Mark Bellhorn mette il fuoricampo decisivo di gara1
Gara1 delle World Series ha proseguito il leit motiv delle finali per i Pennants. Grande equilirio, grandi recuperi e grandi emozioni a farcire più di 4 ore di baseball-spettacolo.
Quello che si è visto sul campo del Fenway Park è solo il primo capitolo di una storia che forse ne darà 7, sicuramente ognuno diveso dal precedente.
Si inizia con una mega-presentazione dei padroni di casa: tutti, ma prorprio tutti i componenti della squadra vincitrice della già storica finale dell'American League contro gli odiatissimi New York Yankees, dal bat-boy al #9 del lineup dei Boston Red Sox, Mark Bellhorn(segnatevi questo nome perchè tornerà di moda durante l'articolo, ndr).
Dopo l'inno cantato da Steve Tyler, si inizia con Mike Wakefield sul monte di lancio per i Red Sox. Walker gli mette un po' di paura con un doppio, ma 2 fly-out consecutivi della difesa bostoniana, chiudono la parte alta del primo inning.
Per i St.Louis Cardinals parte Woody Williams che sembra non avere il pieno controllo dei suoi slider già dai primi lanci. Infatti, dopo aver concesso un doppio a Damon, il lanciatore dei Cards regala una base per aver colpito Cabrera. Walker con una presa-super, elimina al volo Ramirez che ha cercato la profondità sull'esterno destro. Intanto Damon avanza in terza. E qui si assiste al primo, vero, momento clou della partita: in battuta va Ortiz con solo 1 out e corridori agli angoli. Primo lancio “buono” e…BOOM…home run da 3 punti per lo slugger dei Red Sox , oggi schierato come battitore designato. Il Fenway Park è in delirio anche perchè subito dopo Millar va a segnare il quarto punto. Il primo inning si chiude con Boston davanti 4 a zero. Che inizio!!!
I Cardinals tornano in attacco, dando l'impressione di non voler aggredire più di tanto le knockle-ball di Wakefield. Un drag-bunt permette ad Edmonds di arrivare indisturbato in prima. E qui la strategia di LaRussa, il manager di St.Louis, inzia a dare i suoi frutti: prima un bunt e poi una battuta di sacrificio fanno segnare il primo punto all'esterno-centro. Taguchi, poi, si fa mettere “strikeout” e finisce la ripresa.
Dopo l'attacco inconcludente dei Red Sox, Walker mette il secondo punto per St.Luois con un solo-homer-run dietro l'esterno destro. Wakefield da qualche segno di cedimento ma porta a casa l'inning senza concedere altri punti alle mazze avversarie.
Altro scossone alla partita lo porta l'attacco dei RedSox nella parte bassa del terzo: a Mueller viene concessa una BaseBall; Mirabelli, con un bel singolo lo “spinge” in terza e Williams, subito dopo, perde totalmente il controllo dei suoi lanci concedendo un'altra base al battitore , l'esterno Bellhorn. Sul piatto va Damon che con le basi piene che manda a segnare Mueller. A questo punto, LaRussa toglie il proprio lanciatore, facendolo scendere dal monte come perdente. Sul monte sale il rilievo Haren che non può niente sia contro Cabrera che contro Ramirez, autori di 2 RBI's. Punteggio dopo questa fiammata dei RedSox: 7-2 per i padroni di casa.
St.Louis sembra non accusare il colpo,anzi, l'attacco inizia ad inquadrare con più continuità i lanci di Wakefield. Edomnds mette un singolo e sfrutta un lancio pazzo del partente dei RedSox per scattare in seconda base. Le 2 basi ball regalate a Sanders e Womack sono un bel campanello di allarme per il manager Francona che manda il pitching coach a fare 2 chiacchiere con Wakefield. Matheney, con basi piene, fa una battuta di sacrificio e qui la difesa di Boston inizia a scricchiolare: l'esterno destro, dopo aver eliminato il battitore, assisite Millar in mezzo al diamante che cerca di cogliere fuori dalla 3a base Sanders, ma il tiro è impreciso e finisce sulle tribune. Risultato: 2 punti concessi ai Cardinals. Womack segna anche il quinto punto e Francona, dopo la quarta base regalata alle mazze avversarie, decide di togliere il proprio lanciatore partente mettendo sul monte Arroyo che porta a termine l'inning senza ulteriori punti concessi. Boston 7 – St.Louis 5.
Si arriva all'inizio del sesto inning sempre sul 7 a 5. Arroyo sembra partire bene eliminando prima Womack e poi Matheny. Con 2 out,però, il lanciatore si rilassa e commette anche un errore cercando di eliminare Taguchi in prima base: pallina in tribuna e corridore automaticamente in seconda base. Renteria manda a segnare l'esterno sinistro e Walker fa lo stesso con lui: i Cardinals raggiungono sul 7 pari Boston e sul Fenway Park scende un po' di timore. Che sarà la maledizione di Babe Ruth????
La parità viene rotta nella parte bassa del settimo inning quando Manny Ramirez incontra il lancio del nuovo rilievo Calero e manda a segnare Bellhorn. La partita del pitcher di LaRussa dura solo un lancio, perchè contro il bomber Ortiz, il manager italo-americano decide di mettere il mancino King. Mancino o ambidestro non cambia niente per “The big-pappi”: RBI e nono punto per i RedSox.
La parte alta dell'ottavo inning inizia con un singolo di Matheney e uno di Cedeno, quest'ultimo entrato al posto di Taguchi. Strana sostituzuine per LaRussa: al posto del catcher in seconda base, il manager manda un pinch-runner e fin qui, tutto sembra normale. Ma il corridore è Marquis, il pitcher partente di gara2. La mossa risulta azzeccata anche perchè Ramirez commette un errore…anzi….ne commette anche un altro subito dopo cercando un presa al volo. La “cosa” non gli riesce molto bene e Cedeno ringrazia l'esterno sinistro andando a segnare la parità a quota 9.
A Boston il silenzio regna sovrano, soprattutto perchè Edmonds va sul piatto con le basi piene ma 2 out. Francona è costretto a mettere anticipatamente il closer Fulke che fa il terzo out. Il Fenway park tira un grosso sospiro di sollievo!
Parte bassa dell'ottavo. LaRussa mette Tavarez, il suo ultimo rilevo prima del closer. E qui si decide la partita: Varitek, entrato al posto di Mirabelli, mette un singolo e corre in prima base. Sul piatto arriva Bellhorn(vi ricordate quello che dicevo all'inizio dell'articolo?ndr) che “spazza” le basi con un fuoricampo che finisce sulla parte interna del palo che delimita la zona di foul sull'esterno destro. 11-9 RedSox e pubblico in delirio.
Nono inning. Fulke cerca la vittoria e la ottiene: prima elimina Sanders con uno strikeout, poi la difesa gli da una mano con un'elminazione al volo di Womack. Tutto il publico è in piedi, vuole il terzo out. Fulke li accontenta con il K su Cedeno.
La gara finisce sull'11 a 9 per i Boston RedSox. Il lanciatore vincente è Fulke, il perdente è Tavarez.
Appuntamento è per questa notte per gara2. Inutile dirvi di non perdervi un solo inning di queste fantastiche World Series. Seguitele su playitusa!!!