Landon Donovan: il migliore(?)

Landon Donovan: il Mondiale è la sua occasione per entrare finalmente nell'Olimpo dei grandi

RUOLO: Punta
ALTEZZA: 172 cm
PESO: 71 kg
NATO IL: 04/03/1982
A: Redlands, California
ULTIMA SQUADRA: Bayer Leverkusen (Germania)

Non c'è dubbio che Landon Donovan sia il giocatore più conosciuto dell'intera Nazionale a stelle e strisce; la tecnica individuale ne fa il giocatore americano più pericoloso palla al piede; non è un fenomeno nel gioco di testa, ma è spaventosamente veloce ed è quasi perfettamente ambidestro, anche se conclude meglio di sinistro; se gli lasci 1 metro di spazio sei fritto.

Ma conosciamo meglio questo talento naturale del soccer: Landon è ancora un bambino quando scopre il calcio, e a 6 anni la madre lo iscrive in una delle tante leghe calcistiche dilettantesche; alla sua 1ª partita il piccolo Landon segna 7 gol. Al suo 1° anno di high school Landon impara a non puntare tutto sullo sport: ha sempre il massimo dei voti e contemporaneamente consegna i giornali porta a porta per guadagnare qualcosa.

Nel 1997 segna la bellezza di 17 gol in 18 partite. Si trasferisce alla East Valley High nel 1998 e da sophomore segna 16 gol in 10 partite, conditi da 12 assist. Sempre nel 1998 debutta nella Nazionale USA Under 17: contro il Messico, gli U.S.A. perdono 2-1, ma il gol americano è proprio di Donovan. Durante tutto l'anno Landon gioca 27 partite con la nazionale e segna 23 reti con 13 assist. Nel 1999 in una manciata di partite alla East Valley High segna comunque 15 reti con 19 assist, e questo gli vale una copertina sulla rivista ufficiale della Lega calcistica delle High School.

Nel marzo del 1999 Landon viene convocato dalla nazionale Under 23 e contemporaneamente viene invitato da alcune delle maggiori squadre europee come il Feyenoord, il Paris Saint Germain ed il Manchester United ma è il Bayer Leverkusen ad offrirgli un contratto. Landon va in Germania ma la 1ª stagione laggiù è dura: i tedeschi pretendono che lui dimostri le sue capacità  fin da subito, Landon invece pensa che ha bisogno di tempo per imparare i meccanismi di gioco e per ambientarsi.

Riesce a capire dove sono i suoi punti deboli e pensa che la stagione seguente non avrà  problemi a partire titolare. Si sbaglia: l'allenatore Berti Vogts non lo vuole nemmeno vedere, perché anziché rimanere in Germania e migliorare Landon va con la Nazionale U.S.A. a vincere la medaglia di bronzo ai Giochi Panamericani, poi va ai Mondiali under 17 dove gli U.S.A. raggiungono le semifinali; ma al Bayer la cosa non piace e Vogts spedisce il ragazzo in 3ª divisione, nella squadra-B. Donovan si demoralizza e nonostante alcune buone partite (segna comunque 10 gol con 6 assist) la squadra non decolla.

Durante le Olimpiadi di Sidney Donovan aiuta la Nazionale a raggiungere gli ottavi di Finale, poi è il momento delle qualificazioni al Mondiale: Arena decide di chiamare anche Landon. Con 3 gol in 4 partite giocate Donovan si assicura una chiamata per la spedizione in Corea/Giappone nel 2002. Ma col Bayer le cose non vanno bene: Landon sa che non giocherà  e col suo agente tenta di risolvere il contratto. Ma tecnicamente Landon, per politica della MLS, non può giocare nella Lega poiché ha già  firmato un contratto all'estero; la questione viene risolta cedendo il contratto di Donovan ai San José Earthquakes per 4 milioni di dollari, ma il Bayer trattiene i diritti sul giocatore fino al termine del contratto, ossia fino al termine della stagione 2004.

