Anter Razov, nuovo centravanti su cui i Chivas USA puntano per il riscatto dopo il disastroso 2005
Quest'anno il primo compito per coach Bob Bradley è stato ricostruire una difesa che lo scorso anno aveva visto il CD Chivas USA esordire nella MLS con un disastroso score (4-22-6) e 67 gol subiti, difesa peggiore della lega nel 2005.
Il primo mattone della ricostruzione è stato l'acquisto di una leggenda del calcio, l'emperador, il trentasettenne difensore centrale Claudio Suarez, secondo al mondo come numero di presenze in Nazionale, 173 - sei meno del portiere dell'Arabia Saudita Mohamed Al-Deayea. Suarez porta con se un enorme bagaglio di esperienza, e una forma ancora buona nonostante l'età , in grado di ancorare con sicurezza una linea difensiva completamente nuova.
Ma come se Suarez non apportasse abbastanza esperienza, ecco che Bradley ha deciso di prendere dai New England Revolution l'altro veterano (classe 1969) Carlos Llamosa, nativo colombiano ma cittadino USA dal 1998 giocando anche in Nazionale per 43 volte. Llamosa che nell'ultima stagione ha dimostrato di essere ancora ad ottimi livelli. Ma saranno i due "anziani" difensori in grado di contenere le folate dei giovani e velocissimi attaccanti delle altre compagini MLS?
Quanto esperti sono i centrali di difesa, tanto inesperti risultano i laterali, due rookies. A sinistra Jonathan Bornstein, ex attaccante di UCLA, ma che ormai sembra ben ambientato nella posizione di difesa e pare abbia stia insidiando seriamente il posto al veterano Orlando Perez. A destra invece dovrebbe esserci Lawson Vaughn, selezionato come supplemental draft, in questa pre-season si sta dimostrando in grado di reggere il ruolo.
In porta Brad Guzan, una delle poche luci del buio 2005 dei Chivas USA, con le sue parate spettacolari ha spesso esaltato i tifosi biancorossi, intristiti da una difesa a dir poco imbarazzante. La domanda che sorge spontanea è però: riuscirà Guzan a ripetersi ai livelli dello scorso anno? In fondo è un portiere di soli 21 anni, e il rischio di bruciarlo è alto. Proprio per questo sembra molto ben pensato l'acquisto del trentatreenne Preston Burpo, veterano della A-League (oggi USL) e dei Seattle Sounders, e con i quali lo scorso anno ha vinto il campionato. Burpo è risultato molto sicuro nella pre-season e consentirà a Guzan di crescere professionalmente e di non adagiarsi sugli allori dello scorso anno.
A centrocampo è arrivato Jesse Marsch, per lungo tempo colonna dei Chicago Fire. Un Marsch forse nella fase calante della carriera ma ancora in grado di recuperare palloni importanti e di piazzarli con sapienza. Ai Chivas USA dello scorso anno era mancato un giocatore modello-Gattuso. Mancanza che aveva contribuito non poco alla quantità di gol subiti. Le caratteristiche e il lavoro di Marsch dovrebbero aiutare non poco il lavoro di assist alle punte del playmaker Juan Pablo Garcia.
Un altro giocatore che potrebbe avere un impatto importante, se in salute (è attualmente fuori per un infortunio al ginocchio), è il veterano trentaseienne Ramon Ramirez. Anche lui, come altri suoi compagni, è un po' in là con gli anni, ma è ancora in grado di contribuire con la sua classe. È una delle scommesse di Bradley, che è sicuro che Ramirez si riscatterà dalla pessima stagione 2005.
I Chivas USA sono stati aspramente criticati dalla stampa USA per lo scambio con i Red Bulls che ha visto il diritto di scelta n°1 andare a NY in cambio della scelta n°5 e di Jason Hernandez. Ad oggi però mentre la scelta n°1, Marvell Wynne, sta stentando come tutti i Red Bulls, il n°5 Sacha Kljestan sembra invece in grado mettere la sua firma sulla stagione. Il centrocampista di Seton Hall, considerato uno dei migliori giovani in entrata nella MLS, sembra in grado di poter impattare sulla squadra con la sua visione di gioco e i suoi assist, formando un'ottima linea di centrocampo, con Garcia e Marsch, capace di liberare molto facilmente gli attaccanti. Un ulteriore salto di qualità a centrocampo i Chivas potrebbero poi farlo se dovesse arrivare dall'Olanda, come dicono alcuni giornali, il 29enne centrocampista del Den Haag e della Nazionale USA John O'Brien.
Quando nello scorso gennaio gli allora MetroStars decisero di cedere ai Chivas l'attaccante Ante Razov in cambio di Thiago Martins e di un diritto di allocazione, sembrava che sapessero qualcosa su di lui che agli invece non era noto, specie dopo l'operazione di ernia che aveva tenuto fermo il giocatore per metà stagione. Dopo un paio di mesi di pre-season sembra invece che siano i Chivas a saperne una di più. Coach Bradley conosce molto bene il trentaduenne Razov e si è fidato. Erano infatti insieme lo scorso anno a NY come anche nei Chicago Fire vittoriosi nella MLS Cup 1998. Il ritorno a casa, la California del Sud, sembra aver fatto molto bene a Razov, quarto miglior cannoniere della storia della MLS con 84 gol, ed alle spalle un'esperienza nella seconda divisione della Liga spagnola con il Racing de Ferrol, e che molto sta impressionando in questo precampionato, avendo messo a segno anche una tripletta contro i Chicago Fire. Razov pare così avviato a formare una pericolosissima coppia d'attacco con il veterano della Nazionale messicana Francisco Palencia.
Potranno i Chivas far meglio del 2005 quindi? Far peggio sarebbe difficile certo, e i playoff non sembrano impossibili da raggiungere, specie se Razov, come sembra, tornerà a chiudere la MLS in doppia cifra. Rimane l'incognita dell'età media molto alta e del conseguente rischio tenuta fisica dei punti di forza Suarez, Llamosa e Marsch, senza i quali i Chivas potrebbero essere destinati ad una nuova stagione dall'esito disastroso. I rivali Los Angeles Galaxy, con i quali i Chivas USA condividono lo stadio, il bellissimo e polifunzionale Home Depot Center, sono ancora molto lontani.