Sox ad un passo dalla storia

Silenzio, parla Curt Schilling!

Non poteva fallire due volte consecutive nell'odiato Yankee Stadium.
Non poteva “deludere” i 55000 tifosi newyorchesi che attendevano la sua seconda partenza sul monte per dare sfogo a tutto il proprio fiato per fischiarlo.
Nemmeno un infortunio alla caviglia destra lo ha fermato ieri notte in Gara-6 di Championship Series, partita che poteva rappresentare l'ultima apparizione stagionale per i suoi Boston Red Sox.

Stiamo parlando ovviamente di Curt Schilling, spot starter della formazione di Terry Francona, che, recuperato almeno parzialmente dai fastidi alla caviglia destra che ne avevano condizionato il rendimento in Gara-1 contro i New York Yankees, è tornato sul monte per l'incontro che poteva chiudere la stagione di Boston o riaprire definitivamente i giochi per la corsa al pennant.

E lo ha fatto ancora una volta nello stadio a lui più ostile, sin dai tempi dei D-Backs, quello Yankee Stadium che tanto aveva gioito nel vederlo subire i colpi dei Bronx Bombers all'esordio nella serie.

Per contrastare il ritorno di Schilling Joe Torre si affida al pitcher destro Jon Lieber, già  vincitore di Gara-2 contro un certo Pedro Martinez e ritornato al massimo della forma proprio in post-season.

I line-up sono gli stessi della partita precedente, con Ruben Sierra battitore designato per gli Yankees e Tony Clark ancora in prima base.

Unico accorgimento predisposto da Francona è di nuovo un cambiamento nell'ordine di battuta, con il secondo spot concesso stavolta al terza base Bill Mueller.

Il primo sussulto nella partita arriva già  nella parte bassa della seconda ripresa, quando 3 singoli consecutivi dei Red Sox riempiono le basi e mandano in battuta con un solo out Mark Bellhorn.

Il seconda base di Francona è stato sicuramente il battitore meno efficace di Boston nella serie deludendo al pari di Johnny Damon, ma stavolta l'occasione è ghiotta, e basterebbe anche una volata di sacrificio per sbloccare il risultato e dare agli ospiti un primo vantaggio che darebbe morale.

Il momento di slump offensivo di Bellhorn sembra però non voler finire, almeno non in questa occasione, perché la grounder dell'interno di Boston è facilmente girata da Miguel Cairo in un doppio gioco chiuso da Derek Jeter e Tony Clark che mette fine all'inning ed alle chances dei Sox di sbloccare il risultato.

L'occasione per segnare, dopo due inning senza alcuna valida, la hanno nel terzo i padroni di casa, che sfruttano proprio una battuta del loro ultimo uomo del line-up, Miguel Cairo, per posizionare un corridore in scoring position.

Il ground-rule double del seconda base di Torre offre a Derek Jeter la possibilità  di battere a casa l'1-0 New York, ma Schilling è glaciale e nell'assordante frastuono dello Yankee Stadium costringe il capitano dei Bombers ad un'innocua fly-out.

Si chiude così anche la terza ripresa e Lieber ricomincia il proprio lavoro.

Iniziano però i guai per lui e per la difesa di NY, perché dopo due facili out il doppio di Kevin Millar rimette pressione al partente Yankees.

E la pressione si fa sentire, perché Lieber lancia un wild-pitch che Jorge Posada non può controllare consentendo a Millar di avanzare in terza base.

Il momento è delicato e sul conto pieno non arriva il K che i 55000 tifosi di casa chiedono a gran voce ma il singolo centrale di Jason Varitek, che porta a casa il vantaggio Boston 1-0.

Il pitcher di NY è in confusione, ed il singolo successivo di Orlando Cabrera ne è ulteriore dimostrazione.

Poco male, avrà  pensato Joe Torre, perché con 2 out arriva al piatto Mark Bellhorn, e Lieber avrà  l'occasione per fare l'eliminazione e riprendersi.

Non sappiamo se il manager di NY avrà  ragionato in questa maniera, ma sicuramente molti tifosi dei Bombers avranno sperato nella solita sterile grounder del seconda base dei Red Sox.

Ma questa serie è una delle più imprevedibili della storia, ed allora ci sta anche che il meno pericoloso dei battitori di Boston spedisca profonda una fastball di Lieber in campo opposto, battendo a casa 2 punti prima di apprendere dagli arbitri che il suo shot ha colpito un tifoso e non il muro, e che quindi il suo è a tutti gli effetti un HR da 3 punti.

Non sarà  certo un giro di mazza che spinge la pallina fuori dallo stadio in stile Sammy Sosa, ma è sufficiente per sbloccare Bellhorn e soprattutto per dare ai Red Sox il 4-0.

Il vantaggio degli ospiti viene poi conservato alla perfezione da Schilling, che già  nella parte bassa del quarto inning si ritrova con due corridori in posizione punto, ma come gli era già  successo in precedenza non si scompone e costringe Jorge Posada ad una ground-out che chiude la ripresa.

Da questo momento l'ex pitcher di Arizona e Phildelphia elimina 8 battitori consecutivi, arrivando immacolato fino al settimo inning, in cui ancora una volta è l'esperienza di Bernie Williams a tentare di risvegliare dal torpore i Bronx Bombers: giro di mazza potente su una splitfinger interna di Schilling e pallina sull'upper deck nell'angolo destro.

L'1-4 però non innervosisce più di tanto il partente di Boston, che chiude la ripresa sbarazzandosi agevolmente di Posada e Ruben Sierra (quest'ultimo con il quarto K della sua partita).

Nell'ottavo inning sale sul monte Bronson Arroyo nel suo nuovo ruolo di rilievo per sosituire Schilling giunto ormai a quota 99 lanci.

Anch'egli però deve fare i conti con il battitore che non ti aspetti, Miguel Cairo, che trova il secondo doppio di serata e con un solo out offre nuovamente a Jeter l'occasione di mettere a segno un RBI.

Il capitano stavolta non sbaglia e trova il singolo verso l'esterno sinistro che regala a New York il 2-4.

Arroyo però mantiene calma e sangue freddo e smorza sul nascere il tentativo di rimonta dei padroni di casa eliminando in serie Alex Rodriguez (con un discusso tag) e Gary Sheffield.

Per chiudere definitivamente la partita poi Terry Francona si affida al suo closer Keith Foulke, che però inserisce tra i primi due out anche due basi-ball, ed arriva a giocarsi Tony Clark che rappresenta addirittura il punto del possibile vantaggio Yankees e quindi del pennant.

Il sogno dei 55000 dello Yankee Stadium di vedere l'ex Mets mettere a segno un walk-off HR si infrangono però contro il coraggio di Foulke, che sul conto pieno lancia in mezzo al piatto e fulmina Clark per lo strikeout che vale Gara-6.

La vittoria va clamorosamente ai Boston Red Sox con il punteggio di 4-2, stavolta non in rimonta e con una grande prova del proprio lanciatore partente, quel Curt Schilling che ottiene la vittoria e zittisce, stavolta sì, i tifosi avversari.

Ora la serie è tornata in parità , dopo che i New York Yankees l'avevano praticamente ipotecata portandosi sul 3-0.

La storia è vicina e The Rivalry si prepara per il gran finale.

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