Cory in azione con la maglia della nazionale
Cory Gibbs, difensore centrale americano, è nato il 14 gennaio 1980 a Fort Lauderdale, in Florida; la passione per il soccer nasce tra i banchi di scuola,alla Nova High School, dove il giovane ragazzo gioca per quattro anni e ricopre il ruolo di capitano della squadra di calcio.
Con la maglia della Nova, Cory conquista due nomine a "Who among American High School Students", premio assegnato agli atleti più promettenti dei campionati liceali americani e si appresta a spiccare il volo verso le migliori università con programma calcistico del paese. Nel 1997 viene scelto dalla Brown University e nel suo anno da freshman ottiene molti consensi giocando tutte e diciotto le partite della stagione.
Nel 1998 esordisce con la nazionale USA under 20 e realizza il suo primo goal in un match contro il Costa Rica valido per le qualificazioni CONCACAF al mondiale di categoria. Dopo aver rotto il ghiaccio con la nazionale statunitense Gibbs si appresta a vivere gli ultimi due anni con la Brown e nel suo anno da senior conquista anche al fascia di capitano.
Con lui in squadra la Brown rimane sempre nell'elite della NSCAA e conquista anche un Ivy League Championship. Al superdraft MLS del 2001 si presenta con in tasca il titolo di "Ivy League Player of the Year", la nomina nel "First All-American Team" e viene scelto con il pick numero 40 dai Miami Fusion.
Nonostante la possibilità di approdare nella lega professionistica americana Gibbs decide di provare la via dell'Europa e si accasa in estate al Saint Pauli. Nel suo primo anno con il club tedesco Cory gioca 25 partite e segna un goal contro il Colonia, il 24 novembre 2001, diventando il più giovane americano a segnare in Bundesliga.
Nonostante una stagione positiva del difensore centrale la squadra retrocede in seconda divisione ma Gibbs decide di rimanere e mantenere il suo ruolo di titolare. Nel 2003 il St. Pauli scende però in Regionaliga Nord, la terza divisione tedesca, e il giovane americano si trova costretto a cambiare ruolo, trasformandosi in centrocampista difensivo, fino a quando non decide di lasciare la squadra, nel gennaio 2004.
Dopo un provino con il Jahn Regensburg, in 2.Bundesliga, Gibbs decide di tornare a casa, anche per avere più chanches in nazionale, e dopo diversi contatti con i Columbus Crew firma per i Dallas Burns prima dell'inizio della stagione MLS.
Con la nazionale maggiore statunitense aveva esordito durante la Confederations Cup del 2003 contro la Nuova Zelanda, ma la sua esplosione corrispose con il ritorno in patria e il forte contributo fornito durante le qualificazioni ai mondiali 2006.
Con la maglia degli USA Gibbs ha raccolto consensi da molti addetti ai lavori che lo relegano, attualmente, tra i più forti difensori centrali d'america; queste sue ottime prestazioni con la nazionale attirarono nuovamente l'interesse dei club europei e con grande sorpresa di tutti gli appassionati del soccer, che si aspettavano di vederlo ancora in maglia Burns, nel gennaio 2005 Gibbs firma con il Feyenoord di Rotterdham.
Con la squadra olandese il difensore americano gioca 15 partite e segna 1 goal rivelandosi come uno tra i migliori giocatori stranieri della Eredivise. Dopo una stagione con tante soddisfazioni la carriera di Gibbs subisce un brutto stop nel maggio del 2005, quando in un amichevole contro l'Inghilterra il centrale americano si rompe il ginocchio; lontano dai campi per quasi 8 mesi Cory torna a giocare il 19 gennaio 2006 e dopo soli 5 giorni viene prestato all' ADO Den Haag. Gibbs attualmente ha all'attivo 17 presenze senza goal in nazionale USA e si appresta a vivere il suo primo mondiale da protagonista.
Al di fuori del campo da calcio ama giocare a basket e guardare i film in compagnia dei suoi amici, il suo lungometraggio preferito è Scarface; altra passione del giocatore americano è la musica reggae e soprattutto quella dell'artista Bob Marley.
Il suo idolo calcistico è il terzino brasiliano Roberto Carlos ma il suo modello di vita rimane la madre Dawn, cui Gibbs è molto legato.
Difensore centrale in possesso di una discreta tecnica dimostra buone doti atletiche e grazie all'altezza, 187 centimetri, si dimostra un giocatore ostico da superare. La sua esperienza europea potrebbe rivelarsi molto utile alla nazionale USA durante la fase finale del mondiale tedesco e proiettarlo tra i migliori difensori del panorama calcistico continentale.