto discutibile e che ha pagato poco. Considerando anche che quando la serie si giocherà a St. Louis con David Ortiz costretto a giocare in prima base, dove quest'anno è stato utilizzato solo 34 volte, e con i lanciatori obbligati a battere sarà allora veramente il caso di giocare nello stile tipico della NL.
I Red Sox hanno visto un bel numero di lanci nella partita esattamente 190 ed hanno
dimostrato una buona capacità di pazienza e di scelta dei lanci da tentare di colpire. Ma questo ha evidenziato per l'ennesima volta che dall'altra parte non ci sono assolutamente power pitchers ed infatti alla fine della partita i sei lanciatori utilizzati da Tony LaRussa hanno collezionato solo tre strikeouts, veramente un bottino troppo magro per poter arginare la potenza del lineup avversario.
La discreta prestazione in fase di battuta delle calze rosse non ha avuto un buon seguito in difesa. Lo show negativo di Manny Ramirez con doppio errore consecutivo non è assolutamente da palcoscenico MLB, soprattutto quando poco prima, l'esterno sinistro di Bostonm dopo aver colpito una valida era corso verso prima base con il dito indice alzato ad indicare di essere il numero uno. Sarebbe necessario a volte un pò meno di presunzione per evitare poi tristi brutte figure.
Lo stesso fatto che per tre volte Boston ha buttato via un buon vantaggio, prima un 4-0, poi un 7-2 ed infine un 9-7 con un incluso una blown save del closer Foulke deve far riflettere Francona per cercare di migliorare la squadra sia per quanto riguarda la difesa che per l'approccio psicologico a certe fasi della partita. I 12 giocatori persi sulle basi sono troppi quando si ci gioca un titolo mondiale.
Troppi gli errori dei Red Sox, oltre a queli già citati di Ramirez, altri due sono arrivati da Arroyo e da un Millar che troppo spesso non è riuscito a coprire bene la prima base. Inoltre Boston ha concesso anche la bellezza di 6 walks agli avversari che però a causa di un lineup che nella sua parte più pericolosa è apparso sottotono non ha approfittato molto. In generale i vantaggi che Boston ha concesso a St. Louis sono stati comunque già dall'inizio vanificati dalla pessima prestazione del partente Willimas che in poco più di 2 innings giocati ha subito 7 punti.
Il problema nel reparto lanciatori dei Cardinals si è fatto ancora più grave quando Tony LaRussa ha provato ancora ad affidare a Julian Tavarez il ruolo decisivo di giocarsi come setup nella parte finale le sorti dell'incontro. E' ormai chiaro a tutti che il lanciatore dominicano dopo tutti questi fuoricampo dati via, con mani rotte contro telefoni e suppellettili vari incluse, non sembra in questo momento nelle migliori condizioni psicofisiche per affrontare le World Series. Lo si era già capito prima e allora perchè insistere?
Insomma una prima partita dove troppo spesso, con la complicità anche di un pubblico piuttosto calmo, l'atmosfera è appparsa un pò troppo tranquilla, con molto rilassamento in campo, cosa non comune per un inizio di World Series.