Claudio Reyna con Pavel Nedved
Stati Uniti e Ghana giocano oggi pomeriggio a Norimberga (inizio alle 16, sincronizzato al calcio d'avvio di Italia-Repubblica Ceca) e in ballo c'è la qualificazione agli ottavi di finale. Partita vera e fisica, con l'arbitro tedesco Markus Merk che rischia di dover lavorare molto di cartellini per limitare l'ardore dei 22.
“Vogliamo vincere per tutta l'Africa – dice l'ex juventino Stephen Appiah -. A questi livelli dietro a una piccola nazione come la nostra si nasconde il mondo intero. Anche se gli Stati Uniti sono il Paese più grande e ricco della terra, noi abbiamo ottime possibilità di vittoria. Pensiamo solo a vincere quella che per noi è una finale“. Sugli spalti 3mila tifosi arrivati da Accra e dall'Europa. Il CT serbo delle «Black stars», Dujkovic , dovrà fare a meno di Sulley Muntari e di Asamoah Gyan, squalificati. I probabili sostituti sono Boateg in mezzo al campo, Pimpong in avanti. E forse resterà ancora fuori il romanista Kuffour, che sconta ancora l'errore contro l'Italia. Nessuna punizione, invece, per Pantsil, il difensore de l'Hapoel Tel Aviv che dopo il successo contro i cechi aveva sventolato la bandiera israeliana (in onore della sua squadra di club) scatenando le proteste del mondo arabo. “Se non gioca – dice Dujkovic – è solo per scelta tecnica. Ma ancora non lo so“.
Dall'altra parte gli Stati Uniti, che avranno 11mila sostenitori al seguito, devono risolvere il problema del gol. L'unica rete messa a segno nelle due gare giocate è stato l'autogol di Zaccardo. Saranno i due 'vecchietti' terribili degli Usa, Brian McBride e Claudio Reyna, 67 anni in due, a guidare la squadra stelle e strisce oggi nella sfida con il Ghana. I due giocatori dovranno tentare di dare equilibrio ad una squadra che in difesa e in mezzo al campo dovrà fare a meno di Mastroeni e Pope espulsi nella gara contro l' Italia. Al loro posto probabilmente toccherà a DaMarcus Beasley e Jimmy Conrad. Su Reyna il CT Arena ha parole di grande elogio: "contro l'Italia e' stato fantastico. Ora ci vorrà un altro grande Reyna per battere il Ghana".
"Loro due sono ancora i migliori attori della nostra squadra – commenta il CT Bruce Arena -. Cosa posso fare io se non segniamo? Posso mettere in azione una slot machine del gol? La verità è che fin qui abbiamo incontrato due dei migliori portieri del mondo: Buffon e Cech". Fiducia a Reyna e McBride, dunque. Con il secondo che sdrammatizza: “Non c'è un blocco psicologico, dobbiamo solo essere più freddi sotto porta“. I cambi dell'allenatore yankee si concentreranno su centrocampo e difesa, dove bisogna rimediare alle squalifiche di Mastroeni e Pope.
Il CT Bruce Arena ha anche espresso la propria fiducia nel regista Landon Donovan, descrivendo la sua prova contro l'Italia come la "dimostrazione che è un grande giocatore".
Arena aveva accusato il centrocampista offensivo di scarsa aggressività dopo la sconfitta per 3-0 contro la Repubblica Ceca, ma lunedì il c.t. ha affermato di aver visto un Donovan più maturo nell'1-1 contro l'Italia: “Credo in Landon. So che è un grande giocatore“, ha dichiarato Arena.
“Ha molti anni a grande livello di fronte a sé, ma penso che nell'ultima partita abbia davvero mostrato di cosa è capace. Ha fatto capire al mondo intero ma soprattutto ai suoi compagni di squadra di poter essere decisivo in qualsiasi tipo di partita. Contro l'Italia Landon ha fatto cose che non gli avevo mai visto fare prima“.
Le lodi di Arena non si sono limitate alla fase offensiva del gioco di Donovan. Il CT ha enfatizzato l'efficacia del 24enne nell'aiutare la squadra a chiudersi e a mantenere il possesso di palla in inferiorità numerica. “Landon non è in campo per pensare a questo genere di cose, ma in quella partita era necessario. Il match ha preso una certa piega e lui ha saputo stringere i denti e combattere“.
Il combattuto pareggio contro l'Italia ha riportato fiducia nell'ambiente ma restano dei dubbi sulla capacità di segnare degli statunitensi, che finora hanno violato la rete avversaria solo con l'autogol del difensore italiano Cristian Zaccardo. "Nessuno di noi dimentica che non abbiamo segnato neanche un gol - ha dichiarato Donovan -, e ovviamente se giovedì vogliamo vincere dobbiamo segnare, ma il problema è quando non si creano occasioni. È lì che cominci ad avere dubbi, a considerarlo un problema. E noi di occasioni ne abbiamo create".
Per quanto riguarda il suo rendimento individuale, Donovan ha spiegato al sito ufficiale della FIFA che deve continuare a lavorare sull'aggressività . "Il mio modo di giocare non lo estraggo a sorte prima della partita. Sono stato molto criticato per la mia prova contro la Repubblica Ceca e lo accetto, ma non credo di aver disputato una gara pessima, semplicemente non ho giocato abbastanza palloni. E nella valutazione bisogna considerare tutto: le mie colpe, i pochi palloni che ho giocato, la sfortuna“.
"Il verdetto del campo è sotto gli occhi di tutti e forse nella partita contro l'Italia ero più preparato e più attivo, quindi devo capire cosa mi abbia permesso di avere questo atteggiamento in modo da poterlo sfruttare anche per altri incontri. Certo, ricevere più palloni e avere un po' più di fortuna può aiutare, ma in parte dipende da me. L'esperienza mi dice questo".
E l'esperienza gli dice anche che c'è bisogno del suo contributo perché gli Stati Uniti abbiano successo. "Ai Mondiali nippocoreani ero un ragazzino che dava una mano come poteva, ma ora tutti si aspettano che io giochi con costanza ad alti livelli".
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Vedremo oggi chi sono, i duri, tra USA e Ghana.