Jason Garey, nuovo fusto d'attacco per i Columbus Crew
Ogni anno alcuni dei rookie si dimenticano completamente di essere alla loro prima stagione nella MLS e scendono in campo come veterani, mentre altri, più mestamente, dopo aver fallito la prova con le squadre della Major League, si ritrovano ad accettare contratti con le compagini della USL 1st Division, dove peraltro potrebbe capitare di ritrovarsi in squadra con Romario! Siamo solo alla seconda giornata, e certamente è impossibile immaginare chi sarà il rookie of the year, ma ci sono già alcuni nomi che sono emersi e sui quali varrà la pena tenere gli occhi in questa loro freshman season.
Mehdi Ballouchy â€â€ Se ancora non conoscete il nome di questo marocchino è meglio che ve lo appuntiate. Il ragazzo, cresciuto a Casablanca ma trasferitosi presto negli USA, nel 2005 WCC Player of the Year, first-team NSCAA/adidas Men's Division I All-America, e oggi centrocampista avanzato dei Real Salt Lake, è probabilmente rookie più in grado di impattare sulla MLS 2006. Ad una prima analisi sembra che la scelta di coach John Ellinger di portare il giovane Ballouchy, già nazionale marocchino U-17 e U-16, a Salt Lake sia stata la più azzeccata dell'anno.
Jonathan Bornstein â€â€ Quarta scelta dei Chivas USA (37esima nel totale). Nativo di Torrance, nel sud della California, cresciuto a Cal Poly Pomona e UCLA, dove nell'ultima stagione ha giocato 20 partite, segnando 5 gol e piazzando 4 assist, è un centrocampista molto simile al DaMarcus Beasley del PSV, in grado di volare sulla fascia sinistra dei Chivas USA.
Calen Carr â€â€ Vero crack del draft dei Chicago Fire, colui che dovrebbe dare quella profondità in attacco tale da autorizzare sogni di gloria, è Calen Carr. Il potente 24enne, cresciuto alla California/Berkeley (22 gol e 15 assists in 78 partite), arriva da due anni passati con gli Orange County Blue Star della USL Premier Development League, e in precampionato con Chicago ha notevolmente impressionato, finendo quale primo marcatore della squadra. Un vincente.
Jason Garey â€â€ Il termine “successful goal scorer” per lui è una deminutio. Il vincitore del Hermann Trophy si è lasciato alle spalle la University of Maryland quale miglior cannoniere (58 gol) e leader in termini di punti (136) nella storia dell'università . Attaccante instancabile, non ci vorrà molto prima che possa ripagare i Columbus Crew della propria scelta. Gli appassionati di NCAA soccer ricordano un suo meraviglioso gol in rovesciata (modello Pelé in "Fuga per la vittoria") segnato ad ottobre 2005 contro Indiana.
Matt Groenwald â€â€ Nuovo acquisto dei Wizards ha mostrato nella preseason e nel weekend d'apertura della MLS di poter fare la sua parte. Non gli farà male poi essere in una squadra affamata di successi quale Kansas City Wizards, dove Bob Gansler sta attizzando un fuoco che sembra l'ideale per uno centrocampista dal dinamismo di Groenwald, cresciuto a St. John (NC), dove ha chiuso la sua carriera NCAA con 15 gol e 22 assist, e dove è stato tre volte nella selezione All-Big East, oltre che semifinalista per due anni consecutivi nel M.A.C. Hermann Trophy.
Sacha Kljestan â€â€ Il giovane (classe 1985) californiano di Anaheim era il "padrone" del centrocampo di Seton Hall. Chiunque lo abbia visto giocare è sicuro che il ragazzo abbia un grande futuro nel soccer. Grande affare quindi per i Chivas USA, e per lui giocare dietro a due ottimi attaccanti quali Ante Razov e Paco Palencia, non potrà che aiutarlo nello sviluppare al meglio le sue qualità e consentire ai due di finalizzare i passaggi smarcanti di Kljestan, che ha già fatta vedere di che pasta è fatto nell'esordio all'Home Depot Center.
Kei Kamara â€â€ Un altro ragazzo da tenere nel radar, e per una buona ragione: ha il gol facile. Il coach dei Columbus Crew, Sigi Schmid, ha deciso di farlo esordire sin dalla prima giornata, e Kamara ha subito lasciato il segno con un gol. I difensori dovranno guardarsi da questo bocciolo proveniente dalla California State Dominguez Hills, dove ha segnato 31 gol in due anni.
Dax McCarthy â€â€ Nel mettere insieme una lista di giovani calciatori da osservare, il 19enne centrocampista McCarthy non può assolutamente mancare. Laureatosi nel Residency Program si è dimostrato spesso, giocando con North Carolina, di essere uno in grado di cambiare le partite. Dopo averlo visto capitanare la Nazionale USA U-18 in Irlanda molti coach, incluso Colin Clark degli FC Dallas, si sono resi conto delle sue capacità .
Brandon Moss â€â€ Con il passaggio di Simon Elliott al Fulham, nella Premier League, il centrocampo dei Columbus Crew era rimasto con un vuoto. Alle spalle due anni passati a correre nel centrocampo dei Chicago Fire Reserves e dei Chicago Fire PDL, il ragazzo cresciuto nella University of New Mexico è una "tuta blu" del centrocampo che ha fatto vedere di essere un mastino in grado di rompere il ritmo delle azioni degli avversari, ma anche capace di giocare la palla in modo pulito. Terza scelta di Sigi Schmid, non se ne pentirà .
Marvell Wynne â€â€ Il segreto peggio mantenuto della MLS. Abilità e velocità gli consentono di far sembrare gli avversari goffi e lenti. Troppo bravo per il livello di UCLA, troppo bravo per la Nazionale U20, rischia di essere troppo bravo anche per gli attuali NY Red Bulls. Terzino destro arrembante, fisico da centometrista, ha accettato di giocare nella MLS nonostante alcune offerte provenienti dalla Germania, consapevole di dover ancora crescere. Spera di riuscire ad imitare i suoi idoli Coby Jones ed Eddie Pope. Il fisico c'è. Ci spera anche Bruce Arena.
Questi dieci giovani di talento, elencati in ordine rigorosamente alfabetico, potrebbero essere dei crack, ma, come tanti altri in tutto il mondo del calcio, potrebbero perdersi nei meandri del soccer professionistico. Molto dipenderà da loro, ma anche dai loro compagni e dai loro coach. Le capacità ce le hanno, l'esperienza l'acquisiranno. Vediamo se il 2006 sarà il loro anno. Eccoli.