Il 1° anno ai Quakes termina con 7 gol e 10 assist nella regular season: i Quakes finiscono secondi nella Western Conference, poi vincono la MLS Cup 2001 contro i Galaxy e Donovan finisce con 5 reti e 2 assist nei play-off. La stagione seguente vede i migliori giocatori degli USA impegnati in Corea e Giappone per la Coppa del Mondo, così Landon non può difendere il titolo di campione, che finisce ai Galaxy; ma la vetrina mondiale, dove gli USA arrivano fino ai quarti di finale, fa sì che tutto il mondo si accorga dei mezzi tecnici di questo giocatore. Nel 2003 Landon e i Quakes ripartono per la conquista della MLS Cup; Donovan è però il giocatore più marcato in assoluto di San José e allora si specializza nel distribuire assist.

I Quakes vincono la Western Conference e Landon segna 12 gol in 22 partite, condite da 6 assist. I play-off vedono un'altra marcia trionfale dei Quakes, che si riprendono il titolo di campioni contro i Chicago Fire; Landon segna 3 gol nei play-off e viene nominato MVP della Finale. Dopodiché iniziano le qualificazioni al Mondiale 2006 in Germania: la doppia vittoria contro Grenada vede Landon protagonista con un assist e un gol. Proprio poco prima della stagione 2004, il club inglese del Portsmouth vorrebbe acquistarlo dagli Earthquakes, ma la FIFA pone il suo veto, perché i diritti del Bayer non sono ancora estinti. La stagione 2004 per i Quakes non è delle migliori: i campioni in carica si qualificano ai play-off solo nelle ultimissime giornate, per venire eliminati al 1° turno dai Kansas City Wizards, che poi andranno in Finale.

Ma Landon non si può comunque lamentare: in 23 partite giocate ha segnato solo 6 gol ma ha distribuito ben 10 assist. Ma subito dopo la fine della stagione Landon torna al Bayer che lo ha richiamato ufficialmente; con il senno di poi è giusto chiedersi "per quale motivo?", visto che Donovan in Germania non riesce a spiccare il volo. È incluso nella rosa per la Champions League 2004/2005, ma non vede quasi mai il campo. Forse il Bayer non voleva rinunciare del tutto a quello che per loro era stato un investimento, ma per lui c'è poco spazio. È depresso e sfiduciato, e pensa insistentemente a tornare in America.

Così, quando nel marzo 2005 i Los Angeles Galaxy gli offrono di tornare a giocare nella MLS con la loro maglia, Landon accetta con gioia. È protagonista della stagione 2005: nella regular season segna 12 gol in 22 partite, con 10 assist. Poi iniziano i play-off e Landon è ancora protagonista: con 4 reti sue in Semifinale e in Finale di Conference i Galaxy arrivano fino alla Finale. Ma è proprio qui che Donovan si eclissa. Quando i suoi compagni avrebbero bisogno di lui non si fa trovare e i Galaxy devono ringraziare Ramà­rez per il loro 2° titolo di campioni. La stagione MLS 2006, da poco iniziata, non lo ha ancora messo in evidenza se non nell'ultima giornata, giocata questo week-end; ma la sensazione è che il giocatore stia dosando le forze per essere in forma perfetta tra poco più di un mese.

Il 9 giugno, infatti, inizieranno i Campionati Mondiali di Calcio in Germania, e gli USA puntano su di lui per giocarsi tutte le loro chances di qualificarsi agli ottavi di finale; il loro girone si presenta molto difficoltoso (quasi proibitivo, visto che sono in compagnia dell'Italia e della Repubblica Ceca, oltre che del 4° incomodo Ghana), ma se Landon riuscirà  a "crescere" sotto il profilo della tenuta psicologica ne beneficeranno tutti: lui stesso e l'intera Nazionale USA, altrimenti ci sarà  un ridimensionamento generale.

Questa è la vera grande lacuna di Landon Donovan: a volte si smarrisce in un bicchiere d'acqua, a volte è vittimista, tende a pensare che se non riesce in qualcosa la colpa sia degli altri. È incontestabile che se Donovan ha fallito in Germania è perché anche da parte sua c'è stata presunzione: il calcio tedesco, assieme a quello spagnolo ed italiano, in fatto di organizzazione ed individuazione di talenti non ha nulla da imparare da nessuno, anzi ha molto da insegnare. Soprattutto a talenti purissimi e certificati ma "grezzi" come Donovan; noi tifiamo per lui, perché ci piacciono i giocatori dotati di tecnica e fantasia, ma al contempo speriamo di vedergli crescere gli attributi, altrimenti il suo talento rischia di perdersi nel mare magnum degli incompiuti"

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