Jovan Kirovski (Los Angeles Galaxy) l'arma in più di Arena per le qualificazioni ai Mondiali 2006
Nel roster della Nazionale USA che scenderà in campo mercoledì 28 aprile contro il Messico c'è un giocatore che ha fatto di tutto per esserci, uno che in queste prime giornate della MLS 2004 si è dimostrato tra i migliori della lega: Jovan Kirovski.
Jovan Kirovski, autore del gol vincente per i Los Angeles Galaxy nel match d'apertura contro i New England Revolution, non è uno che viene dal nulla. Giocare nella Major League Soccer non è infatti mai stato il suo obiettivo principale, almeno sino allo scorso giugno. E questo per alcune ragioni più che valide.
Sin dall'età di 16 anni Kirovski ha giocato nei migliori campionati d'Europa con le maglie di alcuni tra i club migliori del continente patria del calcio, quali Manchester United, nelle cui giovanili si è formato sotto l'ala di Alex Ferguson, Borussia Dortmund, Fortuna Colonia, Sporting Lisbona, Crystal Palace e Birmingham City.
Nonostante la quantità di minuti giocati sia stata sempre abbastanza limitata, trovandosi sempre davanti una pletora di nazionali di tutte le specie, fino a pochi mesi fa Kirovski era più che soddisfatto di essere tra i pochi giocatori americani a giocare ai livelli più alti.
La Champions League, le sfide ai massimi livelli in Premier League e in Bundesliga, in città e stadi dove la maggior parte dei calciatori USA può solo sognare di giocare.
Inoltre era giovane, con molto tempo davanti per poter trovare un posto stabile in prima squadra e in Nazionale. Questo era il suo obiettivo primario. Almeno fino a quando si è ritrovato in ritiro in Francia con la Nazionale USA per la Confederation Cup lo scorso anno. Lì ha realizzato quanto il livello tecnico dei calciatori americani si fosse elevato negli anni, e di quante scelte il CT Bruce Arena potesse disporre.
E ad un anno di distanza dal via delle qualificazioni mondiali (contro Grenada a giugno, ndr), Kirovski si rendeva conto che avrebbe avuto 28 anni, e 30 al momento del calcio d'inizio dei Mondiali del 2006 in Germania. Il non aver mai giocato ai Mondiali, nonostante le 60 partite giocate in Nazionale a partire dal 1994, iniziava a preoccuparlo seriamente. Questo era il suo nuovo obiettivo primario.
"Questa per me potrebbe essere l'ultima occasione per giocare in Coppa del Mondo. E io voglio giocare in Coppa del Mondo".
Ecco quindi il motivo del ritorno negli USA, nella MLS.
La MLS voleva dire per lui più minuti e più partite da titolare, oltre alla possibilità di stare più vicino alla sua famiglia, che risiede ad Escondido (CA). Ma non aveva intenzione di mollare così facilmente l'Europa, dove dal 2002/03 indossava la maglia del Birmingham City. Nella sua prima stagione con la maglia dei blues è sceso in campo 12 volte, solo cinque da titolare, segnando due gol. Era pero ottimista per la stagione 2003/04. Ma a quanto pare il manager Steve Bruce, ex giocatore del Crystal Palace, non era d'accordo con lui. Kirovski a settembre si è così ritrovato dietro l'ex stella dei Columbus Crew Stern John e al centravanti francese campione del Mondo Christophe Dugarry. Risultato: sei apparizioni da riserva in cinque mesi.
A febbraio, approfittando della finestra del mercato, decide di lasciare Birmingham per la MLS, dove per la prima voltà ha la possibilità di giocare da professionista per la prima volta.
"Non stavo giocando molto", dice Kirovski, "e sentivo anche la necessità di avvicinarmi a casa". Ma c'era anche un'altra ragione. "Volevo che Bruce Arena potesse vedermi giocare regolarmente".
Nei suoi sei anni sulla panchina della Nazionale USA Bruce Arena è sempre stato molto chiaro riguardo la questione partite giocate. Non importa per quale club tu stia giocando, in quale paese, o quanti soldi prendi. Arena ha sempre detto che quello che a lui importa è vedere i calciatori giocare. Cosa che ha ripetuto in più occasione direttamente a Kirovski.
Proprio Arena è stato quindi uno dei fattori decisivi nella scelta dell'attaccante californiano, conscio della possibilità di avere un posto garantito da titolare nella maggior parte delle squadre della lega.
