“La MLS deve ancora crescere”

Giorgio Chinaglia nel giorno del suo addio al calcio

Intervista esclusiva a Giorgio Chinaglia, rintracciato nel suo ufficio di New York.
Chinaglia, 48 anni, cresciuto nel Swansea FC (Galles), capitano della Lazio Campione d'Italia nel 1974, pioniere del calcio USA con i New York Cosmos, negli anni a cavallo tra '70 e '80, con cui ha dominato la NASL, la North American Soccer League, divenendone un simbolo.
Il popolare, ma non troppo (anche a causa del suo famoso “vaffa” in mondovisione a Valcareggi durante i Mondiali del 1974), Long John, dopo aver accumulato una lunga esperienza anche di tipo manageriale, è oggi vicepresidente della Champions' World, società  di eventi sportivi con base a New York che anche quest'anno organizza le Champions' World Series, tournee americana di alcune delle migliori squadre europee.

Giorgio, al suo nono anno di vita la MLS ha visto accendersi i riflettori su di essa per il debutto di questo giovane fenomeno, Freddy Adu.

Freddy Adu è veramente una grande promessa del calcio mondiale. Molto giovane, sembra veramente avere capacità  tecniche di altissimo livello. Andiamoci però molto piano con le previsioni vista l'età  del ragazzo.

Certo che però esordire da professionista a quell età …

Ma sai, mentre in Italia ancora si ricordano gli esordi in giovanissima età  di Amadei, Rivera e Mancini, perchè rari, nei paesi del nord Europa, ad esempio Olanda e Inghilterra, quella degli esordi precoci è una pratica abbastanza diffusa. Io stesso esordii a 15 anni e mezzo con la maglia del Swansea, in Galles.

Ricordo che fece scalpore una tua dichiarazione a Sport Illustrated nel 1998, cui dicesti che i giocatori della MLS "non potrebbero neanche lucidare le scarpe a noi che giocavamo nella NASL". Che visione hai oggi della lega professionistica e del calcio USA in generale?

Gli Stati Uniti hanno un grandissimo vivaio. Migliaia di giovani giocano a calcio nelle high school e nelle università . E adesso il calcio inizia anche ad essere una possibilità  professionale. L'unico limite è rappresentato dall'età  con la quale entrano nel calcio professionistico dopo aver terminato il college.
Purtroppo però la MLS sta perdendo moltissimi soldi sin dal 1996, anno della sua fondazione, nonostante il sistema del salary cap limiti la spesa per ingaggi a $1.735.000 per squadra. Oltretutto con un budget così limitato è praticamente impossibile mettere su una squadra di buon livello internazionale.

Ma non mi pare che al mondo, a parte il Manchester United forse, vi sia una squadra o una lega che guadagnino soldi.

Sì è vero, ma la differenza sta nel fatto che negli Stati Uniti se perdi soldi chiudi. Come la NASL a metà  degli anni '80.
Adesso la MLS sta infatti cercando di allargare la propria base di pubblico per aumentare spettatori, negli stadi e in TV, e incassi. Lo sta facendo puntando molto su giocatori centro e sud americani. Ma il problema rimane che le compagini USA non possono permettersi di spendere più di tanto. Nonostante ciò però qualche acquisto è stato azzeccato. Trovo infatti molto bravo il guatemalteco Carlos Ruiz dei Los Angeles Galaxy, un attaccante molto veloce e con un buon fiuto del gol.

Almeno però la MLS ha smesso di imbarcare vecchi campioni in disarmo, come aveva fatto in passato con Hugo Sanchez e Lothar Matthaus, giunti negli USA quando ormai avevano ben poco da dare.

L'unico acquisto di questo genere quest'anno è stato l'austriaco Andreas Herzog, preso dai Galaxy, che però sembra essere ancora un giocatore di livello. A parte lui molti sono i giovani talenti in tutta la lega. Sono solo i soldi che mancano. E le difficoltà  di trovare buoni giocatori a prezzi bassi, anche a causa della crisi finanziaria di molte squadre europee, saranno sempre maggiori.

Tra i giovani americani, come vedi Landon Donovan dei San Jose Earthquakes?

Donovan, va detto, ha disputato un ottimo Mondiale nel 2002 e sembra finalmente aver trovato la sua dimensione nella MLS. Il problema è che a fine anno dovrà  tornare in Germania al Bayer Leverkusen, proprietario del suo cartellino. Nella Bundesliga si vedrà  quanto vale veramente. Sarà  una grossa perdita per la lega professionistica USA.
In Germania raggiungerà  altri americani. Vi giocano già , tra gli altri, Clint Mathis e Steve Cherundolo, che stanno facendo molto bene con l'Hannover '96.

Proprio per una questione di soldi e di pubblico la MLS punta ad espandersi nei prossimi anni con due nuove compagini in entrata per il 2005, altre due per il 2006, e ancora due nel 2008. Pensi sia la politica giusta?

