Clint Mathis, punta di diamante del centrocampo dei Rapids: da lui dipendono le fortune dei neroazzurri
Via alla serie di preview per la Western Conference 2006 con i Colorado Rapids, e che vedrà a seguire Chivas USA, F.C. Dallas, Houston Dynamo e i campioni in carica Los Angeles Galaxy.
La squadra di Denver, eliminata lo scorso in finale di Conference proprio dai Los Angeles Galaxy, non sembrano avviati quest'anno a ripetere l'exploit della passata stagione, viste anche le numerose cessioni che hanno minato la rosa del coach Fernando Clavijo e le incertezze legate alla funzionalità di Mastroeni.
La questione principale rispetto ai Colorado Rapids di quest'anno è infatti relativa a quanto potrà dare il centrocampista Pablo Mastroeni? Il duro dei Rapids continua ad alternarsi infatti tra centrale di difesa o a centrocampo, e mentre lui preferirebbe stare in mezzo, il coach Fernando Clavijo ha bisogno di lui per far reggere una traballante difesa che sarà priva dell'ottimo Nat Borchers, finito in Norvegia.
Un altro rischio è che Mastroeni abbia la testa più ai Mondiali (nei primi mesi), quando cercherà di evitare i soliti infortuni. Mondiali dove poi giocherà (giugno e forse luglio), lasciando quindi i Rapids privi della loro colonna. A ciò si aggiunga che se Mastroeni dovesse fare un ottimo Mondiale, chissà che non voli in Europa? In ogni caso va notato che il buon Pablo non ha mai giocato più di 18 partite in un anno, ed è uno che costa molto per il limitato tetto salariale imposto dalla MLS.
Altri problemi per Denver arriveranno dalla partenza dei difensori Ritchie Kotschau e Nat Borchers che hanno consentito ai nerazzurri di essere, con 37 gol subiti, la seconda difesa della MLS 2005. Fortunatamente è rimasto Joe Cannon, che lo scorso anno ha difeso egregiamente la porta neroazzurra. La linea sarà quindi composta da Chris Wingert, Mike Petke ed Eric Denton, con Mastroeni, come abbiamo visto, d'aiuto al centro. Difesa da punto interrogativo quindi. L'acquisto dell'ultimo minuto del difensore basco dell'Atletico Bilbao, Aitor Karanka, ex Real Madrid, potrebbe però risolvere molti dei problemi di Denver, sempre però che questi superi i postumi dell'infortunio subito prima di Natale. Il Bilbao non ha però ancora confermato la cessione.
A centrocampo, laterale sinistro con tendenza a creare problemi agli avversari accentrandosi, Dedi Ben-Dayan, arrivato lo scorso anno a metà stagione dagli israeliani del Maccabi Tel-Aviv. Per lui posto da titolare assicurato, vista l'ottima impressione suscitata. Al centro, davanti alla difesa, Kyle Beckerman, al suo quarto anno in Colorado, e dal quale ci si aspetta una sempre maggior sicurezza nel comandare il reparto. Sul lato destro si muoverà il pericoloso Terry Cooke, che sta facendo un'ottima pre-season, con assist a volontà .
Punta di diamante del centrocampo il mai sbocciato, e ormai trentenne, Clint Mathis. Mathis è il fattore X, il "pazzo" dei Rapids. Forse molti negli USA dovrebbero smettere di pensare che Mathis sia ancora il giocatore che nel 2001 (e in parte ai Mondiali 2002), che tanto impressionò da finire sulla copertina del magazine Sports Illustrated. Per quest'anno basterebbe che risucisse a far vedere alcune delle sue giocate, consentendo ai Rapids di presentare un centrocampo in grado di mettere sotto la maggior parte delle altre compagini. Certamente non sarà difficile per lui far meglio dell'anno scorso a Salt Lake, il peggiore della sua carriera. Fortunatamente i dirigenti dei Rapids dicono che Mathis è già in ottima forma. Meglio per lui, essendo questa forse la sua ultima occasione per dimostrare di essere un giocatore "vero". Nel caso non ci riuscisse, finirà forse per sostituirlo il centrocampista camerunense Alain Nkong, sempre che risolva gli attuali problemi contrattuali. Nkong si è distinto lo scorso anno con 5 gol (su un tot di 40 di Colorado) e 20 assist, dando ai Rapids quel qualcosa in più, nonostante una certa incostanza di rendimento e di carattere.
Altro punto interrogativo è l'attacco. Innanzitutto, mancheranno i 12 gol messi a segno nella passata stagione da Jeff Cunningham, passato al Real Salt Lake. E che dire degli attaccanti Jovan Kirovski e Jean Philippe “Pedro” Peguero, che in due lo scorso anno han messo in rete il pallone solo 12 volte. Kirovski sembra infatti il lontano ricordo di quello di due anni fa, e insieme a Peguero non sembra certo in grado di spaventare nessuna squadra della MLS. Le speranze sono quindi tutte sul ventenne attaccante haitiano Fabrice Nà¶el, arrivato lo scorso anno direttamente dalla high school e subito a segno all'esordio. Clavijo conta molto sulla sua esplosione quest'anno. Altre alternative Luchi Gonzalez e Cornell Glen, arrivato dai Crew.
Se però davanti non riusciranno a far molto meglio del 2005, quest'ultima annata all'Invesco, prima del trasferimento nel nuovo Colorado Rapids Stadium, rischia di diventare anonima e da dimenticare.