"Ne abbiamo parlato varie volte in passato", dice Jovan, "e Arena è rimasto di conseguenza ben impressionato dalla mia scelta. Ho appena compiuto 28 anni, sono al top della mia carriera, e ho quindi bisogno di giocare regolarmente".
Cosa che sta facendo regolarmente quest'anno. La MLS ha deciso infatti di assegnarlo ai Los Angeles Galaxy, dove uno spazio importante in attacco doveva essere riempito a seguito del ritiro di Mauricio Cienfuegos. Nel team californiano ha inoltre la possibilità di ricevere gli assist dell'ex nazionale austriaco Andreas Herzog, chiamato negli USA dall'amico tedesco Jurgen Klinsmann, oggi nello staff di L.A.
Il coach dei Galaxy Sigi Schmid si aspetta grandi cose da lui, tanto più dopo averlo visto in azione nell'intero precampionato.
"Penso che Jovan possa dare molto alla squadra, e lo ha già iniziato a dimostrare durante questi mesi di preparazione con noi", ha dichiarato Schmid, che conosce Kirovski sin da quando giocava nelle giovanili e il tecnico tedesco era assistant coach della Nazionale USA pre-Mondiali del 1994.
"La sua forza e il suo impegno sono ad altissimi livelli. Ed è la cosa più importante. È molto bravo con la palla fra i piedi e mette fa un pressing continuo sui difensori avversari. Bravo nell'uno contro uno ha anche una grande capacità al tiro. Con Carlos Ruiz forma una grande coppia d'attacco, perfettamente integrata".
Vero, come dimostrato sia in precampionato che in queste prime partite. Kirovski a fare da centravanti boa con Ruiz scattante a far impazzire i difensori. Ma l'ex Borussia sa farsi valere anche in difesa, quando necessario. In un paio di recenti amichevoli contro i Syracuse Salty Dogs e i Kansas City Wizards, si è potuto spesso osservare Kirovski combattere a centrocampo e in area di rigore, oltre a rincorrere spesso gli avversari sulle fasce. Tipo di gioco reso possibile anche grazie al lavoro di Ruiz, che rimane in avanti a impensierire le difese avversarie.
“ A Carlos piace giocare davanti", dice Kirovski, che aveva sentito parlare di Ruiz, ma non l'aveva mai visto giocare sino a quando non è sbarcato sui Galaxy. "Con lui mi trovo molto bene, perchè con il suo lavoro mi consente di spaziare un po' ovunque. Carlos è un cacciatore di palloni, in grado di mettere in continuo allarme le difese, e per me è l'ideale, perchè mi consente di giocare nel modo che meglio mette in risalto le mie qualità . Ruiz è sempre al posto giusto nel momento giusto, un ottimo realizzatore. Inoltre è anche molto potente nonostante la stazza ridotta".
Anche Ruiz è molto soddisfatto del suo partner in attacco.
"Jovan è un grande giocatore. Arriva dalla Premier League, e questo già dice molto di lui. Come attaccante aiuta molto la squadra, sia in fase realizzativa che in copertura a centrocampo".
Con la coppia Kirovski-Ruiz i Los Angeles Galaxy sperano di tornare ai fasti del 2002, quando vinsero la MLS Cup, cercando così di far dimenticare la brutta stagione 2003. E Kirovski spera di riuscire ad impressionare Arena con gol e assist, cercando di confermare la propria fama di cannoniere guadagnata lungo dieci anni di carriera ad alti livelli.
"È vero, la mia carriera con la Nazionale è stata costellata di alti e bassi", dice Kirovski dei suoi anni con la Nazionale USA, con la quale ha giocato il 13 marzo scorso gli ultimi sette minuti del match pareggiato allo scadere contro Haiti. "Ma il problema è sempre stato l'impossibilità di giocare con una certa continuità con la maglia del mio club, e anche in Nazionale ho cambiato ruolo abbastanza spesso, con tutti i problemi che ne conseguono".
Kirovski è stato infatti utilizzato come centrocampista d'attacco, centravanti e ala durante gli ultimi 10 anni, di cui sei con Arena in panchina. A questo punto comunque i discorsi sono a zero. Jovan deve solo pensare a segnare per convincere Arena a inserirlo da titolare in pianta stabile. Cosa che il coach Sigi Schimd è sicuro succederà già quest'anno.
"Il problema di Jovan è sempre stato relativo al trovarsi in grandi club dove aveva poche occasioni di mettersi in luce", dice Schmid. "Tutto quello di cui ha bisogno è gocare con una certa continuità , e vedrete come già dopo sei o sette partite dimostrerà di essere uno dei migliori attaccanti della MLS".