Danny Szetela, giovane speranza dei Crew e della Nazionale
E con i Columbus Crew chiudiamo la carrellata delle previews per la Eastern Conference. La penosa stagione 2005 è ormai alle spalle e i Crew hanno lavorato alacremente per tornare subito a disputare i play-off, mai falliti fino allo scorso anno. In realtà a Columbus hanno lavorato sia per il futuro prossimo che per quello remoto: ossia hanno cercato di mettere nelle mani di coach Schmid una squadra che sia futuribile e che dia ai tifosi dell'Ohio la soddisfazione per le vittorie che fin qui sono mancate. Ci sono riusciti? Vediamolo insieme.
Legenda: D = Scelta dal SuperDraft; Sd = Scelta dal Supplemental Draft; ag = adidas generation; L = in prestito; F = dall'estero; tra parentesi gli anni di esperienza nella MLS.
HEAD COACH: Sigi Schmid
PORTIERI: Jon Busch (4), Johnny Walker (3), Bill Gaudette (1);
DIFENSORI: Rusty Pierce (6), Duncan Oughton (4), Chad Marshall (2), Tim Ward (1), Marcos Gonzalez (F), Joel Kitamarike (F), Jed Zayner (D);
CENTROCAMPISTI: Ritchie Kotschau (8), Frankie Hejduk (6), Kyle Martino (4), Eddie Gaven (3), Danny Szetela (2), José Retiz (1), Eric Vasquez (1), Brandon Moss (D), Sebastian Rozental (F), Dayton O'Brien (D);
ATTACCANTI: John Wolyniec (7), Knox Cameron (1), Ivan Becerra (Sd), Jason Garey (D), Duke Hashimoto (D), Kei Kamara (D).
I Crew avevano bisogno di incrementare il loro livello di talento in tutti i reparti, tranne forse in porta; ma anche qui, accanto agli ottimi Busch e Walker, è stato chiamato Gaudette dalla squadra-riserve; peraltro il ragazzo non è una novità assoluta nella Lega perché aveva già fatto un paio di apparizioni nella stagione scorsa.
In difesa invece il roster si è rinnovato notevolmente, segno che la squadra aveva bisogni di essere svecchiata e soprattutto non c'era più fiducia negli elementi precedenti. Così è arrivato Pierce, sono rimasti Oughton e Marshall, ed è arrivato Ward, che da rookie a New York aveva fatto vedere ottime cose: può essere una pietra sulla quale costruire.
Dal draft è stato chiamato Zayner, che forse non avrà i numeri e il passo di Wynne o Sturgis, ma ha senso della posizione e da rookie si può utilizzare come ottimo rincalzo. In più ci sono i 2 stranieri Gonzalez (argentino, ma che ha giocato l'anno scorso a Portorico, nella USL 2) e Kitamarike (ugandese, ma arriva dalla Scozia dove si trasferì all'età di 4 anni). Con questi elementi si è raggiunto un discreto equilibrio tra quantità e qualità : in realtà ci sembra che, soprattutto a livello tecnico, i rincalzi non siano all'altezza dei titolari, ma è pur vero che si tratta di una difesa molto giovane e l'esperienza si fa solo giocando.
Il centrocampo si fregia di presenze quali Kotschau (a Denver la scorsa stagione), Hejduk e Martino (gli unici davvero disposti a lavorare seriamente lo scorso anno) e Gaven, arrivato in questi giorni da New York; più agonismo che piedi buoni, insomma, e questo non fa che confermare l'anima "operaia" caratteristica dei Crew da sempre.
D'altro canto però un elemento come Szetela, al 3° anno di MLS, ormai stabilmente entrato nella rosa di Schmid, può offire (se stimolato a dovere) quelle aperture e quel tocco di fantasia di cui una squadra "muscolare" inevitabilmente sente la mancanza prima o poi; giocatori come Moss, O'Brien e il cileno Rozental sono invece i rincalzi adatti per gli incontristi.
In attacco il solo Wolyniec è una punta di esperienza sufficiente, ma non è mai stato molto prolifico; e qui si instilla il grande punto di domanda che rischia di condizionare l'intera stagione dei Crew. Se escludiamo Cameron (che peraltro è un sophomore) tutte le altre punte sono state chiamate al Draft di quest'anno.
L'attaccante su cui a Columbus hanno deciso di puntare ad occhi chiusi è Garey, e che il ragazzo sia una punta promettente e prolifica è fuor di dubbio, ma riuscirà a maturare abbastanza in fretta da prendersi in spalla i Crew e portarli almeno ai play-off? Accanto a lui molti giovani di belle speranze, ma nessun possibile "crack" futuro: e in realtà il problema sta tutto lì.
Perché, parlando in maniera molto schietta, il roster di Columbus è stato rivoltato come un calzino? Dice: la stagione scorsa hanno fatto talmente pena che era necessario un repulisti generale. Ma la squadra dello scorso anno era quasi la medesima che nel 2004 vinse la Eastern Conference in regular season. Forse non erano uno squadrone nel 2004, come non erano da ultimo posto a Est nel 2005.
L'impressione finale è che a Columbus si siano fatti traviare dalla stagione scorsa e abbiano preso un abbaglio: alcuni elementi avrebbero meritato maggiore fiducia, ora invece sarà necessario aspettare che gli automatismi vengano assorbiti in maniera totale e che i giocatori più giovani maturino in fretta. Ma potrebbe volerci più tempo del necessario e intanto un'altra stagione sarebbe volata via.
MODULO DI GIOCO:
Il reparto più folto è il centrocampo, laddove invece la difesa ci sembra un tantino sottodimensionata; forse varrebbe la pena di provare un 3-5-2 elastico, con un centrocampista che torni sulla linea dei difensori appena le circostanze lo richiedono, e buttare Szetela nella mischia da subito. Provare non costa nulla.
DOVE POSSONO ARRIVARE I CREW?
Nel calcio tutto è possibile, ma i Crew di quest'anno non ci sembrano attrezzatissimi per puntare subito in alto. I play-off possono arrivare, perché qualche squadra che sbaglia la stagione c'è sempre, ma la logica ci dice che davanti a loro ci sono 4 squadre più attrezzate per arrivare in fondo"
Alla prossima!!
Blackiesan74