Come ho detto la MLS sta cercando di allargare la sua base di pubblico, mi sembra quindi una mossa inevitabile.
Da quello che so la prima compagine ad entrare dovrebbe essere quella dei Chivas USA (di proprietà  del presidente dei messicani Chivas di Guadalajara, Josè Vergara, ndr), che dopo essere stata inizialmente destinata a San Diego o Houston, sembra si accaserà  a Los Angeles, dove diventerà  la seconda squadra della città .
Per quanto riguarda la seconda compagine che entrerà  nella MLS, Cleveland, che sembrava favorita, sta avendo dei problemi per il finanziamento del nuovo stadio. Nuovo stadio invece che è in via di costruzione a Rochester, ponendo così la città  del nord dello stato di New York in pole position. Rochester, tra l'altro, sarebbe un'ottima scelta per la MLS. È una città  che ha una forte tradizione calcistica, risalente ai tempi nella NASL, quando i Rochester Lancers guidati dal centravanti argentino Carlos Metidieri portavano quasi ventimila persone allo stadio tutte le settimane. Inoltre Rochester, che con i Rhinos milita nella A-League di cui da anni è una delle compagini migliori, si ritroverebbe già  con la rosa quasi pronta per la MLS.

I MetroStars giocano nel New Jersey e rappresentano entrambi gli stati di NY e NJ. C'è speranza di rivedere in campo una squadra di New York City con il glorioso marchio dei Cosmos sul petto?

Per carità , lasciamo i Cosmos nel mito…

È però passato poco tempo da quando il NY Times ha scritto che Peppe Pinton, ex procuratore di Giorgio Chinaglia e proprietario del marchio Cosmos, è vicino a chiudere un accordo con la Champions' World per l'uso del nome "Cosmos". Pare che l'intento sia quello di mettere insieme una sorta di Harlem Globetrotters del calcio, una squadra composta da calciatori ritiratisi recentemente che si esibirebbe una dozzina di volte l'anno, spaziando dal Giappone agli USA, dall'Europa al Sud America. Sono stati fatti nomi quali Batistuta e Roberto Baggio.
"I Cosmos torneranno, ma con alcuni tra i migliori giocatori del mondo in squadra", ha dichiarato Chinaglia al NY Times. "Vogliamo creare l'evento. Non c'interessa entrare nella MLS. Una lega che perde soldi ogni anno".
Al riguardo Charlie Stillitano, CEO della Champions' World ha dichiarato al NY Times che la sua società  ha affrontato vari argomenti con la MLS e con la A.E.G. di Phil Anschutz, uno dei maggiori investitori della lega, ma tra questi non vi erà  assolutamete la questione Cosmos. Anche Pinton conferma che non ha parlato della questione con nessuno, almeno recentemente.

La Champions' World anche quest'anno organizza una serie di amichevoli estive, denominata Champions' World Series, che vedrà  scendere in campo Manchester United, Chelsea, AS Roma, Liverpool, Bayern Monaco, Porto e Celtic Glasgow.

Sì, è il secondo anno che organizziamo queste amichevoli, che hanno un grande successo di pubblico. Pensa che lo scorso anno abbiamo esaurito i biglietti delle partite di Philadelphia in 37' e quelli di New York in un paio d'ore. La cosa più importante è che gli americani avranno la possibilità  di vedere alcune grandi star internazionali, e questo può solo far bene al calcio in questo paese.

Lo scorso anno la finale di Supercoppa Italiana fra Juventus e Milan si è giocata al Giants Stadium di New York, organizzata dalla Champions' World. L'esperienza si ripeterà  quest'anno?

Non lo sappiamo ancora. È vero che Milan e Lazio sono molto vicine alla vittoria, ma noi dobbiamo avere certezze su chi saranno i vincitori prima di poter decidere qualcosa.

La Champions' World è però accusata di non dare nulla al calcio USA. Sui forum c'è chi parla persino di organizzare un boicottaggio conto le vostre partite.

Quello che hanno scritto è una stupidaggine. Ma se abbiamo anche deciso di aiutare alcune squadre, come i Seattle Sounders, che potranno regalare i biglietti del match Celtic-Chelsea a chiunque acquisterà  un season ticket della loro squadra.
Certo, veniamo accusati di non aver organizzato partite che coinvolgano le compagini della MLS, ma questo non dipende solo da noi. Alcune delle squadre che partecipano alla Champions' World Series saranno in piena preparazione verso i preliminari di Champions League, e pretendono di giocare contro avversari che siano competitivi al loro stesso livello.

Vuoi quindi dire che squadre come i San Jose Earthquakes o i D.C. United, sepur in pieno campionato non vengono considerate competitive?

Esattamente. Hai mai visto giocare le squadre della MLS? Troppo lente rispetto alle europee. È vero che quando poi molti dei giocatori cresciuti qui si trasferiscono in Europa si comportano molto bene, essendo dotati sia tecnicamente che fisicamente, ma la MLS come campionato deve crescere ancora molto.

All that is Giorgio Chinaglia!

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