Il goal di Scott Sealy ha illuso i tifosi dei Wizards…
All'83' Sealy segna un gol che potrebbe essere importante: accorcia le distanze per i Wizards che a New York stanno soccombendo (ora per 3-2) contro i Red Bulls, diretti concorrenti per l'ultimo posto disponibile per i play-off.
A Kansas City basterebbe solo un altro gol per agguantare il pareggio e mantenere così salva la 4ª piazza; tanto più che mancano ancora 7 minuti (più recupero) alla fine della partita. Non una vita, certo, ma il tempo per il forcing finale c'è tutto.
E invece inspiegabilmente i Wizards si placano; traccheggiano sulla ¾ alla ricerca di spazi ma di azioni veramente pericolose non ne creano.
Poi a 3 minuti dalla fine Garcàa si fa espellere per aver atterrato Wolyniec: a quel punto è chiaro che per Kansas City non c'è più nulla da fare.
È già il 2° anno consecutivo che la stagione dei Kansas City Wizards finisce a metà ottobre, e a beneficiarne è ancora una volta New York (l'anno scorso come Metrostars, quest'anno come Red Bulls). Corsi e ricorsi storici? Maledizione che pesa sulla testa di Kansas City?
Niente di tutto questo: semplicemente la 2ª eliminazione consecutiva è la logica conseguenza di troppi anni condotti nell'incertezza più assoluta.
Tale incertezza è riconducibile alla situazione societaria: solo negli ultimissimi mesi, infatti, i Wizards hanno risolto il rebus che stava attanagliando squadra e società .
Lamar Hunt, proprietario della squadra nonché figura tra le più importanti (se non la più importante) per il calcio negli USA, decide di mettere in vendita la squadra subito dopo la Finale MLS 2004 (persa contro Washington): troppi i costi di gestione, soprattutto per lo stadio, l'Arrowhead, che ha bisogno di ristrutturazioni ed è da condividere con i Chiefs della NFL.
Da allora le ultime 2 stagioni per i Wizards sono sempre all'insegna del "vorrei ma non posso". Hunt dice chiaro e tondo che venderà preferibilmente a investitori che mantengano la franchigia a Kansas City. Quel "preferibilmente" suona come una campana a morto sul soccer nella città .
La stagione 2005 evidenzia alcuni punti fermi: il portiere Oshoniyi, il capitano Conrad, la punta Wolff, i centrocampisti Arnaud e Jewsbury, gente che con professionalità si fa sempre trovare pronta all'appuntamento col proprio lavoro. Certo però è difficile comportarsi sempre da professionisti quando non sai se e dove giocherai l'anno prossimo.
Ma la stagione 2005 passa, i Wizards non si qualificano ai play-off e tutto tace; Hunt dichiara così che anche per la stagione 2006 i suoi Wizards giocheranno e lo faranno a Kansas City: fino a quando però ancora non è dato sapere.
Ad un certo punto sembra prossimo l'annuncio che i Wizards si sposteranno a Philadelphia, visto anche l'accordo che lega la MLS con la Rowan University, e persino i giocatori si stanno ormai abituando all'idea.
A quel punto, che senso ha condurre una stagione tirata allo spasimo (magari anche vincendo il campionato) sapendo che l'anno prossimo non si potrebbe difendere l'eventuale vittoria?
Così si fa strada la disillusione e un'altra stagione se ne va nell'abulia più totale.
Ma ecco il colpo che non t'aspetti: "d'incanto" Hunt e la MLS trovano degli investitori! Il gruppo OnGoal LLC (dirigenti di vari altri gruppi industriali degli States che impegnano i loro soldi a titolo personale) di Kansas City compra la squadra e propone anche il progetto per uno stadio da costruire a Overland Park, cittadina vicina a KC.
Tutto risolto, dunque? Sì, parrebbe di sì, almeno dal punto di vista economico-finanziario: ora esiste nuovamente una società (anche se è ovvio che ancora molti punti di riferimento sono da decidere) e quindi si può nuovamente tornare a parlare di calcio giocato.
Già , c'è una stagione da completare: ma la situazione non è rosea, la squadra si barcamena a ridosso del 4°-5° posto della Eastern Conference (e ciò significa fare i play-off o non farli) e nonostante ora si possa fare affidamento su una nuova proprietà , l'atteggiamento mentale dei giocatori è troppo radicato per poterlo eliminare così su due piedi.
Si arriva perciò all'ultima partita della regular season, che ha visto i Wizards soccombere nuovamente (che per 2 anni di fila sia New York a beneficiarne indica solo che nemmeno la squadra della Grande Mela è ancora competitiva ai massimi livelli").
Come dobbiamo dunque considerare la stagione appena trascorsa: una stagione di transizione? Sì, senza dubbio, per i motivi spiegati sopra.
Come dobbiamo considerare i Wizards nell'ottica della stagione 2007? Una squadra di vertice, secondo noi.
Teniamo presente che al Draft KC avrà una scelta piuttosto alta (non la 1ª, quella sarà appannaggio di Toronto), e anche se è improbabile trovare il nuovo Marvell Wynne è comunque un'opportunità da sfruttare bene.
Inoltre il rookie di quest'anno, Yura Movsisyan, avrà un anno di esperienza in più da mettere a frutto: ha giocato solo 10 partite (0 gol e 0 assist), per il resto si è destreggiato bene nel campionato-riserve e la prossima stagione avrà qualche opportunità in più.
È ovvio però che le fortune dei Wizards passano soprattutto dai giocatori esperti, e i Wizards ne hanno parecchi (anche di buon livello tecnico) che sanno come si conduce una stagione ad alti livelli: Wolff, Arnaud, Conrad, Zavagnin, Victorine danno solidità e sono la spina dorsale di Kansas City. Una volta liberi da fardelli mentali (che ti condizionano, anche inconsciamente) i Wizards torneranno a lottare per i massimi traguardi.
Alla prossima!!